Domani nella battaglia pensa a me

"Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro al tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia. Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori"

Shakespeare, Riccardo III

Aspetto questo momento da così tanto tempo.

La resa dei conti.

Domani nella battaglia pensa a me, quando dovrai scegliere fra la vita e la morte, quando sarai davanti ai tuoi nemici con la bacchetta sguainata.

Fatti colpire, amore mio, scegli la morte.

Scegli la morte.

Scegli me.

Aspetto fremente la battaglia.

Se avessi un cuore, batterebbe impazzito fra le mie costole dilaniate.

Conterò i secondi che ci separano come fossero barriere, stati, continenti interi.

I minuti sembrano oceani.

Ogni mio pensiero, ogni mio ricordo è una tortura.

Fra di noi ormai si frappone il mondo intero, ma non è bastato morire per farmi smettere di pensare a te.

La vita e la morte sono diventate il nostro tormento; lo scorrere lento dei giorni sgocciola via senza avere senso.

Piango tutto il tempo che non passo a guardarti, a baciarti, a toccarti, a parlarti.

Quanto è inutile la mia pace eterna, senza di te!

Che tragico spreco, la mia morte senza te.

Domani nella battaglia pensa a me.

Pensa a quando mi tradisti, sperando che Voldemort uccidesse solo Lily.

Che assurda e vana gelosia.

Solo con la mia morte ho capito quanto fossi disperato.

Ho dovuto essere seppellito per vedere il vuoto che ti ristagnava nel petto, da quando avevo scelto lei.

È bastato poco per vedere la tua anima in lacrime.

E con la vita mi è scivolato via il rancore.

Come ho potuto odiarti?

Ti sono vicino.

Ti amo.

In morte più che in vita.

Quando verrai colpito, la tua anima cadrà lieve fra le mie braccia.

Domani nella battaglia pensa a me, e scegli la morte.