Quella lì era una giornata niente male per uscire da casa a Spooner Street, e in una casa lì in zona, un certo Peter Griffin, un uomo con più massa corporea che grigia, stava uscendo per andare al suo bar preferito a divertirsi con i suoi amici come tutti i giorni, ma...

"Io vado, ci vediamo presto Lois"

"Ciao Peter!" salutò sua moglie

Lui stava per uscire, ma qualcuno che non voleva che lo scoprisse apparse di fronte a lui, una ragazza con capelli castani che indossava un cappello fucsia, una maglietta rosa e bianca e degli occhiali tondi

"Ehi papo, dove stai andando ora?"

Lui rimase impassibile e non mosse un muscolo nel frattempo che la ragazza continuò a parlargli

"Mi avevi promesso che oggi dovevamo andare al concerto del mio gruppo preferito per il mio regalo di compleanno!" Era sua figlia di nome Meg

Era arrabbiata perché Peter, tre giorni fa, gli aveva promesso di andare al concerto dei Maroon 5, perché la settimana scorsa aveva compiuto diciannove anni, ma lui però aveva più voglia di andare al bar dai suoi migliori amici

Perciò, lui pensò una buona scusa per andar via da lei senza che poi lei chiamasse sua madre per sgridarlo.

"Scusami ragazza, ma come vedi, ho da fare, ho bisogno di togliermi i problemi senza i problemi" ma subito rifletté sulla frase che aveva formulato

"Oh cacchio!" Esclamò

Lei non avrebbe mai accettato questo facilmente, gliela aveva promesso, e in quel momento lei voleva tanto andarci

"Ma, noi abbiamo i biglietti e l'intera giornata, e tu ora vorresti andare alla tua stupida baracca come sempre?!" disse alzando la sua voce.

Il padre non sapeva cosa fare in quella situazione

"Ehm... " l'uomo poi scoreggiò e disse svelto.

"Sì, ciao ciao" Peter corse via più veloce che poteva, lasciando la figlia con uno sguardo sia deluso che arrabbiato.

Nonostante sia abituata a questo genere di cose, quel giorno non era dell'umore giusto, così, furiosa, rientrò in casa sbattendo la porta e cominciò a dare di matto sbattendo i pugni e gridando bestemmie

Nel frattempo in cucina, un ragazzo con chioma bionda, maglia blu e con un cappello nero e giallo, stava osservando sua sorella impaurito

"Porca zozza, non l'avevo mai vista così furiosa da quando si era bevuta la birra pensando che era limonata"

*flashback*

Meg andò in cucina assetata, e stava guardando ovunque, ma qualcosa attirò la sua attenzione, una bottiglia bianca con un curioso liquido giallo all'interno

Senza pensarci su, e per la sete, prese la bottiglia e la bevve tutta in un sorso, ma non passò molto, che cominciò a urlare contro il cane domestico, solo per delle faccende di casa

Lui era un meticcio bianco che aveva l'abilità di camminare e parlare come gli esseri umani

"TU, BASTARDO DI UN CANE BIANCO, LAVA QUESTI INDUMENTI PRIMA CHE SARA' PEGGIO PER TE!" disse mentre gli mostrò una valanga di indumenti di ogni genere

"Ok, non c'e bisogno che urli, lo farò comunque, mondo cane!" gli rispose scocciato

Improvvisamente, Meg prese poi tutta la valanga di vestiti e la lanciò addosso al povero cane

"SBRIGATI!" Lui ritornò a galla, e provò a chiedergli una cosa, un po' intimorito però dalla risposta

"Scusa, ma perché non li lavi tu?" Ma la ragazza sbronza lo prese per la gola e disse furiosa

"PERCHE NO, ORA LAVA TUTTO, PRIMA CHE TORNANO OPPURE PER TE-E LA FINE!" ma all'improvviso cadde a terra e si mise a dormire

"Ok... " e lui ritornò a fare ciò che gli aveva detto.

*fine flashback*

Nel frattempo, il cane di nome Brian e un bambino con la testa a forma di palla da football, terzo figlio di famiglia, erano a parlare a proposito di fuggire da un manicomio, classico

"Stewie, non puoi uscire da lì se sei ancora pazzo!"

"Invece ci posso riuscire, ti dico!" rispose serio il piccolo

Il bambino continuava a dirglielo da ormai troppo tempo, ma il suo amico era cocciuto e deciso a fargli capire il contrario

"No, ti ho già detto che rimarrai lì fin quando non tornerai sano di mente"

Nel frattempo che i due parlavano, però, voci e urla cominciavano a farsi più forti da sotto, preoccupata, la casalinga Lois arrivò di corsa lì e trovò un orribile disastro nella sala pranzo

"Oh mio dio, Meg, cosa diavolo hai FATTO?!" Ma lei non la ascoltò, era troppo arrabbiata, e continuò a prendersela con la casa con pugni e calci

"Odio tutti, odio tutta questa fottuta famiglia, e odio tutti quanti!" Stufa, Lois la sgridò immediatamente

"Meg, vai in camera tua e ripensa a ciò che hai fatto, immediatamente!"

