The Way She Does
I personaggi sono dell'autrice Naoko Takeuchi. La storia è opera dell'autrice Vanessa Riverton ed è stata pubblicata in lingua originale su questo sito
Le parti in corsivo sono ricordi\ flashback
Prologo : The stupidest things
Sono seduta sulla veranda a casa della nostra amica Usagi. Gli altri sono tutti dentro casa,per celebrare i loro esami di ammissione all'università. Tutti tranne me. Ho deciso di scappare pochi minuti fa, per fare tre cose che faccio raramente, se non sono sola nella mia stanza. Alzo una bottiglia di Jack Daniels sulle mie labbra, e lascio che il sapore grezzo di questo liquido mi bruci la bocca e la gola, è buono però. È quello che serve per bruciare il ricordo di questa sera, di quello che avevo fatto, che avevo distrutto. La mia perfetta amicizia … con Michiru. Quando penso a lei mi fa male il cuore, non posso fare a meno di sospirare quando il suo viso attraversala mia mente. Prendo un'altra boccata dalla sigaretta che ho acceso appena sono uscita fuori. Fa freddo qui fuori, ma non mi interessa, non posso fingere di essere felice dentro, ed essere qualcuno che non sono, il che è abbastanza ironico considerando chi sono e quello che ho considerato di fare. Ho messo la bottiglia quasi vuota sui gradini e adesso posso utilizzare la mano libera per spazzare via le lacrime. Odio piangere … non perché penso sia da deboli, odio piangere, perché ricordo il dolore, dolore che preferisco ignorare, cosi per curarlo raccolgo di nuovo la bottiglia di whisky, e prendo un lungo sorso. Ripenso a ciò che stanotte mi ha ridotto in questo stato, odio vedermi cosi, in questo stato di vulnerabilità mi sento patetica, mi sento come un bambino. Come se fossi niente. Come se fossi il nulla. Guardo le stelle, e posso sentire la pioggia leggera, come se il cielo si fosse aperto per coprirmi sotto la pioggia. Non mi dispiace, mi sento più fresca, pulita, chiarita. Mi sento meno vulnerabile. La porta dietro di me si apre, e io resto dove sono, finisco la mia sigaretta. Poi lei parla, e io sento la sua voce, ''Haruka ?Cosa ci fai qui ?''. Appena ascolto la sua voce, sento qualcosa rompersi dentro di me, poi ricordo cosa ho fatto prima .
Haruka, Michiru e Seiya stavano camminando lungo la strada che portava a casa di Usagi e Mamoru, cosi tutti avrebbero potuto aprire insieme i risultati degli esami d'ammissione all'università. Questi risultati significavano tutto per tutti. Ad eccezione di Haruka, lei non aveva intenzione di frequentare l'università. Tuttavia, aveva dei progetti propri, che solo Setsuna conosceva, perché era con lei quando le arrivò la notizia inaspettata. Ad Haruka fu offerto, da alcuni suoi sponsor, soprattutto europei, di debuttare come pilota in F2 e successivamente in F1. Gli anni di duro lavoro erano stati pagati, e lei disse che ci sarebbe andata, era il suo sogno dopotutto.
Naturalmente, questo pensiero felice fu distrutto, quando la coppia che era di fronte a lei aveva deciso che era arrivato il momento perfetto per condividere un bacio. Per Haruka, vedere Seiya baciare Michiru era una cosa che le provocava il riflesso del vomito. Hatuka guardò Michiru con desiderio, era la sua migliore amica da più di dieci anni, e indipendentemente dai sentimenti che nutriva per lei, non avrebbe rischiato la loro amicizia per nulla al mondo, era per questo che non diceva niente quando vedeva la coppia che si baciava, anche se sentiva contorcersi le viscere. Oggi, come sempre, Michiru era perfetta, i suoi capelli color acquamarina, nel loro stato naturale, mossi, rimbalzavano sulle spalle mentre camminava, e il suo vestito blu metteva in evidenzia ogni singola curva del suo corpo alla perfezione. Haruka pensava che Michiru fosse la perfezione. La riteneva una donna elegante, bella, i suoi occhi blu la riscaldavano e la trafiggevano il cuore allo stesso tempo. Si sentiva completa ogni volta che vedeva quelle caratteristiche perfette, vedeva il suo sorriso o addirittura quando quel sorriso era rivolto a lei .
