Nda

Ciao a tutte! Non scrivo molto spesso in questo sito, ma avendo un account ormai da tempo ho pensato di pubblicare anche qui questa storia.

Si tratta di una breve raccolta che ho pensato di scrivere dopo la tragedia di Civil War :P

Sono in totale tre capitoli, tutti già pronti e che saranno pubblicati nei prossimi giorni.

Il titolo l'avrete sicuramente riconosciuto, è una famosa canzone degli U2 che, fra tutte le altre che ho accumulato negli anni, credo sia quella che meglio si possa collegare al rapporto fra Tony e Pepper.

Spero che questa storia sia di vostro gradimento e vi auguro buona lettura.

Alla prossima

Capitolo I

You tell me to hold on

Oh, you tell me to hold on

But innocence is gone

and what was right is wrong

Imagine Dragons-Bleeding out

"Perchè ti rifiuti di capire?!"

Tony si schiarì la voce si passò una mano tra i capelli con fare nervoso; stava litigando con Pepper e ultimamente stava accadendo troppo spesso.

Aveva passato un'intera giornata in laboratorio, si era dimenticato del loro appuntamento e adesso stava cercando di rimediare. Fin dove poteva.

La verità è che era preoccupato.

Dopo la disfatta di Ultron e i danni procurati in Sokovia aveva sperato di prendersi un po' di tempo per lui e per Pepper, ma ogni progetto era sfumato quando aveva capito che Iron Man aveva altri compiti da svolgere prima di potersi fermare.

"E' quello che sto cercando di fare da mesi, Tony! Ma tu sei talmente preso da..."

"Sto cercando di proteggerti, dannazione! Tu, gli altri...sto solo cercando di mettervi al sicuro, cosa c'è di difficile da capire?"

"Ti stai consumando, neanche te ne rendi conto! Non puoi pretendere di controllare ogni cosa continuamente!"

Erano già passati da qui molte altre volte ed entrambi erano consapevoli che quella era solo l'ultima, inutile discussione di una lunga serie.

"Sì che posso!" ribattè l'uomo con un tono di voce troppo alto; se ne pentì subito, ma ormai il danno era fatto.

"Ti avevo quasi persa, Pepper. Ti ho vista cadere tra le fiamme per colpa mia. Come pensi che mi sia sentito?" chiese trattenendo la rabbia a denti stretti "Come pensi che mi senta tutte le volte che rischio di perdere qualcuno, o le persone che amo, perchè quello che sono non è abbastanza?"

Pepper si passò una mano sulla fronte, esausta.

"Tu invece ti sei mai chiesto che cosa voglia dire non vederti praticamente mai? O vederti partire senza sapere se..."

Tony sospirò e la interruppe "Lo so."

"No, Tony, non lo sai!" esplose infine anche Pepper "Non ha la più pallida idea di che cosa significhi vivere in questo modo! Vederti stare male senza poter fare niente perchè non mi permetti neanche di aiutarti...non lo sai!"

"Pepper..."

"E' un continuo costruire e distruggere, come se queste cose ti portassero poi da qualche parte! Prima le armature, poi l'Hydra, poi Ultron...non ti fermi mai!"

"NON POSSO FERMARMI, dannazione!"

Rimasero in silenzio diversi istanti, il tempo necessario per capire quel che ormai da tempo era diventato insopportabile, nonostante entrambi cercassero di ignorarlo.

Avevano litigato molte altre volte, con Tony era diventata un'abitudine e Pepper era arrivata al punto di apprezzare quei piccoli battibecchi che da sempre avevano contraddistinto il loro rapporto.

Ma adesso la situazione era ben più grave e quelle discussioni avevano un'importanza diversa, che andava al di là dei loro difetti e incomprensioni.

"Tu non vuoi fermarti, Tony. E' questa la verità" disse infine Pepper, ricacciando indietro le lacrime e lasciandolo lì, nel salone della villa mentre lei si avviava al piano superiore.

