Ero al suo funerale.
Non sapevo neanche come si chiamasse.
Lo scoperto oggi. Si chiamava Bella.
Era davvero bella. Guardo la foto.
Sorrideva. Era felice. Con me ho visto solo sguardi di terrore, paura e odio.
Prima di seppellirla fecero partire un audio.
Era la sua voce.
"Ciao a tutti! Finalmente sono lontano da tutti voi. Non voglio sentire frasi come: 'Era una brava ragazza', 'le ho sempre voluto bene' o 'sarà motivo di ispirazione per tutti noi' perché tutto ciò è falso.Se davvero mi volevate bene non avreste permesso che lui mi picchiasse e mi umiliasse.Voi non ci siete mai stati per me. Nessuno, oltre ad Anna, mai provato a difendermi.Eravate li a deridermi e a sparlarmi.Nessuno si è mai fatto il culo di aiutarmi.Ma ovvio. Siete tutti uguali. Vi sentite forti in gruppo quando da soli non valete manco le scarpe di un barbone.Riguardo a lui. Sei fortunato che non sono fatta come te. Se no in questo momento avrei già detto il tuo nome e tutti ti avrebbero maledetto per quello che hai fatto'
Mi sentii lo sguardo di molte persone bruciarmi sul corpo. Tutti mi stavano fissando.
Pure i miei avevano capito.
Ero un mostro. Un assassino.
'Hai pensato? Hai sentito lo sguardo di molte persone addosso? Bene. Sarai per sempre tu il colpevole della mia morte. Questo pensiero ti persequiterà per sempre.'
L'audio finì.
Cominciarono a seppellirla.
"Mia figlia non è morta!" Disse sua madre piangendo.
Non c'è la feci più e me ne andai.
"Bravo, bravo! Fa quello che ti riesce meglio. Scappa. Vattene. Non farti mai più rivedere." Disse sua madre urlando.
