Solitudine e straziante sofferenza

(. e di nuovo ho lacerato il mio cuore.
ancora una volta senza riuscire ad ucciderlo.)

Il vecchio salone delle feste di casa Black, finalmente reso di nuovo "quasi" abitabile, con i suoi tappeti lisi e tarmati e la polvere, ancora odorosa di muffa, da un decennio ormai tenacemente incollata ad ogni singolo mobile e suppellettile, si sta lentamente animando. Dal camino, di recente collegato in gran segreto alla rete della Metropolvere, grazie a quel nuovo amico trovato al Ministero, arrivano nuovi maghi e streghe, giovani e chiacchieroni, a me quasi del tutto sconosciuti. E' da troppo tempo che vivo completamente rintanato nel mio sotterraneo a Hogwarts e mi rendo conto che non conosco quasi più nessuno. E' una delle prime riunioni plenarie dell'Ordine. ma è troppo pericoloso riunirci tutti insieme, anche se dà conforto vedere quanti siamo. Non eravamo così numerosi quindici anni fa! Come sempre sono arrivato con largo anticipo e mi sono sistemato al solito posto: in alto, oltre la balaustra che si affaccia sul salone, semicoperto dalla vecchia colonna sbrecciata, avvolto dall'ombra silenziosa. Il mio posto di osservazione. per poterti guardare senza che tu possa vedermi, per bearmi del tuo sorriso senza che tu possa immaginarlo. Queste riunioni, nel Quartiere Generale dell'Ordine della Fenice, sono quasi del tutto inutili: troppe parole vaghe e confuse, discorsi complicati e contorti, dichiarazioni di impavido coraggio che annegano in un mare agitato dal terrore, continui rinvii ad un altro giorno, un'altra riunione, un altro importante tassello informativo che ancora manca. Tutto tempo perso, inutilmente, mentre il potere dell'Oscuro Signore cresce, si espande ed avviluppa nuovamente nelle sue spire tenebrose il nostro fragile mondo. Mi sarebbe bastato un breve colloquio con Malocchio, per comunicare i miei aggiornamenti, ricevere quelli degli altri, studiare un nuovo piano. non più di quindici o venti minuti, intensamente ed efficacemente impiegati. Ma. ma non potrei vedere te, i tuoi splendidi occhi verdi, la luce del tuo sorriso, il riflesso ramato dei tuoi lunghi capelli. Tu, la donna che ogni notte si insinua dolcemente nei miei sogni e che, di giorno, non riesco a scacciare dai miei pensieri. La donna che amo immensamente. contro la mia volontà. La donna alla quale ho detto disperatamente addio sei mesi fa, quando mi sono reso conto che non sarei riuscito a soffocare oltre i miei sentimenti per te. che tu avresti capito. che tu, forse, avresti anche potuto ricambiare il mio amore. E così sono fuggito via. ho deciso di rinunciare a te. Ti ho raccontato tutto di Beryll e della sua terribile morte[1]. a causa mia e del mio egoistico amore. Del mio maledetto egoismo che è costato la vita alla giovane donna che amavo. senza la quale pensavo di non potere vivere, alla quale non volevo rinunciare. Ma ora, dopo tutti questi anni, questi interminabili quindici anni di solitudine, di sofferenza, di vita non vissuta. quando nel mio cuore, seppellito in un baratro di tenebre, ha ricominciato a bruciare vivida la dolce fiamma dell'amore. ho avuto paura. Paura per te, per la mia dolce Alhyssa, donna meravigliosa che mi hai fatto sentire nuovamente vivo. Per un anno abbiamo lavorato sempre in coppia ed abbiamo corso insieme mille rischi. Ogni volta rubavo, nascosto nelle tenebre rispettose della notte, una tenera carezza al tuo dolce viso. Poi