Disclaimer: I personaggi non sono miei. Sono delle Clamp. Io mi diverto solo a giocare con loro.

Il tributo

Luce si era svegliata tra le braccia di Lantis, nella nuova Sephiro che lei aveva desiderato. La nuova, splendida Sephiro, costruita con l'apporto di tutti. Eppure quella mattina c'era un'ombra nel suo cuore. Doveva andare da Clef. E quando le aveva chiesto di venire lui era così maledettamente serio che le probabilità di essere stata invitata per un tè erano molto scarse. Aveva baciato il suo amore addormentato e si era preparata per uscire. Clef l'aveva accolta con una faccia ancora più grave dell'ultima volta. Era rimasto qualche attimo in silenzio, poi le aveva chiesto: "Luce…tu daresti la tua vita per Sephiro?". Una domanda che l'aveva spaventata. "Perché…?" "Ti prego Luce adesso rispondimi e basta…sinceramente. Tu daresti la tua vita per Sephiro?" Che cos'era Sephiro? Era Rafaga, Ascot, Ferio, Presea, Clef…Lantis. Aveva ritrovato tutta la sua forza. "Sì, Clef. Sì, lo farei." "Allora lascia che ti spieghi." Clef aveva sospirato. "Sephiro è assoggettata a un…tributo. Ogni ventimila anni, una qualche specie di demone giunge fin qui e…divora il pilastro. Dopodiché se ne torna da dove è venuto e lascia in pace il pianeta per i prossimi ventimila anni." Niente male come sfortuna essere capitata proprio in questo periodo, pensò Luce. Ma disse: "E come cavaliere magico devo…eliminare questa cosa, giusto?Anche a costo della vita…" Ma perché non è stato fatto prima? "Non proprio." Queste parole le gelarono il sangue. "Vedi, il demone si nutre dell'energia del cuore del pilastro, il quale per proteggere Sephiro è sempre stato pronto al sacrificio...e per quel che ne so io, i cavalieri magici sono troppo deboli per fare qualsiasi cosa, in questo caso." "Ma adesso…" Luce cominciava a capire…e aveva paura. "Adesso non abbiamo un pilastro. Quello che temo è che il demone per nutrirsi scelga di divorare l'intero pianeta." "No!" Luce aveva gridato. "Perciò, vedi, semplicemente abbiamo bisogno di un pilastro…che sia disposto a sacrificarsi per Sephiro." "Io sono il pilastro…" aveva mormorato lei. "Sei la cosa più vicina a un pilastro di cui disponiamo in questo momento" aveva confermato Clef. "E quando dovrebbe arrivare questo demone?" Quanto mi resta? Dio…quanto mi resta? "Domani." "Domani? Clef… cosa sarebbe successo se io avessi detto no?" "Saremmo morti, immagino…Ma ti giuro che è la verità, Luce, io ci ho quasi sperato in quel no. Non è giusto che tocchi sempre a te…" "Ma è così. Non possiamo farci niente."

Era tornata a casa correndo. Si era gettata tra le braccia di Lantis. Ed era scoppiata a piangere. "Che c'è, amore mio?" Lui non sopportava di vederla così. Gli faceva troppo male. Lei lo stringeva, tremando. E aveva detto: "Sto per perderti." "Non dire sciocchezze!" aveva esclamato lui. Lei aveva raccontato tutto, tra un singhiozzo e l'altro. Era stata una lunga storia. Lui non voleva crederci. "Non è possibile!" Non poteva essere vero. Luce non era pilastro…non più. Lui l'amava, aveva potuto amarla. Questo non significava che lei non era nulla? Perché adesso volevano addossarle di nuovo quel compito? Perché volevano strappargliela? Clef… Alla fine, tutto quello che aveva trovato da dire era: "Non puoi farlo." Non puoi…non posso perderti. "Anche se significasse la fine di Sephiro?" Luce era… confusa. "Sì." Lui restava il fratello di Zagato. E non aveva mai capito suo fratello come in quel momento, "Non è giusto. Tu non sei più il pilastro. E io non permetterò che tu faccia una follia come questa. Non te lo permetterò, mi hai sentito? Perché ti amo." Non posso vivere senza di te. Non puoi chiedermi questo. "Non posso fare altro." Luce continuava a piangere. "Non posso lasciare che Sephiro venga distrutto." Era questo che aveva detto Emeraude convocando i cavalieri magici? E poi lei aveva detto: "Ti perderò, domani. Ma se davvero mi ami, amami stasera. Un'ultima volta…". E lui l'aveva amata. Con tutta la disperazione che aveva in cuore, che entrambi avevano in cuore. Ancora e ancora e ancora, senza sosta, con quelle parole che risuonavano dentro di loro: "L'ultima volta". Alla fine Luce si era addormentata tra le sue braccia. Era quasi l'alba. Quell'alba che doveva portargliela via. Non poteva permetterlo. Non poteva lasciare che morisse. Ma che cosa poteva fare? Portarla via…via dal pianeta. Prima che si svegliasse. Lasciarsi tutto alle spalle. Lasciare che tutto venisse distrutto, pur di non perderla. No… non poteva farlo. Luce non glielo avrebbe mai perdonato, questo lo sapeva. Ma se fosse rimasta sarebbe morta. Non poteva arrendersi a questo. Doveva esserci una soluzione. Una soluzione che lui non aveva ancora visto…All'improvviso, una possibilità. Avrebbe potuto non funzionare, ma doveva almeno tentare. Le aveva dato un bacio. L'ultimo bacio. Era l'alba.

R&R, grazie. Criticate pure so di meritarlo.