LIGHT OF MY LIFE

LA MISTERIOSA LEONESSA

Africa.

Di note c'erano delle giraffe in un prato che mangiavano l'erba,con accanto pochi alberi.

Il vento passò,sollevando diverse figlie e le giraffe si misero in movimento.

Lo stesso fecero i tre elefanti davanti allo stagno,delle scimmie saltarono da un albero all'altro,degli uccelli seguivano la fila degli animali che si era arricchita di rinoceronti e tutti gli animali della zona stavano andando nella stessa direzione.

Si dirigevano verso una gigantesca rupe in mezzo ad una valle.

La parte più grande della rupe era una roccia allungata immensa,verticale,anche se leggermente inclinata all'indietro,poi c'era una seconda roccia allungata in avanti,molo grande,che era inclinata a 40 gradi verso l'alto ed era sostenuta da una terza roccia verticale al di sotto di essa che teneva verso l'alto la parte finale.

Sulla cima c'era un babbuino con il volto blu,il muso rosso,la pelliccia della testa e della pancia bianca,mentre il resto del pelo era blu scuro.

Il Sole sorgeva.

Sopra la rupe,in cielo,c'era lo spirito del leone che era vissuto in quella zona,morto ormai da anni.

Gli animali chinarono la testa verso il basso,mentre un uccello dalla piume blu e nere,con il becco rosso e le piume della pancia bianche volava verso la rupe.

Un leone e una leonessa si stavano dirigendo verso il babbuino e la leonessa,dagli occhi azzurri,portava la figlia tenendola per la collottola.

Il babbuino li abbracciò,poi prese il cucciolo e lo mostrò agli altri animali,poi lo prese in braccio e gli fece un segno sulla fronte con una sostanza rossa.

Dietro due leoni c'era un facocero con sul dorso una mangusta.

"Ah Pumbaa,guarda il piccoletto."disse la mangusta "Ha staccato la faccia al padre e già sappiamo chi lo tirerà su,vero?"

"I suoi genitori."disse il facocero.

"D'accordo,certo,tecnicamente,ma chi sarà ad insegnargli le cose fondamentali,come rotolarsi nel fango e scovare larve?"

La mangusta saltò giù dal facocero "Già lo vedo,amico.

Sarà come ai vecchi tempi.

Tu io e il piccoletto."

Il babbuino rise "È una femmina."

"Femmina..."disse la mangusta,poi lui e il facocero si guardarono spaventati "FEMMINA!"

I due animali svennero.

Tempo dopo,dalla grotta dove dormivano i leoni,nella rupe,uscì fuori la piccola leonessa,che era in grado di camminare e osservò il panorama "Wow."

Lei provò a scendere,ma il lenone la fermò.

"Ferma."disse il leone mettendole la bocca sulla collottola,sollevandola e mettendola dove era prima di muoversi.

Lei provò ad allontanarsi ridendo e il leone la fermò con la zampa sinistra.

"Ehi,dove stai andando così di fretta?"disse il leone che la sollevò con la zampa.

"Papà,lasciami."disse lei che fu rimessa a terra.

"Bene,voglio solo che tu faccia attenzione."disse il leone,lei però cercò di prendere una farfalla che le volava intorno, così lui le mise la zampa sulla coda,bloccandola "Chiara,mi stai ascoltando?

Gli incidenti possono accadere.

Potresti finire per farti male o..."

"...O essere calpestata o mi potrei perdere."disse Chiara "Si,lo so."

"E ricorda,voglio che tu rimanga nelle terre del branco ..."disse il leone.

"Tutto il tempo,lo so."disse Chiara "E se per caso incontro degli estranei non ci devo parlare,devo tornare subito a casa.

Va bene,d'accordo,posso andare adesso,per favore?"

La leonessa si avvicinò al leone.

"Molto divertente."disse il leone.

"Obbedisci a tuo padre,chiara."disse la leonessa.

"Si,mamma."disse Chiara.

"E stai lontana dalle Terre Esterne."disse il leone.

