CAPITOLO 1
LORO SI SONO SVEGLIATI
In una chiesa,di notte,c'era un crocifisso che iniziò a sanguinare e poi si coprì di vene viola che lo attorcigliarono come tentacoli.
In un infinito bianco c'era una struttura di pietra che aveva delle alte torri.
VOCE NARRANTE DI CHLOE
"Il paradiso perso…
Voi che siete capaci di trasformare oceani in masse di ombra vivente e foreste in deserti dannati,portare il fuoco in alto quanto il cielo e riempire l'aria con fumo nero.
Hanno distrutto i piani di Lilith,la donna che,dopo la cacciata dal paradiso terrestre,usò i poteri satanici per avere un uomo.
Loro sono intervenuti e l'hanno distrutta.
Hanno impedito l'iniziativa del suo padrone di arrivare nel piano materiale.
L'angelico Lucifero.
Da allora la loro presenza è sufficiente a creare caos sulla Terra e nell'universo.
Hanno persino controllato il Ragnarok degli dei nordici,evento che mettono in moto ciclicamente.
Ascoltano le grida della realtà,rantolandosi tra le ombre.
C'era un terzo tipo di angeli,gli ignavi,che si erano rifiutati di schierarsi ed erano stati scagliati in una parte dell'universo materiale.
La città degli angeli era piena di corpi a terra.
Gli angeli avevano ferite sul corpo da cui usciva luce ed erano a terra,ma comunque vivi.
La regina degli angeli camminava barcollando tra le rovine della città.
Una delle ali si staccò e rivelò un'ala di luce.
"Non posso crederci."pensò la regina degli angeli "Io ero presente quando ci fu la ribellione degli angeli…
Io che per millenni ho osservato gli eventi scorrere...
Io,che ho il titolo di regina in questo posto...essere battuta così facilmente."
Lei aveva un taglio sul volto,da cui usciva luce,e non aveva l'elmo.
Dietro di lei apparve la dea Slaanesh.
"...un'umiliazione tale da non poterci credere."disse lei "Dannazione...sconfitta da qualche piccolo dio di passaggio."
La regina cadde a terra.
"Non siamo piccoli dei di passaggio..."disse Slaaesh che prese in mano la sua ala e la osservò "Io sono uno di coloro che siedono tra le ombre.
Non è così,innominabile?"
La dea innominabile apparve con la serva che aveva la testa di uccello.
"Oh,si."disse l'innominabile "Siamo molto oltre gli dei."
"Mio creatore..."disse la regina degli angeli "Perdonami."
La regina divenne di luce,come gli altri angeli e tutti svanirono.
Le due camminarono dentro il palazzo reale e trovarono una donna che era incatenata in mezzo ad una stanza, sospesa da terra e dormiva.
Aveva lunghissimi capelli castani che arrivavano fino alla vita ed erano spettinati.
Il vestito era bianco,scollato,molto lungo.
"Bene."disse Slaanesh "È lei che dobbiamo imprigionare."
"Ma solo la sua forma divina è presente."disse l'innominabile.
"Esatto."disse Slaanesh "La sua coscienza è incarnata da qualche parte sulla Terra,mentre la sua parte inconscia,essendo lei un'entità astratta,anche se limitata,continua ad essere ovunque.
Sarà l'inizio della battaglia conclusiva.
Sarà l'inizio di una nuova era."
Central City,notte fonda.
Un uomo stava parlando al telegiornale "...una nuova inspiegabile morte è giunta nell'universo dei fan dei video games.
È la quinta morte di questo tipo e la polizia non ha alcun indizio...nessuna anomalia è stata trovata in questi computer...tutte le morti sono avvenute nello stesso identico modo…la testa dei giocatori è semplicemente esplosa..."
Un uomo aveva la testa spappolata ed era davanti al cumputer e c'era un dvd con scritto sopra:Santuario delle ombre.
