Maura è un po' nervosa, Tommy è il suo primo ragazzo serio e oggi l'ha invitata a guardare una partita a basket con suo fratello Frankie e sua sorella Jane, approfittandone per presentarla a parte della sua famiglia. Si sta preparando, è piena estate e fa caldo anche a Boston, quindi indossa una gonna bianca leggera, una canottiera che le cade morbida suoi fianchi e dei sandali. Alle quattro esce di casa e dopo qualche minuto vede arrivare Tommy in fondo alla via. Gli cammina incontro sorridendo e quando si raggiungono gli stampa un bacio dolce sulle labbra e lui le sorride.
"Sei bellissima."
"Grazie." Gli prende la mano e insieme camminano fino al campo da basket, a qualche isolato da lì.
Jane è seduta sugli spalti, vicino a Frankie, suo fratello più piccolo, porta dei leggings neri, un paio di all star consumate con dei buchi che in origine erano bianche, ma ora sono un po' grigie, e una canottiera bianca. I capelli sono raccolti in uno chignon disordinato, dal quale le escono dei riccioli. Si sfila una sigaretta che aveva appoggiato all'orecchio e con il suo unico accendino simile a uno zippo l'accende e fa un tiro.
Quando arrivano al campo, Tommy tira Maura dietro ad un albero prima di andare dai suoi fratelli per baciarla, Maura sorride nel bacio, Tommy è un ragazzo dolcissimo e lei non si è mai sentita cosÏ prima d'ora, è molto felice. Dopo qualche bacio lui le prende la mano e cammina con lei verso i due ragazzi seduti sugli spalti
"Frankie, Jane!" agita la mano per attrarre l'attenzione dei suoi fratelli.
"Ehilà Tommy!" Frankie ricambia il saluto e si alza per scende a salutare i due ragazzi.
Jane si gira a guardarli ma poi rivolge di nuovo gli occhi al campo dove alcuni ragazzi si stanno riscaldando prima della partita e fa un altro tiro. "Ciao Tommy."
"Maura questo è mio fratello Frankie, Frankie, lei è-"
"La famosa Maura, l'avevo intuito!" Le sorride e le porge la mano, e lei la stringe arrossendo.
"Famosa?"
"Non parla d'altro che di te!" ride Frankie.
Maura guarda Tommy sorridendo e lui le dà un bacio sulla tempia, poi si gira a guardare la sorella. "Jane! Dai, finiscila di guardare quei ragazzi mezzi nudi e vieni qui!"
Jane ruota gli occhi, si alza e butta la sigaretta sullo scalino di acciaio e poi ci mette un piede sopra, ruotandolo per spegnerla.
"Eccomi qui," li raggiunge, "tu sei Maura, piacere Jane." Le allunga la mano e quando Maura fa lo stesso gliela stringe.
"Piacere." sorride Maura.
Tommy guarda la sua ragazza e sorride. "Scusa mia sorella, le piace tirarsela un po' con i ragazzi e si innervosisce quando viene disturbata.." Jane fa per dargli un pugno sul braccio e lui lo schiva saltando dietro a Maura.
Frankie li guarda, divertito più dall'espressione di Maura che dalla scena. "Voi due, vi calmate? Dai, andiamo a giocare finchè il campo è libero."
"Andate pure, io non ho tanta voglia, fa troppo caldo." Jane gira i tacchi e torna a sedersi al suo posto.
Tommy la guarda e poi si gira verso la sua ragazza, accarezzandole la mano. "Ti dispiace se ti lascio con mia sorella finchè faccio due tiri con Frankie? Giuro che non morde!"
"Non c'è problema," Maura gli sorride, si alza sulle punte per dargli un bacio all'angolo della bocca e poi si dirige verso gli spalti e si siede vicino a Jane.
"Hai una sigaretta per caso?" le domanda Jane senza neanche guardarla.
"No, mi dispiace, non fumo.."