Poi c'era Seiya. Aveva i capelli neri tirati in una coda di cavallo. Gli occhi scuri, non era male, solo non era perfetto per Michiru, nessuno lo era agli occhi di Haruka .
''Michi, stai bene?''le disse Seiya. Haruka si riprese dal suo sogno ad occhi aperti, quando vide che Michiru la stava fissando (la bionda aveva deciso di stare lontano, vedere Seiya con Michiru la faceva stare fisicamente male), Michiru scosse la testa e sorrise a Seiya ''Si, mi spiace, essermi distaccata … stai bene, Haruka?Sembrava che stessi pensando a qualcosa … di molto profondo potrei dire''. Immediatamente Haruka decise di rispondere alla domanda con un sorriso''Sto bene … solo un po' nervosa, sai?'', Michiru annui e Seiya le mise un braccio intorno alla vita, Haruka distolse nuovamente lo sguardo da loro, questo catturò l'attenzione di Michiru ,''E' per i risultati giusto?Se otterrai i voti di cui hai bisogno, andrai a Tokyo per la musica o a Kyoto per l'ingegneria?'', Michiru si preoccupava sempre per lei e prima che la bionda potesse parlare, Seiya disse''Hey, siamo qui, ragazzi''. Per una volta Haruka era contenta che ci fosse anche Seiya, aveva evitato di dire una bugia a Michiru, anche se lei avrebbe capito immediatamente. Si era, infatti, accorta del piccolo sospiro di sollievo che era uscito dalle labbra della bionda. Il trio bussò alla porta, e appena entrarono Usagi li abbracciò forte, riuscendo nello stesso tempo a mangiare mezza torta .
Dopo un paio d'ore, Haruka era seduta sul divano, con un bicchiere d'acqua in mano, ben presto sarebbe diventata il responsabile del F1, aveva deciso di evitare di bere, lo avrebbe fatto comunque, ma la F1 era più che una motivazione. Setsuna, vedendola seduta sul divano, aveva deciso di sedersi accanto a lei e parlarle con calma, gli altri erano tutti in soggiorno ad aspettare che arrivasse l'ultima del gruppo, Rei, che arrivava dal santuario.
''Hey, Ruka … tutto bene?''. Haruka annui.
''Non sai proprio come dirlo a tutti. E' anche il loro giorno sai?''le disse Setsuna, ''Penso che saranno molto felici per te … peccato che devi lasciarci la settimana prossima, non c'è molto tempo prima che tu parta per un anno''. Haruka sorrise dolcemente. Poi si guardò attorno nella stanza, Michiru era in giro con Seiya, gli altri erano tutti ansiosi di sapere i risultati, e Rei li stava trattenendo. La bionda sospirò lentamente e Setsuna cercò di consolarla''Prima di andare … almeno dille come ti senti, starai via per tanto tempo''. Haruka si mise a ridere, un po' troppo forte tanto da catturare l'attenzione di Michiru, che la guardò e la vide scuotere la testa e parlare seriamente con Setsuna. La bionda le rispose abbassando il tono di voce, ''L'ultima cosa che voglio fare è dirglielo … a cosa servirebbe?Lei e Seiya stanno insieme da quando è iniziato il liceo … e lei sembra felice con lui, non voglio dirglielo, Sets''. La bruna si strinse nelle spalle.''Bhe non sarebbe male per lei sapere, Ruka, non credi?''. In quel momento Michiru si avvicinò alle due donne e decise di usare Haruka come una poltrona, si sedette sulle sue gambe, con le braccia dietro al suo collo e la testa sulla spalla della bionda, ''Cosa stavate complottando voi due ?''