Kurt POV:
- Fanny! Vieni qui principessa è ora della pappa! Ma dove diavolo si è cacciata quella piccola canaglia? Fann...oh mio Dio! -
Ed è così che è incominciato tutto.
Quella mattina mi ero alzato da poco e stavo chiamando la mia Labrador di 9 mesi per darle da mangiare quando ho visto con orrore il suo guinzaglio per terra e la porta aperta.
"Che idiota che sono! Dovevo essermi sicuramente dimenticato di inchiavare la porta e quella diavoletta doveva essere uscita di notte!"
Mi stava salendo il panico "E se l'avessero investita? Se qualcuno l'avesse trovata e portata a casa? No questo è impossibile dato che ha ancora il ...manteniamo la calma, un bel respiro Kurt. Qual è la prima cosa da fare in questi casi? Ma certo! Stampare dei volantini!".
Così, in circa 3 ore, avevo stampato sugli 800 manifesti con la foto di Fanny, il mio numero di cellulare, il mio indirizzo e la richiesta, a caratteri cubitali, di riportarmi la mia adorata cagnolina.
Nelle successive 2 ore avevo tappezzato tutta Lima di fogli e ad ogni puntina che infilzavo sentivo l'ansia crescere.
Finito il mio lavoro ero tornato a casa e avevo appiccicato gli occhi alla porta e le orecchie al telefono nella speranza che qualcuno avrebbe bussato da un minuto all'altro con la mia piccolina in braccio.
Le ore passavano e il silenzio mi stava uccidendo, complice di questo omicidio l'agitazione e il rimorso, per non parlare della promessa di inchiavare, d'ora in poi, SEMPRE la porta, anche solo per andare a prendere il giornale sotto casa.
Dopo 6 ore di attesa mi sentivo le palpebre pesanti e, contro la mia volontà, le stesse hanno ceduto, per poi riaprirsi subito dopo.
Quello che mi aveva impedito di addormentarmi era un suono squillante e metallico che la mia mente stanca non aveva processato subito. Il suono, ripetuto, aveva poi acquistato una certa familiarità "IL CAMPANELLO!".
Scattato in piedi come una molla mi ero diretto alla porta e aprendola avevo trovato due bellissime sorprese:
1. Fanny sana e salva.
2. Un bello sconosciuto dai ricci scuri e ingellati con un sorriso stampato in faccia, la mia cagnolina in braccio e uno dei miei volantini in mano.
Prima che potessi anche solo dire qualcosa un grandissimo sorriso a 32 denti, ma che dico 78 denti, mi si era stirato in faccia e avevo ripreso Fanny nelle mie braccia che sembrava altrettanto felice di rivedermi.
Lo sconosciuto stava per andarsene, quando, quasi senza pensare, l'ho richiamato.
- Hey, ehm -
- Blaine - mi ha anticipato.
- Oh, bè Blaine, visto che hai riportato sana e salva Fanny a casa, ti andrebbe di ehm...prenderci una pizza insieme? Sai per ringraziarti...-
"COSA STO FACENDO? Bhè ma come faccio a resistere a certi occhi? Sono color ambra e sono dolci come il miele...in fondo, è un vero peccato farsi scappare delle tali occasioni...e quando mi ricapita di poter invitare un bellissimo salvatore di cagnoline a cena?! Oh bhè, forse dovrei andarci coi piedi di piombo...l'unica cosa che so di lui, fin ora, è che è spettacolarmente perfetto ( ma siamo sicuri che esiste o è solo una mia fantasia? ) e che si chiama Blaine. Diciamo che la pizza servirà anche a fare conoscenza? Oddio e se rifiuta? Mi sentirò un vero idiota! Forse ho fatto una mossa azzardata...non uscirebbe mai con uno come te Kurt, scordatelo! E poi non è detto che sia gay...probabilmente non lo è! Sto andando in panico, devo ricordarmi di non essere più così precipitoso negli inviti...".
- Ci sto! Alle 8 al Bel Grissino? -
"Aspetta. Ci sta? Potrei morire! Kurt devi rispondere! Ti ricordi come si parla vero? Lettera dopo lettera dai non è difficile, lo fai anche troppo tutti i giorni".
- Certo...a domani -
- A domani -
Occhiolino.
"OH MIO DIO".
