WHITE MOON
"Gente ci pensate? Questo è il nostro ultimo anno a Hogwarts!" disse un raggiante Ronald Weasly. "Ma Ron! Come puoi essere così contento?" gli domandò una sconcertata Hermione Granger. "Non sai che finita la scuola non ci potremo vedere più così spesso come abbiamo fatto durante questi anni?" Gli fece osservare la sua ragazza Luna Lovegood. "Oh Luna certo che lo so". Si lamentò il rossino stringendola più forte tra le sue braccia." Ma cosa ci posso fare? Tanto essere tristi non cambierà di certo le cose, quindi è meglio gioire e godersi appieno l'ultimo anno!". "Ron per una volta ha ragione" aggiunse il famoso Harry Potter ."Voglio passare l'anno più bello di tutta la mia vita a Hogwarts con tutti i miei amici, e ovviamente assieme alla mia ragazza." Concluse baciando sulla guancia Virginia Weasly, la quale arrossì come un peperone. Tutta la compagnia annuì in accordo. Vedendo quella scena, però, Hermione provò una punta di gelosia nei confronti della coppia felice. Lei e Victor si erano lasciati proprio quell'estate, e vedere quelle effusioni glielo facevano ritornare alla mente. I suoi amici subito se ne accorsero. "Cos'hai? Pensi ancora a quello?" le chiese Luna. "Sì purtroppo" rispose la brunetta appoggiando la fronte alla porta dello scompartimento. "Non preoccuparti Herm dimenticherai presto quel bastardo che ti ha lasciata!" gridò Ron. "Grazie Ron per avermi ricordato di essere stata mollata." Il ragazzo ricevette uno schiaffo dalla sua fidanzata più un "sei il solito, non hai un minimo di delicatezza". Ron mormorò un "scusa" e abbassò la testa. "Dai Ron non te la prendere, stavo solo facendo del sarcasmo!" lo rincuorò Hermione. "Comunque sono sicura che quest'anno troverai il ragazzo dei tuoi sogni Hermione, ne sono certa." Disse allegramente Ginny. "Lo spero cara Ginny." In quel momento.. "Guarda, guarda chi abbiamo qui! Mudblood, Potty, Weasel, e le loro degne compagne." Immediatamente tutti si voltarono per fulminare il ragazzo che aveva pronunciato la frase. Era proprio lui: Draco Malfoy con il suo classico sorrisino sulle labbra, e alle sue spalle i soliti Crabbe e Goyle ghignanti. "Toh! Chi si rivede! Passata una bella estate furetto?" domandò sarcastico Harry provocando così le risate dei suoi amici. A quella domanda Hermione notò che Draco si era incupito e le sembrò di sentirgli dire "Magari fossi stato un furetto quest'estate.."invece il pallido ragazzo rispose: " Non immagini quanto Potter." E ritornò così nel suo scompartimento. Tutti si guardarono con uno sguardo stupito dipinto sul volto. "Scusate, ma quello che ho visto era Malfoy vero?"chiese Harry. "Non saprei. Se fosse stato davvero lui avrebbe trascorso l'ultima parte del viaggio denigrandoci come ogni anno, e invece dopo solo un insulto, neanche tanto grave poi, se ne è andato!Non c'è neanche gusto uffa!" si lamentò Ron provocando le risate di tutti. "Ehi! Mi stavo quasi dimenticando!" esclamò ad un tratto Ginny rivolgendosi a Hermione. "non ti ho ancora fatto i complimenti per la tua nomina! Congratulazioni Mione!" e abbracciò l'amica. "Congratulazioni". Si aggiunse Luna con tono indifferente."Grazie ragazze!". Ron si alzò in piedi e con tono solenne annunciò: "Signori e signore sono lieto di presentarvi la nuova Head Girl Hermione Granger e il nuovo Prefetto di Gryffindor Harry Potter! Un applauso grazie!" tutti ovviamente applaudirono. "Hai già saputo chi sarà Head Boy Herm?" chiese Harry. "Non ancora purtroppo." rispose l'amica. "Ma lo scoprirò presto, infatti, siamo appena arrivati alla stazione di Hogsmeade." Una volta che furono scesi dal treno Harry e Hermione salutarono i loro amici per dirigersi poi verso le carrozze a loro riservate. Ad attenderli c'erano gli altri Prefetti e ."MALFOY?!"urlarono i due ragazzi in coro. "So come mi chiamo grazie, non c'è bisogno che me lo urliate in faccia!" rispose il biondino seccato. "Quindi tu saresti il nuovo?" #Prefetto!Prefetto!Prefetto!