Lo so che vuoi toccare
Una FanFiction basata su GLEE a cura di lovebugxstories
Titolo originale: I Know You Wanna Touch
Versione originale: /s/7108218/
Adattamento italiano: Brittana Fanfiction Den
Traduzione a cura di Love Spent
Revisione a cura di Evey-H
Con grandissimo piacere vi proponiamo una nuova storia, che personalmente è una delle prime che ho letto quando mi sono avvicinata al meraviglioso mondo delle fan fiction Brittana, e che resta comunque una di quelle che ho apprezzato di più.
Gran parte della storia è già tradotta, quindi non dovremmo farvi aspettare troppo tempo fra un aggiornamento e l'altro. Man mano che un nuovo capitolo verrà betato, verrà immediatamente pubblicato. Speriamo così di tenervi buona compagnia durante l'estate.
Un ringraziamento gigantesco va a Love Spent, che si è offerta di tradurre questa storia e che sta facendo un lavoro eccezionale. Quindi correte tutte a ringraziarla su twitter e lasciate un sacco di recensioni! Non c'è bisogno di ripetere che ci motivano e ci rendono più leggero il pesante lavoro di traduzione.
Se non l'avete letta in originale, non vi anticipiamo niente ma vi consigliamo di procedere immediatamente nella lettura.
A presto!
Evey
Capitolo 1
Uno sguardo al suo telefono le disse che erano quasi 09:00 – le rimaneva ancora quasi un'ora prima dell'arrivo del cliente successivo. In qualche modo, era sollevata che lui non avesse avuto intenzione di portarla fuori a cena quella sera, amava mangiare da sola di tanto in tanto, sola e davanti alla TV, con indosso solo una felpa comoda. Ora era vestita di nuovo: gonna corta, tacchi alti, come preferivano la maggior parte degli uomini – nonostante tutto aveva un aspetto di classe. Il bar era un luogo per persone con i soldi e, anche se lei aveva i soldi, sentiva di non appartenere a quel genere di posto.
Aveva ordinato un Sex on the Beach – l'alcool avrebbe reso quelle notti più sopportabili. Non che odiasse del tutto il suo lavoro, era sicuramente ben pagato, ma chi voleva prendere in giro? Fare sesso con gli sconosciuti era qualcosa a cui ci si poteva abituare, ma niente che si godesse mai veramente. Un cocktail qua e là aiutava di sicuro.
Il barista sorrise, probabilmente cercando di flirtare. Brittany flirtò di rimando, lanciandogli uno dei suoi sorrisi seducenti – le veniva così naturale, questa recita che metteva costantemente in scena quando era circondata da uomini durante le ore di lavoro. Sapeva esattamente chi era lei – quello che era, e questo sembrava solo eccitarlo ancora di più, era come se i suoi occhi la stessero mangiando viva.
Si allontanò da lui tornando al suo sgabello, guardandosi intorno nella stanza leggermente illuminata finché non la vide. La bella latinoamericana, probabilmente sui vent'anni, seduta lì tutta da sola mentre fissava il suo Martini. Sembrava persa nei suoi pensieri, quasi frustrata. Brittany sentì il bisogno di alzarsi e parlare con lei, anche se sapeva che non era mai una buona idea farsi coinvolgere con persone che le interessavano realmente prima di incontrare un cliente. Eppure c'era qualcosa in quella donna, la sua pelle olivastra, i bei capelli, le sue belle forme – e il fatto che lei non sembrava prestare attenzione a nessun essere umano di sesso maschile nella stanza. Brittany la guardò dare un'occhiata al suo iPhone, sospirare e infilare l'apparecchio nella borsa di finta pelle nera prima di svuotare il suo Martini. Guardò a malapena il barista con faccia annoiata, indicando il suo bicchiere vuoto, prima di ritornare a fissare le olive rimaste nel bicchiere.
"Nottataccia?" chiese Brittany in tono amichevole, improvvisamente in piedi accanto alla ragazza che, lentamente, alzò gli occhi dal suo bicchiere. La bionda poteva sentire gli occhi dell'altra vagare lungo il suo corpo per poi fermarsi un secondo di troppo sul décolleté prima di incontrare finalmente i suoi penetranti occhi azzurri. 'Sì' pensò Brittany ,' il mio sesto senso non si era sbagliato'.
"Più o meno", la latina rispose accigliata, apparentemente non molto sicura di voler iniziare una conversazione con una sconosciuta.
"Ti dispiace se mi siedo?" chiese la bionda, indicando la sedia vuota accanto all'altra donna.
"Certo, come ti pare..."
