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Questa è la mia prima fanfiction di Major Crimes. Comincia all'epoca di The Closer sesta stagione e prosegue fino a Major Crimes. Il capitano Raydor e il tenente Flynn cominciano un operazione sotto copertura, come andrà a finire.

Capitolo 1

Il capo Pope li aveva convocati nel suo ufficio. Entrambi in corridoio si erano dati un'occhiata interrogativa sul perché fossero stati tutti e due convocati, ma presto lo avrebbero scoperto.

La porta si aprì ed entrarono, si accomodarono nelle due poltrone davanti al capo Pope.

"Vengo subito al dunque, signori: l'FBI ci ha chiesto di avere un supporto per un'operazione a cui stanno lavorando da diversi mesi. In pratica ci hanno chiesto due agenti da mandare sotto copertura per una settimana nel quartiere di Hollywood, fingendosi una coppia benestante che apprezza i gioielli e che comprerà un pezzo alla fiera che si terrà qui, a L.A. tra due giorni."

"Perché io?! Signore." Chiese Flynn.

"Siete stati scelti voi due, perché rispecchiate le caratteristiche della coppia. So che in passato avete avuto le vostre problematiche, ma ora vi chiedo di mettere da parte i vostri pregiudizi e di lavorare insieme a questa operazione."

"Per me non ci sono problemi, capo." Disse lei tranquillamente.

"Tenente Flynn?!" Chiese Pope.

"Tutto ok, capo. Non ci sono problemi neanche per me." Disse lui noncurante.

"Bene. Quindi domani mattina faremo un briefing con l'FBI per avere tutti i files, che voi vi studierete. Nel pomeriggio comincerà l'operazione. Bene. Ci vediamo domani mattina. Grazie ad entrambi per aver accettato."

"Capo." Flynn si alzò e uscì dall'ufficio.

"Capo Pope a domani." Disse lei uscendo.

Nel corridoio Flynn era appoggiato al muro e stava aspettando il capitano Raydor. Lui la fissò e lei disse: "Tenente Flynn, deve dirmi qualcosa?"

"Volevo solo dirle capitano che, nonostante il mio fascicolo, che lei ha ben letto, sono un buon detective e so fare il mio lavoro."

"Questo lo sapevo, tenente Flynn, anche senza leggere il suo fascicolo. Lei è un buon elemento, mi auguro che lei sappia rispettare le regole e soprattutto non faccia stupidate durante l'operazione sotto copertura."

"Certo capitano." Disse lui a denti serrati. "Ci vediamo domani."

"A domani." Disse lei.

Lui tornò in ufficio e si sedette alla sua scrivania sbuffando.

"Allora, cosa voleva Pope?" Chiese Provenza senza alzare gli occhi.

"Sai che c'è?!"

"No, illuminami." Disse Provenza alzando gli occhi e guardandolo.

"Beh, ricado nel profilo perfetto per un'operazione sotto copertura, indovina con chi?"

"Sbalordiscimi Flynn!"

"Con il capitano Raydor!" Urlò Flynn.

"Caspita! Questa sì che è una notizia esplosiva! Tu e quella donna insieme?! Per quanto tempo?! Quando inizi?!" Chiese Provenza ridendo.

"Cominceremo domani mattina, credo che una settimana dovrebbe bastare. Speriamo, mi sembra già un tempo infinito. Come farò?! Non sopporto quella donna!" Disse Flynn sconsolato.

"Le mie condoglianze Flynn!" Disse Provenza.

Il mattino seguente, dopo il briefing con l'FBI il tenente Fynn e il capitano Raydor andarono a prepararsi per la loro missione. La macchina era già pronta per portarli in hotel. La sera stessa ci sarebbe stata la prima serata di presentazione della fiera. Arrivarono con la macchina in hotel e iniziarono a sistemarsi, la camera era una matrimoniale e non c'era il divano.

"Come ci sistemiamo per la notte?" Chiese lui.

"Direi che dovremmo dividere lo stesso letto. Non vedo atre possibilità?" Disse lei tranquillamente.

"Posso anche dormire per terra, non ci sono problemi."

"Tenente, voglio che sia ben riposato e pronto, dormire per terra non aiuterà la sua schiena e la nostra operazione."

"Ok, come desidera capitano."

"Siamo entrambi adulti, giusto?"

"Giusto." Annuì poco convinto.

"Allora possiamo passare a Sharon e Andy, per la nostra missione e da ora direi di entrare già nella nostra parte, quindi io sarò Liz e tu sarai Ray."

"Benissimo." Annuì lui. Trascorsero il resto del tempo a riguardare i files relativi alla loro copertura e ai possibili sospetti. Si prepararono per la serata di presentazione. Lui era in completo scuro, elegantissimo. Stava aspettando che lei uscisse dal bagno per farle indossare i gioielli, che gli erano stati dati in dotazione. Quando lei uscì, lui si voltò e rimase senza parole.