# pensava Hermione al contrario di Harry #HeadBoy!HeadBoy!#. "Il nuovo Head Boy." Esordì Draco. #NO!Un intero anno con lui .da sola.no!# #SI! Mi dispiace per Hermione ma un intero anno con lui.da solo..non oso pensarci!# Poi Harry si voltò verso la sua amica ancora sconvolta, e appoggiandole una mano sulla spalla disse:" Buona fortuna Mione, ne avrai tanto bisogno!". "Grazie Harry!" gli rispose in tono gelido prima di salire sulla carrozza. "Sono io che dovrei lamentarmi e non tu."sbottò Draco incrociando le braccia sul petto."Un Pureblood come me, costretto a dividere la stanza con una Mudblood. Inaudito!" "Guarda che la cosa non fa piacere neanche a me!" gli rispose fredda Hermione. Il viaggio al castello fu silenzioso. La tensione all'interno della carrozza era tale da far tacere anche tutti gli altri ragazzi, i quali iniziavano a dubitare della riuscita delle nuove disposizioni di Dumbledore. Dopo circa un'oretta, i sei studenti giunsero al castello e ognuno si diresse nella propria stanza. Da quest'anno ci sarebbero state delle novità: ciascun Prefetto e Head Boy/Girl avrebbe avuto la sua stanza da letto e il suo bagno privati, ma avrebbe condiviso con gli altri una common room dotata di un camino, un grande tavolo al centro con due poltrone e un divano, e in ogni angolo una scrivania personalizzata. In più la Common Room era collegata ad ogni casa tramite dei passaggi segreti. La password per la Common Room era uguale per tutti, mentre quella per le stanze da letto doveva essere decisa dall'occupante in questione. Hermione e Draco fecero il loro ingresso nella sala che collegava la Common Room ai loro dormitori, e stettero in silenzio e immobili per qualche minuto ad osservare la stanza: a destra c'era una scrivania in legno di ciliegio con una poltrona di velluto rosso molto acceso, accanto alla scrivania c'era una porta con su scritto a lettere dorate "Head Girl". Opposta alla scrivania di Hermione c'era quella di Draco in legno d'ebano con una poltrona di velluto verde scuro, e con accanto una porta con su inciso in lettere argentate "Head Boy". Al vertice della stanza, tra le due porte, c'era un imponente camino in mattoni rossi e neri, sulla destra aveva una colonna intagliata con un leone rampante, sulla sinistra invece vi era inciso un serpente. Nel centro esatto del camino splendeva uno stemma. I due ragazzi si avvicinarono per osservarlo meglio: vi era incastonato un leone dorato avvolto da un serpente argentato, la testa del quale era nella bocca del felino. "Mi piace lo stemma" esordì Draco "un serpente che soffoca un leone." "Veramente" gli fece osservare la ragazza "rappresenta un leone nell'atto di uccidere un serpente." Il biondino si volse lentamente per incrociare lo sguardo sprezzante di Hermione. Questa ora lo stava fronteggiando con tutto il corpo, le mani poste sulla sua esile vita, il peso del corpo leggermente spostato sulla destra. "Ascoltami bene Malfoy" iniziò la ragazza "Non ho alcuna intenzione di passare un intero anno a litigare a discutere con te, tanto più che dovremo lavorare in coppia.." "Nemmeno io." La interruppe Draco. "..indi per cui ti propongo una tregua." "Una tregua?" ripeté incredulo lui. "E' quello che ho appena detto. Oltre che presuntuoso sei pure