Capitolo 1
Erano ormai trascorse due settimane da quando aveva lasciato l'ospedale ed era ritornata a casa. Casa dolce casa aveva pensato nel momento in cui Andy l'aveva presa tra le braccia e le aveva fatto varcare la soglia.
Si era stretta a lui e non era mai stata così felice di ritornare a casa. Quella parola aveva un suono così magico, così caldo. Non erano le quattro mura che evocavano quella magia ma quello che esse rappresentavano …. Una famiglia.
Casa era famiglia, quella che lei aveva cercato di difendere ad ogni prezzo, in ogni modo, quella che aveva costruito con Andy, l'uomo che amava, che piano piano era riuscito a scalfire quel suo muro e a farle scoprire nuovamente il significato della parola amore.
Era seduta sul divano quando lui le baciò il collo. Spostò la testa indietro per incontrare i suoi occhi, non lo aveva sentito arrivare.
"Ciao amore" disse appoggiando indietro il capo sul bordo del divano per permettere al marito di trovare la sua bocca. Andy si chinò e le loro labbra si incontrarono. Non si sarebbe mai stancata di baciarlo, non si sarebbe mai stancata delle sue labbra, delle sensazioni che le procuravano ogni volta che si posavano sulle sue.
"Come stai" le chiese, sapeva che stava riprendendo le forze ma era il suo umore quello che lo preoccupava. Cerchi neri sotto gli occhi gli facevano capire che non dormiva bene e più volte durante le notti l'aveva sentita girarsi e rigirarsi. Non l'aveva mai svegliata, l'aveva solo stretta a se e questo riusciva sempre a calmarla.
"Mmm, meglio ma … ci sono novità su Sharon Beck?" ecco finalmente era riuscita a pronunciare il nome di quella donna. Da quando era stata ferita non aveva saputo più niente. Avevano pensato che cercasse di contattare Rusty ma no quella donna non lo aveva fatto e sembrava essersi svanita nel nulla.
Andy non voleva parlarne ma sapeva che Sharon ne aveva bisogno, aveva evitato a lungo ma questa volta vedeva una fermezza negli occhi della moglie che non aveva visto prima. Sapeva che era preoccupata per Rusty, sapeva che non era mai stata d'accordo di servirsi di lui per arrivare alla Beck.
"No tesoro, nessuna novità. Sembra sparita. Abbiamo messo sotto controllo ogni posto dove di solito bazzicava, ogni bancomat e sotto controllo, le banche sono avvisate ma sembra che fino ad ora non abbia bisogno di denaro. Tao è collegato in attesa di un qualsiasi movimento ma niente" disse sbuffando sentendosi come tutti i suoi colleghi impotente.
Sharon elaborò tutti i dati che gli aveva fornito. Certo non poteva disporre di una quantità di denaro così grande, prima o poi doveva fare un prelievo. Sapeva che aveva bisogno di soldi per la droga.
"Andy magari non è più qui, magari visto che non è riuscita nel suo scopo ci ha lasciati in pace" disse cercando di convincere più se stessa che il marito.
"Tesoro credo che saremmo in pace solo quando quella donna sarà in carcere per sempre" si sedette vicino a lei e la prese tra le braccia. Sharon si lasciò guidare contro di lui e chiuse gli occhi, quello era il posto dove avrebbe voluto rimanere per sempre, così tra le sue braccia.
"Ey – sussurrò Nicole verso i fratelli quando rientrarono a casa – si sono addormentati e scommetto che non hanno nemmeno cenato" rise piano. "Hai visto dove Andy tiene la mano" disse Emily indicando la mano sotto la maglietta della madre. Nicole rise "Si e dove la tiene lei" ghignò piano.
Sharon aveva slacciato la camicia ed ora la sua mano come la padrona riposava sul torace del marito. "Mi sento come i genitori che scoprono la propria figlia sul divano con il ragazzo" disse Ricky cercando di restare serio. Rusty aveva già alzato gli occhi al cielo, nonostante tutto non riusciva ancora ad abituarsi ai suoi genitori in questo modo.
"Sai quante volte ho fatto finta di non vedere, Ricky" disse Sharon sempre con gli occhi chiusi e non allontanandosi minimamente dal corpo del marito. "Oh tesoro mai quanto me con Nicole" disse Andy spostando il suo viso nel collo della moglie per sentirne il profumo.
"Ok – dissero i diretti interessati – messaggio ricevuto ma se non volete ulteriori commenti vi ricordiamo che avete una stanza per qualsiasi cosa voliate farci …".
Andy sghignazzò vedendo Sharon arrossire come un peperone. Ormai i ragazzi avevano rotto il loro momento di pace.
