N.A. Ciao a tutti, sono Alice e questa è la mia prima fanfiction. O
meglio: questa non è la MIA ff ma la mia TRADUZIONE. Non essendo ancora
riuscita a creare una storia originale, ma decisa a pubblicare qualcosa lo
stesso, mi sono impegnata nella traduzione di un romanzo non ancora
completo, inglese, che mi è piaciuto particolarmente. E' attinente ai 4
libri già usciti quindi non è nulla di rivoluzionario. Volevo solo
aggiungere che, anche se non sembra, la traduzione è un compito complesso e
alquanto lungo quindi mi scuso in anticipo per le attese e per la possibile
non scorrevolezza dei primi capitoli. Devo ancora prenderci la mano.
Aggiungo come di routine e "doppiamente" che nessuno dei personaggi è mio e
che scrivo solo per il gusto di farlo.
Buona lettura!
HARRY POTTER E L'EREDE DI SERPEVERDE
CAPITOLO 1° - L'INVITO
Harry smise di armeggiare con le cesoie e si asciugò la fronte con la manica della camicia. Si tolse gli occhiali e li pulì con uno straccio che aveva a portata di mano. Non erano sporchi, ma Harry aveva più di una ragione per prendersi una pausa dalla potatura delle siepi del giardinetto, al numero 4 di Privet Drive. Se li risistemò sul naso e fissò il cielo senza lo straccio di una nuvola. Una perfetta giornata di luglio. Anche l'idea di dover potare le siepi e falciare l'erba non rovinò il suo umore.
Quell'estate era stata la "migliore" che Harry avesse mai avuto. Naturalmente questo non voleva dire molto visto che le sue vacanze erano solitamente disastrose. Suo cugino Dudley era ancora a dieta, di conseguenza zio Vernon e zia Petunia erano così occupati a stargli dietro che non avevano il tempo di badare ad Harry. Dal canto su questi faceva in modo di stare fuori dai piedi la maggior parte del tempo e provare a svolgere i compiti estivi in ogni, o quasi, minuto libero.
Harry sobbalzò, realizzando improvvisamente che era rimasto imbambolato per la bellezza di 5 minuti. Se zio Vernon o zia Petunia l'avessero beccato, di fisso avrebbe dovuto lucidare l'argento per tutto il pomeriggio, mentre intendeva finire il lavoro con le siepi il più presto possibile per dedicarsi ai compiti di Astronomia. Stava giusto per ricominciare quando qualcosa catturò il suo sguardo- qualcosa di bianco che avvicinandosi diventava sempre più grande, stagliato contro il cielo azzurro.
Il cuore di Harry sussultò. Edvige! Mancava da due giorni perché doveva consegnare una lettera al migliore amico di Harry, Ron. Harry era in contatto via gufo coi suoi amici da tre settimane ormai, da quando era finito l'ultimo trimestre ad Hogwarts.
Harry amava essere tenuto al corrente delle novità da Ron ed Hermione e apriva sempre le lettere con notevole trepidazione.
Negli ultimi giorni di scuola a giugno, infatti, il più potente mago oscuro di tutti i tempi aveva riacquisito il suo corpo, i suoi poteri e i suoi seguaci in un colpo solo, con l'"aiuto" di Harry. Così, essendo tagliato fuori dal mondo della magia Harry era perennemente ansioso circa la possibilità di scoprire di qualche attacco a Babbani, o agli oppositori di Voldemort riportato sulla Gazzetta del Profeta. Stranamente però niente del genere aveva colto l'attenzione di Ron ed Hermione, nonostante stessero all'erta quanto lui. La Gazzetta del Profeta non sembrava neanche sapere che Voldemort era tornato ed Harry supponeva che Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, avesse provveduto a ciò.
Edvige si appollaiò sulla spalla di Harry e schioccò il becco, evidentemente orgogliosa di aver concluso la missione.
" Ciao Edvige!" disse Harry affettuosamente. "Ascolta. Anch'io sono felice di vederti ma devi volare sopra ora-Non posso attraversare l'intera casa senza essere visto" Tolse la busta dalla zampa alla quale era legata e la civetta candida emise un verso di sdegno, sentendosi evidentemente poco apprezzata. Sbatté le ali e scomparve dall'altra parte della casa per volare, secondo le speranze di Harry, nella gabbia vuota della sua camera.
Guardandosi intorno e controllando di non essere osservato, Harry aprì la busta e lesse la lettera di Ron. Era lunga due pagine di pergamena il chè era fin troppo per il suo amico:
Caro Harry,
Grazie per la lista che mi hai consigliato circa i tuoi preferibili regali di compleanno, molto utile. "Non ne ho la più pallida idea" è una cosa molto richiesta ma quasi introvabile per cui non so se riuscirò a procurartela. Comunque ne parleremo più tardi, ora ho una notizia più importante da comunicarti!
