Questa è la prima fiction che scrivo sui Biker Mice XD Ho in progetto anche di farne la corrispettiva versione inglese per chi, su DeviantArt, me l'ha chiesta °-° Va beh.. per ora vado con questa qui XD
L'idea del Giappone m'è venuta in base ad un sogno strambo che feci na volta. Quindi l'inizio si svilupperà proprio su di esso. Comunque ci sarà una specie di crossover con un anime, Puella Magi madoka Magica. Non avremo le puellae che conosciamo già ovviamente =) Per fortuna quel tipo di anime consente lo sviluppo di trame a sé *_*

Gappone!

"Hei Sweethart, cosa stai combinando?" chiese Vinnie appena entrato nel garage.
Charley stava trasportando due valigie "Faccio le valigie. Una mia amica mi ha contattata su internet qualche giorno fa e mi ha proposto di andare a trovarla in Giappone. Il suo aereo privato arriverà tra un paio d'ore all'aeroporto, quindi dovremo sbrigarci... cosa c'è?" chiese notando l'espressione basita del topo bianco.
"E' che... quei due sono a fare un giro... non so quando arriveranno e..."
"Chiamali. Tanto dovrete venire anche voi... Limburger non è tornato su Plutarch? Penso che se ne starà buono per un po' da quello che ho capito. Ci prenderemo tutti una bella pausa!" annunciò quasi solenne.
Vinnie urlò quasi per la gioia "Ma cos'è il Gia... come hai detto che si chiama?"
Charley sospirò "E' un posto molto diverso da Chicago. Non ci sono mai stata ma la mia compagna di college ci è tornata una volta finiti gli studi, anche se non mi ha mai spiegato il motivo, aveva solo molta fretta di tornare a casa sua."
Vinnie incrociò le braccia annuendo con fare da saputello "Casa è casa!"
Charley gli tirò una guancia "Certo certo! Su sono arrivanti andiamo!"
In effetti il rumore delle moto annunciò il ritorno dei due amici che si erano fermati proprio all'esterno.
"Senza quel pesce puzzolente è una noia.." annunciò Throttle togliendosi il casco.
"Consolatevi, Honey ha detto che dovremo andare con lei in viaggio." intervenne il topo bianco portandosi dietro le valigie della ragazza "Andremo in aereo..."
"Già! Penso che le moto verranno trasportate a parte... ma non vi preoccupate. Ho parlato già con la mia amica, ha già organizzato tutto!"
Modo si strinse al manubrio della sua moto "Dovremo separarci dalle nostre compagne di battaglia?"
"Sì ma tanto le riavrete appena arrivati in loco." affermò Charley prendendo posto sul retro della moto di Vinnie dopo aver chiuso il garage.
I tre erano perplessi e riluttanti, quelle moto erano delle amiche inseparabili per loro.
"E va bene, non abbiamo altra scelta vero?" chiese speranzoso Throttle. Tuttavia l'espressione di Charley lo fece subito rassegnare.
"Suvvia! Il Giappone è una terra assolutamente originale e piena di sorprese! Avete sempre e solo visto Chicago! Inoltre non vedo la mia amica da molto, non vedo l'ora di incontrarla! Chissà come sarà cambiata!" la ragazza sembrava in preda ad una felicità mai vista iniziando a perdersi tante chiacchiere legate al passato da studentessa, sembrava una ragazzina alle prese col suo primo amore "Su ragazzi! E' ora di partire! Let's..."
"Rock and ride!" esclamarono i tre all'unisono partendo a tutta velocità.
"Non era questo che volevo dire..." sospirò perplessa tenendosi stretta per non volar via dalla moto come le accadeva fin troppo spesso.

L'aeroporto era affollatissimo, al loro arrivo gli agenti che erano stati avvertiti li accolsero con grande formalità. Presero in custodia le tre moto senza tuttavia poter evitare la scenata d'addio di Vinnie alla sua cara amica. Furono Throttle e Modo a trascinarlo via seppur a malincuore.
Con loro sorpresa l'aereo era già lì, un jet privato con lettere giapponesi sulla sua coda. I conducenti erano visibilmente orientali, erano un uomo e una donna.
"Lei è la signora Charlene Davidson?" chiese la donna.
Charley annuì "Sì sono io. Hikari Matsumoto mi ha detto che c'era un aereo che ci sarebbe venuti a prendere." rispose.
La donna annuì col capo "Certamente. Siamo qui per questo. Il mio nome è Hakira Kumiko, a sua disposizione. Ora, se lei e i tre signori vuole seguirci l'accompagniamo all'interno. Partiremo tra un po'." sorrise affabile facendo un inchino, il suo inglese era perfetto.
Charley era alquanto imbarazzata e si sentiva a disagio, troppa formalità, inoltre non sapeva se inchinarsi o meno
. Modo era sempre molto educato e posato, ma i Giapponesi … le ricordavano proprio la sua amica Hikari quando era arrivata al college. Non conosceva molto bene la lingua e si era rivolta proprio a lei per imparare, da allora non si erano più separate. Certo, ogni tanto Hikari spariva per qualche ora ma poi tornava a studiare con lei. Per certi versi era una ragazza strana, attorno a lei sembrava galleggiare un'aura di mistero che Charley non era mai riuscita a comprendere.

