Questa breve storia partecipa al contest "pannolino!exchange"

Rivela alcuni legami di parentela non ancora raccontati in Inseguire un sogno, afferrare il destino


Tempo e pratica

Prima parte: Un salto nel passato di una famiglia che doveva ancora… allargarsi.

Tōkyō 1967

Il pianto di neonato fece sollevare il suo sguardo dal bilancio; si alzò e osservò un attimo il fagottino che si agitava nella culla e sospirò. Poi sorrise: Niki era proprio un amore di frugolino; i suoi occhietti vispi erano inequivocabilmente a mandorla, ma il ciuffetto di capelli sulla testolina rotonda era chiaro.

– Non ha un interruttore "on, off". Se si lamenta c'è un motivo… – sua moglie era apparsa nel vano della porta dello studio.

Prese in braccio il nipotino, che si calmò immediatamente. – I motivi sono limitati a fame, sete, pipì e pupù, e direi che dal suo odorino l'opzione sia l'ultima. –

La donna sorrise – E allora cambialo. –

Sospirò osservando le carte sulla scrivania e ne spostò alcune.

Suo cognato e la tedesca avevano molto bisogno di una serata da soli, e loro due si erano offerti subito per il posto di babysitter. Dopotutto, volevano avere dei figli propri al più presto, e Niki era il miglior modo per fare 'pratica'.

Studiò tutto l'armamentario contenuto nella borsa e appoggiò delicatamente il bebè sul fasciatoio improvvisato con un telo da bagno sul legno di noce scura.

– Oh, lascia stare Yū! Se devi fare un grafico per cambiare un dannato pannolino… – intervenne lei spostandolo dalla sua posizione contemplativa.

Lo svestì, pulì e riempì di talco e coccole, con gesti istintivamente precisi, come se non avesse mai fatto altro prima d'ora, mentre il cucciolo si agitava felice e gorgogliava, e lui osservava. Era piuttosto interessante vedere Mitzi nel ruolo di mamma.

Niki tornò a sonnecchiare nella culla, e loro due rimasero a guardarlo rapiti per un po'. Prese la mano di sua moglie e ammiccò – C'è sempre tempo per le scartoffie: se vogliamo allargare la famiglia Wakabayashi… –