Maschera infranta
Titolo: Maschera infranta
Autore/data: Ida59 – 11 - 20 gennaio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: flash-fic
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, drammatico, romantico
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale, sì, ormai è proprio così.
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: La maschera cade, infranta. E nasce il sorriso. È il seguito di "Pensieri come parole"
Parole/pagine: 409/1.
Nota: Storia scritta per la sfida "Sette giorni per un sorriso" lanciata da "Il Calderone di Severus"
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Questa storia appartiene alla Raccolta "Sorrisi" così composta:
Per lui
Come il suo nome
Sempre
Stanco
Brivido
Inconcepibili
Non voglio morire
Comprensione
Il calderone della mente
Parole come pensieri
Maschera infranta
Un sorriso tra le lacrime
Bella
Angelo del perdono
Capricci
Sorriso
Occlumanzia
Confusione
Elyn
Amore
Chiaro di luna
Sogno
Sussurri di futuro
Il futuro è già incominciato
Primi passi
Libero
L'attesa
La visita
Affetto
L'offerta
Dimissioni
La casa sulla scogliera
Notte d'amore
Risveglio
Tra passato e futuro
Conoscersi
Ritorno a Hogwarts
Severus Piton, preside di Hogwarts
Applauso
Sfilata di sorrisi
Ritorno al passato
Tempo di ricordi
I sotterranei di Hogwarts
Un sorriso nel vento
La Foresta Proibita
Neve a Hogwarts
Alba d'innocenza
Il regalo più desiderato
Notte d'argento
Per tutta la vita
Nuova vita
Le rughe del sorriso
Maschera infranta
La maschera, che per tutta la vita Severus aveva sempre premuto sul volto a reprimere e controllare ogni emozione e sentimento, era stata infranta e distrutta dalle zanne avvelenate di Nagini cui aveva offerto la vita per salvare quella del ragazzo che non sarebbe mai stato suo figlio.
La vita, però, Nagini non era riuscita a strappargliela via, miracolosamente salvata da lacrime di fenice, ultimo anelito vitale di un'amicizia, di un affetto paterno, di un sereno sguardo azzurro colmo di sorriso.
La sua impenetrabile maschera, invece, si era infranta in argentei fili di memoria, ricordi d'amore e di dolore, strazianti lacrime di sangue a pagare con la vita le sue imperdonabili colpe.
Così Elyn - la Guaritrice del San Mungo che lo aveva accolto e a lungo aveva combattuto al suo fianco per salvargli la vita - aveva potuto vedere tutta la verità nascosta negli occhi neri del mago, sbarrati nel delirio della rovente febbre avvelenata: aveva scoperto l'uomo distrutto dai rimorsi, l'uomo che aveva rinunciato a vivere e solo continuava ostinato a compiere il suo dovere alla ricerca di un'impossibile redenzione, di un perdono che lui stesso non riusciva a concedersi.
L'uomo che credeva di non aver più diritto ad amare e riteneva di non meritare l'amore di nessuno.
Elyn, invece, gli sorrideva.
Continuava a sorridergli.
Gli sorrideva con l'amore che nessuno gli aveva mai dato prima.
Non era il sorriso colmo d'affetto impaurito di una madre che ingannava il marito sulla vera e magica natura del figlio.
Non era il sorriso ingenuo e straripante d'entusiasmo di una bimba che scopriva l'esaltante magia del suo futuro.
Non era nemmeno il sorriso sereno e pacato di un vecchio cui aveva imparato a voler bene come ad un padre.
Era il sorriso di chi comprendeva, un sorriso colmo di perdono.
Per lui.
Mangiamorte ed assassino.
Era il sorriso di una donna, un sorriso traboccante d'amore.
Per lui.
Impassibile uomo di ghiaccio che non sapeva amare e che dell'amore non era degno.
Un sorriso caldo che penetrava fino in fondo al suo cuore, un cuore che aveva cercato di uccidere e che per tanti anni aveva realmente creduto morto.
Invece era vivo, il suo cuore: era vivo, proprio come lui, come il suo corpo indisciplinato.
E voleva continuare a vivere… e imparare ad amare.
La maschera era ormai infranta: il sorriso poteva nascere, infine libero dalle catene del passato.
Severus sorrise dolcemente a Elyn, sapendo che lei avrebbe compreso.
Tutto.
3
