Credits:
La canzone il cui testo è riportato in questa fanfiction è
"Mio fratello" di Tiziano Ferro. Viene usata senza fini di
lucro e nessuna violazione del copyright è intesa.Dedicata
a Memi e HikariKanna, che con le loro recensioni mi sostengono
sempre, e mi aiutano a crescere.
Mio fratello
Ritorno
a casa dopo un'ennesima giornata di scuola... avere diciassette
anni comporta oneri non indifferenti... maledico mentalmente tutti
quei momenti in cui ho desiderato crescere...
Una piccola
perlustrazione dell'appartamento mi svela che mia madre non c'è
– evidentemente avrà avuto qualche importante pranzo di
lavoro – beh, meglio così...
Mi reco silenziosamente
in camera mia, e chiudo la porta.
Da un paio d'anni ad oggi,
sono diventato un'altra persona. Da quando sto con Hikari, credo di
essere maturato. Il Takeru di Digiworld è morto ormai, anche
se io serbo in me ancora il dolce ricordo di Patamon...
Ecco, lo
sapevo. Sono ricaduto per l'ennesima volta nel medesimo errore di
lasciarmi andare ai ricordi. Non volevo. Non dovevo. Non devo.
Ricordare fa male, soprattutto ora che tutti noi sappiamo che non
potremo mai più andare a Digiworld.
Mi distendo
altrettanto silenziosamente sul letto. Se non posso abbandonarmi a
ricordi passati, credo non sia un reato lasciarsi cullare da
piacevoli pensieri appartenenti al presente. Che portano un solo
nome: Hikari.
Eppure, questo silenzio mi opprime. Allora perché
non accendere un po' la radio?
Solo in un secondo momento potrò
rendermi conto che ciò che sto per fare è un grosso
errore. Perché, ora, l'unica cosa che riesco a pensare è
la fortuna che ho a conoscere la lingua italiana, così che
possa facilmente comprendere la canzone che è appena
iniziata.
Mio
fratello mi assomiglia molto
Somiglia a un gatto che somiglia a un
orso
Mio fratello è tutto un paradosso
Ride quando non
riderei
O non c'è niente
Niente da ridere e io
Io mi
chiedo perché
Perché!
Mio fratello si chiede
sempre cosa penso
E io lo so
Ma testardo non lo ammetto!
La riconosco fin dalle prime note... è di un certo Tiziano Ferro, che in patria ha ottenuto un enorme successo. E questa, tra tutte, è la canzone che sento più "mia". Quella che mi fa pensare. A Yamato. Io e lui siamo sempre stati fin troppo identici, e forse è anche per questo che lo capisco meglio di chiunque altro. Anche se, talvolta, siamo del tutto opposti! Sul suo volto è difficile sorgere un sorriso sincero, ma proprio per questo lo adoro quando ride! Tuttavia, ride nelle situazioni più assurde, e questo, talvolta, è uno dei motivi per i quali non me ne accorgo. È una vita che mi chiedo perché abbia quel carattere, e giuro... ancora non so rispondermi! Eppure, se c'è una cosa di cui sono certo, è la sua sensibilità... sono sicuro che lui mi capisca al volo, come forse solo Hikari – o forse come neppure lei – sappia fare. Eppure, il mio orgoglio, o meglio, la mia testardaggine, mi impedisce di ammettere di sapere che Yama si preoccupa sempre di me, e capisce in ogni momento cosa mi passa per la testa...
Mio
fratello ha avuto paura
Ma qual è la cura?
La cura qual
è?
Ricordi, ricordi, ricordi, ricordi
Ricordi che fanno
paura
Ricordi quando mi hai sorpreso
Col primo
sorriso?
…eppure
anche io sono in grado di capire cosa pensi, caro Yama! Cosa credi?
Che sia rimasto quel bambino che ti correva dietro al campo estivo, o
il ragazzino che con Daisuke e gli altri ha salvato Digiworld una
seconda volta? No. Non è così. Almeno non più,
oramai.
