Yuki Uchiha viene uccisa in missione, ma alcuni dubitano che sia davvero suo il cadavere ritrovato, anche perché è senza testa e la ragazza trovata non aspettava un bambino. Anni dopo Sasuke scopre che sua sorella è viva e vegeta e ha un figlio di nome Izuna. Molti misteri vanno svelati: chi ha finto la morte di Yuki e perché? Ma soprattutto chi è il padre del piccolo Izuna?
Yuki Uchiha era una bella bambina dai lunghi capelli neri e gli occhi dello stesso colore dei capelli. La sua pelle era molto chiara. Dietro al collo portava una strana voglia di colore rosso, rotonda che ricordava il rine sharigan l'occhio del decacoda. Si trovava in mezzo al collo e non era mai in vista, a meno che lei non decidesse di legare i capelli, ma anche in quel caso risultava sempre bene o male coperto dalla coda. Yuki era una bambina dal carattere dolce e sereno. Stava sempre all'aperto e si arrampicava sugli alberi come una piccola scimmietta. Mikoto quando cercava la figlia e non riusciva a trovarla andava allora in giardino e controllava le chiome degli alberi. Quella mattina stava proprio cercando la bimba che ormai aveva sopranominato: scimmietta.
Gli occhi neri della donna osservavano attentamente le chiome alte e ricoperte di foglie verdi degli alberi, ma ancora niente." Dove si sarà cacciata quella bambina "pensò disperata. Suo marito era già nervoso quella mattina se non trovava la bambina lo sarebbe stato ancora di più. Alla fine la ricerca portò risultati. Trovo la figlia appollaiata su uno dei rami più alti di un ciliegio. Questa tranquilla, come se nulla fosse gli sorrideva fissandola dall'alto.- Yuki scendi immediatamente -strillò indicando furiosamente l'erba verde del terreno sotto ai suoi piedi. Questa si inginocchio sul ramo e continuo a sorridergli con aria furbetta- Non ci penso proprio -affermò la bimba di circa sette anni.- Yuki ti prego farai tardi in Accademia e se tu fai tardi farà tardi pure Itachi. Tuo padre è già di cattivo umore stamattina, se poi scopre che per colpa tua tu e tuo fratello avete fatto tardi si arrabbierà ancora di più -Itachi era uno degli altri tre figli della coppia, il gemello di Yuki.
Il quale non sembrava una scimmietta reincarnata nel corpo di un bambino di sette anni come sua sorella. Il ragazzino dai capelli neri, lunghi legati in una coda aspettava la madre e la sorella vicino al cancello del complesso Uchiha. Teneva le mani nelle tasche dei pantaloni. Alzò gli occhi verso il cielo sereno, senza contare qualche nuvoletta bianca in mezzo al azzurro. Sua madre e la bambina arrivarono. Sua sorella aveva un'aria felice e sorrideva. Conosceva bene il sorriso da furbetta che appare sempre sul volto della piccola. Il suo era il sorriso di una volpe in un certo senso. A differenza del fratello non possedeva i solchi che partivano dagli occhi.- Buona fortuna ragazzi -disse la donna salutandoli.
I due uscirono fuori dal giardino e si diressero verso l'Accademia.- Dove ti eri nascosta questa volta? -chiese con tono calmo voltandosi verso la sorella.- Su un albero di ciliegio -rispose. I due camminavano su un marciapiede ed erano diretti verso la fine della parte del villaggio che racchiudeva le case del loro clan. - Come mai un albero di ciliegio di solito ti nascondi sugli altri? -chiese curioso.- Appunto -affermò alzando e abbassando le spalle. Erano ormai giunti alla fine della strada quando un ragazzino poco più grande di loro gli raggiunse.- Aveva pure lui i capelli neri, ma corti e sulla fronte portava il copri fronte con il simbolo del villaggio che tra poco avrebbero portato anche loro, sempre se naturalmente superavano l'esame.
- State andando in Accademia? -domandò il ragazzino.- Sì, Shisui -Shisui Uchiha era loro cugino e, ancora Yuki lo ignorava, il fidanzato di lei. La decisione era stata presa qualche anno prima dai loro rispettivi genitori. Fugaku si era preoccupato di sistemare in prima possibile la figlia, seppure irrealtà per primo avrebbe dovuto pensare a Itachi essendo lui il primogenito e quindi l'erede del clan. Sembrava che l'uomo non vedesse l'ora di sbarazzarsi della figlia. Fugaku non era mai stato un vero padre per lei avendola sempre trattata con freddezza. Veramente lui trattava in quel modo tutti è tre i figli, ma nel suo caso ancora di più. Persino Mikoto si comportava in quel modo, tuttavia lei era più gentile e dolce con la piccola.