Sharon nascose il viso nella spalla di Andy mentre lui sussultava. Adorava vederla ancora arrossire, era bellissimo vedere la trasformazione da capitano inflessibile a donna ancora pudica quando venivano toccati certi argomenti. In quei momenti sembrava una ragazzina candida …
"Andy – sussurrò appoggiata alla spalla del marito – smettila per favore io ….". Lui le baciò i capelli "Scusa amore – disse piano, poi rivolto ai ragazzi – penso che un po' di rispetto non guasterebbe quindi …" fece cenno a Ricky.
"Scusa mamma abbiamo esagerato, credo ragazzi – disse rivolto ai fratelli - che sia ora di ritirarci".
"Si è tardissimo devo andare anch'io i bambini mi aspettano a domani" Nicole era già alla porta sorridendo pensando alla scena di poco prima.
Rimasti finalmente nuovamente soli Andy sollevò il viso di Sharon "Questa casa è troppo piccola forse dovremmo cercare qualcosa di più …. spazioso che ne dici".
"Ma io adoro questa casa, no troveremo un'altra soluzione. Ah a proposito mia madre ci ha invitati per questo fine settimana al lago, visto che lunedì riprendo il lavoro che ne dici di concederci due giorni di pace solo per noi" gli chiese sfiorandogli le labbra con un bacio. "Mmm ottima idea ma intanto possiamo concederci una notte solo per noi" rispose con quello sguardo a cui lei non sapeva resistere.
"Ottima idea amore mio" rispose mentre lui la sollevava dal divano e prendendola in braccio la portava a letto. Chiuse la porta della stanza e finalmente erano veramente soli.
La giornata passò veloce, Andy era al lavoro, per fortuna non avevano preso nessun caso e così il loro weekend non sarebbe stato rovinato.
Sharon aveva preparato le borse mentre i ragazzi le avevano assicurato che sarebbero stati bene da soli, di non preoccuparsi, che avevano tutto sotto controllo. Naturalmente era quel tutto sotto controllo che la preoccupava.
Aveva avvisato sua madre che sarebbero arrivati per ora di pranzo, Andy era stanco e non voleva costringerlo a partire troppo presto. Aveva visto come era stato preoccupato da dopo il suo ferimento.
Erano le 8 quando si svegliò "Smettila di fissarmi" sapeva che Sharon era già sveglia e che non si sarebbe alzata senza di lui. "Buongiorno, scusa ma non posso farci niente sei così sexy amore mio" rispose ridendo stuzzicandolo con i capelli.
"Tu scherzi con il fuoco piccola" disse rovesciandola sulla schiena. In un attimo si impadronì delle sua bocca. Lei non oppose alcuna resistenza ed il bacio si fece profondo, carico di passione.
Come al solito la tabella di marcia non fu rispettata.
Era quasi l'una quando arrivarono a destinazione. Sapeva che questo avrebbe irritato sua madre ma quando era tra le braccia di Andy non sapeva resistere perdeva la cognizione del tempo, un sorriso malizioso le dipinse il viso….
Durante il viaggio Marion aveva telefonato più volte, da dopo il ferimento della figlia non era più riuscita a liberarsi dell'ansia. Era felice che avessero accettato il loro invito al lago, almeno per due giorni erano lontani dai pericoli.
Quando arrivarono il pranzo era già pronto, l'ultima volta che era venuta al lago era per il compleanno del padre, sembrava passato un sacco di tempo, ma era poco più di un anno.
"Sei felice" le chiese Andy cingendole la vita dopo aver depositato le loro borse in camera da letto. "Si sempre quando sono qui e …. Vuoi vedere il giardino?" gli chiese maliziosamente ripensando a quel giorno dove avevano capito d'amarsi.
"Sai che adoro i giardini ma credo che Marion ti voglia tutta per se solo per un po', invece questa sera amore mio sei tutta mia, solo mia".
"Ah tenente cosa hai in mente" gli chiese baciandolo dolcemente. "Tutta mia" ripose lui sulle sue labbra. "Si per sempre solo tua" catturò le sue labbra ed il bacio si fece profondo.
Trovò sua madre in cucina, si fermò sulla porta un attimo ad osservarla come faceva da piccola. Erano questi momenti che le mancavano a LA. Se fosse stato per lei avrebbe preso una grande casa dove poter vivere tutti insieme, magari sulla spiaggia. Lei ed Andy avrebbero fatto lunghe passeggiate al tramonto in riva al mare e … arrossì al pensiero di quello che sarebbe successo poi ….
