Goccia. Sangue.

Piove.
Ancora, ancora e ancora.
Il rumore è assordante, mi pervade.
Mi chiedo dove sia in realtà la pioggia, se fuori o dentro di me.
Ogni goccia è un ricordo.
Frammento di anima che ho perso.
Vita che ho strappato.
Ferita aperta.
Urlo di morte nella tempesta.
E' gelo.
Rimpianto.
Colpa.
Momento lontano secoli, di vita vissuta con lei e persa.
Per sempre.
Sempre.
Sangue.
Goccia.
Goccia.
Sangue.
Se solo potessi sentire la sua voce in tutto questo rumore.
Ma c'è solo la pioggia.
Se solo potesse lavarmi dentro.
Cancellare quel che ho fatto.
Pulire queste mani.
Rosse.
Goccia.
Sangue.
Immonde.
"Adoro le tue mani, Gono."
Kanan.
Vedo la luce spegnersi per sempre nei suoi occhi, se chiudo i miei.
Non ho più forza per piangere.
Il dolore non si calma.
E' irrequieto,violento, come il mostro che sono diventato.
Lacera. Urla. Strazia. Uccide.
Sanguina.
Io sanguino.
L'ultima cosa che vedrò sarà la pioggia,
l'ultimo rumore che udirò sarà il suo scroscio;
l'ultimo sapore che assaggerò sarà quello del sangue che mi riempie la bocca,
l'ultimo odore che sentirò sarà quello della terra bagnata su cui giaccio immobile.
In attesa.
E' dolce e amaro insieme.
Finirà tutto così, in questo silenzioso rumore.
Verrò lavato via, insieme al mio peccato.