Brittany guardò la bruna da vicino, che stava cercando a tutti i costi di non preoccuparsi se era in compagnia oppure no. Cercò di pianificare la sua prossima mossa, considerando che il tempo non era a suo favore e che non aveva voglia di andarsene per fare sesso con alcuni ricchi newyorchesi di mezza età, senza prima avere almeno il numero di telefono della ragazza. Le avrebbe dato qualcosa che l'avrebbe distratta mentre lo facevano, qualcosa di cui essere felice.
"Quindi, ecco cosa succederà..." iniziò, guadagnandosi uno sguardo confuso dalla persona accanto a lei.
"Stai evidentemente passando una pessima serata, molto probabilmente problemi con la tua ex considerando che cerchi di non preoccuparti del telefono ma non sei ancora abbastanza coraggiosa da spegnerlo del tutto. Tu non mi conosci e io non conosco te, ma è capitato che io mi trovassi qui in questo momento e tu hai catturato la mia attenzione. Adesso puoi sfogarti, dirmi cosa è successo e insultare chi ti ha fatto sentire male stasera. Io ti offrirò da bere, dirò che la ragazza è uno sciocca per aver lasciato andare via qualcuno come te e dopo puoi mandarle un messaggio in cui le dici che hai incontrato una bionda super sexy in un bar e farla infuriare. Che ne dici?"
La sicurezza della bionda era quasi intimidatoria, ma sembrò avere l'effetto desiderato. La latina non poté fare a meno di sorridere un po', alzando il sopracciglio con un sorriso civettuolo.
"Allora... 'bionda super sexy' ... cosa ti fa pensare che si tratti di una ragazza?"
Brittany rise, prendendo il nuovo Martini dalle mani del barista e mettendolo poi davanti all'altra donna.
"Diciamo che ho fantastico gay-radar."
Entrambe le donne si guardarono per un po' e Brittany non poté fare a meno di desiderare che il suo telefono squillasse e che il suo capo dicesse che l'appuntamento era stato annullato. Purtroppo questo accadeva molto raramente – nessuno sano di mente avrebbe mai annullato una notte con la bionda che era diventata alquanto popolare in quel campo.
"Quindi..." Brittany iniziò, appoggiandosi allo schienale della sedia. "Lei chi è?"
Prese un pacchetto di sigarette lunghe e sottili fuori dalla tasca e frugò in cerca di un accendino.
"Non credo che si possa fumare qui dentro..." disse la latina, guardandola piuttosto divertita.
"Oh, credimi, non c'è problema" rispose Brittany, a quanto pare aveva un tacito accordo con lo staff del bar. Si accese la sigaretta e inspirò a fondo. "Ne vuoi una?"
"Preferisco i sigari, grazie."
Gli occhi della latina indugiarono sulle labbra della bionda, osservando la vista del denso fumo bianco che fuoriusciva sensualmente dalla bocca di Brittany, deglutendo a fatica.
"Beh... mi ha per così dire buttata fuori di casa oggi. Ho vissuto con lei, in casa del suo ex marito, per un paio di settimane. Lei ha qualche anno più di me, non troppo vecchia, naturalmente. Non era vero amore o chissà che cosa, ma lei era sexy e io ero in mezzo ad alcuni lavori. Litigavamo spesso ma non ho mai pensato che avesse potuto effettivamente rompere con me. Voglio dire. diciamocelo, non sono il tipo di donna che lascia che siano le altre le prime a rompere, di solito questo è il mio lavoro..."
Brittany sorrise, adorando già l'atteggiamento spavaldo dell'altra ragazza.
"Sono assolutamente d'accordo su questo," ammise onestamente, prendendo un'altra boccata profonda. "Deve essere lunatica a causa della menopausa, è l'unica spiegazione."
La latina sembrò apprezzare quella spiegazione e si limitò ad annuire.
"Allora, cosa ci fai qui da sola? Non sembra che tu abbia bisogno di ubriacarti per non pensare... "
"Sto solo aspettando un amico," la bionda mentì, e con la sua lingua giocava con la cannuccia del suo cocktail. Cercare delle scuse per la sua vera professione era diventata una delle cose più facili da affrontare.
«Amico, eh? È una specie di codice per qualcosa?" chiese la donna, come se avesse bisogno di essere rassicurata sul fatto che la bionda in realtà non stesse aspettando per un appuntamento.
"Non che siano affari miei... " aggiunse subito, schiarendosi la gola.
"Vorrei che fosse un codice per un semplice appuntamento, perché significa che potrei semplicemente chiamare e annullare tutto per passare un po' più di tempo con te…"
I loro occhi si incontrarono per un lungo momento e Brittany si maledisse per essersi lasciata andare incontro a tutto questo. Era difficile incontrare persone che le piacevano, non essendo in grado di essere onesta con loro, sapendo che in fondo non vi era alcuna possibilità di essere veramente coinvolta. Si poteva morire per una donna come questa, era così fottutamente bella, e anche lei sembrava essere interessata.