mi sono improvvisamente reso conto che il prezzo di quella carezza poteva essere troppo caro. un prezzo che non ero disposto a pagare. La tua vita è più importante di qualsiasi cosa, anche del mio amore. e di nuovo ho lacerato il mio cuore. ancora una volta senza riuscire ad ucciderlo. Ed ora ti guardo, da quest'ombra opprimente, soffocante e piena di polvere, vedo il tuo bel viso assorto, preoccupato e curioso allo stesso tempo. Ti sei guardata in giro a lungo, ansiosamente, appena arrivata. Chi stavi cercando? Poi hai visto Malocchio e l'hai praticamente assalito. Ti conosco bene sai, potevo quasi leggere gli insulti sulle tue belle labbra. Le tue labbra. come le desidero. Ma non è colpa di Moody, lui non c'entra, sono io che gli ho imposto di tenerti al riparo da ogni pericolo, sono io che ti impedisco di correre rischi, sono io che vigilo costantemente su di te. La tua nera ombra invisibile. Il tuoi meravigliosi occhi lanciano fiamme ed il tono della tua voce si alza mentre accusi Malocchio di volerti tenere fuori dal gioco. Sei così bella! Ma lui ha le mani strettamente legate dal patto che ha dovuto stringere con me. Sono io che detto le regole del gioco: se Moody vuole che io resti nell'Ordine. deve fare in modo che tu corra meno rischi possibili. E lui non può rinunciare a me, lo sa perfettamente! Ecco perché trovi noiose le tue poche missioni, ecco perché passi il tuo tempo a scrivere relazioni ed a correlare tra loro le varie informazioni, ecco perché sei così arrabbiata. Ma ora è arrivato Lupin, finalmente! Lui saprà calmarti. e presto tu gli regalerai il tuo splendido sorriso. Eccolo, è dietro di te: ti afferra per le spalle e ti stringe forte. C'è sempre più confidenza tra di voi. Moody ne approfitta e sfugge al tuo attacco. Ti volti ed appoggi il capo sulla spalla di Lupin. e lui ti accarezza dolcemente i capelli. Vorrei chiudere gli occhi e non vedere oltre. Eppure sono stato proprio io che gli ho chiesto di vegliare su di te, di starti vicino. perché tu ne hai bisogno. Io so che Lupin ti ama. e lui sa che io ti amo. Ora gli stai sorridendo, mentre lui ti prende per mano e ti guida a sederti, là in prima fila. Ma tu ti volti e guardi indietro. ancora cercando qualcuno. Qualcuno che non vuole esser visto. Remus ti ama Alhyssa, da tanto tempo ormai. E' lui l'uomo giusto per te: dolce, attento, comprensivo, protettivo. E' un ottimo mago, è in gamba. è un mio amico, uno dei pochi che mi apprezza per quello che sono, che ha saputo accettare il mio passato. Lui potrà farti felice, Alhyssa, non io! Certo è un Lupo Mannaro: ma non devi preoccuparti. E' un piccolo problema per il quale sto da tempo cercando una soluzione ed ormai ci sono vicino: la mia pozione è quasi pronta. Per te. solo per te, amore mio. Affinché lui possa amarti anche quando la luna illumina i tuoi occhi. Si è avvicinato e ti ha mormorato qualcosa all'orecchio. gli sorridi. sfiori la sua guancia con le labbra. Le mie mani stringono convulsamente la balaustra, finché le nocche diventano bianche. Sento il cuore che mi si contorce nel petto, ormai a brandelli, una sofferenza lacerante. Ma un Cuore Oscuro può amare solo in silenzio, un Cuore Oscuro deve soffrire in silenzio, Nessuno può ascoltare le mie urla disperate, nessuno può vedere le mie lacrime amare. eppure tu, ancora, alzi lo sguardo e mi cerchi con gli occhi. Non posso far altro che ritrarmi nell'oscurità. non devi vedermi. non devi capire.

