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sul copyright. Tutte le canzoni appartengono ai loro rispettivi
propietari.
Questa storia inizia alla fine del 24o episodio, e si può
considerare come un finale alternativo.
Da notare due cambiamenti, in questa storia infatti, Asuka si é
già risvegliata dal come
e ha ripreso a pilotare bene l'Evangelion, inoltre Neo-Tokyo III
non é stata distrutta dopo la battaglia contro il 16o Angelo.
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Out of the silent
planet Out of the silent planet Out of the silent planet Out of the silent planet |
PAIN, ENDLESS PAIN "WHAT THEY'RE ALL
FOR?" Am I real or just a dream "What or who are
you?" |
"Everything is made to be broken, everything born form the
cinder, will return to the cinder
| The Last Gathering by Shion Leslie Lancaster |
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"La Nerv non sacrificherà mai lo 01".
"Questo é poco ma sicuro, dobbiamo annientarlo allora, la
sua utilità é
finita per loro, ora serve a noi".
"Ma quelli della Nerv combatteranno per non lasciarcelo
avere".
"Noi abbiamo gli MP EVA, più, per quel poco che può essere
utile, l'esercito
del Giappone".
"Ma loro hanno i tre EVA, in più lo 01 in berserk é
incredibilmente forte".
"Non accetto obbiezioni, la SEELE é imbattibile, il
Progetto del
Perfezionamento dell'Uomo andrà avanti come prestabilito."
Gli altri membri, sentite le parole di Keel Lorenz, diedero il
loro appoggio
e se ne andarono, tutti tranne uno.
"Hai ancora intenzione di rapire quel pilota?"
"Sì" rispose Keel "Sono sicuro che é la chiave
dei piani del nostro amico
Gendo"
"Speriamo sia vero. Inoltre gli altri non sanno dell'EVA HOG
(Hand of God).
Ma é davvero completo?" continuò l'uomo.
"Quasi, e ti assicuro che quando scenderà in campo, non ti
pentirai delle
spese affrontate per costruirlo" gli rispose Keel.
"Io ne sono già pentito, tutto quella potenza...se andasse
fuori controllo
cosa succederebbe? In ogni caso, manca il pilota"
"Qui ti sbagli, ne abbiamo trovato uno, e anche se non ha più
14 anni e metà
corpo, é bravo più degli altri." Keel finì la frase con
un sorriso. "!!"
stupito, l'uomo lasciò anche lui la stanza.
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Nella sua stanza, Shinji Ikari era sdraiato sul letto ascoltando,
senza
pensarci, la musica del suo SDAT. Ma la sua mente era altrove, e
mentre
ricordava la morte di Kaworu, una lacrima gli scese sulla
guancia. Le
parole che gli aveva detto echeggiavano incessantemente nella sua
mente, e
nonostante Misato gli avesse ripetuto per lo meno un centinaio di
volte che
chi non ha la volonta di sopravvivere, é meglio che muoia al
posto di un
altro, Shinji era dubbioso che lei avesse ragione. Certo, Kaworu
gli aveva
esplicitamente chiesto di morire, ma questo significava qualcosa?
Ci doveva
essere un altra soluzione, c'é sempre un altra soluzione!
Ma ormai che senso aveva pensarci? "Mi restano solo i
ricordi, se avessi
immaginato che venedo qui avrei causato e provato tanto dolore,
sarei
rimasto con gli zii."
I suoi pensieri furono interrotti da una voce a lui familiare.
"Sono
arrivata! Bhé? Che accoglienza! E non é ancora pronto da
mangiare? Shinji?
Shinji! Stupido, dove sei maledizione, ho una fame terribile!
Shinji vieni
immediatamente!" le parole confermarono i suoi sospetti, era
Asuka. Ben
sapendo che c'era poco da fare per opporsi, Shinji mormorò
qualcosa e si
alzò per andare a preparare la cena.
Quando Asuka lo vide, mostro un sorriso perfido e beffardo allo
stesso tempo.
"Mr. Pervertito, non sai che di solito dopo il bagno ci si
mette in pigiama?".
A quelle parole il Third Children si accorse di essere nudo, se
si eccettua
un piccolo asciugamano attorno alla vita, così fece dietrofront
fino alla
sua camera. Dopo aver indossato la prima cosa che gli era
capitata tra le
mani, Shinji rientrò in soggiorno e si diresse pensieroso in
cucina.