"Allora Ray che ne dici?" Chiese lei sorridente. "Ray?! …Tenente!"

"Sei bellissima!" Disse Flynn sgranando gli occhi.

"Grazie." Disse lei arrossendo. Silenzio. "Anche tu sei elegantissimo…. Ray." Disse sorridendo.

"Questo vestito ti sta magnificamente Shar …. Liz! Se permetti, posso aiutarti con questo…" Le fece vedere il gioiello che avrebbe indossato.

"E' stupendo!" Disse lei.

"Tu di più…" Mormorò lui, mentre legava il gioiello dietro il collo di Sharon.

Scesero nella sala di gala e si unirono agli altri ospiti. Trascorsero una serata piacevole e non videro nessuno di sospetto. Flynn aveva allacciato dei rapporti cordiali con altre coppie, ma non aveva trovato nulla di sospetto. C'era solo un uomo che si comportava come se li conoscesse e lo aveva segnalato alla squadra di supporto, attendendo maggiori informazioni. Intorno a mezzanotte il party terminò ed entrambi rientrarono in camera per fare rapporto.

"Dopo di te, prego." Andy aprì la porta a Sharon.

"Grazie." Entrò e si tolse subito le scarpe. "Direi di fare subito il nostro rapporto e poi vorrei fare una doccia e rilassarmi, se per te va bene?"

"Non ci sono problemi, fai pure." Disse lui mentre si toglieva la giacca e la cravatta.

"Mi puoi aiutare con il vestito, per favore?" Chiese lei.

"Certo." Lui le slacciò la zip del vestito e vide le sue spalle nude.

"Sei stato molto professionale stasera." Disse lei.

"Grazie. So fare il mio lavoro."

"Non ho mai avuto dubbi su questo."

"Anche quando hai letto il mio fascicolo personale?" Chiese lui.

"Allora è questo che ti dà fastidio? Ho letto il tuo fascicolo perché dovevo e ho fatto quello che dovevo, perché era mio dovere. Non ho nulla contro di te, niente di personale, tenente!" Urlò lei.

"Ok, scusa. Non voglio litigare. Siamo stanchi. Finisco il rapporto mentre tu ti fai la doccia." Disse lui abbassando lo sguardo.

"Ok, allora vado a lavarmi." Lei entrò in bagno. Lui finì di scrivere il rapporto e lo inoltrò. Intanto preparò un thè, sapeva che il capitano lo beveva volentieri e poi iniziò a prepararsi per andare a lavarsi. Lei uscì dal bagno, pronta per mettersi a letto. Lui la guardò, senza parole. Indossava un pigiamino corto e senza maniche, tutte le sue curve erano in evidenza. E le gambe, le gambe erano mozzafiato!

"Tenente. Tenente!" Gridò lei.

"Sì ..." Rispose lui inebetito.

"Se ha finito di fissarmi…il bagno è libero."

"Certo, certo, vado subito." Disse lui sparendo in bagno.

In bagno c'era ancora la fragranza del profumo dei suoi capelli e la delicatezza del bagnoschiuma era ancora in fondo alla doccia, in una bottiglietta di plastica. La presenza di lei era ovunque e quella sensazione era così piacevole e sensuale. Non avrebbe immaginato di pensare così di Darth Raydor…era sorpreso di se stesso. Si fece una doccia veloce e poi in maglietta e boxer uscì per andare a letto. Si avvicinò al letto, lei era seduta sotto le coperte.

"Capitano è sicuro di volere…"

"Tenente venga a letto, domani ci aspetta un'altra giornata…. Interessante. Abbiamo bisogno entrambi di riposo."

"Ok, volevo essere sicuro …. Che era sicura…ok."

"Grazie per il thè, era molto buono e ci voleva." Silenzio.

"Volevo scusarmi per prima, sono stato maleducato."

"Non importa. Come sapevi che preferisco il thè?"

"L'ho letto nel tuo fascicolo…" Piegò la testa maliziosamente.

"Tenente!"

"Scherzavo! Disse sorridendo. "Sono un buon detective."

"Lo so." Silenzio.

"Quel tipo stasera ti ha fissato tutto il tempo. Sei sicura di non conoscerlo?" Disse lui guardandola negli occhi.

"No. Non mi pare. Ti sembra sospetto?" Chiese lei stupita.

"Non ha fatto nulla di strano, però il mio intuito mi dice altro."

"Tranquillo Andy, ho la pistola sotto il cuscino."

"Davvero?" Chiese lui sorpreso.

"Certo e adesso riposiamo. Buonanotte."

"Buonanotte." Si infilò nel letto e si girò sul lato, sperando di addormentarsi.

