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DENVER HOSPITAL

( Il dottor Brown arriva in sala attesa. Tutti si alzano, trattenendo il fiato)

DOTTOR BROWN: "Ci sono state delle complicazioni ma Colin non si è arreso. Ne è venuto fuori abbastanza bene."

JAMES: "Come sta adesso?"

DOTTOR BROWN: "Preferiamo tenerlo sedato finché i suoi parametri non si stabilizzano. Il recupero sarà difficile."

SHARON: "Possiamo andare da lui?"

DOTTOR BROWN: "Solo per pochi minuti. Colin ha bisogno di restare tranquillo nelle prossime ore."

(Gli Hart si allontanano)

DOTTOR ABBOTT: "Bene, genio del male: a quanto pare ha appena operato un altro miracolo. Grazie per averlo salvato, dottore!"

DOTTOR BROWN: "Ho fatto solo il mio lavoro, Harold!"

DOTTOR ABBOTT: "Umile spocchioso!"

ROSE: "Beh è stata una giornata lunghissima per tutti noi e il viaggio per tornare ad Everwood sarà lungo. Che ne dite di ripartire adesso?"

AMY: "Veramente io…"

BRIGHT: "Noi vorremo restare qui con Colin questa notte!"

ROSE: "Ragazzi siate ragionevoli, non c'è nulla che voi possiate fare ora per Colin."

DOTTOR ABBOTT: "Rose, tesoro, sono stati giorni davvero difficili per i ragazzi e dobbiamo capire la loro riluttanza a lasciare l'ospedale dopo questa strana, folle, giornata piena di tensione…"

ROSE: "Ma Harold…"

DOTTOR ABBOTT: "Potrete salutare Colin prima che ci rimettiamo in viaggio, se il dottor Brown è d'accordo!"

DOTTOR BROWN: "Sicuro. I vostri genitori, tuttavia, hanno ragione: per questa sera non c'è niente che potete fare per lui. Andate a casa, fate una bella dormita e cercate di ricaricare le batterie. Quando Colin si risveglierà avrà davvero bisogno di voi…"

EPHRAM: "Anche tu hai bisogno di riposarti, papà. Praticamente sei in piedi da dodici ore consecutive…"

DOTTOR BROWN: "Non biasimarmi Ephram ma questa notte resto in ospedale. Devo finire di compilare la cartella di Colin e sistemare altre cose burocratiche. Si farà sicuramente tardi e non è il caso che tu resti ad aspettarmi."

EPHRAM: "Ti sfugge un piccolo particolare: questa mattina sono venuto insieme a te a Denver e non credo che tutte queste ore passate in sala-operatoria ti abbiano annebbiato il cervello a tal punto da permettermi di tornarmene a casa, da solo, con il tuo fuoristrada!"

DOTTOR BROWN: "Non ci casco. Potresti…"

DOTTOR ABBOTT: "Potremmo darti noi uno strappo fino ad Everwood. Abbiamo un posto libero in auto."

EPHRAM: "Grazie dottor Abbott!"

DOTTOR BROWN: "A buon rendere, Harold."

(Gli Abbott si incamminano verso il corridoio per guadagnare l'uscita)

ROSE: "Noi ti aspettiamo ai parcheggi. Sicura di farcela, tesoro?"

AMY: "Si mamma. Voglio andare da sola.

BRIGHT: "Buona fortuna, sorellina."

(Amy entra nella camera di terapia intensiva. Colin è attaccato al respiratore, ha la testa fasciata ed è immobile. Lei gli si siede accanto, prendendogli una mano)

AMY: "Ehi, ciao. È passato un po' di tempo dall'ultima volta che ti ho visto in questo stato ma, oggi come allora, so che ce la farai. Ho avuto davvero tanta paura oggi, lo sai? Io non so davvero cos'avrei fatto se tu…Se le cose non fossero andate bene. Tu, ieri, mi hai promesso che saresti tornato, mi hai giurato che almeno ci avresti provato. Sei stato di parola, Colin. E ora tocca a me farti una promessa: ti resterò accanto qualunque persona sarai quando ti risveglierai. Il dottor Brown dice che, per ora, è meglio se te ne stai buono ma appena inizierai la tua battaglia io sarò a lottare con te. Ciao Colin, ci vediamo domani."