Con risposta, lei corse di sopra in lacrime nel frattempo che Brian e Stewie finirono di discutere

"Finiamola con questa storia, o potremo finire come Barack Obama a Las Vegas"

*inizio filmato*

Barack Obama continuava a puntare sempre i soldi che vinceva sul tavolo da gioco

"Ferma presidente!" disse una delle sue guardie del corpo, ma era troppo tardi, Obama perse tutto e ci rise sopra

"Dannati democratici"

*fine filmato*

"Comunque, io posso uscire da quella prigione per squinternati ma Meg no, hehe" disse il bambino scherzosamente

"Stewie, cosa sarà mai successo li?" Domandò preoccupato Brian per gli avvenimenti di sotto

"Non ne ho la più pallida idea ma ora voglio andare al parco a giocare un po', vuoi venire con me?" chiese dolcemente, ma il cane era troppo preoccupato per giocare con Stewie, ma nella sua mente andare al parco non era una cattiva idea per un cane come lui. Era indeciso su cosa fare ora

"Non lo so, io vorrei stare qui a controllare una cosa, tu puoi andare se vuoi"

"E dai, guarda qui cosa ho?!"

E Stewie gli mostrò una palla gialla e succulenta che aveva preso, e in un attimo, Brian decise una cosa tra tutte...

"Va bene, andiamo subito, dammi la palla, palla, palla!" Lo attirò, tenendo la palla in direzione del suo naso, e lasciarono la casa

"Prendila!" il bambino lanciò la palla per scherzo e credendo che l'aveva veramente lanciata, il cane domestico andò a inseguirla ma per fortuna non fu colpito da una macchina

"Guarda dove vai deficiente!" disse furioso un uomo che per poco aveva evitato la tragedia

Stewie disse

"Voi cani, quando vedete la palla sembrate Quagmire con le donne di colore"

*flashback*

Una donna nera passò vicino a una casa, e un uomo con un mento prominente e con una camicia rossa a fiori la stava spiando dalla finestra, pronto per l'azione

"Tre, due, uno" all'improvviso, lui uscì dalla casa e inseguì la donna, ma lei se ne accorse e scappò urlando

"Dove vai tesoro, voglio parlarti solo per un attimo, giggity"

*fine flashback*

Dentro casa Griffin nel frattempo, non c'era quasi nessuno, eccetto una ragazza che piangeva perché era stata tradita da suo padre per una sciocchezza, di nuovo

Questo non era nuovo, perché suo padre in tutta la sua vita la ignora, scherza a mal modo con lei, e la umilia davanti a tutta la città. Per lui e la sua famiglia sono soltanto degli scherzi, solo per lo show, ma per lei, la sua vita é una brutale tortura, e la ragione di tutto questo, perché era brutta, dicevano tutti...

"Oh dannato mondo che non mi fa fuori, perché sono inutile, e perché tutti mi odiano tanto?!" Ma improvvisamente nella sua mente pensò che la causa non fossero le persone, ma era proprio se stessa, come gli dicevano gli altri

"Forse perché sono solamente io, aah, voglio soltanto uccidermi!" Meg ritornò a piangere per un bel po', e non c'era modo di farla smettere, neanche suo fratello Chris che ci aveva provato

Dopo un po' improvvisamente, uno strano rumore attirò la sua attenzione

"Eh?" Qualcuno o qualcosa stava bussando alla sua finestra incessantemente, così, finì di piangere, si asciugò gli occhi con la mano e, incuriosita, aprii la sua finestra.

Lei vide, aggrappato alla sua finestra, un ragazzo con lunghi capelli castani che indossava una giacca rossa su una maglia nera, jeans blu, scarpe rosse scure, e indossava al collo una collana con un pendente circolare d'argento

"C-Ciao, io-io ho sentito il tuo dolore, e co-cosi... " ma la ragazza lo fermò irritata, voleva risposte da lui

"Chi sei tu, e cosa stai facendo li, vuoi prepararmi uno scherzo eh?" chiese minacciosamente

Il ragazzo straniero cominciò a sentirsi triste ascoltando le sue parole, come se lui sentisse il suo dolore nel suo cuore

"No, é, solo che ti ho sentita piangere, e i-io, volevo solo confortarti. Capisco il tuo, dolore, essere la ragazza parafulmine" lui stava rischiando la sua vita ma Meg a sentirlo ricominciò a disperarsi e disse

"Sì, e sono anche brutta, inutile, e una totale imbecille proprio come una mer... " ma lui porse il dito in segno di zittirla e gli disse

"No, non sei inutile, tu servi, non dire cosi per favore... "quando lui pronunciò quelle parole, la ragazza ritornò felice e fece un sorriso

"Ora ti prego, aiutami, sto cadendo... " Meg gli prese la mano e lo aiutò a entrare in camera sua

Il ragazzo sconosciuto si aggiustò la giacca e disse, avvicinandosi a lei

"Comunque, piacere, il-il mio nome é Salvatore, Salvatore Faminoso, e il tuo é Megatron, ma tutti ti chiamano Meg, vero?"

