Sangue. Tutto completamente ricoperto di sangue: la piccola e unica stanza della capanna di legno era invasa da un ondata di liquido rosso che colava dalle pareti, si muoveva come un ruscello silenzioso sul pavimento e si infilava nelle fessure tra un'asse e l'altra. Per terra corpi inerti giacevano sfigurati nel fiume scarlatto: alcuni erano ancora interi, ma comunque irriconoscibili, altri erano stati fatti completamente a pezzi, altri ancora fatti esplodere; tra tutto quel sangue si sentivano dei debolissimi gemiti provenire da un corpo tenuto sollevato a mezz'aria da una figura scura che si confondeva tra le ombre, colava sangue dal corpo, sporcava la camicia bianca, s'infilava tra le pieghe del tessuto quasi trasparente, si contorceva sulla pelle liscia e bianca e ricadeva sul pavimento unendosi al resto dello scarlatto. I gemiti di dolore cessarono e la figura scura gettò il corpo tra il resto dei cadaveri, si guardò intorno osservando la strage che aveva compiuto piuttosto velocemente, nessuno lo avrebbe mai scoperto e a nessuno sarebbe mai importato; uscì dalla capanna venendo invasa dalla luce accecante del sole estivo e in quell'istante fu possibile vederla chiaramente: era una ragazza, di un metro e sessantacinque circa, il fisico magro e asciutto, la pelle chiara era messa in risalto dagli abiti neri che indossava, i capelli castano scuro con alcuni riflessi rossi lunghi fino ai fianchi erano legati in una treccia che lasciva liberi alcuni ciuffi che le ricadevano sul viso, gli occhi erano di un viola piuttosto scuro verso l'esterno, ma che si schiariva mano a mano che si sfumava verso la pupilla, il tutto era sporcato da alcune macchie di sangue rosso che le sporcava anche i vestiti e le mani. Guardò il cielo azzurro senza nuvole illuminato da un grande sole giallo e caldo e spostò lo sguardo sul resto del paesaggio fino a che non vide la piccola distesa d'acqua al centro della valle, si diresse verso quella e, dopo essersi spogliata, vi si immerse, lavò i vestiti e li fece asciugare sull'erba verde mentre nuotava rilassata nel laghetto trasparente e pulito. Prese il corsetto nero e allacciò i lacci rossi sul petto con un piccolo nodo, poi si infilò i pantaloni di pelle e ci mise anche le due cinture dalle quali pendevano tre spade, incrociandole, li spinse dentro agli stivali con un po' di tacco e chiuse la cerniera, si mise sulle spalle il mantello che le arrivava fino ai piedi lasciando i capelli sciolti per asciugarli e infine si allacciò la collana facendo scendere il ciondolo sotto al corsetto per non metterlo troppo in mostra. Si mise ad ascoltare i suoni della valle chiudendo gli occhi: sentiva il soffio leggero del vento, il rumore che faceva sfiorando le foglie e volando sul pelo dell'acqua, il canto degli uccellini nel bosco e delle piccole cicale nascoste tra i fili d'erba, ma sentì anche dei rumori diversi da quelli "naturali", rumori di passi e voci, voci giovani che ridevano, parlavano e litigavano; aprì di scatto gli occhi e corse verso il bosco mimetizzandosi con le ombre degli alberi.
