"È stato bello conoscerti. Ora è tempo di dirci addio." Una lacrima rigò il volto di Touko. In cuor suo, voleva tornare al primo giorno in cui si erano conosciuti, e rivivere il giro della Ruota Panoramica, dove si era accesa la fiamma dell'amore che provava per lui. Non voleva lasciarlo andare via.

"Hai detto di avere un sogno. Realizzalo. E tutto ciò che volevo dirti. Addio." N si levò con il suo Zekrom, lontano, lasciando Touko in un mare di disperazione e lacrime, che bagnavano le sue gambe scoperte per via dei jeans corti.

La ragazza si ritrovò in camera sua, nel letto. Era notte fonda. A Soffiolieve regnava la calma più assoluta.

"Ahi …" Touko si mise una mano sulla fronte, e iniziò a colpirla più volte, dandosi dell'illusa.

"Perché continuo a sognarlo? Pensavo di aver superato quella dannata cotta!" Si alzò dal letto e scese in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Dinanzi a lei c'era sua madre che, con lo sguardo perso, fissava il televisore che trasmetteva l'ultima puntata del 'Pokémon Musical Show'. Non si muoveva. Sbatteva le palpebre cercando di rimanere sveglia per sapere chi fosse il vincitore di quell'anno. Dopotutto era l'una di notte.

"Il vincitore del Pokémon Musical Show di quest'anno è …" La ragazza spense la tv. La donna cercò di riprendere il telecomando dalle mani della figlia, ma invano.

"Stavo guardando il Pokémon Musical! Non vuoi vedere la tua amica Belle che realizza il suo sogno?" Touko sbuffò, cercando di mantenere la pazienza.

"Non puoi restare sveglia così a lungo. Pochi giorni fa ti sei addormentata mentre cucinavi, ricordi?" La donna fece un risolino. Si strofinò gli occhi. Anche a Touko, però, sarebbe piaciuto scoprire se l'amica aveva vinto. Riaccese il televisore e si buttò sul divano, assieme al telecomando che le cadde sul petto.

"Bene, anche per quest'anno è finita. Vi aspetto l'anno prossimo! Grazie a chi ha partecipato e a chi ci sta guardando da casa. Buona notte." Il presentatore sembrava molto arzillo. Sembrava non sentisse la stanchezza, che in molti partecipanti era piuttosto visibile. Eppure era anche un po' anziano. Aveva all'incirca una sessantina d'anni.

La madre si girò lentamente verso la figlia, con uno sguardo assonnato.

"Le chiederai com'è andata. Piuttosto, perché sei sveglia? Sembravi così serena durante il sonno." Touko scosse la testa. Si avvicinò alla lavastoviglie, prese un bicchiere e lo riempì d'acqua.

"Avevo sete. Non si può più bere in questa casa?" La madre le andò vicino e le diede un bacio sulla fronte. Era il suo modo per augurarle la buona notte.

"Certo che si può. Era solo per chiedere. E poi sono molto fiera di te." La donna sorrise e si allontanò, andando nella sua stanza da letto.

Touko ricambiò il sorriso a fatica. Era stanca. Tuttavia, si era convinta di non addormentarsi, per non sognare N. Accese la televisione, e cercò un Tg. Era entrata a far parte della Polizia Internazionale subito dopo aver catturato i Sei Saggi del Team Plasma. Doveva ascoltarne uno, per forza. Così le aveva detto Bellocchio.

In televisione, una giornalista abbastanza giovane e visibilmente scossa, salutava gli ascoltatori.

"Notizie dell'ultima ora. Un nuovo malvagio Team si aggira per le strade di Austropoli, la capitale. Hanno derubato Artemisio, il Capopalestra, di tutte le medaglie che possedeva, da dare a tutti gli sfidanti che lo avrebbero battuto. Il nome della banda è Team Band, stando a ciò che ha detto un testimone. La Polizia si è recata già lì, cercando di catturare i tipi loschi.". Touko prese il suo Interpoké e lo accese. Aveva tre chiamate senza risposta, tutte di Bellocchio. Stava succedendo qualcosa di brutto a Isshu, e non aveva intenzione di restare con le mani in mano. Salì velocemente le scale che portavano in camera sua, prese i suoi jeans corti, un po' strappati e la sua canotta bianca con la relativa giacchetta nera sbracciata e prese le sue Poké Ball.

Tornò di nuovo in cucina per finire il suo bicchiere d'acqua e si preparò due panini per il giorno dopo. Fece per andarsene.

"Touko, ricorda di spegnere il televisore!" La ragazza sentì le parole della madre. Si sorprese dell'udito che possedeva la donna. Spense la televisione e raccontò ciò che stava accadendo ad Austropoli alla madre.

Uscì da casa e si diresse verso il Percorso 1. Arrivata lì, lanciò una Poké Ball da cui uscì un Braviary. Salì sul Pokémon e si fece portare ad Austropoli.

Il suo unico pensiero era rivolto ad Artemisio, il quale era un suo grande amico che l'aveva sostenuta sempre.

Aya's Corner

Okay, sono nuova su , ma già mi piace. : D

Devo dire che questa fanfiction è forse quella più decente che io abbia mai scritto. Sì, poi pubblicherò anche delle storie con un unico capitolo.

Ahem, non ho molto da dire. Presto pubblicherò i vari capitoli. Ditemi cosa ne pensate!

See ya.

AyakoYoru