Senza esitazione, Tenzen percorre il sentiero della vita.

E' calmo, lento, flemmatico.

Perché deve affrettarsi?

La fretta non gli è necessaria. Il tocco del tempo non rugherà il suo volto, non incanutirà i suoi capelli neri come la tenebra del suo cuore.

La polvere dei secoli non piegherà il suo corpo forte e robusto. Ha il tempo dalla sua parte.

Niente gli è precluso.

Pianifica, attende, attacca, colpisce.

Forte come un orso, silenzioso come una serpe.

Quel che vuole è suo.

Ricchezza? Potere? Conoscenza?

Tutto è suo.

Gli basta creare con maestria la sua ragnatela attorno all'ignara preda del suo desiderio.

Eppure non è felice.

Il suo animo è malato di insoddisfazione.

Che valore hanno le cose dinanzi al tempo che scorre indifferente sulle sue spalle?

I desideri sono un lieve medicamento ad una noia senza rimedio.

Eppure, lui sa che non c'è cura. Lei lo accompagnerà sempre.

E consumerà nell'abisso nulla la sua anima.