Tony entrò nella loro stanza un'ora e mezza dopo. Si avvicinò al letto dalla parte in cui era stesa Pepper e si sedette senza sorprendersi di trovarla ancora sveglia a quell'ora tarda.

Si passò una mano fra i capelli e posò i gomiti sulle ginocchia, cercando di trovare le parole giuste da dire.

"E' colpa mia" disse calmo dopo un lungo silenzio, sperando che in quel modo potesse rimediare almeno un po' la situazione "So di non avere un carattere facile e mi dispiace..."

"Non ho mai detto che sia colpa tua, Tony" rispose Pepper mettendosi seduta e avvicinandosi all'uomo.

"Quando ho creato Iron Man non avrei mai pensato di arrivare dove sono adesso. Mi ci sono ritrovato, le cose accadono e io non posso tirarmi indietro..."

"Tony..."

"Ho commesso degli errori, non lo nascondo. Ultron è stato un errore. Ma era stato creato per sostituire gli Avengers, per far sì che il mondo fosse al sicuro e che noi potessimo tornare a casa...Quello che è successo dopo è stato inaspettato" spiegò.

"Lo so" mormorò Pepper "Non ti sto chiedendo di rinunciare al tuo lavoro, so quanto significhi per te e per quanto Iron Man mi spaventi, continuerò a stare dalla tua parte. Ma..."

Tony sospirò e annuì senza voltarsi "Ho esagerato."

"E' diventato tutto...troppo. Qualunque cosa tu faccia ci saranno sempre delle conseguenze negative e non potrai farci niente. Puoi proteggere le persone anche senza isolarti in laboratorio giorni interi, senza dover sopportare tutto da solo, sempre."

Tony sorrise appena e finalmente si voltò a guardarla "Non te ne faccio una colpa, ma è facile parlare quando non si vivono le cose in prima persona...non sai mai come ci si sente davvero. La paura di perdere..." disse impacciato "Preferisco vederti poco o...arrabbiata con me, ma saperti al sicuro" concluse.

Pepper si asciugò una lacrima che non era riuscita a trattenere e lo guardò severa.

"Non pensi mai che potresti perdermi lo stesso, agendo in questo modo? E se a me non andasse più bene vivere così?" chiese duramente.

Tony capiva molto bene cosa intendesse e per quanto fosse doloroso fu costretto ad ammettere quanto la donna avesse ragione. Non poteva obbligarla a restare e in cuor suo sapeva di aver sbagliato, in tutti quegli anni, a dare per scontato che lei ci sarebbe sempre stata.

"Cosa vuoi fare?" mormorò a fatica.

Pepper aspettò qualche istante prima di rispondere, chiedendosi un'ultima volta quali effetti avrebbero avuto su Tony le sue parole; fu sul punto di tirarsi indietro e di dargli un'ulteriore possibilità, ma realizzò di averlo già fatto troppe volte e in quel momento c'era un'unica soluzione giusta da prendere.

"Ho bisogno di staccare la spina per un po'. Di stare da sola per qualche tempo..."sussurrò mettendocela tutta pur di non scoppiare in lacrime davanti all'uomo.

Tony annuì in fretta, aspettandosi una risposta simile ma faticando comunque ad accettarla.

Sapeva di aver raggiunto il limite e che non era il solo a soffrire per quella situazione, tuttavia, per quanto facesse male, era ciò di cui entrambi avevano bisogno per fare un po' di chiarezza.

"D'accordo" disse stringendole la mano e portandosela alle labbra per lasciarvi un breve bacio.

"Quello che provo per te non è...cambiato" sussurrò Pepper, cercando in qualche modo di salvare il salvabile.

Tony annuì di nuovo e sorrise tristemente "Certo."

Poi si alzò e uscì dalla stanza, lasciando la donna ai suoi pensieri e alle lacrime che non era più riuscita a trattenere.