The Slayers NG I
ep I L'uovo
Questa è la prima parte di
una fic di Slayer un pochetto particolare. L'ispirazione mi
è venuta leggendo una Djs di Yuyu dove si vede Hiei deporre le
uova I personaggi principali di questa prima parte sono
Xellos e Zelgadis, la coppia Yaoi per eccellenza di The Slayers,
ma i veri protagonisti della storia entreranno in scena più
avanti
C'è poco lemon, molta avventura e un filino di humour.. mi
domando se questa sia veramente una fic Yaoi
Xellos, Zelgadis, Gourry e tutti i personaggi di The Slayers
appartengono ad Hajime Kanzaka e Rui Araizumi, Maho e Hiro invece
sono miei e guai a chi me li tocca! ^_^
Lasciami stare! gridò Zelgadis.
Mi spiace ma non è nelle mie intenzioni sorrise
Xellos e trascinò il ragazzo chimera tra le lenzuola.
Dai Xel! Quel gruppo di briganti passerà tra poco nel bosco
siamo a corto di soldi, dammi il tempo di riscuotere la taglia e
sarò subito di ritornoE poi, che diamine! Abbiamo fatto l'amore
tutta la notte! Come puoi averne ancora voglia?! esclamò Zel
cercando di svincolarsi dalla presa del demone.
Io ho sempre voglia sussurrò Xel all'orecchio
dell'amante per poi esplodere in una fragorosa risata.
Lasciò la presa e copri il proprio corpo nudo con un lenzuolo
Vai pure ma vedi di tornare al più presto! Xellas mi
ha dato le prime ferie da mille anni a queste parti e non voglio
sprecarle oziando a letto
Zel sorrise e si rivesti in fretta e furia, dopo di che si
avvicinò a Xel e poggiò le labbra sulla guancia dell'amato
Non ti preoccupare non sprecheremo un solo attimo!
e cosi dicendo usci dalla porta e corse via.
Zelgadis fu di parola, fece un'imboscata ai malviventi
mentre attraversavano il bosco, un po' di magia, quattro
colpi di spada e li mise fuori gioco, una rapidissima visita a
Seilunne per riscuotere la taglia, e fu di nuovo nel nido d'amore
suo e di Xel nel giro di un paio d'ore.
Il demone, nell'attesa si era messo ai fornelli e mentre Zel
rientrava in casa, Xel stava tirando fuori dal forno un
appetitoso arrosto di cinghiale con le patate.
Che profumino! esclamò annusando l'aroma che
riempiva a la cucina e si andò a sedere a tavola.
Xel prese un pezzetto di patata tra le dita e lo porse a Zel
Assaggia
La bocca del ragazzo si chiuse sulla saporita patatina, ma non si
accontentò di spingerla giù per la gola, una volta ingeritala
fece scivolare le labbra lungo le dita di Xel assaporandole
avidamente.
Il demone si lasciò andare ad un sospiro di piacere, poggiò la
pirofila con l'arrosto sul tavolo e si sedette in braccio a
Zel, senza tirare fuori le dita dalla sua bocca.
Con la bocca piena del sapore dei polpastrelli dell'amato,
Zel insinuò le mani sotto le vesti di Xel, andando a
stuzzicargli i capezzoli.
Xel lanciò un mugolio di piacere, mentre con la mano libera
andava ad agguantare un cosciotto di cinghiale, lo portò alla
bocca e lo morse, dopo di che portò il viso all'altezza di
quello di Zel e le labbra dei due si unirono, in un lascivo
scambio di arrosto e saliva.
Che buon sapore che hai mormorò Zel mentre la
perlustrazione delle sue mani sul corpo del partner si faceva
sempre più ardita.
I due continuarono a divincolarsi sull'instabile seggiola
della cucina, finché un bacio troppo focoso del demone fece
crollare l'instabile equilibrio e i due rovinarono per terra.
Ahio! Che male! esclamò Zel che aveva urtato con la nuca
sul pavimento.
Tu ti sei fatto male? Ed io che dovrei dire? Xel non
aveva tutti torti, nella caduta la sua fronte aveva cozzato
contro quella dura come la roccia di Zel ed un rivoletto di
sangue colava ora fino alla punta del suo naso.