Jane ruota gli occhi e scende per andare da un gruppo di ragazzi, flirta e fa un po' la scema e per guadagnarsi una sigaretta e se l'accende mentre torna verso gli spalti.
Maura si gira verso il campo e guarda Tommy giocare con Frankie e degli altri ragazzi, e ogni tanto lancia un'occhiata a Jane, incerta se iniziare una conversazione o meno.
Jane fa un tiro e soffia fuori un po' di fumo lentamente passandoci un dito per separarlo. "Allora, come si sta nei quartieri alti?"
Maura all'inizio la guarda confusa, poi sorride, assimilando la sua frecciatina. "Non male, ma non è nulla di che." risponde, tenendo gli occhi fissi sul campo.
Jane fa una risatina e dà un colpetto alla sigaretta per far cadere la cenere. "Allora è per questo che sei venuta dalla nostra parte e hai iniziato ad uscire con Tommy, ti annoiavi con i tuoi amici ricconi?"
"In realtà no, per niente," continua a guardare il campo sorridendo, "ma tuo fratello è diverso dagli altri, è gentile, dolce, educato.." risponde, sottolineando col tono di voce la parola educato.
"Educato Tommy? Dio mio, non sai con chi stai uscendo." Jane fa l'ultimo tiro e poi spegne la sigaretta vicino a quella di prima. "Una volta era un bulletto, se la prendeva con tutti, e non è cambiato molto."
"Con me non lo è." Maura si gira a guardarla. "Sei così con tutte le ragazze dei tuoi fratelli oppure sono io a starti particolarmente antipatica?"
Per la prima volta Jane si gira a guardarla negli occhi, con aria di sfida. "Non sopporto i ragazzini ricchi e viziati che vogliono provare ad inserirsi dove non riusciranno mai a stare." Le dà un'ultima occhiata e poi gira lo sguardo verso il campo."
"Sei molto prevenuta," sorride Maura, "io non voglio inserirmi da nessuna parte, voglio solo stare con tuo fratello."
Jane non le risponde, in parte per scelta e in parte perchè un bel ragazzo alto e muscoloso di avvicina a loro e le prende il viso per baciarla.
"Ciao Garrett," sorride Jane, quando
"Ehi Rizzoli!" Il ragazzo la guarda e poi nota le sigarette a terra. "Quante ne hai fumate?"
"Solo due."
"Sei bellissima," Garrett le accarezza i fianchi e si sporge verso di lei per baciarla di nuovo.
Maura ovviamente distoglie lo sguardo, concentrandosi su Tommy, ma vedere con la coda dell'occhio quel tipo che per baciare Jane la tocca praticamente ovunque la mette un po' a disagio.
Aprendo gli occhi, Garrett nota Maura seduta accanto a loro e stacca le labbra da quelle di Jane. "E lei chi è? E soprattutto, perchè è ancora viva stando seduta così vicino a te?" ridacchia.
"Smettila stupido!" Jane gli dà una spinta al petto e si sposta un po', sedendosi meglio sul gradino. "Lei è Maura, la ragazza di Tommy."
"Oh, Tommy ha una ragazza?" Garrett sorride e prende la mano di Maura per baciarla educatamente. "Io sono Garrett, piacere."
Maura gli sorride altrettanto presentandosi, anche se non le piace molto quel tipo, e poi si gira verso Jane sorridendo. "Il tuo ragazzo immagino.."
"Se vuoi chiamarlo così.." Jane sorride e dà un bacio sul collo di Garrett.
"No, mi sfrutta solo perchè sono il più bello e popolare della scuola!" dice Garrett, ricambiando il bacio di Jane.
Maura sorride non sapendo come rispondere, ma per fortuna Tommy ha finito di giocare e li raggiunge, sedendosi vicino a Maura e mettendole un braccio attorno alla spalla.
"Ciao piccola, sei ancora viva?" le chiede, baciandola sulla guancia.
