Sul Filo di Lama

Occhi di ghiaccio, occhi di giada

riflessi sul filo della mia lama;

dicono tutto e non dicono niente

sono un rompicapo per la mia mente.

Sguardo arrogante, sguardo distratto

seguono delle lame l'impatto;

con mente lucida e mano ferma

testardamente si tengono testa.

L'aria gelida e il terreno pesante

sono lontani dalla mia mente;

finte, parate, schivate ed affondi

nient'altro giunge ai miei sensi.

La luce si spegne, il tempo si arresta

un secondo dura una vita nella mia testa;

il corpo è sudato, il respiro è pesante

ma lo sguardo è fermo sul filo tagliente.

Parte alla carica con fredda tenacia

e il discorso riprende con rinnovata ferocia.

Un colpo scorretto lo manda al tappeto

subito alza lo sguardo, infuriato ed offeso,

il tempo si ferma e il mondo si spegne

vedo solo quegli occhi nella mia mente.

La spada cala seguendo il suo arco

sul volto proteso e stanco.

La rabbia divampa, lo sguardo si accende

subito è in piedi e la danza riprende.

La spada si alza veloce e precisa

verso l'occhio che stupito l'ammira.

Stremati e feriti immobili stanno

silenziosamente valutando il danno.

Occhi di ghiaccio, occhi di giada

si perdono nel sangue sulla mia lama.