Un ragazzo che aveva i capelli marroni e corti stava pensando "Mio Dio…
Se tu realmente esisti…
Ascolta la mia sofferenza..."
Accanto al ragazzo ce n'era un altro che leggeva un libro,mentre uno dei tre,davanti a lui,gli diede un calcio.
Il secondo dei giovani si stava mettendo la mano davanti al mento,mentre un altro gli si appoggiò sulla spalla "Ragazzi,questo non è umano!
Ogni volta lo colpiamo con tutta la nostra forza.
Sembra non sentire nemmeno i colpi!"
Il ragazzo era in ginocchio e prese un pezzo di legno,mentre un altro parlava "Merda!…
Si sta prendendo gioco di noi?!
Pestiamolo per bene!"
Lui colpi l'altro alla testa e il pezzo di legno si frantumò,ferendo l'avversario.
"...sangue!"pensò il ragazzo castano che svenne.
"Che succede?"disse uno degli altri due "È caduto!"
"Bene!"disse quello ferito e il gruppo iniziò a pestarlo.
In quel momento atterrò Superman dietro di loro.
Era leggermente più grande,ma sempre adolescente.
Uno dei tre lo afferrò per la maglietta e lo sollevò "...allora?
Non ho ancora finito."
"Avete finito,invece."disse Clark.
Lui si voltò "STA ZITTO!
NON HO FINITO!
E SE MI ROMPI IO..."
Clark gli afferrò la mano e la strinse forte,facendolo urlare "Avete tre secondi per sparire e non credete che sia finita qui."
"S...si..."disse lui e gli altri se ne andarono.
"Sei fortunato,giovanotto."disse Clark che si accucciò "Credo che quelli si siano fissati con te,e non saprai mai il perché."
Clark portò il ragazzo,facendolo appoggiare sulla spalla.
"Ci sei andato troppo piano con loro!"disse Clark "Li stavi battendo e poi…
È il sangue,vero?"
"Già."disse lui "Il sangue mi ha sempre paralizzato.
Altrimenti...penso che avrei ammazzato qualcuno di quelli…
È come se questa paura volesse fermarmi dal commettere del male.
Non so spiegarlo."
In quel momento arrivò una ragazza di quindici anni,con un vestito blu che terminava con una gonna all'altezza delle ginocchia.
Aveva i capelli castano chiaro,molto lunghi e legati in una lunga treccia che pendeva dal lato destro de viso.
Aveva uno zaino marrone sulle spalle.
Le gli diede uno schiaffo.
Dietro la ragazza ce n'era un'altra con i capelli neri e gli occhiali.
"Sara?!"disse lui.
"QUANTE VOLTE DEVO DIRTI DI NON FARE A BOTTE?"urlò lei "Ma no!
Preferisci farti riempire di pugni da degli uomini deficienti,piuttosto che uscire con la tua sorellina?
Stupido fratello."
Lui cadde a terra.
"Salve."disse Superman.
"Oh,cielo..."disse Sara "Lei è…"
"Si,Superman."disse Clark.
In quel momento atterrò Solargirl "Mio marito."
"NON CAMBIAMO ARGOMENTO!"urlò il ragazzo a terra "NE HAI PARLATO COME SE FOSSI UN MASOCHISTA!"
"CHIUDI QUELLA BOCCA!"urlò Sara che si voltò verso l'altra "Ah!
Lascia che ti presenti la mia amica,Rebecca.
È una sensitiva.
Sente l'aura delle persone.
La ragazza si mise la mano sulla bocca guardando Chloe e pensò "Oh,mio!
...è la prima volta che vedo qualcuno con un'aura così intensa!
È come se dietro di lei ci fossero delle ali!
Chloe rimase sul posto e si sedette su una panchina,mentre lui si sedette su un cilindro di cemento e la sorella lo medicava.
"E comunque non sono masochista."disse lui.
"Vi ringrazio per esservi presi cura di questo sciocco."disse Sara.