Harry rabbrividì. C'era stato un attacco? Voldemort si era fatto vivo?
Harry, non ci crederai mai. Percy sta per sposarsi! Ricordi la sua fidanzata a scuola, giusto? La ragazza di Corvonero coi capelli mossi? Penelope Light? Beh, è saltato fuori che si sono spediti lettere e incontrati anche dopo aver finito con Hogwarts e Percy gliel'ha chiesto pochi giorni fa e .lei ha detto di sì! Prova a immaginare! Chi mai in questo mondo vorrebbe sposare Percy? Deve essere pazza. Comunque hanno già fissato una data- il 29 agosto.
Il 29 agosto? Non sembrava molto tempo per organizzare un matrimonio!
Papà ha detto che tu penserai che abbiamo preparato tutto anche troppo in fretta, ma mi ha detto di dirti che i maghi hanno tempi più brevi dei Babbani-sai, i matrimoni si pianificano più in fretta se puoi usare la magia.
Harry ricordò le decorazioni del Ballo del Ceppo, il Natale passato a Hogwarts, e provò a immaginare come potessero essere i matrimoni tra maghi.
Comunque sei invitato naturalmente. O meglio, più che invitato penso che se dicessi di no Percy è probabile che si Smaterializzerebbe nella tua camera e ti rapirebbe. sta dicendo a tutti che Harry Potter sarà tra gli invitati. Anche Hermione verrà, le ho appena spedito una lettera.
Harry devi venire davvero. Sarà una gran festa. Fred e George si stanno superando nel tentativo di inventare uno scherzo spettacolare che nella migliore delle ipotesi sarà in grado di rovinare la cerimonia e di metterli nei guai. Mamma sta diventando pazza cercando di metterli in riga.
Oh, abbiamo incontrato i Clearwater la scorsa notte sai, avevano preparato una piccola festicciola nella loro casa. Anche Bill e Charlie sono venuti visto che sono a casa in vacanza. Il signor e la signora Clearwater sono abbastanza simpatici ma, Harry, senti questa: la sorella di Penelope è un Auror! Mi pare che il suo nome sia Persephone, o una cosa del genere. E' stata fortissima! Durante tutta la cena ci ha raccontato storie su tutti i maghi oscuri messi nel sacco e lei e Charlie si paragonavano le cicatrici e le scottature. Penso che l'abbia battuto. Cioè, Charlie ha più cicatrici però le storie di Persephone sono molto più interessanti. Una volte che hai sentito la storia di come Charlie si è procurato una cicatrice da drago le hai sentite tutte.
In ogni caso devi venire assolutamente Harry. Mamma ha detto che puoi venire alla Tana un po' di giorni prima così andiamo alla cerimonia insieme. Chiedi ai Babbani e fammi sapere il prima possibile.
Ron
Percy Weasley stava per sposarsi. Incredibile.
Harry non era mai stato ad un matrimonio sinora. O per lo meno non riusciva a ricordarsene. Sapeva di essere stato invitato al matrimonio di un cugino di zio Vernon quando aveva tre anni ma per qualche ragione i Dursley non ne parlavano mai. Ogni volta che saltava fuori l'argomento zio Vernon borbottava qualcosa del tipo: " fiori che cambiavano colore in continuazione, a intermittenza..svolazzando intorno alla chiesa.. Mai in tutta la mia vita. comunque questo non può provare che quelli lì abbiano qualcosa a che fare con noi, assolutamente."
Quindi le esperienze di Harry sui matrimoni Babbani erano limitate e l'unica immagine del genere che avesse corrispondeva alla foto del matrimonio dei suoi genitori,la quale era contenuta nell'album che Hagrid, alla fine del suo primo anno a Hogwarts, gli aveva regalato. Harry visualizzò la scena nella sua mente: lo sguardo orgoglioso di suo padre, il sorriso di sua madre. Sembrava una consueta foto matrimoniale a parte il fatto che ogni personaggio era animato e salutava. Un matrimonio tra maghi doveva essere semplicemente come uno Babbano, ragionò Harry.
In ogni caso era ancora emozionato all'idea di prendervi parte e subito provò a pensare a un qualche modo per convincere i Dursley a lasciarlo andare.
" Ci stiamo prendendo una piccola pausa vero?" Una voce chiamò dalla porta. Era zio Vernon con un'espressione maligna stampata in faccia.