Ora io capisco tutto di te. E so anche cosa provasti quel
giorno di tanto tempo fa, quando mi scopristi a ridere senza un
perché apparente. O, almeno, questo era ciò che credevi
tu.
Io sorridevo, ero felice, ridevo, perché ti avevo
finalmente rincontrato... potevo stare con te, capisci? Con mio
fratello! E tu... tu avevi paura. Paura per me. Per quello che mi
sarebbe potuto succedere a Digiworld, in un primo momento, nella vita
di tutti i giorni, in un secondo momento.
Ho cercato in tutti i
modi di farti capire che io non correvo pericoli, perché
c'erano anche Taichi, Sora, Izzy, Mimi e Joe a vegliare su di me, e
poi c'era Hikari dalla quale non mi separavo mai. Ma tu no! Volevi
sempre fare tutto da solo... sentivi il peso della responsabilità
completamente sulle tue spalle, sentivi gravare su di te il ruolo di
fratello maggiore che, fino allora, gli eventi ti avevano impedito di
assolvere appieno! Ma ricordare questo mi fa male, perciò è
meglio cercare di pensare ad altro...
Mio
fratello ha dubbi sulla sua felicità
Colpevole non sei
Se
non lo sai
Mio fratello mi guarda da lontano
E capisco o faccio
finta
Che non sia tanto strano!
No
Yama. Te lo ripeterò altri milioni, miliardi, di volte. Non è
colpa tua. Non è colpa tua se io non ho mai potuto avere un
fratello maggiore, e dopotutto, anche se gli altri te lo dicessero,
entrambi sappiamo bene che non è così. E poi quale
sarebbe la tua colpa? Il divorzio dei nostri genitori, forse? No
Yama, non è colpa tua. Non mi stancherei mai di dirtelo. E
poi, in giro sostengono che una persona non ha colpe, almeno finché
non ha qualcosa di cui pentirsi. Beh, te lo confesso, in questo
momento credere a ciò mi fa davvero bene. E se la causa dei
tuoi malesseri è solo questa, beh, sii felice Yamato, e
abbandona le tue incertezze, una buona volta... e fa che sia per
sempre.
E cerca di abbandonare anche quella tua bruttissima
abitudine, che hai incominciato a prendere in quest'ultimo periodo!
Smettila di osservare la mia vita, come il meno importante degli
spettatori. Sai bene che tu sei importante nella mia vita! Eppure per
te le cose devono andare così, allora non mi resta che
rassegnarmi per l'ennesima volta al tuo volere... tacendoti l'aver
capito che il tuo comportamento non è per nulla normale!
Mio
fratello ha avuto paura
Che strano la cura?
Lo so io qual
è?
Ricordi, ricordi, ricordi, ricordi
Ricordi che fanno
paura
Ricordi quando mi hai sorpreso
Col primo
sorriso?
Dannazione!
I ricordi che affollano la mia mente vogliono a tutti i costi
riaffiorare, anche contro la mia volontà. Ricordi, Yama, la
separazione di mamma e papà? Perché io e te non ne
abbiamo mai più parlato da allora, se non per ragioni tristi?
Perché, invece di ricordare le urla, non ricordiamo le volte
in cui nelle nostre case regnava il silenzio e la pace? Perché,
invece di ricordare i giorni in cui eravamo separati, non ricordiamo
tutti i bei momenti che abbiamo trascorso insieme, a Digiworld e
dopo? Perché, invece di ricordare i pochi momenti che io ho
vissuto con papà, e tu con mamma, non ricordiamo tutte quelle
giornate che ci hanno visti a pranzo insieme, come una famiglia
normale?