. Prima che Haruka e Setsuna potessero rispondere, Rei arrivò nella stanza, ansimando, senza fiato e chiedendo scusa per essere cosi in ritardo. Haruka non poteva crederci, era la seconda volta che si salvava dal dire una bugia a Michiru, la bionda sorrise, ma poi si fermò quando si accorse che Michiru la fissava e, con un sopracciglio alzato, le disse''Di cosa stavate parlando, Ruka?'', Haruka deglutì nervosamente, mentre Michiru giocava con i suoi capelli, sapendo che questo piaceva alla bionda. Haruka optò per una mezza bugia, ''Stavamo parlando della vita dopo la scuola superiore''. Michiru ridacchiò ed Haruka si sciolse a quel suono, un suono assolutamente delizioso, era il paradiso per le sue orecchie ed amava quando era lei la causa di quelle risate. In quel momento, Haruka sentì Michiru tirata su da uno strattone, era Seiya che le teneva le mani, fissando Haruka, ''Vieni, Michi, stiamo andando ad aprire le buste adesso''. Haruka mantenne il suo volto neutro, mentre Seiya cercava di leggere le sue emozioni. Il gruppo si riunì attorno al tavolo di Usagi; Usagi, Mamoru, Ami, Minako, Makoto, Rei, Michiru, Haruka, Seiya, Yaten e Taiki tutti aprirono le loro buste. Setsuna era la più grande e andava già all'università, era lì solo per la festa. Ci fu un grido delizioso, chiaramente era andata bene a tutti. Tutte le ragazze, eccitate,parlavano di quanto fossero carini i ragazzi universitari, Seiya e i suoi fratelli sorrisero vedendo i loro risultati, il moro aveva un'aria di sufficienza. Haruka guardò i suoi risultati, poi piegò la busta e la mise in tasca, Setsuna sorrise, aveva sbirciato i risultati prima che la ragazza li mettesse via, ''Ben fatto Haruka, voti impeccabili''. ''Mmm … Credo''annuì Haruka, bevendo dal suo bicchiere. La mora sorrise''Penso che tutte queste A possano essere considerati voti impeccabili, Ruka''. Setsuna arruffò i capelli di Haruka e le due sorrisero, Michiru le guardò ancora una volta, e fece una smorfia quando le vide ridere. Seiya l'abbracciò da dietro''Ben fatto Michi!Il Performing Arts College è ad un passo, eh?''Michiru annuì con un finto sorriso. Setsuna improvvisamente si alzò in piedi''Haruka ha un annuncio da fare a tutti! Haruka?''. Gli altri guardarono la bionda sorpresi dalle parole di Setsuna,''Non lo faccio, Sest''. La mora la afferrò e le disse''Si, lo farai, dì a tutti la notizia Ruka''.Haruka si strofinò la parte posteriore del collo. Seiya esaltò, non chiaramente interessato, ''Dubito che sia qualcosa di interessante''. Michiru gli rivolse uno sguardo scuro poi sorrise alla bionda, che prese un altro sorso dal suo bicchiere prima di deporlo ''Va bene … io non ho intenzione di andare all'università''. Seiya rise ''Ha ha, lo sapevo, i tuoi voti non sono buoni, ah Tenoh-san'', Haruka sorrise di più, ''No, ho avuto 12 A Kou-san … ma mi è stato offerto un contratto di un anno sul circuito di corsa europeo di F1 e ho deciso di accettare''.Ci fu subito un putiferio enorme, tutti corsero a congratularsi con Haruka e ad abbracciarla, tutti tranne Michiru e Seiya. Seiya, perché era un asino insolente che odiava Haruka, e avrebbe preferito vederla fallire anziché avere successo, e Michiru perché era in stato di shock. La ragazza si alzò e si diresse verso il bagno, cercando di nascondere le lacrime. Haruka la vide scappare mentre Seiya era rimasto a fissarla, nemmeno si era accorto che la ragazza si era allontanata dal gruppo. La bionda sospirò e si diresse verso il bagno, bussò dolcemente, non ci fu risposta, ma sentiva tirare su col naso.
''Sarò fuori tra un minuto'' disse la voce gentile di Michiru, quando Haruka bussò di nuovo. ''Michi, sono io, posso entrare?'', Haruka fece per aprire la porta, ma era chiusa a chiave. ''No, vai via, Ruka!'', la bionda rimase scioccata, mai prima d'ora Michiru era stata scortese con lei.
''Per favore, Michi, posso entrare?''. La porta fu aperta lentamente e Haruka entrò. Michiru era di fronte a lei. Si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, ma Michiru si voltò, respingendo il suo tocco.
''Michi?'' la voce di Haruka era piena di preoccupazione, ma anche di dolore, Michiru si voltò, gli occhi leggermente rossi dal pianto,''Ruka … perché te ne vai?'', a quelle parole Haruka si riprese.