Blaine POV:
Ero pronto per uscire. Era una giornata come tutte le altre: avrei fatto altre audizioni poi sarei andato a lavoro, avrei aspettato che una delle mille agenzie mi avrebbe fatto sapere se ero stato preso per qualche stupida pubblictà o per un piccolo ruolo in un musical di scarso successo e sarei andato a dormire.
Non immaginavo che quel giorno avrei incotrato l'amore della mia vita.
Dopo l'ennesima audizione, andai al bar. Iniziai a correre, un'altra volta in ritardo e avrei perso l'unica fonte di guadagno che mi faceva pagare l'affitto.
Per un pelo non si chiudevano la porta in faccia, stava per iniziare l'orario di punta avrei avuto da fare per tutta la giornata.
Dieci minuti dopo essermi preparato vidi un ragazzo che attaccava dei volanti dappertutto. Riuscì a capire che aveva perso il suo cane. Se ne andò subito.
Incominciavano ad arrivare clienti su clienti ma io ero praticamente ipnotizato da quel ragazzo.
- Blaine! Blaine! Svegliati! I clienti non si servono da soli! -
Iniziai a servire, ma avevo l'immagine di quel ragazzo in testa, non riusciva a lasciare la mia mente, volevo assolutamente conoscerlo.
Il servizio finì prima di quanto pensassi, così me ne andai prima del solito e con qualche mancia da poer spendere.
Notai tutti i volantini che il ragazzo di prima aveva attaccato pratiamente ovunque. Avevo ragione. Aveva perso il suo cane.
"Magari se ritrovassi il suo cucciolo potrei conoscerlo..." pensai "Andiamo non fare lo stupido, pensi proprio che quel ragazzo vorrà uscire con te? Sicuramente non sarà single, otrebbe anche non essere gay".
Lima sembrava così vuota. Vidi un un cane che incominciò ad annusarmi, accarezzandolo notai anche che quel cucciolo portava il collare.
"Deve essere di qulcuno" pensavo a quei volantini. Ne vidi uno proprio di fianco a me. Non era solo il cane di qualcuno, era il Suo cane.
Staccai il volantino dalla parete, presi il cane in braccio e lo poggai su sedile posteriore della mia macchina.
- E così tu saresti Fanny. Chissà da quando tempo ti ceracava il tuo padrone -
Lessi l'idirizzo sul foglio: numero 127 di Ripper Street. Quella era la via della gente ricca.
"Non uscirà mai con uno come te, Blaine" il ane cominciò ad agitarsi. Girai l'angolo e parcheggai l'auto. Entrai e chiesi al portiere di Kurt Hummel.
- Apprtamento numero 210 al terzo piano - mi informò.
Incominciai a salire le scale, poi entrai in un lungo corridoio. Senivo salire un brivido sulla mia schiena: lo avrei visto e avrei parlato con lui.
Non riuscivo a rilassarmi. 206, 207, 208...210 "Calmati fai un bel respiro e sorridi, sorridi più che puoi"
Suonai il campanello due o tre volte quando lui mi aprì la porta. "Blaine non sudare come tuo solito...sorridi...fai il sorriso più bello che puoi permetterti".
Gli porsi la sua cagnolina, non gli dissi nulla.
"Blaine lui è troppo perfetto per chidere a uno come te di uscire" così feci per andarmene.
- Hey, ehm... - aveva una voce bellissima e appena lo sentì parlare mi girai di scatto. Forse avrei avuto un'occasione almeno per diventare suo amico.
- Blaine - lo anticipai.
- Oh, bè Blaine, visto che hai riportato sana e salva Fanny a casa, ti andrebbe di ehm...prenderci una pizza insieme? Sai per ringraziarti... -
OH MIO DIO. Ero al settimo cielo "Te lo sta chiedendo non puoi dire di no, non sprecare questa occasione, Blaine non fare lo stupido non puoi rifiutare, non puoi sperare che lui perda di nuovo la sua cagnolina per fare in modo di rivederti ancora".
- Ci sto! Alle 8 al Bel Grissino? - azzardai.
"Sei uno stupido Blaine...stupido, stupido, stupido...non puoi prendere l'iniziativa così".
Mi girava la testa e facevo tutto c'ho che avevo in mente...poi tornai per un secondo coi piedi per terra "Dirà di no...lo sai".
- Certo...a domani - rispose.
Oddio che voce...che occhi. E' lui l'uomo della mia vita.
- A domani - conclusi con un occhiolino.
"Sono appena entrato in un sogno".