sordo Malfoy?" osservò sarcastica lei. #Farò finta di essere davvero sordo per questa tua battuta, maledetta # "Che genere di tregua?". "Basta con i nomi tipo "Mudblood, know-it-all,.." "Furetto, git.." aggiunse Draco. "Appunto. E basta con le battute e gli insulti pesanti. Comportati da ragazzo adulto e maturo quale dovresti essere, almeno per quest'anno, poi dopo potrai riprendere il tuo stupido giochino." Concluse Hermione. "Perché hai usato solo la seconda persona e il condizionale? Per te il discorso non vale?" "Io sono già adulta e matura." #doppiamente maledetta # "Allora ci stai?" chiese la brunetta allungando la mano. "Ci sto a patto che siano incluse anche le battutine sarcastiche nella tregua." "Troppo argute per il tuo misero cervellino?" Se lo sguardo uccidesse Hermione sarebbe già morta, così si affrettò a dire: "Scherzavo! Ok. Basta anche con le battutine." Allora Draco riluttante le strinse la mano. Non appena le due mani si toccarono Hermione fu colpita da un dolore agli occhi ed ebbe una visione: vide la stanza di notte al chiaro di luna.una poltrona..sangue.. Poi la voce di Draco le fece riaprire gli occhi. "Ehi Granger che ti è successo?" "Che cosa? Che hai detto?" "Ti ho chiesto cosa ti è successo? Appena hai toccato la mia mano hai chiuso gli occhi ed hai iniziato a respirare velocemente. Soffri per caso di qualche strana malattia babbana?". Hermione si sedette sul divano e fissò Draco con uno sguardo impaurito. "Ho avuto una.#ma siamo sicuri che fosse una visione? E poi perché dovrei parlarne proprio con Malfoy?#..no niente. Sono solo un po' stanca. Me ne vado in camera mia." E se ne andò. La stanza di Hermione era anch'essa circolare: a destra vi era una portafinestra con larghe tende rosse, la quale si apriva su un balcone in pietra che dava sul lago. Seguiva un grande armadio in legno di ciliegio, un camino, una poltrona in velluto rosso e accanto un bellissimo letto a baldacchino. Alla base del letto c'era il suo baule. Hermione si diresse verso il letto, vi si gettò sopra, e senza neanche essersi cambiata si addormentò. "Tu hai fatto cosa? Con chi?" urlò Ron la mattina seguente a colazione. Hermione non rispose, odiava ripetere le cose due volte, continuò a mangiare. Fu Harry che rispose per lei. "Hai capito benissimo Ron. E poi lo sai che Herm odia ripetere quello che dice." La ragazza annuì rivolgendo all'amico uno sguardo di gratitudine, il quale ricambiò con un leggero cenno del capo. "E' tutto qui quello che hai da dire Harry? Non ti sconvolge il fatto che la nostra Mione abbia fatto la pace con quell'essere? Hai già dimenticato cosa ci ha fatto passare quel tizio in tutti questi anni?" "Non ho dimenticato Ron. Punto primo: non hanno fatto la pace, ma una tregua. Secondo: la nostra Hermione è intelligente, matura e ha ottimi voti in Defence Against the Dark Arts. Mi fido di lei e so inoltre che quello che fa è il frutto di un ragionamento logico e cosciente." Ron gli lanciò uno sguardo della serie "ti-odio- quando - fai- il - saccente", mentre Hermione gli disse :" Grazie Harry,sei un amico. Tuttavia rimani sempre tu il migliore in D.A.D.A. Nonostante io studi come una matta riesci sempre a ottenere tu il massimo." C'era una punta d'invidia nelle sue parole. "Ragazza mia, è ovvio che tu non riesca a battermi, d'altronde sono io the boy who lived, mica tu." Ribatté Harry gonfiando il petto e dandosi un'aria importante. "Ma smettila!" gli gridò Ron lanciandogli un pezzo di toast e beccandolo in piena faccia. I ragazzi risero e diedero inizio ad una guerra di toast volanti, che coinvolse presto anche tutti gli altri tavoli. #E poi ero io quello infantile # pensò Draco mentre osservava la scena con una smorfia di disgusto. L'ora dopo durante un test di Pozioni.. "Mione.ps..Mione.." La ragazza alzò leggermente gli occhi dal suo compito per incrociare quelli di un Ron disperato "Qual è la risposta alla domanda numero 5?" "Non te lo dico." "Perché?" "Perché ieri avresti dovuto studiare invece di.."