Era una giornata di merda. Santana se lo sentiva che non sarebbe dovuta andare a scuola quel giorno, doveva accorgersi sin da quella mattina che era meglio se restava a casa, magari a guardare la tv tutto il giorno sdraiata comodamente sul suo letto. Invece s'è dovuta alzare, grazie ovviamente alle grida di sua madre provenienti dalla cucina, dicendole di alzarsi subito dal letto e prepararsi per andare a scuola. Così Santana sospirò, alzandosi lentamente dal letto, per poi incamminarsi verso il bagno stropicciandosi gli occhi, non facendo molta attenzione. E infatti dopo qualche secondo sentì le conseguenze della sua disattenzione, sbattendo il mignolo del piede destro contro un mobile.
"Merdamerdamerdamerda!" imprecò la ragazza, saltellando su un piede e appoggiandosi poi al muro, digrignando i denti per evitare di urlare.
"Santana cosa stai facendo là sopra? Muoviti e preparati, o farai tardi a scuola!"
disse sua madre con impazienza evidente nel suo tono di voce.
Santana non poté fare altro che pregare di arrivare alla fine di questa preannunciata terribile giornata.
Una volta arrivata a scuola e dopo essersi diretta verso il suo armadietto, capì che nessuno aveva ascoltato la sua piccola preghiera.
"Buongiorno Santana" disse Rachel con un sorriso solare, tenendo stretta a sé una cartellina.
Santana si girò verso di lei, la guardò per un breve istante per poi voltarsi di nuovo verso il suo armadietto. Non era dell'umore per avere a che fare con il mondo oggi, tantomeno con la diva logorroica.
Rachel aveva uno sguardo confuso, il suo sorriso meno evidente di prima, ma scosse lievemente la testa ricomponendosi.
"Ho notato che ieri non eri presente all'incontro pomeridiano del Glee club, così ho pensato di farti avere una copia delle canzoni che ieri abbiamo preso in considerazione per prepararci alle Regionali, che come ben saprai si terranno tra pochi mesi, perciò è della massima urg-"
"Dio Rachel, respira! Non c'è mica un incendio nelle vicinanze!" esclamò la ragazza ispanica, mettendo fine al monologo dell'altra ragazza.
Rachel sbuffò, porgendole un foglio estratto dalla cartellina "Ecco qua, dovrai leggere attentamente il contenuto di questa documentazione, voglio ricevere i tuoi commenti e le tue opinioni!"
"Ok ok, sarà fatto" mormorò Santana prendendo il foglio, piegandolo poi in due, mettendolo infine con noncuranza nell'armadietto.
Rachel la guardò a bocca aperta, ma decise che non era niente di insolito l'atteggiamento che Santana stava avendo in quel momento. Però, sentiva che c'era qualcosa che non andava.
"Perché eri assente ieri?" le chiese incuriosita e preoccupata allo stesso tempo.
Santana sbuffò, tirando fuori un libro dall'armadietto "Non sono affari tuoi, Rachel" rispose seccata.
Cominciava a sentirsi infastidita dalle attenzioni che la ragazza le stava rivolgendo, chiaramente in pensiero per lei.
"Non voglio impicciarmi in affari che non mi riguardano Santana, sono solo preoccupata per te, puoi biasimarmi?" replicò Rachel, appoggiandosi all'armadietto accanto a quello di Santana.
La ragazza mora sospirò, decidendo che era inutile provare a controbattere, non avrebbe mai potuto vincere contro di lei, sapeva che, qualunque siano le circostanze, a Rachel sarebbe sempre importato di lei.
"E' per via di Brittany? Mi è stato riferito ieri che la vostra relazione è finita, volevo dirti che sono veramente dispiac-"
"L'hai detto tu stessa nanerottola: non impicciarti in affari che non ti riguardano" disse Santana interrompendola, sbattendo con forza l'armadietto.
"Non voglio la tua compassione, non voglio le tue paroline confortanti. Voglio solo che tu mi lasci in pace, intesi?"
E senza lasciarle tempo di rispondere, si voltò infuriata, dirigendosi a passo svelto verso il bagno delle ragazze.
Rachel rimase a bocca aperta per la sorpresa, fissando il punto in cui Santana era presente fino a poco fa, per poi distogliere lo sguardo e alzare la testa, chiudendo gli occhi.