Arrivò l'uccello dalla piume blu e si posò accanto a loro "Li non troverai altro che fuorilegge pronti ad aggredirti per riempirsi la pancia."

"Zazu ha ragione."disse il leone "Mai voltare le spalle agli estranei."

"Veramente?"disse lei "Come mai?"

"Lascia stare."disse il leone.

"Ma papà..."disse Chiara.

"Un giorno capirai."disse il leone "Quando camminerai nella rettitudine del potere,allora potrai sapere.

Imparerai l'ardua danza della del branco e ad essere spietata e astuta.

Puoi andare adesso."

Lui le fece una carezza e lei andò via.

"E rimani sul sentiero che ti ho tracciato."disse il leone.

"Oh Simba,dimmi un po' chi ti ricorda?"disse la leonessa.

"Eh?"disse Simba "Cosa?

Chi?"

"Anche tu,da piccolo,eri testardo come lei."disse la leonessa.

"Lo dico per questo."disse Simba "Ti rendi conto dei pericoli che abbiamo incontrato?"

Le leonessa lo spinse a terra con le zampe anteriori "Vuoi dire dei pericoli che tu hai incontrato.

Saprà cavarsela."

La leonessa entrò dentro la caverna.

"Ehi Timon!"disse Simba "Pumbaa!

Venite qui."

Il facocero,con la mangusta,si diressero verso Simba.

"Buon giorno,mio capitano."disse Timon.

"Voglio che voi due teniate d'occhio chiara."disse Simba "Ho paura che esca dai confini."

"Non preoccuparti,Simba."disse Timon "Le staremo addosso come la puzza sui facoceri."

"EHI!"disse Pumbaa.

"È la cruda verità,Pumbaa."disse Timon "Accettala."

"Ragazzi conto su di voi."disse Simba "Il pericolo potrebbe nascondersi dietro ogni roccia."

I due andarono.

Chiara correva dietro ad una farfalla "Ehi,aspetta!

Voglio solo giocare!"

La farfalla si mise su una roccia.

Chiara si abbassò "Il grande cacciatore ha avvistato la preda."

Chiara spiccò un salto e finì sulla roccia,perdendo la farfalla e vide che c'era un grosso panorama.

Ad alcuni chilometri di distanza iniziava in deserto,delimitato da un fiume che lo separava dalla zona verde.

"Che forza."disse Chiara "Quella laggiù deve essere la Terra Esterna.

Chissà cosa c'è la in fondo."

Pumba le arrivò alle spalle.

Lei urlò e lo stesso fecero Timon e Pumbaa.

Chiara cadde dalla roccia e finì in uno stagno.

"Oh non preoccuparti Chiara,lo zio Pumba viene a salvarti!"disse facocero che si tuffò nello stagno.

Timon si mise le zampe sulla testa "Oh no!"

E che gli dico?!

Ascolta Simba,la buona notizia è che abbiamo trovato tua figlia,la cattiva notizia è che le è caduto un facocero addosso.

Dici che se la prenderà?"

Pumbaa era sdraiato nello stagno e si guardava intorno "Chiara?

Chiara?"

"Pumbaa,lascia che ti spieghi cosa vuol dire badare a qualcuno!"disse Timon,poi chiara emerse da sotto Pumbaa.

"Scusa."disse il facocero che la seguì sulla spiaggia "Ascolta principessa Chiara,quale figlia di Simba,sai bene che non ti saresti dovuta allontanare.

Avresti potuto farti male."

"Ma...ma..."disse Chiara.

"Male?"disse Timon che saltò dalla roccia e iniziò a camminarle addosso "Simba ci ucciderebbe.

Non ti sarai mica schiacciata una vertebra?"

"Ma...ma..."disse lei.

"Ti senti la febbre?"disse Timon che saltò a terra e le prese una zampa "Ti è entrata una spina?"

"Timon,smettila."disse lei.

"A me è capitato."disse Timon.

"Molto doloroso."disse Pumbaa.

