Amore al "Lumaclub"
Vestito, scarpe, trucco, capelli...
Era tutto in ordine. Scesi le scale e mi diressi verso la Sala Comune. Avevo scelto un vestito semplice, sul rosa, abbastanza scollato e al ginocchio. Ormai i miei capelli non erano più crespi come un tempo ma li avevo sistemati con qualche forcina in modo da incorniciare il mio viso. Com'era mia abitudine non avevo ecceduto nel trucco ma nel complesso ero davvero bella. Tutti i miei compagni, compreso quel deficiente del ragazzo che mi piaceva alias Ronald Weasley, mi fissavano a bocca aperta. Del resto non capitava tutti i giorni di vedere la secchiona, Hermione Granger, in ghingheri per un appuntamento. Anzi, ad essere sinceri, non capitava dall'epoca di Krum e del Ballo del Ceppo. In verità quella sera avevo la cena di Natale al "Lumaclub" e avevo chiesto a Cormac McLaggen di essere il mio cavaliere. McLaggen era un bel ragazzo ma un po' superbo e fissato con il Quiddich, però era anche il principale rivale di Ron e in questo modo speravo di attirare la sua attenzione. Ormai Ron e Lavanda uscivano insieme da un mese ma speravo di poter ancora conquistare la sua cretinissima ed inutile persona. Ron non è un granché ma è un ragazzo simpatico, dolce e amichevole, sembra più un fratello che un ragazzo e non so davvero cosa io cerchi di fare con lui. Forse visto che ho sempre dato per scontato il suo interesse nei miei confronti ora lo voglio riconquistare... Sono le otto ed un elegantissimo Cormac McLaggen mi viene a prendere. Sotto gli sguardi invidiosi delle mie compagne e stupiti dei miei compagni ci dirigiamo verso lo studio di Lumacorno. Cormac inizia a parlare della scuola e ne rimango piacevolmente stupita. A quanto pare non sa parlare solo di Quiddich! Esprimo le mie opinioni e riesco a costruire un bel discorso con lui. Non l'avrei mai creduto possibile ma quest'uscita si sta rivelando piena di sorprese. Cormac indossa una camicia nera piuttosto sbottonata e dei pantaloni scuri, le scarpe sono nere anche se da tennis e ha la cravatta rosso scuro infilata nella tasca. Ho già avuto modo di vederlo litigare con quella delle divise e so quanto gli diano fastidio. Alla festa c'è parecchia confusione ma ciò non impedisce a Lumacorno di mettersi sempre in risalto accanto ai suoi pupilli. Cormac è rilassato e perfettamente a suo agio in questo clima ma io mi sento un po' oppressa, perciò mi prende per mano e mi porta in un angolo piuttosto tranquillo, dietro una tenda. -Tutto okay?- gli sorrido, grata che lui abbia capito il mio disagio. Mi devo davvero ricredere su Cormac, magari Ron avesse un pizzico del suo charme... ma l'ho davvero pensato? -Sai, quando uno non è abituato... ci si sente come chiusi in una scatola-
-si... cosa... cosa vorresti fare finita la scuola?- ora mi risponderà che giocherà a Quiddich ed io mi sono già pentita di averglielo chiesto. -Vorrei lavorare come Medimago. Sai, mio padre era un grande ed io mi sento portato... sai quando vedi qualcuno soffrire e provi il desiderio impellente di aiutarlo a sentirsi meglio? -
Okay chi sei tu? È cosa ne hai fatto dello spocchioso Cormac McLaggen?
-tu cosa vorresti fare?- inizio a parlare del C.R.E.P.A e lui sembra così interessato.