Zel lo baciò sulla fronte, leccando via un po' di sangue
Scusa amore cosi ti è passata la bua?
Beh io avrei in mente un altro tipo di coccole che
sarebbero una medicina perfetta il demone si alzò
sghignazzando e porse la mano al compagno per aiutarlo a
sollevarsi da terra Andiamo in camera da letto
E l'arrosto? chiese Zel lanciando un'occhiata
famelica alla portata che sembrava davvero deliziosa.
Lo mangeremo poi esclamò Xel trascinando l'amato
nella stanza.
E ci potete giurare che rimasero nella stanza un quantità tale
di tempo che quando uscirono l'arrosto era ormai freddo,
duro ed immangiabile
Zelgadis si alzò dal letto ben attento a non
far rumore.
Xel dormiva ancora della grossa, sfinito per i funambolismi
amorosi di quei giorni.
Guardò il viso del compagno, aveva un aspetto cosi tranquillo
mentre dormiva, nessuno si sarebbe aspettato di trovare dietro
quel placido sorriso uno dei demoni più subdoli di questo mondo.
Zel si rivestì, pensando a come erano stati difficili i loro
rapporti inizialmente, aveva un vero e proprio disprezzo per quel
demone, ma col passare del tempo dalla relazione conflittuale si
arrivò ad un altro tipo di legame inizialmente solo di tipo
carnale in seguito di tipo anche affettivo
"Ora lo so che ti amo XellosE che sono fortunato ad
averti accanto" Zel terminò di vestirsi e si avvicinò
al bell'addormentato, lo baciò dolcemente sulla fronte ed
usci di casa
Xel continuò a dormire per molte ore.
Passò da un sonno sereno e tranquillo, ad un più agitato.
Sentiva il proprio corpo preda di un intenso turbamento e si
rigirò più volte tra le lenzuola alla ricerca di un sollievo
per il suo tormento.
D'improvviso il disagio ebbe fine e Xel ricadde nel sonno
placido e distensivo di prima.
Il suo risveglio avvenne per un fastidio contatto con un oggetto
freddo che gli premeva contro le cosce, che lo strappò del tutto
al suo mondo di sogni.
Con gli occhi socchiusi tastò con le mani sotto le lenzuola
cercando di trovare la fonte di quel gelo e gettarla via.
Ma non appena le dita toccarono quella superficie liscia, il
demone strabuzzò gli occhi.
Non può essere unSi drizzò a sedere e sollevò di
colpo le coperte.
Un uovo, poco più grande di un pugno, giaceva tra le gambe di
Xel, che lo osservava a bocca aperta senza riuscire a proferire
parola.
Zelgadis tornò a sera avanzata.
Si sente che sta arrivando l'inverno.. comincia a far
freddo esclamò togliendosi la mantella.
Xel era seduto al tavolo ed era occupato in un'opera di
taglio e cucito.
Mh? Ti sei dato alla sartoria? Non pensavo avessi questi
interessi! disse Zel guardando il lavoro del compagno, il
quale, completamente preso dall'operazione risposte solo con
un mormorio.
Zel non disse altro, sapeva che Xel aveva spesso delle strane
uscite quindi preferì non commentare e si sedette all'altro
capo del tavolo; si accorse solo allora dell'uovo che si
trovava al centro di esso, adagiato su un piano di paglia, lana e
cotone.
E questo cos'è? chiese Zel toccando con la punta di
un dito l'uovo L'hai preso per cena?
No l'ho deposto io rispose con tono
pacato Xel, alzando in alto il suo lavoro finito: era un marsupio
Lo osservò con aria soddisfatta. Perfetto! E' ottimo!
Non pensavo di essere un sarto cosi bravo!
Zel intanto era scivolato a terra per lo stupore. Si rialzò
sostenendosi al tavolo e con voce incerta si rivolse a Xel Ma
non ne possibile!
Xel lo guardò con aria seccata Beh perché? Non posso
avere un talento nel cucito? Non pensavo mi sottovalutassi cosi
Zel!
Ma chi sta parlando del cucito!!! Io mi riferisco all'uovo!!!
strillò Zel
Non ti facevo cosi isterico mormorò Xel legandosi
il marsupio dietro la schiena Non sai che demoni si
riproducono attraverso le uova?