"Come fai a sapere il mio nome se non ti ho mai visto qui?" Chiese stupita dal tipo misterioso, sia dal suo buffo cognome e sia perché conosceva il suo nome

"Beh, io mi sono trasferito qui da poco, sai, sono italiano" disse lui fiero di se stesso

"Vieni dall'Italia, wow, sai che un anno fa ci siamo stati li?!"

"Lo so" i due risero per un po' ma Meg voleva da lui altre risposte...

"Ho una domanda per te, perché sai tutte queste cose su di me?"

"Ehm, non so solo di te, ne so anche di tutti gli abitanti di Quahog"

"É grandioso, e come sai tutte queste cose, magari sei un indovino sottopagato"

*inizio filmato*

Un indovino bendato stava provando a indovinare il colore della maglietta di una ragazzina, e per farlo, gli toccò le sue tette

"Blu e rosa, forse?" disse felice, ma la madre della ragazza, furiosa, lo schiaffeggiò e portò sua figlia più lontano possibile dall'uomo

"Non sono stato pagato abbastanza per questo... "

*fine filmato*

"Ehm, é un segreto hehe. Ora, é stato bello conoscerti, ma ora devo ritornare a casa mia e... " lui fece finta di uscire dalla porta ma Meg istintivamente lo tirò, prendendo la sua mano

"Aspetta, volevo dire, non andare ora, stai per un altro po' qui, voglio conoscerti meglio, se vuoi... "

"Sì... " l'italiano si sedette di fianco a lei nel suo letto e disse

"Da quando ti ho vist... ehm, sentita, ho aspettato tanto questo momento" e i due cominciarono a conversare insieme

Lei non aveva fermato il ragazzo solo per conoscerlo, nel suo profondo lei sentiva che quel ragazzo non era come gli altri, in qualche modo, si trovava molto bene con lui

Wow, questo tipo forse sarà quello giusto, e poi sembra anche a posto, yuppi!

Poco dopo, Peter Griffin tornò a casa di buon umore

"Lois, sono tornato, hai preparato la cena?" lui nel frattempo si sedette nel divano e continuò

"Sono così affamato che mangerei due case intere"

Lei arrivò e cominciò a dirgli furiosamente

"É quasi pronta, comunque, noi dovremo discutere tu ed io!"

"Aspetta, non dirmelo, forse é il fatto che il sindaco ha picchiato sua cugina?" Chiese scioccato

"No Peter, é per tua figlia!"

"Cosa, un'apocalisse o un pazzo sta cercando di rapire Chris?" chiese di nuovo confuso, ma questa volta la donna dai capelli rossi mise il suo palmo della mano nella sua fronte

"Scusa, ma non ho capito, cosa stai dicendo?" si difese

"No, é successo che tua figlia era impazzita questa mattina, e ora é nella sua camera a piangere, sai perché?" il marito grassone pensò un attimo, e disse

"Beh Lois, perché lei ha le sue cose, stranamente gli vengono sempre a quest'ora"

"No Peter"

Lois lo sgridò con una voce forte

"É perché tu non l'hai accompagnata al concerto per il tuo egoismo, ecco perché!"

"Ah, pensi che io dovrei... " La moglie mandò il grasso uomo con la camicia bianca a scusarsi con sua "figlia", ma non appena aprì la porta della camera di Meg, vide un estraneo con lei e subito gridò, spaventando i due ragazzi

"COSA CACCHIO...?!"

Peter corse via svelto e ritornò con un fucile a forma di un bazooka pronto a sparare l'intruso con il suo stile

Meg era la prima a parlargli per calmarlo

"Ciao papo, non é come sembra, stavamo solo parlando qui... " Salvatore cercò anche lui di calmare Peter prima che lo colpisse

"Ciao padre di Meg, volevo soltanto parlare con lei e c... " ma non fini la frase che lui lo sparò in pieno col risultato di distruggere il muro della camera e scaraventarlo molto lontano

"MOSTRO!" Gridò Meg terrorizzata dall'accaduto, e andò via dalla camera per soccorrere il povero ragazzo ferito.

Fine del Capitolo Uno