John Watson sapeva che il suo migliore amico - il suo coinquilino - Sherlock Holmes non era morto.
Non poteva!
Lui non avrebbe mai permesso che la gente lo ritenesse uno stupido, un impostore; persino un criminale.
Non si sarebbe mai ucciso.
Lui che voleva avere l'ultima parola su tutto; che riteneva se stesso l'unica persona degna di sopravvivere più a lungo di Dio, solo per dimostrare di essere più intelligente anche di lui…
Era semplicemente impossibile.
Certo, l'aveva visto con i suoi stessi occhi gettarsi da quel tetto.
Ma questo non provava niente.
Una persona normale sarebbe morta, ma Sherlock non era una persona normale.
Era in grado di non mangiare e non dormire per giorni interi, senza sentirne il benché minimo bisogno.
Non si riposava mai, muovendosi avanti e indietro come in preda a spasmi febbrili.
Poteva definirsi, quella, una persona normale?
Quindi, perché mai credere che potesse sottostare alle normali leggi che regolavano la vita e la morte?