Zelgadis si grattò la testa Un attimo non vorrai dire
che
Xel prese l'uovo e lo poggiò nel marsupio, contro la
propria pancia, poi si rivolse a Zel con un largo sorriso
Esatto! Questo è nostro figlio!
Il ragazzo cadde di nuovo a terra Co come?!?
Il demone intanto aveva preso a trotterellare per stanza cullando
l'uovo Come lo chiameremo? Ci vorrebbe un bel nome da
demone tipo Zhanapher o magari
Xel!! Hai deposto un uovo!!! Ti sembra una cosa che capita
tutti i giorni?! Come puoi essere tanto tranquillo!?! gridò
Zel.
Perché questo mormorò Xel poggiando la schiena
sul petto di Zel E' il frutto del nostro amore
alzò una mano e sfiorò la guancia del suo amato Perché non
dovrei essere felice del fatto che tra poco nascerà nostro
figlio?
Xellos lo guardi con occhi dolci.
Per sicurezza però consiglierei di procurarci un paio di
guinzagli? mormorò Xel osservando l'uovo.
E perché?
Beh da quello che ne sappiamo potrebbe nascere anche
demonietto mostruoso, a più teste, con la bocca come una
tagliola, che sputa fiamme e che si fermò notando che
Zelgadis era sbiancata Cosa pretendi? Il tipo di demone che
nasce dipende dai genitori, ma visto che tu sei una chimera il
risultato sarà una vera incognita ma noi gli vorremo bene
in ogni caso mentre parlava carezzava delicatamente l'uovo.
Zel poggiò la propria mano su quella di Xel ed insieme strinsero
l'uovo Nostro figlio"Che Ceiphed ce la
mandi buona"
Le settimane passarono e Xellos non si separò
mai dall'uovo, lo teneva sempre al calduccio legato contro
lo stomaco, giorno e notte.
Man mano che passavano i giorni, l'uovo aumentava di
dimensioni, tanto che Xel dovette allargare il marsupio.
L'uovo si chiuse due mesi dopo essere stato deposto.
Zelgadis era in cucina che stava preparando la colazione, si
grattava la testa mentre assonnato metteva il tè a bollire.
Apri uno sportello alla ricerca delle zucchero quando una gridò
di richiamo giunse dalla camera da letto Amore! Amore! Vieni!
Sta nascendo!
Zel lanciò in aria i barattoli che aveva in mano e raggiunse
Xel, il quale aveva tirato l'uovo fuori dal marsupio e lo
aveva poggiato su un cuscino.
Un'evidente incrinatura era apparsa in cima al guscio
Ascolta! Ascolta! esclamò Xel al massimo dell'eccitazione.
Dall'interno dell'uovo proveniva un distinto
picchiettio che s'intensificava mentre le piccole crepe sul
guscio andava aumentando.
Xel Strinse la mano destra di Zel nella sua, mentre questi
incrociava le dita della mano libera dietro la schiena "Fai
che non sia un mostro.. fai che non sia un mostro"
Un colpetto, un altro ancora ed infine un ultimo e il guscio si
spezzò in mille pezzettini.
Gli occhi dei due genitori brillarono.
Dall'uovo era venuto fuori un bebè dalla pelle rosea e con
due occhioni viola, un ciuffetto di capelli verdi gli calava
sulla fronte.
Il bambino agitava le dita in aria guardando i due genitori con
espressione curiosa.
E' un maschio! Ed ad un aspetto umano! esclamò Zel.
Per fortuna a preso da me! costatò Xel.
Veramente tu sei il demone! Se è umano vuol dire che ha
preso da me! ringhiò Zel.
Sarò un demone ma tu hai un aspetto molto più
mostruoso di me mormorò Xel.
Il neonato seguì il battibecco tra i due e scoppiò in una
gioiosa risata, dopo di che si voltò e cominciò ad esplorare il
letto camminando carponi.
E quello cos'è? chiese Zel indicando una
piccola appendice verde e lucida che spuntava poco più su il
culetto del piccino.