"Come sei pensieroso oggi, stai remuginando sui tuoi recenti
insuccessi?"
tipico modo di fare di Asuka, se non mostrava la sua presunta
superiorità in
ogni situazione, non era contenta. Anche se ineffetti le sue
parole non
avevano colpito troppo lontano dalla verità: più cercava di non
farlo, più
Shinji si ritrovava a pensare a Kaworu. "...é salita
ancora, ormai non mi
manca molto per raggiungerti!" con la solita espressione
vittoriosa, Asuka
si stava vantando con Shinji, che peraltro non la stava
ascoltando. "Ehi ma
mi ascolti quando parlo?" "Ehm, io...veramente..."
"Ho capito, stavi pensando
ad altro come tuo solito! E conoscendoti immagino che stavi
pensando, o
meglio fantasticando su qualche ragazza affascinante, ma ti
avverto che se
si tratta di me, allora sei senza speranza." Asuka concluse
la frase con
tono ironico, ma Shinji, che non aveva colto il sarcasmo, arrossì
"Non é
vero, stavo pensando, ma non a te..." balbettò il Third
Children "Non a me?
A chi altri allora? Aaaah ho capito, non sarà per
caso...Rei?" A quelle parole,
Shinji arrossì ancora di più, e Asuka, piena di soddisfazione,
continuò la
sua tesi. "Certo, non capisco come quella bambola priva di
emozioni possa
piacerti più di me, ma in ogni caso non me ne importa molto,
l'importante é
che io piaccia a Kaji, e ti assicuro che é così, e altrimenti
non potrebbe
essere dato che in me si cogniugano un corpo perfetto e un
intelligenza
sovrumana." 'Questo discorso l'ho già sentito' penso Shinji
tra sè.
"In ogni caso non stavo pensando ne a Rei ne a nessun
altra!". Con uno
sguardo perfido, Asuka si diresse verso il bagno, non prima
di aver pronunciato l'ennesima provocazione contro il povero
Shinji:
"A nessun altra? Aaah, capisco, ecco perché non ti piacevo!
Vabbé in questo
caso ti devo presentare un amico di Hikari, penso che lo
troverai...
interessante".
Sulle prime Shinji non capì la provocazione, e rimase a guardare
stupito
Asuka mentre si dirigeva in bagno, poi quando finalmente intese
il
significato di quelle parole, arrossì e sbuffando si diresse in
cucina.
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La mattina dopo Misato non era ancora rientrata, così il timido
Third
Children preparò la colazione per sè e per Asuka, la quale,
lamentandosi di
qualche malore sconosciuto, aveva deciso di non andare a scuola.
Così
Shinji si ritrovo a mangiare da solo, e approfittando di quel
momento di
quiete, lasciò vagare i suoi pensieri. Un altra notte passata in
bianco, a
pensare al suo amico perduto, a pensare che tutte le persone che
aveva
considerato amiche, si erano fatte male, a causa sua. Ma era
davvero sua la
colpa? Cosa poteva farci lui se l'Eva di Toji era stato
impossessato da un
Angelo, o se il Kaworu era uno di loro? Dubbi si affollavano
nella sua
mente, e così decise di lasciar perdere per adesso, e
concentrarsi sulla
scuola: era già in ritardo. Correndo uscì dall'appartamento, e
una volta
in strada, si diresse verso la scuola.
Quando Shinji si accorse che davanti a lui c'era una persona,
preso dalla
foga della corsa, era ormai troppo tardi per evitare l'ostacolo,
e così
travolse in pieno l'uomo.
"Ahi che botta!" fù l'esclamazione di dolore di
Shinji. "Stai bene? Quando
ti ho visto non sono riuscito a evitarti! Certo che dovresti
stare più
attento." Fù la risposta di chi gli stava davanti.
'Questa voce...sembra proprio quella di...' "Kaworu?!"
la sua voce era
famigliare che Shinji non poté fare a meno di associarla a
quella dell'amico
perduto, ma quando alzò gli occhi vide un ragazzo che, anche se
assomigliava
al Fifth Children, non era certo lui. Era di corporatura media ed
era
parecchio alto. Avrà avuto 15 anni pensò Shinji, ed aveva
capelli scuri ed
occhi neri, molto profondi. Furono proprio questi ultimi ad
impressionare
maggiormente il ragazzo, che mentre si alzava non poteva fare a
meno di
osservarli, come se dietro ci fossero delle immagini nascoste.
Improvvisamente Shinji si sentì come se la sua anima fosse
risucchiata
all'interno di quegli occhi, e, senza sapere come, si ritrovò in
un posto
deltutto diveso da dov'era solo un attimo prima: era in piedi su
una roccia,
e sotto di lui si estendeva una piana delimitata dal mare e da
delle montagne.