**************************************************************************** ****
N.A. Prima di andare avanti voglio assolutamente ringraziare la simpaticissima donna che ha scritto questa fan fiction e mi ha dato il permesso di pubblicarla in seguito alla mia richiesta(in arte si chiama DrummerGirl) ed anche Henrietta e Karolyn, le quali mi hanno entrambe dato le impagabili dritte senza le quali non sarei riuscita a pubblicare nulla. Grazie!
Buona lettura!
HARRY POTTER E L'EREDE DI SERPEVERDE
CAPITOLO 1° - L'INVITO
Harry smise di armeggiare con le cesoie e si asciugò la fronte con la manica della camicia. Si tolse gli occhiali e li pulì con uno straccio che aveva a portata di mano. Non erano sporchi, ma Harry aveva più di una ragione per prendersi una pausa dalla potatura delle siepi del giardinetto, al numero 4 di Privet Drive. Se li risistemò sul naso e fissò il cielo senza lo straccio di una nuvola. Una perfetta giornata di luglio. Anche l'idea di dover potare le siepi e falciare l'erba non rovinò il suo umore.
Quell'estate era stata la "migliore" che Harry avesse mai avuto. Naturalmente questo non voleva dire molto visto che le sue vacanze erano solitamente disastrose. Suo cugino Dudley era ancora a dieta, di conseguenza zio Vernon e zia Petunia erano così occupati a stargli dietro che non avevano il tempo di badare ad Harry. Dal canto su questi faceva in modo di stare fuori dai piedi la maggior parte del tempo e provare a svolgere i compiti estivi in ogni, o quasi, minuto libero.
Harry sobbalzò, realizzando improvvisamente che era rimasto imbambolato per la bellezza di 5 minuti. Se zio Vernon o zia Petunia l'avessero beccato, di fisso avrebbe dovuto lucidare l'argento per tutto il pomeriggio, mentre intendeva finire il lavoro con le siepi il più presto possibile per dedicarsi ai compiti di Astronomia. Stava giusto per ricominciare quando qualcosa catturò il suo sguardo- qualcosa di bianco che avvicinandosi diventava sempre più grande, stagliato contro il cielo azzurro.
Il cuore di Harry sussultò. Edvige! Mancava da due giorni perché doveva consegnare una lettera al migliore amico di Harry, Ron. Harry era in contatto via gufo coi suoi amici da tre settimane ormai, da quando era finito l'ultimo trimestre ad Hogwarts.
Harry amava essere tenuto al corrente delle novità da Ron ed Hermione e apriva sempre le lettere con notevole trepidazione.
Negli ultimi giorni di scuola a giugno, infatti, il più potente mago oscuro di tutti i tempi aveva riacquisito il suo corpo, i suoi poteri e i suoi seguaci in un colpo solo, con l'"aiuto" di Harry. Così, essendo tagliato fuori dal mondo della magia Harry era perennemente ansioso circa la possibilità di scoprire di qualche attacco a Babbani, o agli oppositori di Voldemort riportato sulla Gazzetta del Profeta. Stranamente però niente del genere aveva colto l'attenzione di Ron ed Hermione, nonostante stessero all'erta quanto lui. La Gazzetta del Profeta non sembrava neanche sapere che Voldemort era tornato ed Harry supponeva che Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, avesse provveduto a ciò.
Edvige si appollaiò sulla spalla di Harry e schioccò il becco, evidentemente orgogliosa di aver concluso la missione.
" Ciao Edvige!" disse Harry affettuosamente. "Ascolta. Anch'io sono felice di vederti ma devi volare sopra ora-Non posso attraversare l'intera casa senza essere visto" Tolse la busta dalla zampa alla quale era legata e la civetta candida emise un verso di sdegno, sentendosi evidentemente poco apprezzata. Sbatté le ali e scomparve dall'altra parte della casa per volare, secondo le speranze di Harry, nella gabbia vuota della sua camera.
Guardandosi intorno e controllando di non essere osservato, Harry aprì la busta e lesse la lettera di Ron. Era lunga due pagine di pergamena il chè era fin troppo per il suo amico:
Caro Harry,
Grazie per la lista che mi hai consigliato circa i tuoi preferibili regali di compleanno, molto utile. "Non ne ho la più pallida idea" è una cosa molto richiesta ma quasi introvabile per cui non so se riuscirò a procurartela. Comunque ne parleremo più tardi, ora ho una notizia più importante da comunicarti!
Harry rabbrividì. C'era stato un attacco? Voldemort si era fatto vivo?
