Enchanting Sinner

1° parte- Come tu mi vuoi

Fandom

Dacché era nata, Narcissa non aveva mai ricevuto un gesto di affetto da parte dei suoi genitori.
Suo padre aveva imprecato contro di lei nello stesso momento in cui aveva saputo che era una femmina. E sua madre la considerava soltanto un ennesimo fallimento, la speranza infranta di avere un erede che preservasse il nome dei Black.
"Non disperare, caro. E' vero, noi non ci siamo riusciti, ma tua sorella Walburga metterà presto al mondo un maschietto. L'antico e nobile nome dei purosangue Black non sparirà mai".
"Ma tre femmine, Druella? Tre femmine?" sbottò Cygnus Black, camminando avanti e indietro per la stanza.
La piccola Narcissa, che aveva preso la cattiva abitudine di restare ad origliare attraverso le porte, non si perdeva una sola, sprezzante parola. Non riusciva a capire perchè suo padre fosse tanto furioso con lei, e gli adulti parlavano sempre in modo così complicato...
"Bellatrix ci darà grandi soddisfazioni, lo sento", stava dicendo ora sua madre, in tono enfatico. "E Andromeda e Narcissa non saranno da meno, vedrai!"
"Ed in che modo ci daranno soddisfazioni?", chiese Cygnus Black, scettico, senza smettere di agitarsi come un leone in gabbia.
"Bèh, tanto per cominciare sono molto graziose. Soprattutto Narcissa. Crescendo diverrà talmente bella che faranno a gara per accaparrarsela in moglie. La faremo sposare con il mago più nobile e puro di sangue che ci sarà in circolazione", disse Druella, determinata e assolutamente convinta del futuro inevitabile di sua figlia.
Cygnus scosse il capo. "Per quel che mi riguarda, non so che farmene di lei", sibilò crudelmente.
Narcissa, che stavolta aveva capito pienamente il significato di quella frase, non riuscì a trattenere un singhiozzo addolorato.
Quel suono sommesso destò l'attenzione dei suoi genitori.
Druella, con un secco movimento della bacchetta, spalancò la porta rivelando il corpicino della piccola, scosso dai singulti. "Cissy! Quante volte ti avrò detto che non devi ascoltare dietro alle porte?" le strillò contro, come faceva tutte le volte in cui la beccava in flagrante.
"Mi dispiace", mormorò Narcissa in direzione di sua madre. "Mi dispiace tanto", ripeté poi, rivolgendo lo sguardo al padre che, alto, severo e minaccioso, la fissava torvo con i suoi occhi scuri. "Mi dispiace di essere solo una femmina. Avrei voluto essere un maschio per farti contento, padre", singhiozzò, mentre lacrime innocenti scorrevano sul suo viso. "Sarò come tu mi vuoi. Farò tutto quello che mi chiedi. Però, per favore... ", non riuscì a proseguire, e le sue parole diventarono solo un pianto soffocato.
Cygnus si grattò la barba con un certo disagio, ed esaminò la bambina come se la vedesse per la prima volta. Ed effettivamente non aveva mai prestato particolare attenzione a Narcissa, fino a quel momento. Con un certo sollievo, constatò che Druella non aveva mentito nel definire la bambina graziosa. Narcissa lo era veramente: gli occhi grandi, luminosi, azzurri come un cielo terso, i boccoli dorati che le incorniciavano un viso pallido e perfetto, il nasino aristocraticamente all'insù... Inoltre dimostrava già di essere docile e servizievole. Sarò come tu mi vuoi...
Non era difficile immaginare come sarebbe diventata tra qualche anno. Narcissa avrebbe di certo fatto battere molti cuori, proprio come stava riuscendo a fare ora, con il suo.
Difatti, Cygnus si sentì quasi commosso, come se le lacrime di quella bambina avessero magicamente placato la sua rabbia. Si avvicinò a Narcissa e allungò una mano sul suo viso, asciugandolo dal pianto. "Ai maschi non piacciono le donne piagnucolose", l'ammonì, ma il suo tono non era più quello freddo e inespressivo che aveva usato qualche minuto prima.
Narcissa lo guardò quasi implorante, e suo padre si scoprì disarmato di fronte a quegli occhioni velati. "Cresci, diventa sempre più bella e femminile, sposa un buon partito e partorisci figli purosangue. Non ti chiedo altro".
"Lo farò", annuì energicamente Narcissa, anche se non aveva idea di cosa aveva appena promesso.
"Brava. Ed ora sparisci, vai... Torna a giocare con le tue sorelle", le ordinò Cygnus, accompagnandola con una lieve spintarella verso la porta.
Narcissa trotterellò lungo il corridoio, piena di felicità perchè suo padre le aveva detto che era brava. E non sapeva, non poteva saperlo... ma era appena diventata la sua figlia prediletta.

: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black

Prompt: 027: Genitori
Rating: Verde
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.