''E' sempre stato un mio sogno essere un pilota di Formula 1, diavolo, non sanno neanche che sono una ragazza! E' il mio sogno, anche se devo mantenere il segreto ed essere l'affascinante e sexy Tenoh-kun''. Haruka sorrise con arroganza, portando un leggero sorriso anche sulle labbra di Michiru. La bionda si avvicinò ancora, prese il suo viso tra le mani costringendo quegli occhi blu a guardarla. Una leggera smorfia si dipinse sul volto di Michiru, ma lei era bella comunque. Haruka sorrise dolcemente, fin troppo.''Un sorriso! Adesso si, che va meglio'', Michiru sorrise di nuove e le schiaffeggiò, giocosamente, il braccio. ''E' solo la tua arroganza che mi fa ridere'', le disse sorridendo.
''La mia arroganza fa parte del pacchetto che mi rende irresistibile'' disse con un senso di fiducia in se stessa, che fece sorridere l'altra. ''E' solo un anno, Michi, tornerò prima di quanto pensi … '' disse strizzandole l'occhio. ''Ma ci stai lasciando … mi stai lasciando … le cose andranno in modo diverso senza te, sei la mia migliore amica da più di dieci anni, non mi puoi lasciare Haruka, per favore non andar-''. Le parole di Michiru furono fermate dalle labbra di Haruka sulle sue. La bionda teneva gli occhi chiusi, fu un bacio dolce, semplice, ma allo stesso tempo le diceva tutto quello che aveva sempre voluto dirle. Haruka interruppe il bacio scioccata, '' M-mi dispiace, Michi non avrei dovuto … ''. Uscì dal bagno, si avviò verso il portico, prendendo con sé una bottiglia di JD e il pacchetto di sigarette che si trovava vicino alla porta.
''Niente'', rispondo dopo una pausa considerevole, Michiru sospira e chiude la porta dietro di sé. ''Sei sicura? Sembra che tu stia in piedi sotto la pioggia, fumando una sigaretta e ubriacandoti'', ''Credo di esserlo''. Ho deciso di finire la bottiglia che ho in mano, un lungo sorso, mi brucia la gola, ma non è niente in confronto al dolore che sto cercando di soffocare. Sento le sue braccia avvolgermi le spalle, come fa ogni volta che cerca di tirarmi su, solo che questa volta mi fa sentire peggio, l'ultima cosa di cui ho bisogno è la sua pietà. Sospiro.
''Mi dispiace, non so cosa mi sia preso, Michi''. Lei appoggia la sua testa contro la mia schiena, ''Non scusarti Haruka … e non mentirmi … sai perché lo hai fatto''. Ho lasciato cadere la testa sconfitta, quasi dimenticavo – lei sapeva sempre quando stavo mentendo. Ecco dieci anni di amicizia per te. Mi accarezza i capelli dopo aver lasciato andare le mie spalle, mi sento sollevata e sconvolta allo stesso tempo. Odio quando mi fa sentire così tante emozioni contraddittorie tutte insieme. ''Mi dispiace'', le ho chiesto di nuovo scusa, ma non ero sicura di quello che mi era dispiaciuto, per averle mentito o per averla baciata? No, non potrei mai essere dispiaciuta per averla baciata. Anche in quella frazione di secondo, quando le nostre labbra si sono incontrate, mi sono sentita completa. Mi sentivo come se avessi bisogno di lei, come se non potessi esistere veramente senza di lei. ''Va bene … allora perché lo hai fatto?''. Chiudo gli occhi e chino il capo. Accidenti, accidenti,accidenti, aspetto. Non per effetto drammatico. Ma nella speranza che una delle ragazze venga fuori per interrompere questo momento. Mi accontenterei anche se uscisse Seiya, ed agisca come un idiota. Mi accontenterei di qualsiasi cosa che mi impedisca di sentirmi un'idiota, qualsiasi cosa che mi eviti di dirle che da dodici anni sono pazzamente innamorata di lei.