"È il nostro lavoro."disse Chloe.
Una vespa passò vicino a loro e lei fece in modo che si posasse sul suo dito.
"Attenta,potrebbe..."disse Chloe.
"Non ho paura."disse Sara.
"Sei una sensitiva anche tu?"disse Chloe.
"No,è diverso..."disse Sara "Io amo tutte le creature viventi.
Loro lo sentono e si fidano.
Lo so che è strano,ma una volta ha funzionato con una tigre."
"Non è la cosa più strana che ho visto,credimi."disse Chloe.
Poco dopo i due erano su un ponte,mentre Chloe non c'era più.
"Dimmi..."disse Sara "Perché non sei venuto da me,ieri?"
"Bah!"disse lui.
"Non trovi strano il fatto che debba farti da ...tutore?"disse lui.
"Perché?"disse lei "Sai che io non so badare molto a me stessa."
"Non posso badare a te tutto il tempo."disse lui "Scusa ora vado.
Ciao."
"Ciao."disse lei che restò sul ponte.
Chloe atterrò sul ponte "Scusami.
Ti spiace se resto un po'?"
"No, assolutamente."disse Sara "Suo marito?"
"È andato nello spazio."disse lei "Lo fa spesso.
Tornerà tra qualche mese."
"Mia cugina aveva gli stessi problemi con il fratello."disse lei.
"Lui è diventato così solo da quando i miei hanno divorziato."disse Sara "Mi chiedo perché."
"Succede."disse Chloe "Io sono stata fortunata."
"Si,ma la cosa strana è che la mamma è gentile con me,invece nei suoi confronti..."disse Sara.
"Vuoi dirmi che tua madre odia il suo stesso figlio?"disse Chloe.
"Gli ha detto che gli fa schifo."disse lei e Chloe spalancò gli occhi "E che non è normale."
In quel momento l'essere che aveva la testa di aquila mostruosa,sollevo un rettangolo di metallo con dentro una ventola.
Fece un gesto con la mano e la ventola cadde di sotto.
Chloe si mosse a super velocità e salvò la ragazza.
"Tutto bene?"disse Chloe.
"Cos'è successo?"disse Sara.
"È caduto qualcosa dal tetto di un palazzo."disse Chloe che pensò "Ma che mi succede?
Come mai mi sento così bene,da quando c'è lei?
È da prima che sento qualcosa di strano."
"Comunque non c'è più pericolo."disse Chloe.
"Sei fortunata ad essere tanto forte."disse Sara "Se fossi stata umana,ti saresti ferita forse."
"Come dicevo,salvare gli altri è il mio mestiere,anche quando non ero così lo facevo,in un modo o nell'altro."disse Chloe "Anche se fossi stata umana,preferisco ferirmi io."
Il volto della ragazza divenne rosso e lei spalancò gli occhi,poi si mise a ridere.
"Qui c'è qualcosa che non va."pensò Chloe "Non va per niente.
Non è normale che mi senta così."
"Scusi,è solo che nessuno me lo ha mai detto."disse Sara "Comunque,forse ha ragione il mio fratellino sul fatto che devo essere indipendente."
"Si."disse lei sollevandosi in aria "Arrivederci."
"Arrivederci."disse lei.
Solargirl volò verso il cielo "Ora va meglio.
Oh,signore…se mi senti,ascolta la mia supplica...proteggila."disse Solargirl.
Il giorno dopo,nel cortile di una scuola c'erano delle ragazze che parlavano.
Tra di loro c'era Rebecca.
"Hey,Rebecca."disse una di loro "Allora,è vero?
Sei in grado di vedere gli spiriti?
Sei sicura di non essere pazza?"
Dalla finestra Sara la chiamò "Rebecca,gli insegnanti ti cercano."
"Grazie,Sara."disse Rebecca poco dopo.
"Sono invidiose,perché sei la preferita degli insegnanti."disse Sara "Non farci caso.
