I cerchi metallici trapassano la carne di Yakushiji Tenzen.

La fenice cade, gli occhi chiusi in un sonno mortale.

Il suo cuore accarezza la possibilità dell'impossibile...

Gioisce, finalmente.

E' forse finito il suo doloroso tormento?

Il filo della sua lunga e tediosa vita è stato reciso?

La tristezza della noia è scomparsa?

Ma, alcuni istanti dopo, li riapre.

Fissa l'argentea perla della luna, immota nell'oceano sospeso del cielo.

-Ancora non sono morto, dunque?-si domanda, la voce colma di amara consapevolezza.

E, ormai rassegnato, accetta l'insopportabile realtà della sua consuetudine.

Ancora una volta, come una maestosa fenice, è risorto dalle ceneri.