Xel mise le mani sotto le ascelle del bimbo e lo sollevò Mm
sembra una coda beh c'è andata bene
considerando che il piccolo è un quarto demone, un quarto umano,
un quarto golem e quarto cos'altro sei tu? Non lo
ricordo più!
Zel tolse il bambino dalle mani di Xel e lo prese in braccio
Lasciamo perdere ora dobbiamo decidere come chiamarlo!
Che ne dici di Zanphenglus? Gli starebbe benissimopropose
Xel mentre ruotava un dito difronte al dito del piccolo.
Zel lo guardò stranito Stai scherzando? E' un nome
orribile!
Uff sbuffò XelE tu cosa proponi?
Zel portò l'indice difronte al viso del figlio e lo fece
ruotare, il piccolo osservò il movimento con occhi stupiti
Maho cosa ne dici di Maho? A me sembra carino
Mmm.. d'accordo visto che da me ha preso la
bellezza da te prenderà il nomemormorò Xel.
Da chi è che ha preso la bellezza?! esclamò Zel.
Da Me! Non lo vedi che occhi dolci e gioiosi? Ti confesserò
che la mia più grande paura era che ereditasse il tuo sguardo
truce!
Maho rise di gusto.
Magia sciamanica!
Magia Nera!
Ho detto sciamanica!
Erano passati cinque anni, Maho aveva rapidamente imparato a
camminare, a parlare, a leggere e a scrivere, stupendo con la sua
capacità di apprendimento entrambi i genitori.
Nera! Non possiamo sprecare le sue potenzialità! Se
diventasse abile con la magia nera potrebbe diventare Priest di
Xellas quando andrò in pensione ed avrebbe un posto di lavoro
assicurato! esclamò Xel sbattendo un pugno sul tavolo.
Chi se ne frega! Io voglio che continui che segua la mia
strada Deve addestrarsi con la magia sciamanica! sbraitò
Zel.
Si apri la porta e Maho entrò nella stanza.
Era cresciuto parecchio in quei cinque anni, sembrava molto più
grande della sua età, teneva i capelli tagliati molto corti
nonostante entrambi i genitori insistessero perché se li
lasciasse crescere.
Dad! Daddy! Ho deciso! So che carriera seguirò da grande!!!
esclamò tutto felice il bambino.
Magia sciamanica?!Magia Nera?!
No! tirò fuori dalla veste bianca un piccola spada fatta
di legno Sarò un guerriero! Mi addestrerò nella scherma,
diventerò un prode guerriero e
Non se ne parla!!! ringhiarono all'unisono i due
genitori.
Tu seguirai le nostre orme e ti allenerai nell'uso della
magia!!! esclamò con lo sguardo fiammeggiante Zel.
Esatto! Della magia nera! aggiunse Xel.
Sciamanica!
Nera!
Maho si sedette a terra rassegnato.
Nei nove anni che seguirono, Maho, per non
deludere nessuno dei genitori si allenò sia nell'uso della
magia sciamanica che di quella nera, dimostrando straordinario
talento in entrambe probabilmente proprio in funzione della sua
natura ibrida.
Entrambi i genitori erano veramente soddisfatti dei suoi
successi, ma il ragazzo non si sentiva pienamente felice.
Seduto su una roccia, guardava il sole che andava tramontando.
Era cresciuto molto in quegli anni, era alto quasi quando i suoi
genitori, continuava sempre a tenere i capelli cortissimi.
Con gli occhi fissi verso occidente mise una mano nella giacca e
tirò fuori la piccola spada di legno con cui giocava da bambino,
quand'era piccolo la stringeva a fatica con tutte due le
mani, ora invece era un oggetto di dimensioni ridicole
Ma quel ridicolo feticcio era stato il suo conforto per tutti
quegli anni, la spada che in quando mago non poteva impugnare, ma
poteva almeno portare al suo fianco come conforto ma
sentiva che non bastava più
La posò e si rialzò.
Si stiracchiò lanciando uno sbadiglio simile ad un lungo ululato.
Aspettavano ospiti per cena amici dei suoi genitori, gente
che lui non aveva mai visto ma prima aveva tutto il tempo
di fare una passeggiata nei boschi..
Xellos stava sbattendo le uova nella ciotola,
quando qualcuno bussò alla porta Oh mamma!! Sono già qua!!
