A/N: i personaggi non sono miei, io non posseggo nulla. Grazie agli sceneggiatori per questa stagione meravigliosa.
Dopo l'episodio 4x11 ho immaginato quello che poteva essere successo in tutti quei momenti che abbiamo solo sottinteso. Alcuni dialoghi sono fedeli alla puntata. Sarà una storia in progressione episodio per episodio. Spero vi piaccia aspetto come sempre i vostri commenti. Grazie
4x11: Four of a Kind.
Li vide entrare in silenzio, capo chino, nessuno di loro guardò verso il suo ufficio. Avvertì subito una sensazione di freddo correrle lungo la colonna. Si riscosse, Rusty di fronte a lei le stava parlando, le stava chiedendo di mettere una buona parola con Hobbs.
"Non posso Rusty sei mio figlio ci sono delle regole, comunque sarò d'accordo con quello che decide Andrea" uscì con una strana sensazione addosso.
Gli osservò un attimo, non si erano ancora accorti della sua presenza, Tao e Amy stavano cercando delle prove negli oggetti requisiti, Julio con la testa bassa era seduto alla sua scrivania e Provenza, seduto, le dava la schiena.
"Dov'è Andy?" chiese con uno sguardo smarrito.
Si girarono verso di lei, quella sensazione non l'abbandonava.
"Oh, un paio di graffi poiché Madame X ha posto resistenza all'arresto ma sta bene, non è niente. Il medico si sta occupando di lui proprio ora" rispose Provenza mantenendo la parola data all'amico.
"Perché non ha telefonato" chiese ancora più preoccupata. "Ha lasciato il telefono in auto - oddio perché quella donna continuava ad insistere si chiese Provenza – perché non ci concentriamo sulla donna che lo ha ferito invece".
Per un attimo restò immobile, lo sguardo fisso come a cercare negli occhi dell'anziano la tenente la verità poi "Ok".
L'interrogatorio a Madame X o meglio a Molly, svelò l'identità dell'ultimo uomo che aveva partecipato alla partita e che aveva abbandonato il gioco arrabbiato 15 minuti prima della sparatoria. Certo avevano fatto ben pochi progressi e lei non riusciva a concentrarsi completamente. La mente ed il cuore erano con Andy, solo vedendolo si sarebbe tranquillizzata.
Si erano ripromessi di separare il lavoro dal privato ma adesso … oh mio Dio era così difficile. Aveva solo bisogno di sapere che lui stava bene, che le parole di Provenza erano vere.
Andy uscì dall'ascensore e si diresse verso la sala omicidi. Il torace gli faceva un male terribile, non avevano potuto somministrargli oppiaci quindi solo un'anestesia locale che ora stava lentamente scemando. Ma doveva esserci voleva arrestare Molly ….
"Andy – disse Sharon non togliendoli gli occhi di dosso come a sincerarsi che lui fosse veramente seduto di fronte a lei e che stesse bene – non sono preoccupata per l'arresto ma temo che tu non stia bene abbastanza per poter stare qui".
Il capo Taylor intervenne "Cosa hanno detto i dottori?".
"Non ho nessuna commozione, non mi hanno dato punti, solo qualche costola fratturata. Mi hanno fatto un'anestesia locale" rispose, ad ogni parola il torace gli faceva un male cane.
"E per quanto tempo farà effetto?" chiese Sharon, era una sofferenza vederlo così.
"Beh se è per questo sta già passando, ma non posso prendere oppiacei quindi prima che il male abbia la meglio voglio arrestare quella donna, è stata Molly vero?".
Provenza guardò verso il capitano "Non lo sappiamo".
Era tutto da dimostrare. Julio entrò solo per comunicare che il quarto uomo era morto.
Adesso il tempo era finito, dovevano chiudere il caso prima che la stampa si impossessasse della notizia.
Andy si alzò dalla sedia ma la smorfia che comparse sul suo viso tradì tutta la sua sofferenza.
"Andy, siediti, avanti" disse Sharon appoggiandogli le mani sulle spalle "Resta qui, io cerco qualcuno che ti riporti a casa".
"Ok" rispose rassegnato.
Finalmente avevano il colpevole, Noah il figlio dell'autista, ora dovevano solo dimostrare se aveva agito da solo o con la complicità del padre.
