Ti Guarderò Sempre le Spalle

–Be', ci siamo a quanto pare.
–Già. Ci siamo.
–Dovevamo proprio arrivare a questo punto insieme. Io e te.
–Be'… sei sempre stato bravo a guardarmi le spalle.
–Già. A pensarci, noi due siamo sempre stati un'ottima squadra. Fin dall'inizio.

–Ehi! Sei là?
–Sì! Qui ci penso io!
–Okay!
–Non dovremmo aiutarlo?
–Nah. Si sta divertendo.

–Dividiamoci! Tu lo prendi da sopra e io da sotto! Attento alla ragnatela!
–Ci sono!
–Mettimi giù adesso… pronto al mio segnale!

–Sì. Siamo sempre stati insieme nei momenti importanti. È solo giusto che ci sia io qui con te anche in un momento come questo.
–Mi dicono che hai perfino BARATO per esserci.
–Io? Naaah. Ho solo usato la mia MIGLIORE faccia da poker più cipiglio intimidatorio. Non hanno osato contendermelo. In effetti, ho un po' il sospetto che mi abbiano LASCIATO vincere la partita.
–Può darsi. Sapevano quanto fosse importante per te.
–Non solo per me. Nervoso?
–Con te che mi guardi le spalle? No di certo.
–Ne abbiamo passate ben di peggiori in tutto questo tempo.

–Ti ha colpito in un punto vitale! Bisogna ripararlo subito o…
–Lascia perdere! Vattene e lasciami qui! Sta arrivando! Sarai calpestato anche tu!
–Col cavolo! Pensi che possa abbandonarti in questo modo?

–Noi siamo fieri di essere quello che siamo.
–Ma…
–Non è colpa nostra ciò che ci è successo. Ma possiamo farne qualcosa di buono. Possiamo usare quello che siamo per aiutare gli altri. Me lo hai insegnato proprio tu. Perciò smettila di deprimerti. Non voglio più sentirti parlare in questo modo, chiaro?

–Lasciami andare! Torna a terra! Non ha senso morire tutti e due!
–Spiacente… anch'io farei volentieri a meno di lasciarci la pelle. Ma non posso proprio.
–Perché?!
–Perché siamo AMICI, scemo! Non l'hai ancora capito? E poi… laggiù a terra c'è una ragazza che non vorrebbe che morissi da solo.

–Be', alla fine andò tutto bene. E lei tornò a sorridere. Quella volta… come dopo.
–Senza di te, forse non sarei qui adesso. Ti devo…
–Ma chiudi il becco. Lo hai fatto altrettante volte per me. Allora, contento di aver saltato il fosso?
–Forse non me lo merito… ma sono felice. Anche se a volte mi chiedo ancora… perché mai dovrebbe volere proprio me…
–Come volevasi dimostrare. Sei un idiota.
–Cosa?
–Perché vuole te? È la cosa più semplice del mondo. Sei l'unico a non averlo ancora capito. Diavolo, se si fosse innamorata di ME non ci avrei pensato due volte. Ma per una donna come lei… puoi esistere soltanto tu. Come per un uomo come te può esistere soltanto lei. Chiaro come il sole.
–Così semplice?
–Fidati come oro colato.
–D'accordo. Grazie. Mi fido.
–Aw, non guardarmi in quel modo. Non è il momento di fare lo sdolcinato. Aggiustati la cravatta. Senti? Comincia la musica.
–Ahem. Scusate, signori… ma gli invitati sono ai loro posti e la sposa sta per fare il suo ingresso, quindi se lo sposo e il testimone vogliono farci l'onore di unirsi a noi, cominceremmo…
–Be'… eh eh… sembra che sia proprio il momento.
–Vai tranquillo, piccolo. Sarò proprio dietro di te con quello sbrilluccicume di anello. SE mi ricorderò di passartelo, certo…
–Ehi! Non fare scherzi!
–E dai, muoviti. Impedito. Ti guarderò sempre le spalle. Adesso come allora. E fin quando ce ne sarà bisogno. Ci puoi contare.