AN: Salve a tutti! Questa é la seconda storia che mi é venuta in mente, e che ho deciso di trascrivere e pubblicare (lo so al peggio non c'é mai una fine... ahahahahaha). Sono stata introdotta al fantastico mondo di 'The Vampire Diaries', un pò tardi rispetto a molte di voi (sicuramente veterane :D). Ammetto di non aver letto i libri della scrittrice Lisa J. Smith (ma mi é stata raccontata la loro trama, e in maniera sommaria so di cosa trattano), quindi é ovvio che sono entrata nel mondo del 'Diario del Vampiro', tramite lo Show Televisivo. So che i libri differiscono dalla trama della serie televisiva 'The Vampire Diaries', e devo ammettere (per mio gusto personale), che preferisco la serie televisiva. Detto questo, questa storia, é una Crossover, che unirà alcuni dei personaggi del mondo di Twilight alle vicende ed ai personaggi di TVD. Ancora non so se la mia trama seguirà tutti i drammi e le vicende della serie televisiva, ma sono certa che esse fungeranno da traccia... insomma, é certo che per favorire quella che é la mia idea, non seguirò la linea 'puntata televisiva per puntata televisiva', riprederò quelli che sono gli avvenimenti che si adattano... bhe, vedremo.
-Ci tengo a dire (anche se é sottointeso,e quindi non lo ripeterò ancora e ancora), che non possiedo 'The Vampire Diaries' visto che appartiene alla scrittrice Lisa J. Smith, e non possiedo neanche 'Twilight' in quanto già appartiene a Stephenie Meyer.
-AVVERTENZA: Questa storia é Rated 'M', per un motivo (Linguaggio scurrile, probabili scene di sesso descrittivo, violenza... ), quindi se siete minori dei diciotto anni non leggetela, andate oltre.
Non mi resta che ringraziarvi in anticipo per la vostra attenzione ed incrociare le dita affiché mi regaliate anche le vostre impressioni...
Alla prossima.
-Mel_
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-Secret and deception ('The genesis')-
-Introduzione.
«… "Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare"».
Niccolò Machiavelli, Il principe, 1513.
«… "Ci sono casi in cui un uomo deve rivelare metà del suo segreto per tener nascosto il resto"».
Philip Dormer Chesterfield, Lettere.
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Questa è una storia che non inizia con il 'C'era una volta...', non di certo, perché questa non è una favola. Questa è una storia dalle sfumature oscure, dove tutto ha inizio dal 'principio'… ma la domanda è, qual è il principio?
Il principio di questa storia trova radici nei tempi antichi, quando i primi uomini che popolarono la terra 'celebravano' la natura, invocavano gli spiriti, e veneravano le primitive forme divine, che esse fossero portatrici di luce o di tenebra.
Questa storia ha inizio in quei tempi passati, quando attraverso il sangue e la loro essenza, gli ascendenti della luce e del buio diedero forma ad antiche e potenti creature, che nascoste nelle ombre più oscure, si beavano dell'unica fonte di luce scaturita dall'essenza stessa della forma 'genitrice'. Queste creature, dall'alba della loro creazione, irrorarono Gea, la madre terra, con il sangue degli impuri; esaltando il loro culto, e il loro voto di obbedienza alla forma 'primigenia'; cantando incantatrici nenie ipnotiche, sublimandole sino alle porte dei cieli infiniti. Esse vagarono sulla terra dall'alba dei tempi, illuminarono i prescelti conducendoli nel culto segreto, ma fecero anche sì che esso rimanesse custodito dagli echi del tempo, e alle coscienze degli immeritevoli… ma un giorno l'armonia delle cose venne spezzata via da uno dei sentimenti umani più sordidi… la gelosia!
La gelosia diede inizio ad una sanguinea contesa tra due schiere dominanti del mondo soprannaturale... la faida cruenta coinvolse inevitabilmente anche quegli esseri umani che erano ignari delle cose, svelando a questi ultimi l'antico segreto, che per un'antica legge doveva esser celato alle loro coscienze.
Lo scontro fu cruento, diversi non persero soltanto la loro vita, ma anche la propria anima; fiumi di lacrime di sangue bagnarono la madre Terra, rendendola sterile di vita, urla di dolore toccarono il soffitto dei cieli, il nome del loro salvatore venne invocato affinché salvasse le loro anime dall'oblio eterno… ma la battaglia venne alla fine, quando la nave, un'anima pura tra i puri versò l'ultima lacrima di sangue che baciò le mani del suo carnefice, riversandosi nella polvere di Gea.