"Atroce."disse Timon che prese una piantina e la usò per coprirla dal Sole con le foglie "Cara,con una pelle come la tua,dovresti stare attenta al Sole."

Lei colpì la pianta.

"Ah,d'accordo."disse Timon "Ti piacciono le rughe?"

"Qualcuno,per favore, mi vuole dare ascolto?"disse Chiara.

"Scusa non stavo ascoltando."disse Timon "Hai detto qualcosa,principessa?"

"Non sono solo una principessa,Timon."disse Chiara "Quella è solo la metà di ciò che sono."

"E che è l'altra metà?"disse Pumbaa.

"Io sono..."disse lei "Io sono…"

"Beh,mentre ci pensi mangiamo."disse Timon che si diresse verso un tronco "Pumbaa,a te l'onore."

Il facocero sollevò il tronco con il muso.

"Larve."disse Timon.

"Che schifo."disse lei.

"Le adoro."disse Timon.

I due banchettarono e lei ne approfittò.

Chiara era appena riuscita a sgattaiolare via dai suoi zii che mangiavano le larve e si diresse avidamente verso le Terre Esterne,mentre la sua eccitazione era al massimo quando attraversò il fiume,passando su un vecchio tronco.

La cucciola ridacchiò guardandosi attorno ,essendo curiosa,ma,quando non stava guardando,raggiunse la fine del tronco e improvvisamente perse l'equilibrio,precipitando e sollevando una nuvola di polvere.

Chiara arrossì e chiuse gli occhi quando la polvere le entrò nelle palpebre,ma poi rimase senza fiato quando,all'improvviso,sentì una risata oscura provenire dalle vicinanze;saltò sulle quattro zampe e tornò indietro immediatamente,mentre gli occhi le lacrimavano.

Con la vista temporaneamente compromessa,si sentì impotente quando udì dei passi che si avvicinavano,e sembravano molto più grandi dei suoi.

Ma mentre Chiara continuava a tornare indietro,ancora una volta non riuscì a vedere dove stava andando e improvvisamente inciampò su una radice di un albero.

Quando provò a rialzarsi scoprì che non era una radice,ma un serpente a sonagli che muoveva la coda.

"Oh,no! Aiuto! Aiuto!"disse Chiara che piangeva,ma era tutta sola e si pentì immediatamente di aver lasciato i suoi zii o di essersi avventurata fuori dal sentiero segnato da suo padre.

Ma proprio quando il serpente si arrotolò all'indietro,preparandosi ad attaccare ,la zampa di leonessa calpestò la testa del serpente,rompendogli in cranio e il cervello e uccidendolo all'istante.

Chiara inspirò lentamente,non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla zampa,per un momento,ma poi lentamente cominciò a sollevare lo sguardo e vide una giovane leonessa adulta.

La leonessa aveva il pelo chiaro,ma più scuro del suo,aveva un muso allungato e sinuoso,con un naso nero appuntito,le orbite scure,gli occhi gialli, con le pupille rosse,le sopracciglia nere,come le labbra,le mancava la parte bassa dell'orecchio destro e aveva una linea più scura sulla parte centrale della testa che scendeva anche lungo il collo.

Il suo aspetto era magro e sinuoso.

Aveva gli artigli neri,sempre estratti dalle zampe.

Chiara giurò che quelli erano gli artigli più affilati che avesse mai visto,e anche il sorriso più cattivo che avesse mai visto,mentre la leonessa le sorrideva maliziosamente.

"Stai bene,piccola?"disse la leonessa con una voce gentile,ma severa.

"C-cosa…?"disse Chiara troppo spaventata,mentre fissava direttamente negli occhi la leonessa.

"Ho detto:stai bene,piccola?"ripeté la leonessa lentamente e con decisione,mentre avvicinava il suo muso al cucciolo.

"S-si...chi...chi...sei tu...e perché mi hai salvata?"disse Chiara,ancora troppo spaventata per trovare la forza per rialzarsi.