."Ma bene signorina Granger, si crede così superiore da poter suggerire ai suoi amichetti senza che io lo noti?" "Veramente professore.". "Non ho chiesto il suo parere signor Weasley, si concentri sul compito invece di blaterare." Rispose secco Snape sedendosi alla sua cattedra. "Dieci punti saranno tolti a Gryffindor".Risatine degli Slytherin.".. e la signorina Granger, essendo così saccente e presuntuosa, per una settimana avrà l'onore di recarsi tutte le sere nella mia aula a pulire". La ragazza era sbalordita: "Ma professore.di sera..non posso..è vietato.." "Signorina Granger sbaglio o lei è la nuova Head Girl?" "Non sbaglia affatto ma." "Dunque, sempre se non erro, a lei è concesso girare per la scuola fino a tarda notte." "Esatto ma.." "Allora, devo dedurre che lei, nonostante sia ormai abbastanza grande, abbia paura del buio?" "No ma.." "Stando così le cose, il suo collega, il signor Malfoy, la scorterà qui ogni sera e la terrà d'occhio in mia vece." "Un momento professore" intervenne Harry, dato che Hermione era rimasta ancora più sbalordita e non riusciva più a ribattere. "essendo io un Prefetto vorrei rimanere io con la signorina Granger e ." "Mi consideri forse uno stupido Potter? So benissimo che se ti concedessi di controllarla l'aiuteresti. Altri 5 punti saranno tolti per avere contraddetto e offeso il professore. E ora, chiarito ogni dubbio, rimettetevi subito al lavoro!"
"Gente ci pensate? Questo è il nostro ultimo anno a Hogwarts!" disse un raggiante Ronald Weasly. "Ma Ron! Come puoi essere così contento?" gli domandò una sconcertata Hermione Granger. "Non sai che finita la scuola non ci potremo vedere più così spesso come abbiamo fatto durante questi anni?" Gli fece osservare la sua ragazza Luna Lovegood. "Oh Luna certo che lo so". Si lamentò il rossino stringendola più forte tra le sue braccia." Ma cosa ci posso fare? Tanto essere tristi non cambierà di certo le cose, quindi è meglio gioire e godersi appieno l'ultimo anno!". "Ron per una volta ha ragione" aggiunse il famoso Harry Potter ."Voglio passare l'anno più bello di tutta la mia vita a Hogwarts con tutti i miei amici, e ovviamente assieme alla mia ragazza." Concluse baciando sulla guancia Virginia Weasly, la quale arrossì come un peperone. Tutta la compagnia annuì in accordo. Vedendo quella scena, però, Hermione provò una punta di gelosia nei confronti della coppia felice. Lei e Victor si erano lasciati proprio quell'estate, e vedere quelle effusioni glielo facevano ritornare alla mente. I suoi amici subito se ne accorsero. "Cos'hai? Pensi ancora a quello?" le chiese Luna. "Sì purtroppo" rispose la brunetta appoggiando la fronte alla porta dello scompartimento. "Non preoccuparti Herm dimenticherai presto quel bastardo che ti ha lasciata!" gridò Ron. "Grazie Ron per avermi ricordato di essere stata mollata." Il ragazzo ricevette uno schiaffo dalla sua fidanzata più un "sei il solito, non hai un minimo di delicatezza". Ron mormorò un "scusa" e abbassò la testa. "Dai Ron non te la prendere, stavo solo facendo del sarcasmo!" lo rincuorò Hermione. "Comunque sono sicura che quest'anno troverai il ragazzo dei tuoi sogni Hermione, ne sono certa." Disse allegramente Ginny. "Lo spero