"Com'è tutto questo terrore per chi sta vicino a Jane? L'hai detto tu, non morde!" sorride guardando Jane.
"A giudicare dal collo di Garrett forse dovrei cambiare idea.." dice Tommy, indicando dei succhiotti lungo un lato del collo del ragazzo, e Maura trattiene un sorriso.
Jane lo guarda e gli fa la lingua. "Ti piacerebbe saper fare dei succhiotti come me, stupido ragazzino!"
"Non trattarlo così!" Garrett la guarda aggrottando le sopracciglia. "Ciao Tommy," gli sorride.
A quest'ultimo commento di Jane, Maura vorrebbe continuare ad davvero essere educata e trattenersi, ma le sue parole l'hanno stuzzicata fin troppo.
"Oh, ma li fa," la guarda sorridendo innocentemente, "solo in posti che ora non vedi."
"Ma sentila!" Tommy scoppia a ridere e si piega per darle un bacio sul collo. "Jane, ho ufficialmente trovato qualcuno all'altezza di sostenere una conversazione con te!" sorride a sua sorella accarezzando il braccio di Maura.
Jane guarda Tommy, infastidita. "Non sapevo fosse lei ad avere le palle nella coppia, e che avessi bisogno di qualcuno che ti difendesse." Poi il suo sguardo cade su Maura. "E tu chi sei per rispondermi così?!" Rimangono fisse con gli occhi puntati l'una sull'altra, Jane non si aspettava che Maura sostenesse così a lungo il suo sguardo, e stringe i pugni. "Andiamo Garrett." lo prende per mano e insieme se ne vanno.
Maura li guarda allontanarsi, pentendosi un po' della sua risposta, e si gira verso Tommy. "Se tua sorella non mi odiava prima, sicuramente mi odia adesso.."
"Tranquilla," le prende la mano, "Jane è così con tutti, devi conoscerla bene prima che ti tratti in maniera decente.." Guarda sua sorella e Garrett e scuote la testa. "E' un bel po' scontrosa, dalle un po' di tempo per abituarsi."
"Mi fido," Maura gli sorride, guardandolo negli occhi.
"Ed ora, signorina, se permette la porterei a casa per provvedere a certi succhiotti di cui lei ha parlato in precedenza." Tommy si alza e la aiuta a mettersi in piedi, tirandola a sè per un bacio.
"Volentieri," sussurra Maura sorridendo, e insieme vanno fino a casa Rizzoli.
Jane passa la giornata fuori con Garrett, fumando nervosamente e più del solito.
"Mi fa incazzare quella stupida ragazzina viziata!"
"Ma dai, lasciala stare.." Garrett la spinge dolcemente contro un muro, baciandole il collo. "Fallo per tuo fratello."
"Poteva trovarsi qualcuno come noi, non una come miss perfettina!"
"Vieni insieme a me, ci penso il a toglierti un po' di stress, okay?" Garrett la guarda, accarezzandole il viso.
"Va bene," Jane butta via la sigaretta e lo guarda. "Andiamo."
Lui le sorride e insieme vanno a casa di Garrett, i suoi genitori lavorano tutto il giorno, e Jane torna a casa solo verso l'ora di cena.
Maura e Tommy sono rimasti tutto il pomeriggio a casa Rizzoli, verso le sette Maura si sistema e recupera le sue cose per andare a casa, e mentre esce con Tommy dalla sua camera vede Jane entrare in casa.
"Maura sta andando.." dice Tommy, prendendole la mano e accompagnandola verso la porta.
"Ciao Jane, buona serata." Maura guarda Jane timidamente, ma lei la evita e passa avanti.
"Lasciala stare, le passerà." Tommy sorride e prende la sua ragazza fra le braccia per darle un bacio. "Ci vediamo domani okay?"
"Certo, grazie per la giornata." Maura gli dà un bacio sulle labbra e poi esce.