Ma non era il semplice paesaggio ad attirrare la sua attenzione,
bensì la
situazione era quantomai insolita, per non dire terrificante:
dozzine di
truppe UN stavano combattendo contro gli Eva Zero-Due e Zero-Uno,
ed altri 9
Evangelion erano scesi volando sul campo di battaglia. Alcune
navi in fiamme
erano posizionate in mare, mentre alcuni aerei conducevano un
improbabile
attacco contro i due Eva della NERV. Cosa stava succedendo?
Cos'erano quegli
specie di Evangelion con delle apparentemente brutte intenzioni?
Dov'era lo
Zero-Zero? Questi interrogativi si accumulavano nella mente di
Shinji, che
aveva smesso di chiedersi come era arrivato lì. Improvvisamente
le sue
riflessioni furono interrotte da un suono; era un rumore
indescrivibile,
forte e gelido allo stesso tempo, che sembrava provenisse
direttamente
dall'oltretomba. Al udire il suono, i combattenti si fermarono
stupiti, e
Shinji, ancora in piedi sulla roccia, vide al orizzonte delle
ombre enormi
che si avvicinavano lentamente...
D'improvviso, com'era arrivato, il Third Children abbandonò la
scena per
ritrovarsi a Neo Tokyo III, difronte al ragazzo che aveva urtato.
"Stai bene?"
gli chiese questi una seconda volta.
"Io...penso di sì..." cercò di rispondere Shinji,
mentre le immagini della
battaglia defluivano via dalla sua mente come dei frammenti di
ricordi.
"Accadrà presto" Shinji si voltò stupito verso il
ragazzo. "Come?" chiese.
"Dici a me?" "Sì, cosa accadrà?" "Di
che parli? Mi sa che la botta é stata
più pesante di quello che mi é sembrato." "Ma io,
veramente ho visto..."
cercò di dire Shinji, ma venne fermato da un gesto del ragazzo.
"Quello che hai visto non importa, mi sembra che tu non stia
troppo bene,
ed inoltre ti esce sangue dal naso. E' meglio che ti accompagni
all'ospedale
qui vicino" "Non ne ho bisogno!" Cercò di
protestare Shinji. "Io credo di sì,
e comunque male non potra farti, percui andiamo, ti
accompagno."
Così si incamminarono verso l'ospedale. Solo allora Shinji notò
che il
ragazzo vestiva l'uniforme della loro scuola, e si fece subito più
curioso.
"Scusa se mi impiccio, ma sei nuovo della nostra scuola? Non
mi sembra di
averti mai visto." Il ragazzo lo squadrò da capo a piedi,
prima di rispondere
. "Sì, sono nuovo. Il mio nome...il mio nome é Vincent, e
sono Americano."
Queste parole provocarono un piccolo shock a Shinji, dato che lui
di
Americani ne aveva tanto sentito parlare ma non ne aveva mai
visti, tranne i
marinai dell'UN, la prima volta che aveva incontrato Asuka...
"E tu chi sei?" Chiese Vincent; "Il mio nome é
Ikari, benvenuto a
Neo Tokio III, Vincent." rispose timidamente il ragazzo dai
capelli marroni.
"Ti ringrazio, in effetti sono arrivato soltanto una
settimana fa e mi ci é
voluto un pò per abbituarmi al Giappone. Gran bella città Neo
Tokio III,
anche se sembra di più una fortezza." Shinji osservò
incuriosito l'Americano
chiedendosi se era al corrente degli Angeli e del fatto che lui
fosse un
pilota dell'Eva. Poi gli venne il dubbio, che si tramutò in
quasi-certezza:
e se lui fosse un nuovo pilota? Era un dubbio abbastanza assurdo,
ma Shinji
pensava di avere un sesto senso ormai. "Sei anche tu un
pilota?" si sorprese
a chiedere il Third Children. "Pilota?...Aaah intendi di
quei robot...bhe,
no, anche se mi risulta che tu lo sei." 'Bhé, dovevo
aspettarmelo, se ci
fosse stato un nuovo pilota, alla NERV mi avrebbero avvertito.'
"Se non sei
un pilota," disse Shinji evitando di rispondere alla domanda
di Vincent,
"perché sei venuto in Giappone in tempi come questi? A Neo
Tokio III, poi!"
chiese Shinji. Il ragazzo ci rifletté un po' su e poi rispose
"Siamo arrivati, le nostre strade si dividono ma penso che
ci rincontreremo
presto. E fa attenzione la prossima volta!" Così dicendo se
ne andò,
lasciando Shinji di stucco, davanti all'ospedale.