cara Ginny." In quel momento.. "Guarda, guarda chi abbiamo qui! Mudblood, Potty, Weasel, e le loro degne compagne." Immediatamente tutti si voltarono per fulminare il ragazzo che aveva pronunciato la frase. Era proprio lui: Draco Malfoy con il suo classico sorrisino sulle labbra, e alle sue spalle i soliti Crabbe e Goyle ghignanti. "Toh! Chi si rivede! Passata una bella estate furetto?" domandò sarcastico Harry provocando così le risate dei suoi amici. A quella domanda Hermione notò che Draco si era incupito e le sembrò di sentirgli dire "Magari fossi stato un furetto quest'estate.."invece il pallido ragazzo rispose: " Non immagini quanto Potter." E ritornò così nel suo scompartimento. Tutti si guardarono con uno sguardo stupito dipinto sul volto. "Scusate, ma quello che ho visto era Malfoy vero?"chiese Harry. "Non saprei. Se fosse stato davvero lui avrebbe trascorso l'ultima parte del viaggio denigrandoci come ogni anno, e invece dopo solo un insulto, neanche tanto grave poi, se ne è andato!Non c'è neanche gusto uffa!" si lamentò Ron provocando le risate di tutti. "Ehi! Mi stavo quasi dimenticando!" esclamò ad un tratto Ginny rivolgendosi a Hermione. "non ti ho ancora fatto i complimenti per la tua nomina! Congratulazioni Mione!" e abbracciò l'amica. "Congratulazioni". Si aggiunse Luna con tono indifferente."Grazie ragazze!". Ron si alzò in piedi e con tono solenne annunciò: "Signori e signore sono lieto di presentarvi la nuova Head Girl Hermione Granger e il nuovo Prefetto di Gryffindor Harry Potter! Un applauso grazie!" tutti ovviamente applaudirono. "Hai già saputo chi sarà Head Boy Herm?" chiese Harry. "Non ancora purtroppo." rispose l'amica. "Ma lo scoprirò presto, infatti, siamo appena arrivati alla stazione di Hogsmeade." Una volta che furono scesi dal treno Harry e Hermione salutarono i loro amici per dirigersi poi verso le carrozze a loro riservate. Ad attenderli c'erano gli altri Prefetti e ."MALFOY?!"urlarono i due ragazzi in coro. "So come mi chiamo grazie, non c'è bisogno che me lo urliate in faccia!" rispose il biondino seccato. "Quindi tu saresti il nuovo?" #Prefetto!Prefetto!Prefetto!# pensava Hermione al contrario di Harry #HeadBoy!HeadBoy!#. "Il nuovo Head Boy." Esordì Draco. #NO!Un intero anno con lui .da sola.no!# #SI! Mi dispiace per Hermione ma un intero anno con lui.da solo..non oso pensarci!# Poi Harry si voltò verso la sua amica ancora sconvolta, e appoggiandole una mano sulla spalla disse:" Buona fortuna Mione, ne avrai tanto bisogno!". "Grazie Harry!" gli rispose in tono gelido prima di salire sulla carrozza. "Sono io che dovrei lamentarmi e non tu."sbottò Draco incrociando le braccia sul petto."Un Pureblood come me, costretto a dividere la stanza con una Mudblood. Inaudito!" "Guarda che la cosa non fa piacere neanche a me!" gli rispose fredda Hermione. Il viaggio al castello fu silenzioso. La tensione all'interno della carrozza era tale da far tacere anche tutti gli altri ragazzi, i quali iniziavano a dubitare della riuscita delle nuove disposizioni di Dumbledore. Dopo circa un'oretta, i sei studenti giunsero al castello e ognuno si diresse nella propria stanza. Da quest'anno ci sarebbero state delle novità: ciascun Prefetto e Head Boy/Girl avrebbe avuto la sua stanza da letto e il suo bagno privati, ma avrebbe condiviso con gli altri una common room dotata di un camino, un grande tavolo al centro con due poltrone e un divano, e in ogni angolo una scrivania personalizzata. In più la Common Room era collegata ad ogni casa tramite dei passaggi segreti. La password per la Common Room era uguale per tutti, mentre