Per questa guerra venne pagato un prezzo, affinché questa contesa continua tra il bene e il male, tra l'amore e l'odio, giungesse alla sua fine… coloro che diedero via all'odio furono maledetti!
...
-Festa della Fondazione.
Quel giorno, l'intera cittadina di Mystic Falls era in festa.
Carri allegorici sfilavano per le vie principali della città per celebrare la ricorrenza del momento, il giorno della Fondazione.
I cittadini in fermento erano come sempre ignari, che presto, per alcuni di essi, il clima festoso si sarebbe trasformato in un incubo.
Che sciocchi sprovveduti! Se solo sapessero ciò che i loro rispettabili concittadini, membri del segreto Consiglio, nascondono dietro i loro melensi sorrisi, la facciata di normalità, e le innumerevoli feste, volte a fornire alla cittadina una parvenza di genuina tranquillità, avrebbero ben poco per stare tranquilli.
Possibile che a Mystic Falls, ci sia così tanto da celebrare? Sembra che l'attitudine principale dei suoi cittadini, sia quella di organizzare ricorrenze per le occasioni più disparate! Magari la prossima celebrazione sarà in onore del salvataggio del gattino dell'anziana MrsMorgan, bloccato sul ramo dell'albero, e tratto poi in salvo dall'eroico e sagace agente Smith….
Se solo sapessero la verità avrebbero poco da celebrare i cittadini di Mystic Falls… proprio come questa sera!
L'ennesimo pericolo occultato nell'ombra e celato dal Consiglio, era ormai prossimo a uscire allo scoperto. Le luci colorate dei fuochi d'artificio avrebbero presto generato la scintilla, che avrebbe sviluppato un devastante quanto mortale incendio.
Sullo sfondo festante, una sagoma ammantata di nero avanza silenziosa, mentre osserva, apparentemente disattenta il fluire degli eventi. Un fiato di vento, seguito da un'alterazione repentina nell'aria circostante, che si carica di elettricità le annuncia l'arrivo di una presenza alle sue spalle.
A quanto sembra 'il momento' é giunto… ancor prima del previsto. A tal proposito, un particolare pensiero riecheggia nella sua mente... "eccellente"!
"I vampiri della cripta hanno intenzione di attaccare la città, come previsto!" Bisbiglia con tono reverenziale, rompendo il silenzio, una voce dal timbro baritonale.
La forma massiccia, mantiene il suo sguardo puntato sulla strada asfaltata, e al termine delle sue informazioni, porta la mano destra chiusa in un pugno sul cuore, accennando al contempo un leggero inchino servile… rimane poi in attesa, in religioso e ossequioso silenzio.
A queste parole, la figura misteriosa interrompe il suo incedere sicuro e felino per le retrovie dei festeggiamenti; ma non sono queste parole che l'hanno fermata, non è questo ciò che ha bloccato la sua 'caccia'… no di certo!
Ha scovato unicamente ciò che ricercava!
Con un leggero cenno della mano, accorda alla figura massiccia di rompere la sua stasi, concedendogli una posa di 'riposo'.
La sua 'passeggiata apparentemente innocua' ricomincia, prontamente seguita da quella che non è altro che una delle 'sue ombre'.
La figura misteriosa perpetua nel suo silenzio, mantenendo un'espressione disinteressata.
All'esteriorità sembra che ignori le notizie appena apprese, previste certo, ma non per questo sottovalutate; persiste d'altro canto a osservare le figure di passaggio con maniacale attenzione, carpendone ogni minimo dettaglio, sino a quando assumendo un'aria pensierosa, arresta ancora una volta il suo breve incedere.
Inclina leggermente la testa verso destra, aguzza la vista, alternando lo sguardo tra 'gli elementi' che le interessano nella folla, e il carro che trasporta 'Miss Mystic Falls'… ma non solo.
"Quando?" Mormora improvvisamente con tono disattento, rompendo il suo silenzio, facendo spaventare la figura massiccia alle sue spalle, che manifesta la sua sorpresa con un leggero sobbalzo. La reazione prevedibile del suo sottoposto, le fa sbocciare un breve, quanto compiaciuto e inquietante sorriso.
"Durante i fuochi d'artificio!" Esclama sicura, con una nota di scherno nella voce la figura oscura e corpulenta.