"Il mio nome è Zira,mia cara,e ti ho salvato perché sei più importante di quanto tu ti renda conto."disse Zira mentre raschiava incurante il cervello del serpente dalla sua zampa e poi allontanò il cadavere del animale morto.

"C-che significa?"disse Chiara.

"Chi è tuo padre?"disse Zira.

"Simba."disse Chiara.

"È così?"disse Zira "E tua madre?"

"Nala."disse Chiara.

"Proprio come sospettavo-sei una vittima della sue bugie,bambina."sospirò Zira scuotendo la testa.

"Che bugie?"chiese Chiara con preoccupazione "Chi mi ha mentito?"

"Nala potrebbe essere la tua vera madre naturale,ma Simba non è quello che ti ha generato."disse Zira.

"Simba?"disse Chiara "Che significa?"

"Significa che non è il tuo vero padre,bambina,ma io so chi è."disse Zira.

Chiara poteva solo fissare gli occhi rossi di quella misteriosa leonessa in stato di shock e incredulità.

Era vero quello che stava dicendo?

Simba non era davvero suo padre?

E se no,allora chi era...e dov'era?"

Prima che la piccola Chiara potesse porre una sola di queste domande,il ruggito arrabbiato di Simba riempì l'aria,mentre metteva sua figlia tra le sue zampe e Zira ruggiva in risposta.

Zira e Simba si guardarono negli occhi con rabbia e odio,e continuarono a ringhiare l'un l'altro.

"Zira."sibilò Simba.

"Simba."disse Zira felicemente,mentre sogghignava malignamente contro il re,ma poco prima che lei potesse lanciarsi in avanti per attaccare,altre leonesse,compresa la madre di Chiara, arrivarono in aiuto del re,insieme a Timon e Pumbaa.

"Nala."sibilò Zira alla compagna di Simba.

"Zira."ringhiò Nala.

"Timon,Pumaa,fantastico."disse Timon "Ora che ci conosciamo tutti,VATTENE SUBITO DAL NOSTRO TERRITORIO!"

"Il vostro territorio?!"disse Zira che ruggì,facendo gridare di terrore i due e Timon si aggrappò al collo di Pumbaa.

"Queste terre non sono mai appartenute a te."disse Zira a Simba.

"Ti ho bandita da questi luoghi,Zira!"disse Simba "Vattene!"

"Oh,sei sicuro di voler parlare di questo,di fronte alla tua preziosa figlia?"chiese Zira mentre sorrideva di nuovo a Chiara,che rabbrividì vedendo lo sguardo della leonessa.

"Te lo sei meritato,Zira."disse Simba "Tu e tutte le leonesse che hanno seguito Scar."

"Era un grande leader."disse Zira.

"Ha quasi ucciso l'intera popolazione!"disse Simba.

"Perché le sue leonesse non hanno mai seguito i suoi ordini come dovrebbero fare dei fedeli sudditi."disse Zira "E ora Scar è andato e tutto perché non gli hai mai dato una possibilità!"

"Ti avverto per un'ultima volta,Zira,vattene."disse Simba con voce bassa,nonostante Zira alzasse la vice molto più in alto della sua,poi le leonessa guardò di nuovo gli occhi della figlia,quando lui la prese per la collottola.

"Bene,ma sappi che questa battaglia è finita solo per ora."disse Zira "Un nuovo sovrano arriverà quando meno te lo aspetti e ti detronizzerà per far risorgere il regno legittimo di Scar."

Zira disse quelle ultime parole con fermezza e sorrise a Chiara,che era appesa al labbro di Simba,un'ultima volta prima di voltarsi di malavoglia e scomparire nelle Terre Esterne.

Poiché Chiara era trasportata da suo padre,poteva solo guardare nella direzione in cui Zira era scomparsa e desiderava ardentemente la verità.

E il suo desiderio per la verità la teneva tranquilla per tutto il tragitto.

"In un modo o nell'altro scoprirò la verità su di lei."si disse Chiara nella mente,mentre i suoi pensieri tornavano a Zira "...che strana e intrigante leonessa."