quella per le stanze da letto doveva essere decisa dall'occupante in questione. Hermione e Draco fecero il loro ingresso nella sala che collegava la Common Room ai loro dormitori, e stettero in silenzio e immobili per qualche minuto ad osservare la stanza: a destra c'era una scrivania in legno di ciliegio con una poltrona di velluto rosso molto acceso, accanto alla scrivania c'era una porta con su scritto a lettere dorate "Head Girl". Opposta alla scrivania di Hermione c'era quella di Draco in legno d'ebano con una poltrona di velluto verde scuro, e con accanto una porta con su inciso in lettere argentate "Head Boy". Al vertice della stanza, tra le due porte, c'era un imponente camino in mattoni rossi e neri, sulla destra aveva una colonna intagliata con un leone rampante, sulla sinistra invece vi era inciso un serpente. Nel centro esatto del camino splendeva uno stemma. I due ragazzi si avvicinarono per osservarlo meglio: vi era incastonato un leone dorato avvolto da un serpente argentato, la testa del quale era nella bocca del felino. "Mi piace lo stemma" esordì Draco "un serpente che soffoca un leone." "Veramente" gli fece osservare la ragazza "rappresenta un leone nell'atto di uccidere un serpente." Il biondino si volse lentamente per incrociare lo sguardo sprezzante di Hermione. Questa ora lo stava fronteggiando con tutto il corpo, le mani poste sulla sua esile vita, il peso del corpo leggermente spostato sulla destra. "Ascoltami bene Malfoy" iniziò la ragazza "Non ho alcuna intenzione di passare un intero anno a litigare a discutere con te, tanto più che dovremo lavorare in coppia.." "Nemmeno io." La interruppe Draco. "..indi per cui ti propongo una tregua." "Una tregua?" ripeté incredulo lui. "E' quello che ho appena detto. Oltre che presuntuoso sei pure sordo Malfoy?" osservò sarcastica lei. #Farò finta di essere davvero sordo per questa tua battuta, maledetta # "Che genere di tregua?". "Basta con i nomi tipo "Mudblood, know-it-all,.." "Furetto, git.." aggiunse Draco. "Appunto. E basta con le battute e gli insulti pesanti. Comportati da ragazzo adulto e maturo quale dovresti essere, almeno per quest'anno, poi dopo potrai riprendere il tuo stupido giochino." Concluse Hermione. "Perché hai usato solo la seconda persona e il condizionale? Per te il discorso non vale?" "Io sono già adulta e matura." #doppiamente maledetta # "Allora ci stai?" chiese la brunetta allungando la mano. "Ci sto a patto che siano incluse anche le battutine sarcastiche nella tregua." "Troppo argute per il tuo misero cervellino?" Se lo sguardo uccidesse Hermione sarebbe già morta, così si affrettò a dire: "Scherzavo! Ok. Basta anche con le battutine." Allora Draco riluttante le strinse la mano. Non appena le due mani si toccarono Hermione fu colpita da un dolore agli occhi ed ebbe una visione: vide la stanza di notte al chiaro di luna.una poltrona..sangue.. Poi la voce di Draco le fece riaprire gli occhi. "Ehi Granger che ti è successo?" "Che cosa? Che hai detto?" "Ti ho chiesto cosa ti è successo? Appena hai toccato la mia mano hai chiuso gli occhi ed hai iniziato a respirare velocemente. Soffri per caso di qualche strana malattia babbana?". Hermione si sedette sul divano e fissò Draco con uno sguardo impaurito. "Ho avuto una.#ma siamo sicuri che fosse una visione? E poi perché dovrei parlarne proprio con Malfoy?