I Treni a Vapore (Sogno di Tornare da Te)

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché voglio sognare
e nel sogno stringo i pugni
tengo fermo il respiro
e sto ad ascoltare
qualche volta sono gli alberi d'Africa a chiamare
altre notti sono vele piegate a navigare.
Sono uomini e donne piroscafi e bandiere
viaggiatori viaggianti da salvare
delle città importanti mi ricordo Milano
livida e sprofondata per sua stessa mano.

Quante volte ho sognato di tornare da te
A volte per dirti che non era servito a niente
Che non ero riuscita ad essere felice
Nel sogno ti chiedevo di tornare insieme
E tu rifiutavi sempre.

Altre volte invece ero come una regina
Ti guardavo dall'alto ti ridevo in faccia
Tu non mi portavi rancore neanche stavolta
Mi guardavi soltanto coi tuoi occhi stupiti
Non permettevi a nessuno di prendersela con me
…E no, neanche così volevi tornare insieme.

Avrei voluto dirti che l'avevo pagata
Che ti avevo deluso ma anch'io ero stata delusa
Mi sembrava quasi di risarcirti così
Invece, sai… è andato tutto bene
Per quanto si possa dire che è andato tutto bene
Ho una vita felice normale
La vita di un qualunque giorno normale
Spese, conti, un po' di noia
Nessuno che ci viene a cercare
Ho solo dovuto venire a patti
Col mio normale, umano egoismo
Non sono una persona che sacrifica se stessa
Capace di fare tutto per aiutare un altro
Come sei tu

E questo mi fa un po' male al cuore
Mi credevo migliore
Ma ci vivrò e imparerò
Forse col tempo a diventare migliore
Questa vita la devo a te
Per quanto non sia perfetta
Ovunque tu sia stanotte
Se mi pensi o se non mi pensi
Non posso che dirti
Grazie.

E se l'amore che avevo non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo non sa più il mio nome
come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.
Come i treni a vapore
come i treni a vapore
il dolore passerà.

Bisogna sempre guardare a chi sta peggio di te
Ma questo vale per gli altri, non per me
Questa era la mia incoscienza, il mio egoismo
Chi mai può stare peggio, pensavo
Di come sto io adesso?

E vederti diverso vederti star bene
Mi faceva sentire più invidiosa e infelice
Non avevo mai avuto il coraggio di dirtelo
Ma mi piacevi, mi piaceva il tuo sguardo lontano
Il bisogno che avevi di essere consolato
L'amarezza nel tuo cuore
Anche quelle cose ora sembravano cambiate
Più dolci, meno pungenti anche se dolorose
Come mai avresti potuto capirmi
Se non eri più infelice
Se non avevi dovuto rinunciare
A una parte di te

Ovunque tu sia ancora ti penso
Sai, l'uccellino non è più in gabbia
Ho smesso di dipendere dagli altri
So camminare con le mie gambe
Tu ti sentivi più in gabbia di me
Ma penso fossi più libero anche allora
Non ti aggrappavi più al tuo dolore
Ne facevi un'arma per aiutare

E vorrei dirti di non vergognarti
Di non tenere mai la testa bassa
Tu non hai rinunciato a nulla
Tu non hai perso una parte di te
Chiunque tu sia sei qualcosa di splendido
Qualcuno che dà coraggio e rende forti
Io spero solo che ci sia sempre
Qualcuno che te lo ricorda con te
Se ho vinto la mia battaglia
È a te che lo devo
E anche se sono troppo debole
Per essere adatta a te
Mi piaci ancora, mi piacerai sempre
Grazie.

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché so sognare
e mi sogno i tamburi
della banda che passa
o che dovrà passare
mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani
i ragazzi della scuola che partono già domani.
Mi sogno i sognatori che aspettano la primavera
o qualche altra primavera da aspettare ancora
fra un bicchiere di neve
e un caffè come si deve
quest'inverno passerà.

Ho avuto un breve sogno in questa mia vita vorticosa
Un breve attimo in cui ho potuto essere io
Su quell'attimo è scritto il tuo nome

Devo sempre pensare agli altri prima che a me
Sempre pensare alle apparenze prima che a me
Non posso permettermi di essere debole, di fare i capricci qualche volta
Per questo volevo un giorno in cui qualcuno
Pensasse a me per una volta

Sei stato il primo a prendersi cura di me
Senza chiedere nulla in cambio
A pensarci ti ho chiesto proprio
Quello che chiedono gli altri a me
Sono stata come una bimba in un parco di divertimenti
Ho vissuto il mio sogno
Tu mi hai trattato proprio come una bimba
Con me hai accettato di essere anche tu bimbo
Per un giorno
Mi sono infatuata di te
Come di una bambola, o di un fratello
Che vizia la sorellina
Il mio egoismo è stato desiderare
Di poterti tenere solo per me
Di poter pensare soltanto a me
E lasciar perdere gli altri

Poi ho dovuto tornare quella di prima
Sono dovuta diventare molto più forte di prima
Non c'era scelta, avevano bisogno di me
E mi sono accorta che non è male essere forti
Non è male avere qualcuno che ha bisogno di te
Ti fa sentire bene, ti fa sentire utile
Proprio come dev'essere per te
Non ti ho più rivisto, sei scomparso nel nulla
Dove sarai? A volte sogno di rivederti
Mi chiedo cosa mi diresti
Se ti piacerebbe come sono diventata
È anche merito tuo se ci sono riuscita
Di quel ricordo che abbiamo condiviso
Che ancora conservo come un grande tesoro
Sarò sempre forte per quel ricordo
E stanotte
Faccio una pausa durante questo ballo
Sollevo la testa un attimo da queste carte
Guardo il cielo, ti penso
E ti dico
Grazie.

E se l'amore che avevo non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo non sa più il mio nome
come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.

–Fiorella Mannoia

A voi che mi avete accompagnato per un attimo del mio cammino
A voi che qualche volta mi avete tenuto la mano
A voi che mi avete regalato una lacrima o un sorriso
A voi che farete sempre parte del mio passato
A voi che a volte non ho capito come avrei dovuto
Ma per cui sempre ho provato un affetto sincero
A voi che mi avete ogni volta insegnato qualcosa
Forse senza di voi non avrei mai visto la meta
Senza di voi non avrei raggiunto la felicità
Spero che anche voi dovunque siate
Non perdiate mai il sorriso
Che possiate essere felici sempre.
Grazie.