Il motivo per cui si comportavano in quel modo era sconosciuto alla figlia. Probabilmente alla fine Mikoto aveva finito per provare un sincero affetto per la piccina, sebbene mai grande come quello che provava per gli altri figli. Addirittura Sasuke che era considerato più debole di Itachi veniva trattato meglio di lei. Risentiva molto di questo. L'amore paterno che non aveva mai avuto dal padre lo trovo in una persona completamente inaspettata. Si trattava di Madara Uchiha il fondatore del loro clan che, tecnicamente, dovrebbe essere morto. Si era avvicinato ai bambini con poca difficoltà e in breve tempo loro, soprattutto lei, si erano affezionato a lui. Nessuno sapeva che lui era vivo, solamente loro.
Gli convinse a non dire nulla a nessuno.- Allora buona fortuna ragazzi -augurò andandosene. Loro continuarono a camminare diretti verso la loro destinazione. L'Accademia si trovava nello stesso edificio che occupava l'ufficio dell'Hokage. Raggiunto l'ingresso entrarono dentro e andarono verso la loro aula. Quando entrarono dentro di essa c'erano già altri bambini tutti seduti ai loro banchi. Si sedettero in seconda fila. In breve tempo l'aula si riempi di ragazzi della loro eta pressappoco. Tutti presero posto sedendosi ai loro banchi. Alla fine arrivo il loro maestro un jonin. Questi si mise dietro alla cattedra, davanti a una grande lavagna di colore nero.- Allora ragazzi buongiorno -salutò gentilmente.
- Dunque siete pronti per l'esame? -un coro di assenso si sollevo dai banchi. La bruna si passò una mano tra i lunghi capelli neri e incrociò le braccia ad altezza del petto e poggiò la schiena contro la sedia.- La tecnica prescelta è quella della moltiplicazione del corpo, se riusciti a duplicarvi almeno due volte verrete promossi, altrimenti il prossimo anno sarete ancora miei allievi o di un altro sensei -spiegò.- State tranquilli e non agitatevi che è peggio -aggiunse.- Tanto non penso che i vostri genitori vi uccideranno se restate bocciati, cioè loro forse sì, ma io no state sereni -esclamò." Lui non conosce proprio mio padre, se io o Itachi, peggio ancora io, venissimo bocciati darebbe di matto "pensò nervosa la Uchiha.
Prese una ciocca tra le dita e se la rigirò nervosamente. Il sensei andò per ordine alfabetico. Itachi fu il primo dei gemelli ad alzarsi in piedi. Prima di uscire sorrise alla sorella.- Andrà bene -disse incoraggiante.- Dovrei essere io adesso a dirlo a te -osservò sorridendo in risposta. L'altro se ne andò e lei tirò un sospiro. Poggiò i gomiti sul banco e si mise il viso tra le mani. Finalmente tocco a lei. Com'è un'anima in pena si alzò in piedi e si recò nell'aula dove si sarebbe tenuto l'esame. Oltre al suo sensei c'era il maestro Iruka. Aveva sentito dire che non era molto severo con i suoi allievi.- Dunque tu sei Yuki Uchiha, vero? -chiese fissandola attentamente. Lei annuì debolmente abbassando e alzando il capo più volte.
- Tranquilla -disse.- Itachi è tuo fratello gemello, giusto? -di nuovo si limitò ad annuire preferendo non proferire parola.- Bene, ok. Dunque procediamo devi eseguire correttamente almeno due duplicazioni del tuo corpo -le ricordò. Lei effettuò la tecnica. Non apparvero solo altre due Yuki, bensì quattro.- Molto bene, puoi rifarlo per favore? -non ne capiva la necessità, eppure ubbidì. Stavolta le coppie, contando l'originale, erano dieci.- Perfetto se quella che è riuscita ha eseguire meglio la tecnica-commentò.- Collega cosa ne pensa? -dicendolo si volto verso l'altro. Questi annuì.- Direi che è pro ossa come gli altri. Complimenti signorina Uchiha lei è ufficialmente un ninja del Villaggio della foglia -esclamò deciso.