La bionda non aveva sempre frequentato le donne, le aveva sempre trovate attraenti, ma fu il suo lavoro a farle capire che non avrebbe mai più voluto stare con un uomo nella sua vita privata. Le relazioni con gli uomini erano diventate molto difficili, le tante storie che aveva sentito dai suoi clienti l'avevano scoraggiata molto. Tutti questi mariti che venivano da lei per il sesso, disposti a pagare centinaia di dollari per una o due ore di piacere per sfuggire dal loro matrimonio – la fiducia era davvero diventata un problema per lei.
Poi c'erano i ragazzi con cui aveva avuto delle vere relazioni, quelli che conoscevano il suo lavoro. Brittany non poteva fare a meno di chiedersi se stavano con lei perché gli piaceva davvero lei o se semplicemente gli piaceva il buon sesso, se gli piaceva il brivido di farlo con qualcuno così abile ed esperto. Era diventato così difficile decidere se gli uomini la vedevano come un semplice oggetto per soddisfare i loro bisogni, perché se così era, avrebbe benissimo potuto tornare a lavorare e almeno venire pagata per farlo.
Era quasi l'ora di andarsene e guardò verso la porta dove poteva vedere Karofsky, il suo autista e guardia del corpo personale, farle segno di finire la sua conversazione e andare via.
"Senti..." iniziò, quasi nervosamente. "Devo andare davvero adesso, ma mi piacerebbe vederti di nuovo. Forse con un po' più di... privacy."
La bionda sussurrò l'ultima parola, dando alla sua compagna uno sguardo significativo e mettendo la sigaretta nel suo bicchiere da cocktail vuoto.
"Solo se vuoi...", aggiunse, alzandosi e appoggiando la mano sulla spalla della latina, sfiorando distrattamente i morbidi e neri capelli del suo collo.
La brunetta sembrò considerare l'offerta della bionda per un secondo prima di lasciarsi sfuggire un sospiro.
"Va bene, che diamine..." mormorò, cercando il suo telefono per salvare il numero dell'altra donna. Brittany fu molto più rapida e usò il suo rossetto rosso, scarabocchiando il suo numero su un tovagliolo.
"Chiamami, va bene?" le disse, apprezzando la figura della latina ancora una volta, senza nemmeno preoccuparsi di nascondere il suo sguardo persistente.
"Non so nemmeno il tuo nome... " affermò l'altra donna, un po' sorpresa dall'improvviso allontanarsi della bionda.
In qualsiasi altra situazione la bionda avrebbe dato uno dei suoi innumerevoli pseudonimi, ma non poté fare a meno di sentire il bisogno di essere onesta almeno per una volta.
"Brittany ," disse piano. "Il mio nome è Brittany."
"Santana," rispose la latina, i suoi lineamenti in qualche modo più amichevoli rispetto a prima.
Karofsky guardò verso di lei infastidito, battendo sull'orologio al polso mentre la fissava. Brittany abbassò rapidamente la testa così che il suo viso fosse molto più vicino alla latina e poté finalmente inalare il suo profumo. Forte e persistente – le piaceva.
"E' stato molto bello conoscerti, Santana" le sussurrò in un orecchio, lasciando alcuni brividi sulla pelle dell'altra donna.
Con questo si voltò per andarsene, probabilmente più lentamente del necessario, dando a Santana un'ultima possibilità di godersi la vista e apprezzare le sue lunghe gambe.
"Chi era?" chiese Karofsky, aggrottando la fronte alla persona più piccola di fronte a lui.
"Nessuno..." Brittany sospirò, lasciando che il rossetto rosso scivolasse lentamente sulle labbra – una tipica abitudine prima di incontrare un cliente. "È già qui?"
"L'ho visto parcheggiare," le disse l'uomo, dando alla bionda uno sguardo preoccupato.
"Sai che sono proprio qui fuori, il mio telefono è sempre accanto a me, semmai– "
"Dave! " lo interruppe, accarezzando il suo braccio." Apprezzo la tua preoccupazione, ma sto bene, okay? Ho tutto sotto controllo, come sempre."
Gli occhi dell'uomo divennero leggermente più scuri.
"Bene, perché odio quel figlio di puttana, mi dà i brividi."
"Beh, la buona notizia e che sono io quella che deve andare a letto con lui e non tu," rispose Brittany facendo l'occhiolino, tirando Dave in un breve abbraccio.
"Ci vediamo tra due ore."