Il sole era terribilmente caldo a mezzogiorno e un quarto d'agosto e Allen se n'era reso conto suo malgrado pentendosi di aver insistito per portare la vecchia divisa, ma non avrebbe mai dato a Lavi la soddisfazione di aver ragione e tentava in ogni modo di non far notare che stava soffrendo parecchio, si voltò verso Lenalee e notò che con la sua nuova divisa estiva doveva stare piuttosto fresca: non era molto diversa da quella precedente, ma al posto della giacca a maniche lunghe indossava un corsetto stretto da lacci sulla schiena e come nella vecchia, una minigonna. Lavi, invece, aveva al posto della giacca una maglietta a maniche corte e i soliti pantaloni, mentre Kanda e Krory avevano mantenuto la vecchia divisa, ma non sembravano soffrire più di tanto il caldo; quando Komui gli aveva annunciato la nuova missione si era un po' stupito, era troppo semplice e apparentemente priva di grandi percoli se non per qualche inevitabile Akuma: consisteva nel trovare altri esorcisti, ma uno in particolare, che era stato allievo di un generale scomparso da anni e considerato ormai morto. Il maestro gliene aveva parlato vagamente, ma non avrebbe mai immaginato che quell'uomo potesse aver avuto un allievo esorcista, da come glielo avevano descritto sembrava piuttosto strano e misterioso, di poche parole e soprattutto freddo: le poche volte che parlava era per una missione e quando qualcuno diceva cose che andavano contro il suo pensiero, lì rispondeva sempre in tono glaciale colpendo il punto più fragile dell'animo di quella persona, per questo motivo nessuno parlava mai con lui e non sembrava che la cosa gli dispiacesse. L'immagine di quel generale era associata nella mente di Allen a quella di Kanda, tranne che per il fatto del carattere gelido, perché se qualcuno diceva qualcosa di contrario a Yu, diventava una furia e lo affettava per bene; all'esorcista scappò un lieve sorriso pensando a tutte quelle volte che lui e Kanda avevano litigato per cose futili
Allen-Kun? La voce di Lenalee lo distolse Allen dai suoi pensieri su Kanda
Tutto a posto? Lavi e Krory sono andati al lago, perché non andiamo a vedere se c'è qualcuno in quella casa.
Allen annuì leggermente con il capo D'accordo.
Si diressero con Kanda verso una piccola casetta di legno al limite tra la valle e il bosco: quel luogo tra le montagne era magnifico, la vallata era piena di erba verde acceso e di fiori colorati, al centro c'era un laghetto di acqua cristallina dal quale usciva un ruscello che si perdeva tra le ombre della foresta, il tutto circondato da grandi alberi e montagne con la cima innevata nonostante la stagione. Bussarono alla porta di legno, ma non ricevettero risposta, girarono intorno alla capanna, ma non trovarono altre porte o eventuali finestre, così decisero di aprire la porta con la forza, fu Kanda a tagliarla a metà facendo cadere i pezzi di legno sull'erba e scoprendo alla luce del sole le macchie rosse su di essi. Tutti e tre guardarono quelle parti di porta piuttosto stupiti e quando alzarono gli occhi verso l'interno rimasero congelati dall'orrore: era tutto ricoperto di sangue, i cadaveri per terra e un odore acre che ora aleggiava insopportabile nell'aria; Lenalee lanciò un grido di terrore e cadde in ginocchio sul prato che si era bagnato a causa del sangue colato fuori dalla casa.
Lavi e Krory si erano immersi nell'acqua e si stavano finalmente rinfrescando quando sentirono il grido di Lenalee che aveva spezzato quella beata tranquillità, corsero ancora bagnati verso la casetta: Krory era riuscito a rivestirsi a velocità disumana, mentre Lavi era arrivato alla capanna senza essersi ancora infilato la maglietta. Videro il massacro all'interno e, senza dire una parola, sollevarono la ragazza e la portarono lontano da quel luogo orribile, ma Krory ritornò da Allen e Kanda ed entrò insieme a loro nella casetta di legno. La puzza era da togliere il respiro, osservarono attentamente la scena cercando di capire qualcosa sull'artefice o sulla causa dell'omicidio, fino a che Krory non ruppe il silenzio spettrale
E' sangue di Akuma.
Allen e Kanda si voltarono verso di lui: era chinato sul pavimento, si era sporcato un dito con il sangue e lo aveva messo in bocca per assaggiarlo.
Non ci sono dubbi: è opera di un esorcista. Però non capisco il perché di questa strage.
Ritornò il silenzio iniziale uscirono tutti e tre da lì tirando un sospiro si sollievo e respirando l'aria pulita della montagna.