Una leggera risata, un misto tra scherno e compiacimento, si sprigiona nell'aria risuonando ilare a queste parole.
'' 'Un'entrata col botto', non c'è dubbio! Su tutti i fronti…", osserva bisbigliando sotto voce a se stessa la figura misteriosa, non richiedendo nessuna osservazione in merito alla figura alle sue spalle, che resta in riconoscimento in religioso silenzio, pur accentuando un leggero sorriso, complice, ma rispettoso.
Sorride anch'essa, dal suo canto in modo marcato, la figura misteriosa, sul finire della sua battuta sciocca,"ma sicuramente d'effetto", pensa sghignazzando interiormente!
Ma l'ilarità del momento dura poco, con un sospiro torna alla sua espressione annoiata, lancia uno sguardo tra la folla, concentrandosi su una figura in particolare, scrutandola con mal celata apprensione. Con un sospiro rassegnato, distoglie lo sguardo dal suo obiettivo per concentrarlo sull'azione che sta prendendo vita.
"Il congegno di Jonathan Gilb-…", allarga esponenzialmente gli occhi, interrompendo la sua frase, apportando ai suoi lineamenti una smorfia di falsamente costernata, "'Ooops'… riformulo! Il congegno della straga Emily Bennett?"Chiede gentilmente con voce modulatamente elevata, ricercando una risposta questa volta, adducendo inoltre una chiara nota di scherno al significato delle sue parole, schiudendo sul finire le labbra paffute in un ampio sorriso .
"E' attivo… a quanto pare pronto all'uso!" Comunica soddisfatta la figura enorme, raggiungendo in poche falcate silenziose la figura misteriosa, pur rimanendo rispettosamente mezzo metro dietro di essa.
"Prevedibile! La piccola strega Bennett ha fatto una scelta, ha scelto di rimanere fedele ai suoi principi avvelenata dal risentimento, e infedele ai suoi amici… al finire della sera, qualcuno di essi sarà ferito, qualcun'altro perirà! Mi chiedo chi?" Sibila a se stessa la figura misteriosa, in parte compiaciuta per l'ennesimo evento previsto a priori; mentre osserva al contempo, con attenzione e disgusto quelle 'bestie striscianti', ormai prossime a mescolarsi con gli abitanti della cittadina, pronte a compiere la loro carneficina.
Dopo queste parole tra i due regna il silenzio…
Entrambe le figure mistificate dal buio delle ombre, osservano, come spettatori esterni, gli eventi ormai nel pieno del loro svolgimento. Grottesche restano immobili nell'ombra, come le più inquietanti delle statue, contemplando ogni movenza di quegli 'esseri infimi', ignorando il leggero brusio circostante generato da quella massa 'd'ignari idioti', che fa da sottofondo indistinto al loro silenzio.
Scorgono nello stesso tempo i primi 'agenti scelti' del Consiglio, intenti a entrare in azione; pronti a coprire i posti assegnatigli dai loro superiori… che "formidabili" strateghi, convengono con un ghigno ironico. Guardano con attenzione gli umani, confrontando questi eroi 'moderni', con quelli di quella notte del 22 Gennaio del lontano 1864. Notano con compiacimento che per quanto 'gli usi e i costumi li differissero', la stoltezza era un tratto che li accumunava, vista la convinzione che la riuscita della missione 'teniamo pulita la nostra rispettabile cittadina', sarebbe stata in grado di fermare il 'male' dai suoi propositi… magari 'per sempre', pensano simultaneamente, con un ghigno di scherno e un lampo malevolo negli occhi.
Dopo una manciata di minuti, la figura robusta distoglie lo sguardo dalla scena in corso, si schiarisce con garbo la voce, nell'intento di richiamare per l'ultima volta l'attenzione… le informazioni da riferire non sono ancora terminate.
Una semplice occhiata veloce di quegli occhi straordinariamente magnetici, traghettati, per un istante da un riverbero giallo, pressoché felino, gli consente di andare avanti….
"La vampira che ora si fa chiamare Katherine Pierce, è in città!" Conclude così il suo rapporto, accennando un leggero inchino, per poi scomparire al lieve cenno della testa della figura misteriosa.