Bisogna perdonare chi ci offende in modo superficiale,questa è la regola."
"Che strano che noi riusciamo ad andare d'accordo."disse Rebecca "Tu sembri amare qualsiasi cosa che ti circonda,insetti compresi.
Io...ho un'attrazione per il buio."
La sera seguente lei camminava per le strade.
L'essere alato,si trasformò in un uomo,magro,alto,con i capelli corti,con una riga sulla parte destra. "Lei crede nelle ombre?"disse lui.
VOCE NARRANTE DI CHLOE
"Gli dei delle ombre…
Chi sono loro?
Cosa sono?
Pochi sono i testi che ne parlano,ma cosa sono in realtà.
Lui le afferrò il braccio "Io...io vado di fretta."
La ragazza si voltò.
"Sono felice di averti trovato."disse lui "Volevo da tempo conoscere qualcuno come te."
L'uomo prese un dvd "Non ho più bisogno di sacrificare altre povere anime.
Tu volevi le ombre dal profondo del cuore e possiedi un potere simile al vaso di Pandora.
Sei speciale…qualcuno che è stato scelto.
Scelto per avere questo.
Tutto per lui.
Questa è la volontà delle ombre del luogo oltre."
Lei tornò a casa e si chiuse in camera davanti al computer pensando "Un disco?
Santuario delle ombre.
…
Credo di averlo sentito da qualche parte."
Lei mise il dvd e dal computer uscì una luce fortissima.
Vide nella sua mente una serie di fantasmi delle persone morte e pensò "I fantasmi sono reali."
"USCITE DALLA MIA TESTA!"urlò lei.
Lei si mise a piangere e una voce si udì dal computer "Non piangere.
Rebecca.
Io sono direttamente collegata alla tua coscienza.
Puoi diventare forte,molto più bella di chiunque e nessuno potrebbe sconfiggerti.
Sei speciale,la prescelta delle ombre…"
Lei scrisse sul computer: "Chi sei?"
"Io sono una di coloro che dimorano tra le ombre."disse la voce "Una delle quattro divinità del caos."
Chloe era in una chiesa in abiti civili e poco lontano c'era Sara.
Una vetrata si ruppe e una spada andò verso la ragazza.
Chloe si mosse a super velocità,afferrò la ragazza e formò uno scudo di energia che frantumò l'oggetto.
La ragazza svenne.
"Ch...che è successo?"disse Chloe "Sara!
Oh…!
Ti sei fatta male?"
"MI hai protetta..."disse Sara.
"Mio Dio."pensò Chloe "Sono sicura che lo sa.
Il travestimento e gli occhiali non funzionano questa volta."
Chloe si voltò e vide Rebecca a terra tra i vetri.
"REBECCA!"urlò Sara.
La ragazza fu portata in ospedale e gli occhi le furono fasciati.
Fuori dalla porta il medico parlava ai due "Non c'è bisogno che resti in ospedale…
Il corpo sta bene,ma è stata colpita da diversi frammenti di vetro…
Mi spiace,ma gli occhi..."
Lei sentiva tutto e pensava "Non posso più vedere.
È TUTTA COLPA SUA!"
Senti nella sua testa la voce "Sono sempre io…
Sto accedendo alla tua coscienza ancora.
Sono tua alleata.
Se c'è qualcuno che vuole farti del male,io la cancellerò."
"Davvero lo farai."disse lei che era nella sua camera ora.
"Come si chiama…?"disse la voce.
"Sara..."disse lei "Sara Morgan."
La stampante iniziò a stampare dei fogli con su scritto "Uccidere."
Era notte e sul tetto di un palazzo c'era l'essere con la testa di animale e un uomo.
"Non ne sono sicura."disse l'essere "Ho solo sentito una presenza umana..."
"È lei!"disse l'uomo.
"Come possiamo saperlo?"disse l'essere.
"Me lo sento."disse lui "La distruggerò io."
