TU NON SAI - Nao Sadatsuka x Akira Hayama - capitolo 3

3.L'immagine dell'angelo

Soma mise una mano sulla spalla di Hisako:"V-Voglio chiederle scusa...N-Non se lo m-meritava..."disse lei tra le lacrime. Soma sorrise:"Molto bene. Nao abita al quartiere Sumire, quindi posso accompagnarti!":"Volevi dire accompagnarVI! Non lasceró Hisako adesso, e poi voglio vedere Sadatsuka. Mi dispiace molto per lei."si intromise Erina. Soma lanció un'occhiata collettiva ai presenti: era logico che tutti volevano venire (eccetto Isshiki, Ibuki e la signora Fumio).

30 MINUTI DOPO, QUARTIERE SUMIRE

Soma guidava il gruppetto attraverso le strade del quartiere. I ragazzi si guardavano intorno incuriositi, in quanto tutte le case erano tappezzate di addobbi viola, rossi e blu cina. Il rosso se ne accorse:"Tra 2 settimane c'è la festa di Senbonzakura, tipica del nostro quartiere.". Soma, ad un certo punto, si fermó davanti ad una casetta singola a due piani, attaccata ad un ristorante, "La Piovra Oscura". Suonó al citofono*bip* *bip*"Chi è?"rispose una voce femminile:"Hey, sono Soma! Mi potresti aprire per piacere?":"Arrivo!". La porta si aprí velocemente e...gli altri non ci credettero: una ragazza sui 17 anni, dai lisci capelli neri come le piume di un corvo, dalla pelle lattea e dagli occhi rossicci sostava dietro la porta. Era bella. Pure troppo per essere la Nao che conoscevano. Il sorriso che le era dipinto in volto sparí nel vedere Arato, anch'essa a bocca aperta:"...Oh. Ciao Hisako. Che cosa-?!". La ragazza si zittí nel vedere Akira. Non c'erano dubbi, era sicuramente Nao. Arato si piazzó davanti a lei:"Ti chiedo umilmente scusa.". Sadatsuka rimase senza parole: mai avrebbe pensato che la sua rivale per eccellenza sarebbe venuta personalmente a chiederse scusa! Si ricompose quasi subito:"Oh, non devi preoccuparti, è passato tutto!":"Ma...la tua mano?". Effettivamente la mano di Nao era fasciata:"Non mi fa piú male. Volete entrare, cosí vi offro del thè?":"Sicura che ci stiamo tutti?"scherzó Hayama:"Certo...casa mia è grande!". Entrarono tutti e si accomodarono in salotto: effettivamente la casa di Nao era spaziosa, ci stavano tutti comodamente:"Voi accomodatevi pure, io arrivo subito.". Hisako rifletteva, tanto che Megumi le chiese:"Arato, c'è qualcosa che ti turba?":"Cosa? No, assolutamente. È solo che Nao che si comporta cosí, quando ha assaggiato il mio piatto, l'avevo giá vista. O almeno mi sembra.". Mentre Hisako si scervellava, Akira pensava una cosa che forse neanche credeva cosa fosse: nel momento in cui aveva visto Nao, cosí dolce è sorridente, aveva sentito il cuore leggero e una forte e irrefrenabile sensazione di felicitá. Cos'era quella sensazione, peró, ancora non lo sapeva...

E IL CAPITOLO 3 SI CONCLUDE QUI! AVEVO DIMENTICATO DI DIRVI CHE HO ALZATO L'ETÁ DEI PERSONAGGI (TRANNE I MEMBRI DEI DIECI DEL 3o ANNO) PERCHÈ ERANO TROPPO GIOVANI PER LE VICENDE RACCONTATE IN QUESTA FANFICTION! A PRESTO!