Lavi era rimasto sulla riva del lago con Lenalee: sembrava veramente sconvolta e non aveva aperto bocca, era rimasta a fissare la superficie del lago che luccicava sotto i raggi del sole tremando. Nemmeno lui aveva parlato, sapeva che se lo avesse fatto, lei sarebbe scoppiata a piangere e non aveva nessuna voglia di confortarla in quel momento, voleva pensare a ciò che era successo, infatti pochi giorni prima aveva letto insieme al vecchio su alcuni piccoli giornali di provincia che si erano verificate alcune situazioni simili: corpi completamente sfigurati, schiacciati, bruciati, affettati o impalati al suolo, nessuno sapeva che era l'artefice di questi orribili omicidi, ma nessuno capiva il vero motivo per cui aveva fatto questo, sembrava che il misterioso assassino si divertisse a massacrare gli esseri umani. Un'altra cosa strana era che uccideva solo ed esclusivamente esseri umani, se nella casa c'era qualche cane che abbaiava a più non posso o anche qualche gatto che miagolava disperato, questo massacratore non lo sfiorava nemmeno, anzi, pareva che gli animali fossero in ottima salute, meglio di come stavano prima e alcuni erano anche spariti, ma non erano state trovate tracce di sangue animale o il corpo della creatura stessa. A Lavi tutto questo sembrava strano e, in tutta onestà, non ci aveva fatto caso più di tanto all'inizio, erano cose piuttosto normali nel mondo, gli omicidi, i massacri crudeli e senza pietà, ma ora che aveva visto con i suoi occhi gli sembrava tutto più strano e terrificante di come se lo era immaginato. Vide gli altri tre avvicinarsi piuttosto sconvolti(tranne Kanda che aveva sempre la stessa faccia).
Avete scoperto qualcosa di "interessante" la dentro? Qualcosa che ci possa far capire chi cazzo è stato a far fuori quelle persone? La voce di Lavi era più fredda del solito
Provando ad assaggiare un po' del sangue che c'era per terra, ho potuto constatare che è sangue di Akuma, quindi l'unica persona che avrebbe potuto fare questo è un esorcista, o un Noah, ma lo trovo piuttosto improbabile, non penso che farebbero fuori dei giocattoli così preziosi…e poi sembrava proprio opera dell'Innocence, ma mi chiedo il mot…
Krory si interruppe quando vide che Lavi si era mosso e si stava dirigendo verso la foresta dietro alla capanna passandogli accanto come se non lo avesse visto, Allen si mosse come per seguirlo, ma Lavi lo fermò con un gesto della mano
Voi andate avanti con Lenalee, io vi raggiungo in città…Penso che riuscirò a tornare prima di sera, in caso contrario, non aspettatemi.
Così dicendo scomparì tra gli alberi fitti della foresta, lasciando i membri del gruppo senza parole, Allen si diresse verso il sentiero a fianco di Lenalee pronto ad aiutarla in caso ne avesse bisogno, seguito da Kanda e Krory che silenziosamente camminavano pensando al motivo dello strano comportamento di Lavi
"Maledizione… sarei dovuto andare anche io, non si lascia un compagno solo… e se magari incontra quell'esorcista assassino? Di certo Lavi se la sa cavare benissimo da solo, ma se succedesse qualcosa al mio amico, mi prenderò tutta la responsabilità…Però…se fossi andato, chi avrebbe confortato Lenalee? Non conterei su Kanda…forse Krory, ma non mi sembra il tipo giusto per confortare qualcuno… sembra che lei sia rimasta piuttosto traumatizzata da quell'omicidio… eppure non mi sembra che sia la prima volta che vede del sangue…non capisco che cosa l' ha tanto turbata."Allen si voltò verso la ragazza che camminava guardando in basso, sembrava molto triste "Bhe…dato che non sono andato con Lavi, tanto vale concentrarsi su Lenalee che ha veramente bisogno dell'appoggio di qualcuno."
Allen prese dolcemente la mano di Lenalee e, quando lei si voltò verso di lui, le sorrise, ma la ragazza non ricambiò, continuò a camminare guardando in basso con i capelli scompigliati dal vento e con ancora l'orrore di quella scena stampata nei suoi ricordi.