Passiamo ore e ore a parlare dietro la tenda. Ormai non sento più nemmeno il rumore della festa sebbene a separarci dalla confusione ci sia soltanto un lembo di stoffa, ma mentre io e Cormac impariamo a conoscerci, esponiamo le nostre idee e discutiamo sui nostri gusti, tutto diventa lontano e ci siamo solo noi due. Più parliamo più faccio caso a particolari che prima non avevo mai notato: ad esempio i suoi occhi sono castano chiaro ma diventano quasi verdognoli a seconda dell'intensità della luce. Quando un discorso verte a suo sfavore la sua bocca si piega leggermente e gli viene una piccola fossetta...quando sorride le sue guance si arrossano un po' e suoi occhi brillano. Quando è perplesso si morde il labbro e poi lo sfiora con la punta della lingua...Dio che labbra! Ho voglia di baciarle fino allo sfinimento! Aspetta...che COSA?! Ho appena pensato di baciare Cormac? Io amo Ron! Vero? Ehm... vero? Beh... in realtà Ron è così infantile, prepotente, testardo, sessista ed è impossibile avere discussioni costruttive con lui. Gli voglio un gran bene ma è come un fratello. Invece Cormac è intelligente, aperto, sincero, bello e c'è un lato di lui molto dolce e altruista. Lo sto scoprendo a poco a poco e mi rende felice. -Cormac... -
-Si?-
-Posso chiederti come mai di solito non sei così con gli altri?-
-Oh si. Beh... sembra un po' stupido ma la verità è che il mio migliore amico mi ha abbandonato perché era invidioso del mio talento nel Quiddich così io non mi sono più voluto avvicinare a nessun altro e l'atteggiamento da superiore mi rende invulnerabile. Così evito di essere…ehm… Hermione?- le mie mani sono avvolte al suo collo e il mio corpo è premuto contro il suo. Non so nemmeno io da dove venga tutta questa "iniziativa"
-Non farlo okay? Chiunque fosse quel ragazzo è un cretino. Fidati degli altri. –
La mia voce è arrochita dal desiderio, McLaggen ha davvero un corpo stupendo. Non posso fare a meno di immaginarlo nudo e magari anche bagnato... oh mio... wow...
-Grazie - sussurra. Mi sciolgo nei suoi occhi, l'unica cosa che riesco a dire è:
-vischio. -
Cormac alza lo sguardo e sorride. Un piccolo ramoscello di vischio pende sulle nostre teste. Abbassa di nuovo gli occhi ed i miei vi si immergono.
Le nostre labbra si sfiorano, si uniscono, sento la sua lingua bussare e schiudo le mie.
Dio quanto è bravo!
La sua lingua massaggia e succhia la mia ed io sono molto accaldata. Sospiro quando scende a baciarmi il collo. Cerco di allentare i lacci del vestito e mi scopro parte del seno, le sue labbra mi sfiorano e sento i capezzoli indurirsi. Purtroppo non posso fare di più con tutta questa gente.
Dannazione!
Si separa da me con uno sguardo profondo e vorrei scappare da questa festa e portarlo via.
Magari nella mia camera da letto...
Mi bacia di nuovo ma stavolta a fior di labbra. Mi aiuta a risistemare il vestito.
Sorrido.
-Balliamo?- mi porta sulla pista mentre inizia un lento.
Sala Grande. Mattina
-Allora...com'è andata la festa?- chiede una curiosissima Calì Patil mentre Ron, Ginny, Harry e Lavanda mi guardano comprensivi, come se la mia serata fosse stata un disastro-Bene.-
-Sul serio? No ... perché sai...Cormac non è esattamente un simpaticone-
-Magari non sarà un comico ma è un ragazzo maturo e intelligente - i miei amici mi guardano sconvolti, Ron mi chiede se sono sotto Imperius. Cormac McLaggen fa il suo ingresso in Sala e si avvicina al tavolo di Grifondoro. Mi sposto e gli sorrido, lui viene verso di me. Quando si siede al mio fianco lo bacio sulle labbra con passione.
-'giorno amore. Dormito bene?- credo che Ron sia svenuto e che Harry stia controllando che a Ginny non venga un infarto, anche se il Prescelto sorride. Harry mi conosce meglio di chiunque altro.
-Come un bambino.- sorride Cormac.
Lo vedo chiedere scusa a mezza tavola per i suoi atteggiamenti, Harry gli stringe la mano e Ginny gli sorride, ancora un po' rossa.
Lo bacio di nuovo. Credo di essere entrata in uno stato di adorazione delle sue labbra.
Oh si, Ron è davvero svenuto.
Pazienza.
