Mano a Mano

–Pupo, ho due parole per te.

–…

–Scusami.

–…Non hai nulla di cui scusarti. Senza di te, io…

–Sì, invece. Ci ho pensato. Era giusto contare su di te… dall'inizio alla fine.

–…

–E diamine, io l'ho sempre fatto. L'avevo sempre fatto prima. Non sono io quello che vi riempie sempre le orecchie di lezioni su come ci si comporta da veri amici? Eppure…

–Tu sei un vero amico. Il migliore che ho avuto.

–Io… ho i miei difettacci. Ero solo geloso.

–…

–Lo so che tu sei migliore di me. L'ho sempre saputo. Ti ho sempre ammirato per questo. E so quanto sei importante per tutti gli altri. Senza di te la squadra non starebbe nemmeno insieme. Sei la nostra coscienza… non hai mai sbagliato. Ci siamo sempre affidati a te, senza che tu dovessi chiederlo… senza che nessuno dovesse dirlo. Era sempre a te che chiedevamo cosa bisognasse fare…

–Non…

–Heh. E lo sapevo benissimo anch'io. Sapevo che scegliere te era la decisione giusta. Eppure… dovevo farmi avanti lo stesso. Suppongo che volessi un po' dei riflettori per me. Mi sono comportato da… E tu non mi hai nemmeno dato la soddisfazione di ridarmele indietro. Avrei potuto scusarmi in qualunque momento… avrei voluto farlo… ma ero troppo orgoglioso per ammettere che mi vergognavo.

–…

–Così… be'… scusami. Ecco. L'ho detto. Caso chiuso.

–…Non dovresti cercare tutte le volte di imbrogliarmi, sai.

–Che? Che cavolo stai dicendo? E smettila di sorridere in…

–Credi che io mi sia divertito?… No. Non penso proprio. Lo so benissimo il vero motivo per cui ti offristi volontario.

–Io…

–Quella volta… lo sapevi quanto me che non era dei riflettori che si trattava. Non era un onore. Era un sacrificio enorme quello che ci veniva chiesto. Restare in solitudine… sopportarne il peso, per tutto questo tempo… non c'è da stupirsi che alla fine stessi quasi crollando. Forse sarebbe stato troppo duro per me, senza… Ma proprio per questo, io non potevo farlo fare a nessun altro. Tengo troppo a voi. Toccava a me.

–Già. Nobile come al solito. Non sai quanto mi facesti incavolare…

–Perché non ti avevo permesso… di sacrificarti al mio posto.

–…

–L'ho sempre detto. Sei un vero amico. E non sei mai cambiato.

–Ahh… piantala! Sei sempre mister perfettino! Io non ci avrei perso niente! Non avevo una vita mia! Non avevo nessuno, a parte voi! Tu invece… voi… stavate facendo dei piani! Volevate vivere insieme, volevate… e tu avresti… hai rinunciato a tutto questo… così, come se niente fosse, per gli altri… per noi… se l'avessi avuta io un'occasione simile, non avrei mai…

–…

–Sei stato… siete statiperché non hai accettato che andassi io?

–…Mi dispiace.

–Non chiedermi scusa tu. Stavo quasi per dirti… non devi chiedere scusa a me

–…

–Ma… sarebbe stupido. Ero io che… non avevo capito niente.

–Io…

–Tutto questo tempo… vi pensavo divisi, separati. Ognuno a soffrire per conto suo, perché avevi voluto fare l'eroe… perché io non ero riuscito ad impedirtelo… e questo mi faceva rimanere arrabbiato…

–…

–…ma avrei dovuto saperlo. In realtà… voi due… non siete mai stati separati. Come gli alberi della favola… lontani… ma con le radici intrecciate. Vi alimentate a vicenda… nulla vi può separare. Non qui dentro… dove conta davvero. Né il tempo, né lo spazio… né la morte. Alla fine… ne abbiamo avuto la dimostrazione.

–…

–E ne sono felice.

–Sono io ad essere felice di riavere te. Qua la mano?

–Ah! Certo!…– slap –…Eh? Cosa…

–Eh eh eh… così siamo pari. Credevi di poter fare solo tu questo scherzetto?

–Ma guarda, il moccioso è cresciuto. Okay, me lo merito. Torniamo dagli altri.

–Prima… qua la mano davvero.

–Hah.

–Mi sono sempre fidato di te. Sapevo che non ci avresti mai abbandonato.

–Allora ne sapevi più di me. Ma… grazie. Tranquillo. In qualunque guaio andrai mai a ficcarti… non ti mollerò.

–E spero che ci sarai d'ora in poi… nei momenti importanti della mia vita.

–Heh heh heh… ancora non ti ricordi tutto, vero? Io c'ero, bimbo! Pensi che anche incavolato nero, non sarei stato dietro di te in quella chiesa?

–Davvero?

–Sei o non sei il mio migliore amico?

–Allora… grazie.

–Di niente. Se non altro…

–…

–…tutta questa storia è stata interessante. Mi è servita per schiarirmi le idee. Era molto che non succedeva. E poi, devo dire di aver potuto posare gli occhi su una vera bellezza.

–…

–Ah, già, tu non l'hai vista. Be', fattelo dire dagli altri. Un po' giovane, ma… chissà? Magari, tornando ad affrontare i misteri di tutto il mondo… potremmo rincontrarla. Quando sarà più grande. E potrei farle la corte.

–Ah, scordatelo. Prima dovrai vedertela con me.

–Eh?

–Non te la lascio così facilmente.

–Eh?

–Pensa alla differenza d'età… e poi, anche se mi garantissi che hai intenzioni serie

–Eh? Eh? Eh?

–Ah ah ah… niente, niente. Lascia stare. Ne riparleremo… un giorno.