Non sapeva però che la ragazza con cui stava parlando fino a un istante fa, una volta datole le spalle, si ritrovò sopraffatta dalle lacrime.
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Nella confusione della mensa era difficile destreggiarsi, soprattutto per evitare di scontrarsi con altre persone. E Rachel sapeva che la sua altezza non era certo a suo favore.
Con molta cautela, procedette a cercare il tavolo dove Finn era seduto.
Dopo aver brevemente scrutato la mensa, vide Kurt fare cenno con una mano per farsi notare da lei.
Con un sorriso, si incamminò verso il tavolo dov'erano seduti lui, Finn, Blaine, Sam e Rory, ma una volta raggiunta la sua destinazione si accorse di un'altra persona seduta da sola al tavolo dietro. Santana.
Rachel si sentì triste nel vedere l'altra ragazza sola, palesemente depressa, malinconica. Poteva solo immaginare cosa provava al momento, non era a conoscenza di ciò che era accaduto veramente tra le due cheerleader, non conosceva bene neanche Santana, anche se negli ultimi due mesi si erano considerevolmente avvicinate; quello che sapeva con certezza era che non voleva che restasse sola in un periodo così difficile per lei, non se lo meritava, dopo tutto quello che aveva passato poi con la storia del coming out.
"Rachel?" disse Finn interrompendo la catena dei pensieri di Rachel, riportando la sua attenzione ai suoi amici e al suo ragazzo.
"Ti siedi con noi, vero?" le chiese il ragazzo sorridendo, spostandosi per fare posto a Rachel.
La ragazza in questione lo guardò, poi si voltò nella direzione in cui era Santana, riportando infine il suo sguardo verso Finn, mordendosi delicatamente il labbro inferiore.
"Mi dispiace Finn, ma mi trovo costretta a declinare la tua offerta. Scusami, ci vediamo dopo, al termine delle lezioni" rispose Rachel, dirigendosi poi verso il tavolo dov'era seduta la cheerleader, senza aspettare una risposta di Finn, che non poté fare altro che rimanere a bocca aperta, un'espressione confusa presente sul suo volto.
Arrivata al tavolo dove Santana era seduta, Rachel non perse tempo nel sedersi di fronte a lei, cercando intanto di capire se era la benvenuta o meno.
Ma Santana era evidentemente distratta, qualcosa o qualcuno aveva la sua totale attenzione, così la ragazza castana si girò, incuriosita; subito i suoi occhi caddero su un gruppo di persone, specificamente Brittany, Quinn, Sugar e Mercedes, intente a parlare tra di loro.
Osservò la Cheerio bionda, era strano vederla senza Santana; magari non era l'unica a pensarla così, magari anche Brittany pensava che era strano stare senza la ragazza mora, magari anche quest'ultima la pensava così.
Voleva solo vedere Santana sorridere, come una volta. Voleva aiutarla in qualsiasi maniera, voleva esserci per lei.
Voltandosi nuovamente verso Santana, Rachel abbassò lo sguardo, cercando intanto le parole giuste.
"Posso chiederti cosa è successo tra di voi?" chiese la ragazza con timidezza.
Santana allora distolse finalmente lo sguardo dalla direzione in cui si trovava Brittany con le altre, rivolgendo lo sguardo prima alla ragazza seduta di fronte a lei, per poi abbassarlo sospirando.
"A volte l'amore non è abbastanza" rispose brevemente, cominciando a muovere il cibo nel suo vassoio, assorta nei suoi pensieri.
"E' solo che…dannazione, non lo so nemmeno io cosa diavolo è successo. Sono confusa, ok?" disse esasperata la ragazza latina, rivolgendo lo sguardo a Rachel.
"Stai alludendo al tuo orientamento sessuale, Santana? Perché pensavo che, dopo tutto quello che ti è successo negli ultimi mesi, tu fossi le-"
"Fermati lì Rachel, prima che peggiori la situazione senza pensarci" disse Santana interrompendola bruscamente, facendo cenno con una mano di fermarsi.
"Stai certa che il fatto che io e Britt abbiamo rotto non ha niente a che vedere con la mia sessualità. Credo ormai che tutto l'Ohio sappia che riservo le mie attenzioni esclusivamente al genere femminile, no?"