No, Yama. È sbagliato cercare di dimenticare il
passato, nonostante tutto il dolore che porta con sé, è
sbagliato continuare a voler essere tristi solo perché è
la nostra situazione famigliare a imporcelo. È giusto
divertirci insieme, senza schernirci per un sorriso in più,
nato magari senza un motivo serio, ma lo stesso importante... per
noi.
È questo l'unico modo che abbiamo per essere felici,
quello di prendere il lato positivo di ogni attimo del nostro
passato... perché so che la mia vita è bella perché
posso dividerla con te!
Mio
fratello sta lontano e gli manco
Ma poi ritorna e lo
stanco
Ricordi, ricordi, ricordi, ricordi
Ricordi che fanno
coraggio
Ricorda che con il ritorno
Inizia un altro viaggio
E
ora dimmi, era proprio necessario andare in tournée con la tua
band proprio adesso? Proprio oggi che la radio mi sta costringendo ad
ascoltare questa canzone? E dimmi, è vero, come dicono i tuoi
amici del gruppo, che quando sei fuori ti manco? Che pensi a me? E
che dedichi a noi digiprescelti – a volte a tutti, a volte a ognuno
singolarmente – i brani che canti nei tuoi concerti?
E perché
quando torni dici che sono asfissiante? Sì, riconosco di
esserti sempre vicino, quando sei qui in Giappone, ma solo perché
ultimamente ti vedo poco. E lo faccio anche per farmi raccontare il
tuo viaggio. Perché mi piace sentire i tuoi racconti. Che ti
fanno crescere, che ti fanno maturare, che ti rendono più
coraggioso... chissà, magari un giorno sarai il digiprescelto
del coraggio al posto di Taichi!
Eppure, ciò che mi
rattrista ogni volta, è il sapere che prima o poi ripartirai
di nuovo... ma ormai mi ci sono rassegnato: so che è il tuo
lavoro, che ti piace, e che ti rende felice... perciò a me va
bene così!
E
se il mondo non finirà mai
Tu scegli testardo il
cammino
Padrone di un solo destino!
E
ci sarà sempre un altro posto in cui andare, dove non sei
stato. Dove tu e i "Digiprescelti" – ogni volta che pronuncio o
penso il nome della tua band, non riesco ad evitare di pensare a
Patamon e gli altri – sarete acclamati a gran voce. E anche se
dovessero finire, potrete sempre riprendere dal principio.
Ti
auguro tutto il bene possibile, Yama, e ricorda che dovrai essere
soltanto tu a decidere la tua vita, anche con testardaggine se serve,
perché sei solo tu il padrone della tua vita, nonostante sia
importante per me. Ma... so bene che è quella non ti manca
mai! Fin da piccolo sei testardo, ma a me va bene così.
Mio
fratello l'ho visto sul giornale
Sorrideva ma io
Io lo so che
stava male
Mio fratello
Lo dico piano piano
Piano piano
Non
l'ho detto mai
Mio fratello si chiama...
E poi ieri ho fatto una di quelle cose che ti avevo promesso di non fare mai. Ho comprato un giornale. Ma non uno qualsiasi. Proprio il giornale su cui era pubblicato il tuo volto in prima pagina. E che viso sorridente! Eppure, fratellone, io so che era un'espressione fasulla. Poche ore prima, per telefono, mi avevi confessato di soffrire per la lontananza di Sora. Ma so anche che questa è la tua vita privata, che non ti consente di apparire triste "in pubblico". Ah, dura la vita dell'artista, non è vero fratellone mio??
Mio fratello, lo dico silenziosamente, non l'ho detto mai a nessuno, neppure a lui, o a Hikari... mio fratello si chiama... Yamato Ishida... con il cognome che avrei voluto portare io...
E così... ancora con la radio accesa, incomincio a prendere sonno, cullato da questi pensieri...
Beh, prima di lasciarvi, volevo dirvi che sono troppo affezionata alla frase di Take: "Yamato Ishida... con il cognome che avrei voluto portare io...", beh, modestamente, l'ho pensata io!! A presto -