Il signor Willis era estraneo agli omicidi, aveva solo riferito al figlio il luogo della partita, da quando aveva avuto un leggero ictus si sentiva più tranquillo a comunicare i suoi spostamenti …
Sharon lo osservò, poteva solo immaginare quanto fosse difficile per l'uomo scoprire che il proprio figlio fosse un pluriomicida.
"Che diavolo?".
Le parole del signor Willis la riportarono immediatamente nella stanza. Si avvicino al vetro del suo ufficio e "Oh mio Dio tenente chiami un ambulanza" disse con il terrore nella voce e corse verso Andy.
Arrivò appena in tempo, Andy si accasciò tra le sue braccia, lo mise sulla sedia e dolcemente gli accarezzò la guancia, per un attimo si dimenticò di tutto quello che la circondava, esistevano solo lei ed Andy.
Sharon restò sulla porta, il medico stava finendo la vista. Era stato un momento terribile. Con la mente ritornò a quella notte, era la seconda volta che lo vedeva ferito e sofferente. Ma quella notte era stato diverso.
Si era preoccupata ma adesso …. Ma adesso c'era molto di più, la certezza che il sentimento che provava per lui era forte, era vero. Un sentimento che non sentiva da anni, che pensava di non provare più. Questa volta era andata bene, si disse, solo qualche costola rotta e qualche ammaccatura … Dio ti ringrazio.
"Tenente, per i prossimi giorni riposo e deve eseguire gli esercizi respiratori, quindi ha bisogno di assistenza e supervisione. La metterò in contatto con un fisioterapista. Può tornare a casa ma preferirei che non stesse solo" disse il medico finendo la visita.
"Oh dottore non si preoccupi, nei prossimi giorni sarà super controllato ed assistito" Sharon guardò Andy e gli sorrise.
Andy annuì immaginandosi cosa lo aspettasse nei prossimi giorni.
La notte passò abbastanza tranquilla, il letto di Rusty era comodo ma non come il suo, non era più abituato a dormire in un letto singolo ma meglio che il divano … perché dormire con Sharon era fuori discussione …. Troppo presto …..
"Questa mattina pensi solo a far colazione e poi gli esercizi respiratori" gli disse poggiandogli la tazza di te e la frutta.
"Un momento, avevamo deciso che al lavoro avresti fatto il Boss ma per il resto ne avremmo discusso".
"Si Andy ma il medico ha detto che hai bisogno di assistenza e … supervisione quindi".
"Ok mi arrendo, dimmi almeno cosa è successo dopo che siamo andati via".
"Noah ha confessato, abbiamo trovato la pistola ed i soldi ma adesso basta parlarne".
Andy sorrise, cosa aveva fatto per essere così fortunato.
"Come stai?" chiese Sharon con la tenerezza che traspariva dalla voce. "Meglio" le rispose.
Lei gli prese la mano e la strinse, occhi negli occhi per un momento che sembrò eterno.
"Spero che Rusty non sia arrabbiato perché gli ho preso in prestito la stanza per un po'" le strinse la mano, aveva bisogno di sentirla vicino.
"No si è ho offerto lui, stiamo facendo progressi" quando Provenza le aveva detto che Andy era stato ferito, il suo cuore si era fermato e per un momento aveva smesso di funzionare come capitano, era solo una donna in ansia per l'uomo di cui si stava innamorando, perché ormai ne era certa Andrew Flynn era entrato nel suo cuore e non ne sarebbe più uscito. Erano stati fortunati questa volta.
"Andy adesso fai colazione poi facciamo gli esercizi".
Fu faticoso, ogni movimento era una battaglia. Era terribile vederlo così e non poter far nulla.
"Ok , che ne dici ora di stenderti un po'"non riuscendo a staccarsi da lui.
"Agli ordini capitano ma mi fai compagnia almeno un po'?" le sorrise in quel mondo che era impossibile negargli qualcosa.
"Andrew Flynn, sei terribile, vieni andiamo ma prometti di fare il bravo".
"Promesso parola di boyscout".
(Se vi è piaciuta continuerò ogni puntata con momenti solo Shandy Mi scuso per gli errori. Grazie aspetto recensioni)