ATRIO OSPEDALE

DOTTOR BROWN: "Non c'è bisogno che passi a prendere Delia appena arrivi. Sicuramente sarà mezzanotte passata e la piccola e Sam saranno già addormentati da un pezzo. Ho telefonato a Nina poco fa: si è offerta di badare a Delia anche domani mattina se tu vorrai dormire un pochino in più."

EPHRAM: "Quella donna è una santa. Credo che quando, finalmente, sarò a casa apprezzerò particolarmente il mio bel lettuccio. Non credevo fosse così faticoso restarsene seduti per ore e ore. Non so come tu ti regga in piedi."

DOTTOR BROWN: "Ho ancora tanta adrenalina in corpo. Metti qualcosa sotto i denti prima di andare a dormire e fai una bella doccia calda per distendere i nervi. A proposito: hai mangiato qualcosa di decente, oggi?"

EPHRAM: "Dovremmo definire il concetto di decente! Se ti riferisci a qualcosa di meglio di ciò che cucini tu non ci voleva molto…"

DOTTOR BROWN: "Ephram sono troppo stanco per le tue polemiche."

EPHRAM: "Ho mangiato un sandwich e mi sono sentito quasi in colpa. Stamattina ero convinto di venire in ospedale per te, per darti supporto. Vedere Amy, Bright, gli Hart così sconvolti, non lo so, mi ha fatto male. Papà hai detto la verità poco fa? Resti davvero solo per sistemare le cose burocratiche?"

DOTTOR BROWN: "No Ephram resto anche e soprattutto per Colin. È tutto così precario che non me la sento di lasciarlo nelle mani di altri colleghi, per quanto eccellenti medici possano essere, proprio adesso. Voglio monitorare le sue condizioni personalmente. Sei arrabbiato perché antepongo, per l'ennesima volta, il lavoro alla mia famiglia?

EPHRAM: "Questo non è lavoro, papà. È Colin…Sai cosa voglio dire. Prenditi cura di lui. Io non sono di certo più fortunato di te a dovermi sorbire un viaggio di due ore in compagnia del dottor Abbott, di Bright e, soprattutto, di Amy!"

DOTTOR BROWN: "Ne uscirai vivo. Ah Ephram: il tuo cd è stato fantastico. Grazie per averlo fatto per me, mi ha dato davvero coraggio oggi in sala-operatoria e non mi ha fatto sentire solo!"

EPHRAM: "Sono orgoglioso di te, papà!"

AUTO DOTTOR ABBOTT

DOTTOR ABBOTT: "Così Ephram ho saputo che te ne torni a New York per l'estate!"

EPHRAM: "Beh i piani originari erano questi ma le cose sono un po' cambiate. Volevo tornare a casa, è vero, ma ho capito che Everwood è casa mia!"

BRIGHT: "Tu sei fuori. La gente scappa da Everwood appena può e tu vuoi piantarci le tende. Non è che resti per qualche altra ragione?"

AMY: "Piantala Bright!"

ROSE: "In fondo non è così tremendo da queste parti, vero? Non è quel luogo terribile che pensa Bright. Eccoci arrivati: se domani mattina vuoi passare a far colazione da noi non fare complimenti, Ephram."

AMY: "Mamma!"

EPHRAM: "È molto gentile da parte sua, signora Abbott. Credo, però, di non poter rinunciare ai deliziosi cornetti di Nina. Grazie del passaggio e buona notte!"

ROSE: "Buona notte, Ephram!"

DOTTOR ABBOTT: "Notte. Se hai bisogno di qualcosa chiamaci pure!"

BRIGHT: "Fai sogni d'oro!"

EPHRAM: "Anche tu, Bright!"

AMY: "Ci vediamo!"

EPHRAM: "Sì, ci vediamo!"

DENVER HOSPITAL (Il dottor Brown controlla i parametri vitali di Colin, poi si siede al suo capezzale e gli prende la mano)

DOTTOR BROWN: "Grazie per aver tenuto duro oggi. Quando quella dannata vena è esplosa ho avuto una paura matta che tutto sarebbe andato a puttane. Non volevo deluderti, Colin. Non volevo venire meno alla promessa che ti ho fatto ieri sera ma, allo stesso tempo, sapevo di non poterti perdere. Non in questo modo, non per mano mia.

Sai? Le mani sono davvero importanti nella famiglia Brown. Mio padre aggiustava le auto grazie alle sue mani ed Ephram, beh lui suona il pianoforte in maniera divina. Anche se non gliel'ho mai detto. Sono felice che anche le mie mani siano un dono: che mi abbiano consentito di salvarti la vita ancora una volta!"