Lo vede sdraiato sullo scomodo lettino. Inconscio. Pallido. Perso chi sa dove. E si dispera. Sente la mano di Bobby sul suo petto, trattenendolo. Ascolta parole delle quali non riesce a capire il significato. Vede Morte che si alza in piedi e poi sparisce. Il Cavaliere se n'è andato e lui ha centinaia di domande in gola. Domande senza risposta, solo il tempo potrà risponderle, man mano le circostanze lo essigano.

Intanto, lui ha suo fratello con sé. È Sammy. Si. È tornato. Ma lui non è felice. Tutto il contrario: l'angoscia gli si agrappa al petto e gli manca il fiato. Sente che le sue gambe non possono sostenerlo nemmeno un minuto. Si siede, sentendosi misero, le lacrime cadono dai suoi occhi verdi e attraversano le sue guancie livide, poi cadono sul braccio di Sam, che dorme. Dorme o è svenuto? Non lo sa e non vuole ancora saperlo.

Bobby capisce, si avvicina al più giovane dei Winchester, tocca la sua faccia, la fronte, sente il battito del suo cuore e poi guarda Dean, e annuisce. Sam sta bene, sta riposando. Il maggiore accetta con un movimiento della sua testa e poi rimane lí. Immovile. Semplicemente non può lasciarlo. Non ora. Mai più. Rimarrà accanto a lui fino a quando sarà sveglio.

Bobby tocca leggermente la spalla di Dean e poi sale le scale verso la sua cucina. Il vecchio cacciatore è più lento, più curvo, come se il peso degli anni e delle lote lo portasse sulla schiena. Sa che i giorni seguenti saranno difficili per il fratelli Winchester. Ma lui sarà là, come sempre è stato da quella notte nella quale li vide per la prima volta, addormentati e abbracciati nel sedile posteriore dell'Impala.