#..no niente. Sono solo un po' stanca. Me ne vado in camera mia." E se ne andò. La stanza di Hermione era anch'essa circolare: a destra vi era una portafinestra con larghe tende rosse, la quale si apriva su un balcone in pietra che dava sul lago. Seguiva un grande armadio in legno di ciliegio, un camino, una poltrona in velluto rosso e accanto un bellissimo letto a baldacchino. Alla base del letto c'era il suo baule. Hermione si diresse verso il letto, vi si gettò sopra, e senza neanche essersi cambiata si addormentò. "Tu hai fatto cosa? Con chi?" urlò Ron la mattina seguente a colazione. Hermione non rispose, odiava ripetere le cose due volte, continuò a mangiare. Fu Harry che rispose per lei. "Hai capito benissimo Ron. E poi lo sai che Herm odia ripetere quello che dice." La ragazza annuì rivolgendo all'amico uno sguardo di gratitudine, il quale ricambiò con un leggero cenno del capo. "E' tutto qui quello che hai da dire Harry? Non ti sconvolge il fatto che la nostra Mione abbia fatto la pace con quell'essere? Hai già dimenticato cosa ci ha fatto passare quel tizio in tutti questi anni?" "Non ho dimenticato Ron. Punto primo: non hanno fatto la pace, ma una tregua. Secondo: la nostra Hermione è intelligente, matura e ha ottimi voti in Defence Against the Dark Arts. Mi fido di lei e so inoltre che quello che fa è il frutto di un ragionamento logico e cosciente." Ron gli lanciò uno sguardo della serie "ti-odio- quando - fai- il - saccente", mentre Hermione gli disse :" Grazie Harry,sei un amico. Tuttavia rimani sempre tu il migliore in D.A.D.A. Nonostante io studi come una matta riesci sempre a ottenere tu il massimo." C'era una punta d'invidia nelle sue parole. "Ragazza mia, è ovvio che tu non riesca a battermi, d'altronde sono io the boy who lived, mica tu." Ribatté Harry gonfiando il petto e dandosi un'aria importante. "Ma smettila!" gli gridò Ron lanciandogli un pezzo di toast e beccandolo in piena faccia. I ragazzi risero e diedero inizio ad una guerra di toast volanti, che coinvolse presto anche tutti gli altri tavoli. #E poi ero io quello infantile # pensò Draco mentre osservava la scena con una smorfia di disgusto. L'ora dopo durante un test di Pozioni.. "Mione.ps..Mione.." La ragazza alzò leggermente gli occhi dal suo compito per incrociare quelli di un Ron disperato "Qual è la risposta alla domanda numero 5?" "Non te lo dico." "Perché?" "Perché ieri avresti dovuto studiare invece di.."."Ma bene signorina Granger, si crede così superiore da poter suggerire ai suoi amichetti senza che io lo noti?" "Veramente professore.". "Non ho chiesto il suo parere signor Weasley, si concentri sul compito invece di blaterare." Rispose secco Snape sedendosi alla sua cattedra. "Dieci punti saranno tolti a Gryffindor".Risatine degli Slytherin.".. e la signorina Granger, essendo così saccente e presuntuosa, per una settimana avrà l'onore di recarsi tutte le sere nella mia aula a pulire". La ragazza era sbalordita: "Ma professore.di sera..non posso..è vietato.." "Signorina Granger sbaglio o lei è la nuova Head Girl?" "Non sbaglia affatto ma." "Dunque, sempre se non erro, a lei è concesso girare per la scuola fino a tarda notte." "Esatto ma.." "Allora, devo dedurre che lei, nonostante sia ormai abbastanza grande, abbia paura del buio?" "No ma.." "Stando così le cose, il suo collega, il signor Malfoy, la scorterà qui ogni sera e la terrà d'occhio in mia vece." "Un momento professore" intervenne Harry, dato che Hermione era rimasta ancora più sbalordita e non riusciva più a ribattere. "essendo io un Prefetto vorrei rimanere io con la signorina Granger e ." "Mi consideri forse uno stupido Potter? So benissimo che se ti concedessi di controllarla l'aiuteresti. Altri 5 punti saranno tolti per avere contraddetto e offeso il professore. E ora, chiarito ogni dubbio, rimettetevi subito al lavoro!"