Rachel non poté fare altro che aprire e chiudere la bocca come un pesce, non aveva idea di cosa dire, preferiva evitare ulteriore imbarazzo.
Santana sospirò, incrociando le braccia e guardando altrove "Possiamo chiudere qui questo discorso, per favore?"
"Certo, come vuoi Santana" rispose la ragazza annuendo con la testa.
La cheerleader non disse nulla, tornando a muovere il cibo nel piatto, senza però mangiare. Rachel, nonostante la richiesta di Santana, non riusciva a non preoccuparsi; era davvero dispiaciuta nel vedere che la serenità dell'altra ragazza non era durata a lungo, pensò quindi che il minimo che poteva fare era farla sentire meno sola, o almeno provarci.
"Sai, in merito alla riconciliazione tra le New Directions e le TroubleTones, pensavo che sarebbe una splendida idea se una festa fosse organizzata a casa mia, proprio come l'anno scorso! Magari stavolta evitiamo di vomitarci tutti addosso…" disse Rachel con un'espressione disgustata, chiaramente ricordando gli avvenimenti dell'anno scorso all'assemblea durante la settimana della coscienza dell'alcool.
Santana alzò lo sguardo, chiaro interesse presente nel suo volto. D'altronde, un po' di distrazione non farebbe male, pensò. E poi, alcool gratis.
"Certo, perché no…" mormorò la cheerleader, evitando di mostrare eccessivo entusiasmo, mostrando solo apparente disinteresse.
Ma un sorriso vero si formò sul suo volto quando vide Rachel applaudire brevemente le mani, con un sorriso enorme che rendeva i suoi occhi ancor più brillanti di quanto già lo erano.
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Al suo armadietto, Rachel stava pensando all'organizzazione del party che si sarebbe tenuto quella sera a casa sua, si era già occupata dell'alcool grazie ovviamente a Noah, doveva solo porre l'invito a Sugar, e magari anche ai ragazzi della band, visto che è stato anche grazie a loro se hanno vinto le Provinciali.
Prendendo il materiale per la lezione successiva, chiuse poi l'armadietto, spaventandosi leggermente quando si trovò di fronte la figura smisurata di Finn.
"Finn mi hai messo paura!" esclamò Rachel ridendo nervosamente.
Il ragazzo la guardò e basta, un'espressione interrogativa presente sul suo volto.
"Beh, che c'è? Dai andiamo in classe o faremo in ritardo, e tu sai che odio arrivare in ritardo! Ah dimenticavo, hai chiesto a Sam se verrà stasera?" chiese lei prendendo il braccio di Finn.
"Rachel, devo chiederti una cosa" le disse lui fermandosi in mezzo al corridoio.
La diva aggrottò le sopracciglia, ma annuì facendogli cenno di continuare a parlare.
"Non so esattamente come dirlo, ma…Rachel, sta succedendo qualcosa tra te e Santana?"
Inizialmente Rachel rimase in silenzio, poi cominciò a ridere fragorosamente, non riuscendo a credere a quello che il suo ragazzo le aveva appena chiesto. Poi, stupita, si accorse che non stava scherzando.
"Perché mi hai fatto questa domanda Finn?"
Lui sbuffò, alzando gli occhi al cielo "Beh, ieri mi hai ignorato completamente, non hai risposto neanche ai miei messaggi ieri sera."
La ragazza lo guardò incredula, basita dalle parole uscite dalla bocca della persona di fronte a lei.
"Ti sembrano delle motivazioni sensate queste, Finn? Pensi che ti ho ignorato ieri sera perché supponi che ero con Santana?" gli chiese lei esterrefatta.
"E' solo che…non sarebbe la prima volta che succede qualcosa del genere, Rachel. E ieri a pranzo non ti sei seduta accanto a me come sempre, ma accanto a lei e…sembravate, sai, in confidenza."
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Come puoi rinfacciarmi un errore che ho commesso tempo fa, un errore che ho pagato soffrendo? Pensavo che non serbassi più alcun rancore…"
"Non è solo questo Rachel. Non puoi biasimarmi per avere questa paura, sappiamo tutti che Santana è lesbica, perciò…" replicò Finn, con meno sicurezza di quanta ne aveva prima.
Rachel a questo punto era sbalordita, ma soprattutto disgustata.