"Ciao tesoro – disse Marion quando si accorse della sua presenza – Andy?":
"Sta chiacchierando con papà, posso aiutarti?". Marion sorrise, sapeva che avrebbe fatto più pasticci che altro "Certo così magari parliamo prima di sederci a tavola".
Rassicurare sua madre fu un'impresa stratosferica, si tranquillizzò solo nel sentire che Andy ed il resto della squadra non la lasciavano mai sola.
Marion adorava Andy, gli era piaciuto dal primo momento che lo aveva visto precipitarsi da sua figlia dopo l'aggressione di Jack. Era stato un momento terribile per tutti, Sharon ne era rimasta profondamente turbata e solo lui era riuscito a farla uscire dal guscio dove si era rinchiusa.
"Questa sera ci raggiungono Thomas e Jessy per cena, ho fatto bene?" chiese Marion preoccupata.
Da dopo il coinvolgimento di Jessy nell'arresto di Andy era la prima volta che rivedeva la cognata. Aveva saputo da Thomas che avevano deciso di riprovarci, stavano tentando di salvare il matrimonio, un divorzio in famiglia era più che sufficiente aveva detto ridendo suo fratello.
"Va bene mamma, anche se Andy ed io avevamo …" sorrise arrossendo. "Certo cara scusami, ma non si fermeranno tanto, domani hanno il volo presto".
Thomas le aveva detto che volevano andare in Italia, Firenze, Roma, Capri, solo per riavvicinarsi. Si suo fratello meritava di essere felice.
Mangiarono in giardino, la temperatura era piacevole, una leggera brezza rendeva l'aria frizzante ed increspava leggermente il lago.
Quando Marion, finito di riordinare, disse che andava a riposare ed il colonnello la seguì, Andy prese la mano di Sharon e se la portò alle labbra "Adesso sei tutta mia".
"Mmm cosa proponi maritino mio?" rise maliziosamente. Lui non le rispose ma l'attirò tra le braccia. Le circondò la vita, i loro corpi erano perfetti, fatti per essere stretti assieme. Le loro labbra si cercarono come ad un richiamo e quando Sharon le dischiuse dolcemente, Andy si impadronì della sua bocca.
Fu un bacio possessivo. Con le mani le accarezzò la schiena, intensificando ad ogni movimento il bacio. Le loro lingue si cercavano, si stuzzicavano in una danza che non lasciava spazio all'immaginazione.
Si separarono solo per respirare, poi Andy l'appoggiò al muro a fece scivolare la mano sotto la gonna. Sharon gemette a quel tocco, la pelle le bruciava sotto le dita del marito, era come una scia di fuoco.
Si aggrappò a lui quando sentì le gambe cederle. Andy infilò una gamba tra le sue fino a che non fu quasi a cavalcioni. Si staccò dalla sua bocca solo per sollevarla più in alto.
Oh mio Dio era pieno giorno ed erano in giardino, i suoi genitori erano in casa e lei doveva fermarlo… ma si sentì tradire dal proprio corpo che rispose inarcandosi contro di lui.
Andy le insinuò nuovamente la lingua tra le labbra rubandole un gemito. Rovesciò il capo all'indietro, ansimando in preda al desiderio di volere di più. Andy tracciò una scia di baci sul viso lungo il collo e poi le slacciò la camicetta scostandola.
Le baciò le spalle fino all'attaccatura del seno facendola impazzire. Sharon perse ogni cognizione del tempo quando lui prese tra le labbra un capezzolo mordicchiandolo per poi passare all'altro. In quel momento era solo consapevole del piacere che le procurava e della tensione che sentiva crescere in lei.
Andy la sollevò e le fece allacciare le gambe intorno a lui, le alzò la gonna fino alla vita. Sapeva che se qualcuno gli avesse visti erano in una situazione deplorevole ma non le importava lo voleva dentro di se in quel preciso istante.
"Andy ti prego".
Con una spinta entrò in lei, sapeva che mancava poco per tutti e due. Quando aveva iniziato non aveva messo in conto che avrebbero perso il controllo così presto. Si tirò indietro e poi entrò più forte. I movimenti si fecero più profondi, più veloci.
Sharon appoggiò la fronte sulla spalla ed un gemito roco le uscì dalla gola "Ti amo" le sussurrò Andy prima di venir travolto anche lui dall'estasi.
Restarono così fermi immobili fino a che gli ultimi gemiti si spensero.
"Tu lo sai che sei impossibile" gli disse cercando di riacquistare contegno. "Si lo so è anche per questo che mi ami" la strinse più forte. "Si per sempre".
Continua
spero vi piaccia, fatemi sapere.