Harry, non ci crederai mai. Percy sta per sposarsi! Ricordi la sua fidanzata a scuola, giusto? La ragazza di Corvonero coi capelli mossi? Penelope Light? Beh, è saltato fuori che si sono spediti lettere e incontrati anche dopo aver finito con Hogwarts e Percy gliel'ha chiesto pochi giorni fa e .lei ha detto di sì! Prova a immaginare! Chi mai in questo mondo vorrebbe sposare Percy? Deve essere pazza. Comunque hanno già fissato una data- il 29 agosto.
Il 29 agosto? Non sembrava molto tempo per organizzare un matrimonio!
Papà ha detto che tu penserai che abbiamo preparato tutto anche troppo in fretta, ma mi ha detto di dirti che i maghi hanno tempi più brevi dei Babbani-sai, i matrimoni si pianificano più in fretta se puoi usare la magia.
Harry ricordò le decorazioni del Ballo del Ceppo, il Natale passato a Hogwarts, e provò a immaginare come potessero essere i matrimoni tra maghi.
Comunque sei invitato naturalmente. O meglio, più che invitato penso che se dicessi di no Percy è probabile che si Smaterializzerebbe nella tua camera e ti rapirebbe. sta dicendo a tutti che Harry Potter sarà tra gli invitati. Anche Hermione verrà, le ho appena spedito una lettera.
Harry devi venire davvero. Sarà una gran festa. Fred e George si stanno superando nel tentativo di inventare uno scherzo spettacolare che nella migliore delle ipotesi sarà in grado di rovinare la cerimonia e di metterli nei guai. Mamma sta diventando pazza cercando di metterli in riga.
Oh, abbiamo incontrato i Clearwater la scorsa notte sai, avevano preparato una piccola festicciola nella loro casa. Anche Bill e Charlie sono venuti visto che sono a casa in vacanza. Il signor e la signora Clearwater sono abbastanza simpatici ma, Harry, senti questa: la sorella di Penelope è un Auror! Mi pare che il suo nome sia Persephone, o una cosa del genere. E' stata fortissima! Durante tutta la cena ci ha raccontato storie su tutti i maghi oscuri messi nel sacco e lei e Charlie si paragonavano le cicatrici e le scottature. Penso che l'abbia battuto. Cioè, Charlie ha più cicatrici però le storie di Persephone sono molto più interessanti. Una volte che hai sentito la storia di come Charlie si è procurato una cicatrice da drago le hai sentite tutte.
In ogni caso devi venire assolutamente Harry. Mamma ha detto che puoi venire alla Tana un po' di giorni prima così andiamo alla cerimonia insieme. Chiedi ai Babbani e fammi sapere il prima possibile.
Ron
Percy Weasley stava per sposarsi. Incredibile.
Harry non era mai stato ad un matrimonio sinora. O per lo meno non riusciva a ricordarsene. Sapeva di essere stato invitato al matrimonio di un cugino di zio Vernon quando aveva tre anni ma per qualche ragione i Dursley non ne parlavano mai. Ogni volta che saltava fuori l'argomento zio Vernon borbottava qualcosa del tipo: " fiori che cambiavano colore in continuazione, a intermittenza..svolazzando intorno alla chiesa.. Mai in tutta la mia vita. comunque questo non può provare che quelli lì abbiano qualcosa a che fare con noi, assolutamente."
Quindi le esperienze di Harry sui matrimoni Babbani erano limitate e l'unica immagine del genere che avesse corrispondeva alla foto del matrimonio dei suoi genitori,la quale era contenuta nell'album che Hagrid, alla fine del suo primo anno a Hogwarts, gli aveva regalato. Harry visualizzò la scena nella sua mente: lo sguardo orgoglioso di suo padre, il sorriso di sua madre. Sembrava una consueta foto matrimoniale a parte il fatto che ogni personaggio era animato e salutava. Un matrimonio tra maghi doveva essere semplicemente come uno Babbano, ragionò Harry.
In ogni caso era ancora emozionato all'idea di prendervi parte e subito provò a pensare a un qualche modo per convincere i Dursley a lasciarlo andare.
" Ci stiamo prendendo una piccola pausa vero?" Una voce chiamò dalla porta. Era zio Vernon con un'espressione maligna stampata in faccia.
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N.A. Prima di andare avanti voglio assolutamente ringraziare la simpaticissima donna che ha scritto questa fan fiction e mi ha dato il permesso di pubblicarla in seguito alla mia richiesta(in arte si chiama DrummerGirl) ed anche Henrietta e Karolyn, le quali mi hanno entrambe dato le impagabili dritte senza le quali non sarei riuscita a pubblicare nulla. Grazie!