"Quindi vuoi dirmi che, poiché lei è lesbica, allora ciò equivale a un mio tradimento nei tuoi confronti?" chiese la ragazza sbigottita, le mani sui suoi fianchi.
"Credi che la sua omosessualità la renda una specie di predatore, una persona incapace di avere amiche di sesso femminile?"
Il ragazzo la guardò smarrito ed evidentemente un po' impaurito, non si aspettava una reazione del genere da parte sua, non voleva mostrarsi così insicuro.
"Rachel, lo sai che non intendevo dire questo" ribatté Finn facendo un passo verso Rachel, che lo fermò spingendolo indietro.
"No. So esattamente cosa intendevi dire" rispose lei prima di voltarsi e andarsene, senza lasciargli il tempo di poterle rispondere.
Il quarterback poté solo guardarla camminare via con un'espressione avvilita sul volto, scuotendo il capo e incamminandosi verso l'aula di spagnolo.
Arrivando in classe, Rachel si accorse che tutti i posti erano già occupati, tranne due, uno accanto a un giocatore di football di cui non sapeva il nome, l'altro accanto a Santana, che, alzato lo sguardo, incontrò subito gli occhi di Rachel, facendole poi cenno di sedersi accanto a lei.
La diva si diresse così verso la cheerleader, sorridendole e prendendo poi posto a sedere.
"Ehi" mormorò Santana, scrutando la ragazza accanto a lei.
"Ciao Santana" rispose Rachel sistemando intanto le sue cose sul banco.
La ragazza latina continuò a osservare Rachel, aveva l'impressione che qualcosa l'avesse turbata, d'altronde era troppo silenziosa al momento, e questo la insospettiva. In un giorno qualunque, a quest'ora doveva sentire già il bisogno di tapparle la bocca con un paio di calzini, ma stranamente Rachel non aveva proferito più di due parole.
"Ti senti bene Rachel?" le chiese Santana con un velo di preoccupazione nella sua voce, prendendole una mano per attirare la sua attenzione.
La ragazza in questione si voltò verso di lei, un'espressione sorpresa dipinta sul suo volto. Rivolse lo sguardo brevemente sulla sua mano coperta da quella dell'altra ragazza, osservò come i colori diversi della loro pelle sembravano fatti per stare in contrasto, per creare qualcosa di incantevole da ammirare.
Per non pensare poi a quanto era morbida e delicata al tatto, al contrario della mano enorme di Finn, ruvida e sudaticcia.
Un sussulto al cuore la riportò in sé, guardandosi attorno e accorgendosi che nessuno stava prestando attenzione a loro e che il professor Schuester ancora non era arrivato. Così, si voltò verso Santana "Sto bene, grazie per la considerazione Santana, sei molto dolce"
La Cheerio la guardò a bocca semichiusa, le guance adornate di un lieve rossore, balbettando qualcosa tipo 'Ok'.
Prima che potesse cercare di capire la reazione della ragazza, Rachel sentì prima l'assenza della mano calda che era poggiata sulla sua, e seguendo lo sguardo di Santana, si girò per scoprire cos'è che l'aveva fatta reagire in quel modo.
Voltandosi, il suo sguardo incontrò subito quello di Finn, che stava a sua volta guardando nella loro direzione, precisamente dove le loro mani prima si erano toccate. Il suo volto era cupo, rassegnato, come se avesse trovato una risposta a un quesito di cui aveva paura.
Ma non disse nulla, distolse solo lo sguardo e scosse la testa, procedendo per andare a sedersi accanto al suo compagno di squadra. Rachel alzò gli occhi al cielo, ancor più furibonda di quanto già lo era prima.
"Uhm, per caso è successo qualcosa tra te e Finn? Non mi sembrava molto contento" domandò Santana con aria confusa.
Rachel sospirò "Si sta solo comportando come un bambinone. Un bambinone insicuro."
"Beh, se te non hai fatto nulla, non vedo dov'è il problema" disse la cheerleader girandosi con la sedia verso Rachel.
"Infatti, ha solo paura di perdermi e che io lo tradisca con chiunque, crede addirittura che lo tradisca con te!" esclamò la diva gesticolando animatamente, per poi rendersi conto di ciò che ha detto. Ops.
Come previsto, la reazione di Santana non era una delle migliori.