E ancora no c'è niente pronto! Zel apri alla porta, sono
arrivati!!
Zelgadis stava sonnecchiando sdraiato sul divano, sollevò la
testa grattandosi la pancia Eh? Arrivati chi?
Zel! Ma dove hai la testa! esclamò Xel versando il
composto in uno stampo a forma di ciambella Oggi Lina e
Gourry veniva a trovarci per cena! E portavano pure il piccolo!
Ah, vero! Zel si alzò ed andò ad aprire la porta.
Si trovò di fronte Gourry anche se erano passati gli anni
aveva sempre lo stesso aspetto, lo sguardo ingenuo, i capelli
lunghi e lucenti, il sorriso da beota.
Salve Zegaldis! proruppe stringendo a sé l'amico.
Zel si liberò dalla stretta ZELGADIS!!! ZELGADIS!!! Ci
conosciamo da quasi vent'anni! Come fai a non avere ancora
imparato il mio nome!
Gourry rise come se niente fosse Xel! Dove sei?
Sono in cucina! Vieni pure! Ma dove hai lasciato Lina e il
piccolo?
Gourry si accomodò in cucina, gli occhi dello spadaccino
brillarono alla vista delle pietanze Piccolo? Beh Hiro
ha già sedici anni, non è più un bambino!
Anche Zel entrò in cucina Già come passa il tempo
ormai Hiro Gabriev è pronto a seguire le orme del padre
Gourry esplose in un'imbarazzata risata Ah, ah, ah
eccoveramente Hiro ha deciso di prendere il cognome della
madre, lui dice che ecco non potrà mai farsi una
fama usando Gabriev come cognome.
In effetti Hiro Inverse suona molto meglio di Hiro Gabriev
Constatò Zel.
Già comunque non te la prendere Gourry! Xel consolò
lo spadaccino che si era seduto con un'espressione delusa
sul volto Non è poi una cosi gran tragedia che un figlio
prenda il cognome della madre infondo anche Maho ha preso
il cognome di Zelgadis
E questo che vuol dire!!! strillo Zel E poi tu
nemmeno ce l'hai un cognome!!!
Va bene!!! Ma calmati! esclamò Xel uscendo dalla stanza
Io vado ad apparecchiare!
Vedo che il tempo non vi ha cambiati costatò
Gourry.
Già sbuffò Zel Xel è sempre più
insopportabile!
Gourry sorrise guardandolo con occhi dolciMi riferivo al
fatto che vi amate sempre di più litigate per nascondere
quello che vi lega, proprio come me e Lina e come noi due
vi siete amati dal primo attimo
Zel ricambiò il sorriso Già come passa il tempo
ormai i giorni delle avventure sono così lontani. Non ne senti
un po' la mancanza?
Che ti posso dire amico mio! sbadigliò Gourry
distendendo le gambe Ora è il turno delle nuove generazioni!
Zel apri la dispensa e prese due bicchieri A proposito di
nuove generazione dove hai lasciato Hiro?
Oh Hiro sta facendo un giro non è mai stato in questa
zona della penisola dei demoni ed è rimasto incantato dal
bosco che circondano la vostra casama sta per raggiungerci
spiegò Gourry riempendo i due bicchieri di vino.
Capisco allora probabilmente incontrerà Maho
spero vadano d'accordo! Zel prese il bicchiere in mano
Ne sono sicuro! Vedrai che faranno subito amicizia!
rispose Gourry facendo tintinnare il suo bicchiere contro quello
di Zelgadis Un brindisi alle nuove generazioni!
Intanto nel bosco Maho passeggiava guardando il
cielo.
D'un tratto una voce giunse alle sue spalle Fermo li
Demone!
Il ragazzo si voltò e vide un individuo un po' più basso
di lui, dai capelli castani raccolti in un codino, con due
profondi occhi azzurri, che puntava contro di lui una spada.
Tu chi sei ma soprattutto che vuoi? chiese Maho.
Io sono il grande Hiro Inverse e sono qui per ucciderti
demone!
[continua]
[il prossimo episodio: Slayers NG I: ep II L'incontro
l'avventura non finisce qui!]
