Non lo so neanch'io perché ogni anno torno qui.
Mi hai insultata per anni.
Ti facevo ribrezzo, dicevi che con il mio sangue sporco ti "contaminavo".
Poi era giunta la guerra e tutto era precipitato, dietro a chiunque si poteva celare il nemico, in tanti cambiavano schieramento, tu per primo.
Un bambino biondo mi prende la mano e guarda la lapide bianca di fronte a noi, osservando il ritratto dell'uomo raffigurato, così simile a lui.
Agito la bacchetta lanciando un'ultima occhiata all'uomo della foto.
Mi volto verso mio figlio e mi scontro con degli occhi grigi, mentre una rosa bianca appare ai piedi della lapide.
Non lo so neanch'io perché ogni anno torno qui.
O forse sì.
Spazio autrice.
Drabble tristissima, da scrivere e (spero) da leggere. Ma a me piace.
Voi che ne pensate? Mi piacerebbe sapere il vostro parere.
Un bacio,
Chantal93