"Stai scherzando? Crede davvero che tu e io…?" domandò strabuzzando gli occhi, indicando sia Rachel che se stessa.
Rachel annuì, palesemente imbarazzata dalle parole dette senza pensare.
Ma una risata forte e sonora porse fine al suo imbarazzo, e incuriosita, osservò Santana sbellicarsi dalle risate. Evidentemente, era molto divertita dalla teoria di Finn.
"Oh dio, ti prego, spiegami come gli vengono in mente queste genialate!" disse Santana appoggiando una mano sulla spalla di Rachel, continuando a ridere a crepapelle.
La diva sbuffò, ma non poté fare a meno di sorridere guardando Santana ridere in quel modo. Vederla sorridere di nuovo le scaldava qualcosa dentro, qualcosa che aveva paura di ammettere.
"A quanto pare, il solo fatto che ci parliamo per lui è tradire. Voglio dire, solo perché ti piacciono le ragazze non vuol dire ch-"
"Frena frena, cosa?" domandò la ragazza mora notevolmente confusa.
Adesso sì che Rachel temeva per l'incolumità di Finn. Beh, non che non si meriterebbe un altro schiaffo, perché si è comportato da perfetto idiota, però visti i precedenti, non voleva che Santana rischiasse di nuovo di essere sospesa.
E' per il bene del Glee club, pensò Rachel, non ci sono altri motivi.
"Santana ti prego, calmati. Lo so che quello che ha detto è offensivo nei tuoi confronti, ma-"
"Ma cosa, Rachel? Voglio dire, sì mi piacciono le ragazze, ma non significa che me le farei tutte!" esclamò con rabbia la cheerleader "Beh, non dico che te non sei attraente, lo sei eccome, però posso avere un'amicizia con una ragazza senza che ci finisca a letto, capisci?"
Rachel la guardò sbigottita, logicamente sorpresa dallo sfogo di Santana, ma anche dalle parole della ragazza. Mi trova attraente? Pensò la diva, ancora incapace di formulare frasi che possano avere un senso.
"Rachel? Rachel ci sei? Ay Dios Mio, stavolta è andata davvero in tilt" disse la latina muovendo la sua mano davanti la faccia di Rachel.
Prontamente, la ragazza castana tornò in sé, prendendo la mano di Santana sbuffando "Beh, scusami tanto se una delle ragazze più belle della scuola mi ha appena fatto un complimento. Sono solo sorpresa, tutto qui."
Santana la guardò con uno sguardo allibito "Sei sorpresa? Sicuramente qualcuno te l'avrà già detto che sei evidentemente bella, quel bietolone di Finn te l'avrà detto una marea di volte!"
"Può darsi, ma è più importante sentirselo dire da una persona che è davvero sincera, e tu lo sei sempre stata, di questo posso essere sicura" disse Rachel abbassando lo sguardo, notando che le sue mani stavano ancora tenendo la mano di Santana "e poi nel suo dizionario le parole più usate nei miei confronti sono indubbiamente 'sexy', 'figa', 'stramegabelloccia' e altre parole di sua invenzione" concluse la ragazza, con un'espressione rassegnata.
Santana la osservò, osservò la sua fronte, segnata da una piccola cicatrice che lei ha sempre trovato adorabile, osservò i suoi occhi, di quel colore che le ricordava la cioccolata calda d'inverno, osservò il suo naso, un chiaro segno delle sue origini ebraiche, che la rendeva comunque adorabile. Infine, osservò le sue labbra, la sua bocca, che emetteva una voce così potente, così dannatamente incantevole, così unica che sarebbe in grado di far piangere anche i cuori più duri.
Un sorriso si formò sulle labbra della cheerleader, e, senza pensare, prese delicatamente il mento di Rachel, alzando con dolcezza la sua testa affinché i loro occhi potessero incontrarsi.
"Tu sei bellissima Rachel" sussurrò Santana a pochi centimetri dal viso dell'altra ragazza, poi, inaspettatamente, la baciò sulla fronte.
E per Rachel si fermò tutto, si fermò il tempo, il suo corpo, il suo cuore.
In tre anni non aveva mai provato niente del genere con Finn, Puck o Jesse.
In tre anni non aveva mai provato ciò che Santana Lopez le ha fatto provare in tre minuti.