Hakira Kumiko fece loro da guida. Li fece accomodare sulle comode poltrone da viaggio raccomandandogli di indossare le cinture di sicurezza.
Intanto i quattro si guardavano attorno stupiti. L'aereo sembrava una specie di camerino in un certo senso. C'erano più poltrone lungo le pareti dell'aereo, un tavolo era posizionato affianco ad esse. Sembrava un aereo di lusso, un jet.
"Che abbia guadagnato così tanti soldi da diventare ricca fino alla nausea?" si chiese la ragazza ad alta voce.
"Perché? Non lo era già prima?" chiese Vinnie.
La ragazza fece spallucce "Non ne ho idea. Non mi ha mai parlato della sua famiglia, ogni volta che le chiedevo qualcosa sul suo paese lei sembrava felice di parlarmene ma quando l'argomento toccava il nervo scoperto la sua espressione mutava improvvisamente, diventava fredda e cambiava argomento."
Throttle incrociò le braccia "Le sarà successo qualcosa e non vuole parlarne... può ovvio di così."
Viennie non fece tempo a rispondere che l'aereo si mosse.
"14 ore di viaggio signori!" esclamò la castana "Dormite, leggete... ascoltate musica ma non fate casino!".
Non appena l'aereo era giunto ad una quota stabile, la donna di prima venne da loro, sorrideva di nuovo "Spero che il viaggio non sia pesante. 14 ore sono tante, intanto potrete ciò che volete dal buffet che metteremo a vostra disposizione,. La signorina Matsumoto vuole che vi trattiamo con riguardo." annunciò.
In effetti poco dopo arrivarono due ragazze orientali vestite da hostess, sistemarono il tutto sul tavolo, salutarono con un inchino e tornarono al loro posto.
I tre topi si guardarono in faccia, Viennie scoppiò a ridere senza motivo apparente "E' un peccato che Sweethart non sia così con noi!" finse grande dispiacere.
Charley incrociò le braccia mettendo il broncio "Certo che sei proprio infantile!"
"Beh, però bisogna dire che questo è un trattamento da re." constatò Modo pensieroso.
La ragazza sorrise, si tolse la cintura di sicurezza e si sgranchì. La seguirono a ruota anche i tre. Come era ovvio Vinnie si tuffò sul buffet, Throttle guardava fuori dal finestrino assieme a Modo, il mare dall'alto era uno spettacolo unico.

Il viaggio fu stancante. Dopo aver mangiato i ragazzi si addormentarono. Alternarono poi momenti di noia totale, Vinnie non riusciva a stare fermo e dopo essersi svegliato aveva iniziato a camminare su e giù per l'aereo, sembrava una tigre in gabbia.
Throttle era indeciso su cosa effettivamente fare. Poi Charley tirò fuori il suo MP3 e glielo offrì sorridendo con pazienza "E' scocciante lo so, ma appena saremo arrivati la nostra pazienza verrà ripagata!"
Modo, al contrario degli altri due, se ne era rimasto buono buono immerso probabilmente nei suoi pensieri. Tuttavia quando arrivarono sembrò alquanto sollevato di rimettere i piedi sulla terraferma.
L'aeroporto giapponese di Narita era totalmente diverso da quello quasi caotico di Chicago. L'ordine e la meticolosità regnavano sovrani. La polizia effettuava meticolosi controlli, la gente camminava diligentemente nelle corsie a loro indicate. Una parole per esprimere tutto ciò: perfezione.
Charley e i tre topi guardavano a bocca aperta. Oltre all'ordine il posto era immenso, non sapevano dove andare! Tuttavia la donna chiamata Kumiko li accompagnò fino ad una limousine che li attendeva proprio all'esterno della struttura. La donna parlò in giapponese fitto di cui si capì una storpiatura nel nome di Charley forse dovuta ad un problema di pronuncia dell'automobilista.
"Potete salire. I vostri mezzi di trasporto vi verranno consegnati direttamente all'abitazione di Hikari-san. Sono ancora in viaggio e arriveranno tra un paio d'ore."
Vinnie sembrò turbato "Un altro paio di ore senza la mia..." sbottò prima di essere interrotto da Modo che lo spinse letteralmente all'interno della vettura "Ouch! Più delicatezza no?". Il topo grigio ghignò soddisfatto.
Charley sospirò, quanta pazienza doveva avere con quei tre! Tuttavia sorrise, ora che ci pensava la sua vita era radicalmente cambiata da quando erano giunti sulla Terra, forse era meglio così. Non avrebbe sopportato la noia e le minacce degli scagnozzi di faccia di pesce.
Il viaggio fu molto gradevole, l'aria primaverile era tiepida e profumata, i ciliegi erano in fiore regalando uno splendido paesaggio, il mare cristallino si stagliava immenso nell'azzurro del cielo. Infondo era per questo che Charley aveva insistito per partire prima.
"Beh, Charlye-Girl, avevi ragione tu. Posto meraviglioso. La Terra nasconde molte altre meraviglie vedo." constatò Throttle con entusiasmo.
La ragazza sorrise contenta. Ma la sua felicità era per altro, avrebbe rivisto la sua cara amica.
La limousine si fermò in un viale alberato, un'immensa casa stile giapponese si stagliava davanti a loro, le mura alte la cingevano completamente. Da dietro facevano capolino le chiome fiorite dei ciliegi.
Charley spalancò la bocca stupefatta, quella non era una casa ma una vera e propria reggia!

Ebbene ecco capitolo finito u.u Era ora direi! XD Mi sono dilungata un po' ma non volevo inserire subito l'incontro tra le due. Al prossimo capitolo!