"Ah, tenente, mi faccia un favore."

"Dica capitano."

"La smetta di guardarmi le gambe." Silenzio.

"Agli ordini capitano!" Rispose lui scontroso.

"Buonanotte!"

"Buonanotte!"

Il mattino arrivò quasi subito, sembrava che non avesse dormito. Era stanco e si sentiva come intrappolato, aprì gli occhi e vide un braccio che gli cingeva il busto. Ora stava realizzando, oh mio dio! Lei era avvinghiata a lui. Non voleva svegliarla e cercò di sgusciare dalla presa di lei, senza svegliarla. Scivolò giù dal letto e la vide: Ah che gambe! Si disse tra sé. Come poteva non guardarle!

"Invece di stare lì impalato a fissarmi, perché non vai a prepararti." Disse lei con la voce ancora impastata di sonno.

"E' ancora presto, sono solo le 6. Possiamo riposare ancora un po'."

"Allora vieni a letto." Disse lei noncurante. Poi realizzò quello che aveva appena detto e sorrise. "Detto così sembrerebbe…" Lui si avvicinò al letto. "Però non ti avvinghiare a me, altrimenti sembro io, che…"

"Che cosa tenente?" Disse senza alzare la testa e si spostò verso l'altro lato come se niente fosse.

"Niente. Torno a dormire." Si sdraiò e si addormentò.

Dopo un'oretta fu lei a svegliarsi e a prepararsi. Dopo una doccia veloce, si vestì velocemente. Andy sentì del movimento e si svegliò.

"Sei già pronta?"

"Sì Andy. Dovresti prepararti anche tu. Stamattina facciamo un briefing e poi sembra che cambieremo location."

"Come? Un briefing? Non mi ha avvisato nessuno? A che ora?"

"Ci vediamo tra dieci minuti nella hall tenente e veda di essere puntuale!" Disse lei uscendo dalla porta.

"Maledizione!" Si alzò in tutta fretta e si buttò in doccia. Si vestì velocemente e poi scese nella hall. Lei era al bar, stava bevendo un caffè. La vide e lui si avvicinò.

"Vuoi mangiare qualcosa? Ho ordinato dei pancakes, dei toast e del caffè."

"Sì, grazie. Ma dove sono gli altri?"

"Arriveranno tra un'ora. Però volevo chiarire alcune cose."

"Come tra un'ora?! Ah bene, ho fatto tutto di fretta per niente!" Disse lui brusco.

"Sei stato velocissimo." Disse lei sorseggiando il caffè.

"Allora cosa volevi chiarire?" Chiese lui.

"Innanzitutto volevo scusarmi per il braccio di stamattina, stavo dormendo e non è stato un movimento volontario. Comunque ti chiedo scusa se ti ho imbarazzato."

"Non mi hai imbarazzato." Intanto un cameriere aveva portato il caffè e il resto della colazione. "Grazie." Disse rivolto al cameriere. Silenzio.

"Senti Andy, lo sanno tutti: io non sono il tuo tipo e tu non sei il mio di tipo, quindi, non ci sono problemi o fraintendimenti tra di noi, giusto!?"

"Giusto!" Disse lui addentando i toast. "Aspetta …sanno tutti in che senso?" Chiese lui.

"Andy, lo sanno tutti che tu frequenti solo ragazze giovani, il più delle volte oche svampite e anche disinibite."

"Ah." Disse lui sorpreso.

"Io non sono quel genere di donna, quindi ci siamo chiariti."

"Be, non è sempre…" Cercò di spiegare.

"Ho capito che ti disturba il fatto che io abbia letto il tuo fascicolo. Vuoi leggere il mio fascicolo!? Se vuoi te lo faccio avere, così siamo pari."

"Non è per quello." Disse lui guardandola negli occhi.

"Allora per che cosa è?"

"Tutte le accuse contro di me, sono cadute. Sono pulito. Ok, non sono un santo, ma a volte bisogna forzare un po' la mano. Comunque rischiavo di perdere il lavoro e in più tu non mi credevi!" Silenzio. Lui bevve il suo caffè. Lei lo fissava.

"Pensi che lavorare alla disciplinare sia semplice!?" Silenzio. "Quando entri in un ufficio tutti ti guardano male e pensano solo che sei una stronza pronti a fotterli?! Ecco quello che pensano quando mi vedono, altro che strega cattiva o Darth Raydor…!"

"Oh! Come fai a conoscere i soprannomi che ti abbiamo dato?" Disse sgranando gli occhi.