Il giorno dopo c'era il discorso di diploma. Yuki e Itachi erano con i loro genitori, molto fieri di loro. Per la prima volta Fugaku era fiero di lei. C'era anche il loro fratellino più piccolo di nome Sasuke. Questi era un bel bimbo di re anni che teneva per mano la sorella. La quale, come il fratello gemello, esibiva sulla fronte un copri fronte nuovo di zecca. Iruka si avvicinò a lor.- Buongiorno-disse.- Ho una bella notizia per voi signori Uchiha l'Hokage ha deciso che uno dei vostri figli farà il discorso di diploma -comunicò. Il padre mise una mano sul figlio maggiore fiducioso e sorrise, però quel sorriso svanì subito quando il sensei continuò.- Sarà Yuki a fare il discorso -comunicò.- Yuki? -chiese perplesso il capo della polizia di Konoha togliendo la mano dalla spalla del figlio, molto lentamente, e fissando scontento la figlia.
- Io?! -balbettò debolmente la bimba.- Esattamente -affermò l'uomo.- Coraggio dobbiamo andare tra poco l'Hokage ti passerà la parola -la informò e gli allungò una mano. Dopo un attimo di esitazione l'afferrò e lo seguì fino al piccolo palco allestito. Il vecchio Hokage, con il suo capello bianco stava in piedi davanti a tutti i presenti che si stavano sedendo sulle sedie. Genitori e allievi erano presenti.- Buongiorno signori e signore, allievi e sensei, amici, sono lieto di presentarvi i nuovi ninja del Villaggio della Foglia che sono riusciti a diplomarsi alla nostra Accademia. Sono molto fiero di loro, insieme al loro sensei che gli ha preparati e seguiti in questo lungo percorso. Non è stata senz'altro una cosa facile, ma io ho assoluta fiducia in lui e sono certo che questi ragazzi rappresenteranno bene il nostro villaggio -affermò sicuro.
Dal canto suo la Uchiha sperava solo di riuscire a fare bene il discorso, senza fare figuracce.- Ora senza ulteriori indugi passò la parola a un'allieva che per la sua determinazione e tenacia si è contradistinta da tutti gli altri -annunciò.- Con grande piacere passo la parola alla signorina Yuki Uchiha -un applauso si sollevò dal pubblico. Timidamente la piccola salì sul palco e caminò verso l'hokage. Si sitemò dietro al punto rialzato dove l'uomo aveva appena finito di parlare. Tirò un profondo sospiro per farsi coraggio e incominciò a parlare.- Buongiorno a tutti mi chiamo Yuki Uchiha -rimase un attimo in silenzio e lanciò un'occhiata al fratello che gli fece segno di andare avanti. Tirò un altro sospiro e proseguì il suo discorso.
- In questi anni io e i mei compagni ci siamo allenati molto duramente. Il nostro obiettivo era di rendere fiero il nostro paese e le nostre famiglie. Alcuni di noi erano figli di grandi ninja o imparentati con essi, perciò più di tutti sentivano il peso delle aspettative -disse.- Altri invece non avevano genitori o parenti ninja, eppure hanno voluto lo stesso iscriversi all'Academia per rendere fieri i parenti e il villaggio. Desideravamo tutti metterci alla prova, dimostrare la nostra forza. Abbiamo studiato molto con dedizione e ci siamo allenati con tanta determinazione. Il nostro obiettivo non è tanto la fama a cui andremo incontro, ma proteggere persino a costo della vita Konoha e il Paese del Fuoco -continuò.
Dalla folla si udivano commenti di approvazione e i ragazi diplomati avevano un'aria fiera.- Speriamo di essere degni della fiducia dimostrataci e promettiamo di rendere Konoha e i nostri famigliari fieri di noi. Non sappiamo se siamo pronti per le battaglie e le sfide che ci aspettano, però di una cosa sono sicura che le affronteremo con coraggio e la stessa determinazione che ci ha permesso di arrivare qua. Ho concluso -affermò. Un grande applauso si sollevò dalla folla, l'unica persona, forse, che non applaudiva era Fugaku che non era per niente contento della piega che stavano prendendo gli eventi." Cosa quell ragazzina più di Itachi? "si chiese mentalmente. Sua moglie sorrideva e in quel momento non poteva far a meno di pensare che era una stupida, possibile che non capisse che Yuki stava oscurando il loro primogenito?