La figura misteriosa, con l'ennesimo sospiro, guardandosi svogliatamente in torno, riprende il suo cammino e esce dalle ombre. S'immerge questa volta nelle vie principali della città, insidiandosi tra la folla, dando così inizio alla sua nuova ricerca…
Spinge all'esterno degli impulsi 'delicati' della sua potente aura, che si disperde nell'area circostante come uno scudo ad ogni suo passo. Nell' immediato si apre una galleria tra i corpi accalcati, che inconsciamente, spinti dall'istinto, si fanno da parte per permettere la sua avanzata!
"Finalmente una reazione 'naturale'", pensa pigramente scuotendo la testa impercettibilmente; "basta poco del resto... non sono poi così sprovvisti del senso di autoconservazione, dopo di tutto", riflette questa volta divertita, piegando le labbra in un morbido ghigno.
La sua ricerca silenziosa si arresta, per l'ennesima volta.
"Sei qui… sei vicina bambina!" Medita compiaciuta non dovendo cercare oltre.
Chiude gli occhi per alcuni secondi, ampliando i suoi sensi e la sua aura, per poi riaprirli di scatto… punta il suo sguardo felino sulla schiera di tetti a nord-est e... "eccoti!"
Alla vista dell'oggetto della sua ricerca, le labbra polpose si arcuano in un sogghigno compiaciuto, accompagnato da un bagliore di divertimento nei suoi occhi oscuri; divertimento che s'incrementa nell'istante in cui contraddistingue perfettamente i lineamenti corrucciati della figura femminile seminascosta tra le ombre dei tetti degli edifici più alti, 'con maestria', considera con un barlume di riconoscimento e apprezzamento.
Improvvisamente, una sghignazzata quieta sfugge dalle sue labbra, che s'inclinano in un ghigno divertito, generando curiosità in chi la circonda… interesse reciso sul nascere da una sua lieve ma tagliente occhiata… lo sguardo tipico 'che potrebbe gelare l'inferno' in un nano secondo.
"Katerina… Katerina!" Bisbiglia, pur non essendo sentita dalla diretta interessata, in maniera cantilenante, "просто не може да стои далеч от неприятности (non riesci proprio a stare lontana dai guai)?" Continua con tono fintamente amareggiato; predicando una sorta di paternale! "Този път, скъпа, мисля, че сте пристигнали в стоп! (Questa volta, mia cara, credo che tu sia arrivata alla tua fermata!)" Termina in una chiara minaccia ai danni della vampira ignara dei futuri eventi, affilando lo sguardo.
Nel momento in cui alle sue spalle un lampo di luce improvviso attraversa il cielo, seguito da un rombo tuonante e uno scroscio di colori scintillanti, distoglie la sua attenzione dalla sua 'vecchia conoscenza'.
Puntando lo sguardo al cielo, guarda con fascino autentico il gioco di luci...
"I fuochi d'artificio sono iniziati! E' ormai tempo!" Riflette con un sospiro…
Lancia un ultimo sguardo alla volta di Katerina, accorgendosi che sia ormai già scomparsa, non rimanendone comunque turbata o sorpresa.
"E' la sua specialità dopo di tutto", pensa divertita… ma del resto"non le importa al momento di Katerina, non è una sua preoccupazione dopo tutto… inoltre, qualora lo diventasse, per tutto c'è un tempo, anche per Katerina", riflette indifferente…
Del resto 'quando si ha l'eternità''…
Riporta la sua attenzione alle due parti schierate in questa battaglia per la sopravvivenza e… "eccolo"!
Uno strepito acuto, pungente, assiduo e sgradevole si diffonde nell'atmosfera e, nello stesso istante, la figura misteriosa scompare... come se non fosse mai esistita….
Presto tutti si chiederanno 'chi sia l'amico, e chi sia realmente il suo nemico', ritrovandosi proiettati in una realtà disseminata d'inganni, tessuti magistralmente al fine di celare segreti, dei quali, solo pochi 'eletti' hanno conoscenza.
Presto tutti si domanderanno dove inizi e dove finisca la realtà da essi sino ad ora conosciuta; dove una verità custodita da arcaici segreti, é ormai celata dagli strati della polvere del tempo.
Il tempo dell'attesa, la sua, è giunto al termine.
Le pedine si sono disposte inconsapevolmente ai propri posti sulla sua scacchiera, senza che facesse poi molto. Soltanto una regola sarà valida affinché possa ottenere ciò che brama da sempre... non ci sono regole applicabili, che non siano le sue!
Che il gioco… il suo, abbia inizio!