In casa ci sono solo Jane, Tommy e la loro madre, Angela, dal momento che Frankie è fuori a cena e il padre lavora. La cena prosegue stranamente in silenzio, finchè Tommy non smette di mangiare rivolgendo lo sguardo a sua sorella.
"Jane, c'è qualcosa che non va?"
"Non c'è niente che non va, mangia e stai zitto, ragazzino dei succhiotti.." Jane risponde tenendo gli occhi sul suo piatto e gioca un po' con il cibo.
Sua madre la guarda, sconcertata. "Jane Clementine Rizzoli, ti sembra un linguaggio da usare? Soprattutto a tavola!"
"E' lui che fa domande inutili!" si difende Jane.
"Non sono domande inutili!" Tommy sbatte il tovagliolo sul tavolo. "Hai fatto la stronza tutto il pomeriggio, soprattutto con Maura! Che ti ha fatto di male, nemmeno la conosci!"
Jane invece di rispondergli si rivolge a sua madre. "Lui può darmi della stronza e non gli dici niente?!" scuote la testa e si gira verso Tommy. "Lei mi ha mancato di rispetto quando stavo solo scherzando con te!"
Angela alza gli occhi e rimane in silenzio, con quei due ogni giorno è una battaglia.
"Per una volta che qualcuno riesce a rispondere a una delle tue battutine acide, non credo sia il caso di farne un dramma." Tommy incrocia le braccia e si appoggia allo schienale della sedia. "Ti dà solo fastidio perchè non sapevi come risponderle."
"Non è vero!" Jane diventa rossa e si alza da tavola. "Sai che ti dico? Stai zitto e vai pure a scoparti la tua bella biondina ricca!" Jane sbatte il tovagliolo sul tavolo e poi corre in camera sua chiudendosi a chiave.
Tommy finisce in fretta di mangiare e sale di sopra, bussando alla porta di Jane. "Sei gelosa per caso? Perchè ti stai comportando come una bambina di tre anni." Bussa di nuovo, e non ottenendo risposta va in camera sua.
Jane sbuffa e prende il pacchetto di sigarette nel suo comodino ed esce nel terrazzo, si siede per terra e si accende una sigaretta,mentre guarda le luci della città.
Maura prima di andare a casa si era copiata il numero di cellulare di Jane dal telefono di Tommy, e quella sera, verso le undici, si siede sul suo letto e le scrive un messaggio.
"Ho preso il tuo numero dal telefono di Tommy, spero che non ti dispiaccia. Volevo chiederti scusa per il modo con cui ti ho risposto oggi, mi è venuto spontaneo ma mi sarei dovuta trattenere. So che probabilmente non ti interessa, ma volevo che lo sapessi. Buonanotte, Maura".
Jane finisce la sigaretta e la spegne, rientra in casa, si spoglia e prima di fare una doccia si siede sul letto controllando il cellulare. Quando vede un messaggio di un numero sconosciuto lo apre e legge.
"Sarà meglio che non capiti più, perchè la prossima volta non sarò io a dovermi allontanare. Notte. Jane" le risponde, poi memorizza il numero e va in bagno, lasciando il telefono sul letto.
Maura si sta addormentando, quando sente il telefono vibrare sul cuscino.
"E' una minaccia? Dai, non abbiamo più dodici anni, puoi fare di meglio. Ma posso sapere perchè ti do così tanto fastidio? M."
Jane esce dalla doccia e si butta sul letto in biancheria e con i capelli bagnati, recuperando il cellulare.
"Posso fare di meglio sì, se vuoi un bel pugno in faccia. Perchè sei la tipica biondina viziata che nella vita ha tutto e mi da noia la cosa. J."
Maura legge il messaggio, scuote la testa e risponde.
"Anche se fosse, non hai di meglio da fare che frustrarti perchè io ho tutto nella vita? M."
"E tu non hai di meglio da fare che rubare il mio numero e rompermi? Ciao. J."
"Evidentemente no, sentiti lusingata. Ciao, M."