*

La riunione era terminata e tutti stavano lasciando la sala. Remus porse il mantello ad Alhyssa, appoggiandoglielo delicatamente sulle spalle. Poi l'attirò gentilmente verso di sé, sussurrandole con un dolce sorriso: - E' ancora presto questa sera. e la luna non sorgerà. Non vorrai scapparmi via come al solito? - Alhyssa sorrise di rimando, lasciandosi abbracciare: - Cosa vorresti offrirmi? - chiese maliziosa. Il viso dolce di Remus divenne improvvisamente serio ed i suoi sinceri occhi grigi la scrutarono con intensità quasi dolorosa, mentre mormorava: - Lo sai bene Alhyssa. è il mio amore che voglio offrirti. tutto me stesso, per l'eternità. - La maga non si ritrasse dal suo abbraccio, alzò il viso e gli sorrise: - Sai che ti voglio bene Remus. ma. - si interruppe mentre i suoi occhi si riempivano di tristezza -. ma amo. Severus. - Quindi abbassò il viso e si abbandonò all'abbraccio di Remus, mormorando: - Perdonami. ma non posso fare a meno di amarlo! - Remus si sentiva morire. La donna che amava era tra le sue braccia. e stava piangendo per un altro. e lui non poteva fare altro che consolarla. E rimanerle vicino, proprio come aveva promesso a Severus sei mesi prima. Si sentiva impazzire, avrebbe voluto urlare il suo dolore, la sua incapacità di continuare oltre a recitare quel ruolo dannato! Invece la strinse delicatamente a sé, accarezzandole i capelli, sfiorandole appena la fronte con le labbra. e rimase in silenzio ad ascoltare i battiti grevi del suo cuore. ed i singhiozzi lievi della donna che amava. Severus sapeva bene che lui, Remus, amava Alhyssa e gli aveva fatto promettere che sarebbe rimasto al suo fianco. che l'avrebbe fatta felice. Ed era quello che più d'ogni altra cosa avrebbe bramato fare. se solo lei glielo avesse permesso! Ma, ormai, dopo quasi sei mesi aveva perso ogni speranza. - Lo so Alhyssa, mio dolce amore. lo so. Ma lui non riesce ad amarti. lui non può amarti. lui non vuole amarti! - le sussurrò tristemente. - Oooh Remus. ma lui mi ama, ne sono certa. Vuole solo proteggermi. da se stesso! - singhiozzò la ragazza. - Ma tu vuoi di più. - sussurrò Remus accarezzandole il viso per tergerle le lacrime. - Sì. Io lo voglio. io non ho paura. Ma è da sei mesi che non riesco neppure a vederlo. So che anche oggi è qui. - disse alzando lo sguardo e lasciandolo vagare per la sala - . eppure lui sa celarsi bene ai miei occhi. - e tornò a stringersi al mago. Remus le prese la mano, la sfiorò con un bacio delicato e poi la tenne stretta tra le sue. All'improvviso disse: - Allora dovremo architettare un piano per convincere Malocchio a farti lavorare ancora con Severus. - Alhyssa lo guardò sorpresa. Remus sorrise, rassicurante e deciso. - Ed ho già un'ottima idea. - Anche Alhyssa sorrise, poi si alzò in punta di piedi, gli buttò le braccia al collo e gli diede un bacio sulla guancia esclamando: - Oh Remus. grazie! - Remus ricambiò il bacio, stringendola forte a sé e sussurrò: - Non ringraziarmi. Quando Severus scoprirà che, dietro a tutto, ci sono io. mi ucciderà! - Quindi la prese per mano e la trascinò rapidamente fuori dalla sala.

*

Sto stancamente camminando nella Foresta Proibita, con passo lento e svogliato, circondato da questa uggiosa pioggerellina impalpabile che penetra per ogni dove. Sono bagnato ed infreddolito, ma il mio passo rallenta sempre più. Vengo dal nulla e vado verso il nulla: non c'è alcuna fretta. Intorno a me solo l'oscurità, senza luci e senza ombre, in un silenzio irreale. dove sono finiti tutti gli animali? Non sento neppure il rumore dei miei passi, ma le mie gambe sanno dove andare. troppe volte ho percorso questa strada, sempre da solo. mentre i rovi si protendono ad intrappolare il mio mantello e piccoli rametti, come lame affilate, rigano il mio viso. L'oscurità mi circonda perché io sono l'essenza dell'oscurità. La pioggia è intorno a me ed offusca i ricordi di pochi minuti fa. Eppure sei ancora nei miei occhi, bellissima e piena di luce. Ed il tuo ricordo mi riscalda. Non ho potuto sentire il tuo profumo. non ho potuto ascoltare la tua voce. Ma ho visto i tuoi gesti. e di quelli devo farmene una ragione. Sei rimasta a lungo fra le sue braccia, mentre ti accarezzava dolcemente i capelli e ti baciava la fronte. Ancora un altro passo, faticoso. poi crollo in ginocchio, ho stupidamente inciampato in una radice. Mi sento ridicolo. sciocco. Sono pieno di fango. Le mie guance sono rigate di lacrime. Sono geloso. terribilmente geloso di Remus, che ti teneva fra le braccia, mentre io vi osservavo nell'ombra. Non ho più voglia di camminare. vorrei rimanermene seduto qui, ad aspettare che qualche orrido abitante di questa foresta faccia finalmente scempio del mio corpo. Al mio cuore ci ho già pensato io. Ma non ci sono animali questa notte. solo le tenebre ed il dolore popolano questi luoghi. e mi torturano oltre ogni limite di sopportazione. Gli hai sorriso felice, l'hai abbracciato. l'hai baciato sulla guancia e lui ti ha stretto a sé. Vorrei augurarti tutta la felicità del mondo: Remus è un bravo mago, è un uomo buono e dolce. è lui l'uomo che fa per te. Non io. non io. Perché il mio cuore non cessa di battere. se non può smettere di soffrire? Perché queste stupide lacrime continuano a bagnare il mio volto confondendosi con le gocce di pioggia? Lacrime che mai nessuno vedrà, lacrime che non esistono. lacrime di un uomo che non può amare. eppure ama. disperatamente.

----------------------- [1] Vedi Cuore Oscuro