''Io … non posso dirtelo'', posso sentire la mia voce spezzata, mentre parlo. Accidenti non dovevo dirle niente. Dannazione, non doveva finire così. Sento che mi sta girando le spalle dolcemente, mi costringe a guardarla. ''Non puoi o non vuoi dirlo, Haruka''. Sfiora alcuni capelli che ho sul viso, ho sentito un brivido involontario al suo tocco, oh Dio, spero non se ne sia accorta. Faccio un passo indietro, ho bisogno di mettere distanza tra noi, sia fisicamente sia emotivamente. ''Per favore, Michi … non farmelo dire''. Non ho il coraggio di aprire gli occhi, immagino che il suo viso sia deluso, oppure impaziente e che mi dica di smettere si essere codarda e di crescere. Ma invece, non c'era niente, ''Non voglio farti fare nulla che non vuoi, Ruka''. Apro gli occhi, ma li tengo bloccati a terra davanti a me. Posso sentire la sua mano toccarmi delicatamente la guancia, e devo trattenermi per non prenderle il braccio e baciarle il palmo della mano, e inondarla con tutto il mio amore e affetto, riesco solo a piangere. Dannazione, queste lacrime, accidenti, non ho dato loro il permesso di uscire dal mio corpo. La mano di Michiru si ferma e mi guarda. Non è arrabbiata, ne delusa, è solo preoccupata per me, davvero molto preoccupata.
''Haruka, perché piangi?Stai bene?''. Non ne posso più, non riesco a gestire questa situazione. Non riesco a sopportare la sua pietà. Ho bisogno di andare via. Faccio un passo indietro, metto le mani in tasca. Bene, le chiavi di casa sono ancora lì.
''Basta con queste domande, Michiru'', le parole hanno lasciato la mia bocca, vedo lei … sembra più preoccupata che mai.
Ogni volta che Michiru mi stava intorno, non ho mai perso la calma, ero calma e fredda. Ma non ora, sono arrabbiata e urlo. In effetti, devo aver urlato dannatamente forte, la porta di Usagi si apre, Setsuna se ne sta lì, Seiya è dietro di lei. Sospiro. ''Dannazione'', non rimango ad ascoltare cosa dicono. E' sorprendente quanto velocemente si corre quando si è ubriachi, o sono io. Mi è sempre piaciuto correre. Principalmente per fuggire dalle cosa, dalle persone … ora da Michiru. Sono a metà strada verso il nostro appartamento, e mi ricordo, ''Dannazione, il NOSTRO appartamento!''. Come faccio ad evitare una ragazza che vive a dodici metri di distanza da me. Alzo le mani sopra la testa, abbracciando la dolce pioggia che mi ricopre e decido di urlare, di sfogarmi in un rapido urlo. Respiro pesantemente fuori e dentro. ''Ecciu''. Grande. Che freddo. Decido di correre verso l'appartamento, veloce, sento che gli starnuti si fanno più frequenti. Maledizione. Questo si sta dimostrando davvero il giorno peggiore della mia vita, e il nostro … aspetta, il mio … mi riesce più facile definirlo cosi … appartamento è ancora ad una decina, o forse quindici minuti da qui.
Sono sicura che nello stato in cui mi trovo, non ho bisogno delle chiavi, la mia voglia di entrare, gettare i vestiti bagnati, fare una doccia calda e scomparire nel mio letto sono cosi forti che posso in qualche modo recuperare l'energia, la stessa che usa una mamma orso per proteggere i suoi cuccioli, e buttare il mio corpo contro la porta, gettandola fuori dai cardini, e poter finalmente trovare calore. Ma non lo faccio, armeggio con le chiavi per più di trenta secondi, poiché ho le mani scivolose, prima di riuscire ad entrare. Entro, butto nel corridoio la camicia bagnata e mi dirigo, nella mia stanza. Sto per togliermi anche la canottiera bianca quando, entro e quasi svengo. Lei è lì, sul mio letto, che mi aspetta con gli occhi pieni di lacrime.
''Ho preso un taxi per tornare … parlami Haruka''. Era tutto quello che aveva bisogno di dire, cerco duramente di reprimere la mia voglia di sorridere, ma quando dice il mio nome, non posso fare a meno di sentirmi follemente innamorata da lei. Poi mi ricordo, perché sono entrata nella mia stanza, tremo, i vestiti bagnati sono ancora attaccati al mio corpo come una seconda pelle. Michiru si avvicina e mette una mano fra i miei capelli color sabbia, mi giro altrove, no perché non mi piaccia, ma perché lo sento arrivare ''Ecciu''. Con tutto il corpo scosso dalla ferocia del mio starnuto, la sento ridere, la guardo per rimproverarla, ma lo vedo nei suoi occhi. Quello sguardo mi dice che non ride di me, ride perché sa … ho bisogno di lei in questo momento … chi altro si sarebbe preso cura di me? So che mi aspetta un anno duro. Chi prendo in giro? Non posso vivere un giorno senza Michiru Kaio.