"Andy… la centrale è un piccolo mondo di uomini e donne, le voci girano, eccome se girano!" Silenzio. "Non ho mai pensato che tu fossi corrotto. Sei un buon detective, te l'ho già detto e ne sono convinta. Però tu non rispetti le regole e se puoi, agisci come meglio credi. Non funziona così, le regole ci salvano la vita e ci permettono di non avere cause milionarie contro il dipartimento." Silenzio. "Con te ho fatto solo il mio lavoro, mi puoi biasimare per questo?" Silenzio.

"Mi sono comportato da idiota, ti chiedo scusa." Silenzio. "Ma avevo ragione."

"Ok. Senti, siamo a posto?"

"Siamo a posto."

"Allora riprendiamo la nostra operazione. Volevo chiederti, cosa ti ha insospettito di quell'uomo, io non mi sono accorta di nulla." Chiese lei curiosa.

"Ti ha puntato gli occhi addosso tutta la sera. O ti conosce, oppure direi che hai fatto colpo, capitano!" Disse lui ammiccando.

"Ok. vedremo se la squadra ha scoperto qualcosa in merito. Stasera parteciperemo all'asta benefica e poi andremo nella villetta che hanno affittato per noi."

"Perché ci spostano? Qui non è abbastanza sicuro?"

"No, qui ci sono troppe incognite, troppa gente che gira. Vogliono che facciamo da esca, Andy, quindi voglio occhi aperti e soprattutto mente aperta. I nostri amici dell'FBI stanno mandando avanti noi."

"Ok."

Il resto della squadra arrivò e li aggiornò sulle nuove informazioni che avevano e presero nuovi dati da incrociare. Poi si spostarono verso una villetta, la loro nuova location e presero posizione e si prepararono per il party della serata che sarebbe avvenuto in una villa patronale poco lontana. Alle 20 in punto si era presentata la limo che li avrebbe accompagnati al party, c'erano già parecchie auto di lusso e tanta gente, speravano di riuscire a scoprire qualcosa. Entrarono e si mischiarono con gli altri ospiti. Dopo un po' che erano lì, Andy le sussurrò all'orecchio: "Vedi Sharon, ti fissa ancora. C'è qualcosa che non mi convince. A ore tre."

"Sì, l'ho visto. E' il tizio dell'altra sera. Abbiamo fatto un controllo, non risulta nulla."

"Sì, ok, ma il mio istinto mi dice che non è così ..."

"Lascia perdere e concentriamoci su altro."

"Va bene, capitano."

La serata terminò senza sorprese e la limo li riaccompagnò a casa.

"Anche questa sera nulla di fatto, mi domando se questa operazione è fatta a regola d'arte." Disse lui slacciandosi la cravatta.

"In effetti non riusciamo ad avere i riscontri desiderati, ma io sono fiduciosa, il nostro lavoro verrà ricompensato, vedrai. Scusa, mi puoi aiutare con il vestito e i gioielli?"

"Certo, arrivo." Lui l'aiutò a togliere i gioielli e le slacciò la zip del vestito. "Stasera eri bellissima…" Mormorò lui.

"Grazie tenente."

"E' un piacere capitano. Preparo il rapporto e poi gradisci un thè?"

"Come mai così gentile?"

"Andiamo, sto solo cercando di passare il tempo che dobbiamo stare qui, in maniera civile e gradevole."

"Lo apprezzo molto. Ora vado a lavarmi."

"Ok." Lei uscì dal bagno dopo un mezz'ora pronta per andare a dormire. Lui andò in bagno e uscì dopo una decina di minuti e raggiunse il letto insieme a lei. Le luci erano spente, silenzio. Poi lui disse: "Spero di terminare al più presto questa operazione."

"Anch'io." Mormorò lei.

"Per una volta ci troviamo d'accordo … Direi che è un momento memorabile!" Disse lui sorridendo.

"Non avrei mai pensato di dirlo: hai ragione!" Disse lei. Risero tutti e due. Silenzio.

"Ti mancano i tuoi figli?"

"Certo che mi mancano. Perché me lo chiedi?!" Chiese lei in maniera brusca.

"Era così, per chiedere…. Non c'è bisogno che ti arrabbi!"

"Voglio sapere come mai ti è venuta in mente una domanda del genere?" Silenzio. "Tenente, risponda alla mia domanda!"

"Volevo semplicemente scambiare due parole…. ma sembra che ti dia fastidio!"

"Non sono affari tuoi! Ok!"

"Bene. E' stata chiara capitano!"

"Buonanotte!"

"Buonanotte!" Silenzio.

"Scusami, non volevo reagire così, però alcuni argomenti fanno parte della mia vita privata e non ne voglio parlare. Tutto qui." Disse lei con voce tranquilla.

"Ok." Rispose lui secco. Silenzio. "Ok, l'ho detto solo perché so che sei una donna forte e che hai tirato su i tuoi figli da sola. Tutto qui."

"Va bene Andy, adesso riposiamo."

"Ok."

Continua…