La stanza 432
Hancock salì le scale fino ad arrivare alla stanza 432. Bussò ma non rispose nessuno, ma sentì un rumore provenire dentro la stanza, "quelli erano sicuramente i suoi passi", pensò Hancock, allora entrò. Doflamingo era in piedi, come se la stava aspettando, Hancock si guardò in torno, notò che non aveva ancora iniziato il suo lavoro.
-Come mai non hai ancora iniziato?- poi chiuse la porta.
-Hancock, tu… mi vuoi bene?-, domanda insolita pensò lei.
-Beh, si-
-Ne sono lieto-
-Ah già… ho qualcosa da darti che mi ha consegnato Sengoku, ecco tieni-Doflamingo guardò quei fogli con indifferenza, e gli buttò per terra, Hancock era un po' colpita per il gesto.
-Che cosa ti prende Doflamingo…-
-Ne ho avuto abbastanza di dovertelo tenere nascosto… sono stanco di questo gioco per bambini.-
-Doflamingo?- Il biondo le prese il volto e la baciò, Hancock per un attimo si lasciò andare, ma poi si ricordò che non doveva avere legami con gli uomini, si distaccò e cercò di andarsene ma l'altro la prese per il polso, e caddero insieme sul pavimento, lei sotto, lui sopra, la baciò di nuovo ma più appassionatamente, infilandoci anche la lingua, Hancock impulsivamente rispose al bacio e arrossì, ma subito dopo ritornò in se, e cercò di levarselo di dosso.
-Hancock, le tue labbra sono così dolci- gli disse lui dolcemente.-Doflamingo… perché?-
-Perché ho sempre provato qualcosa per te-.
-Ma cosa? Che cosa stai dicendo… non capisco!- stava succedendo così troppo in fretta, a Hancock gli batteva forte il cuore e aveva paura che morisse per quanto le batteva velocemente, ma non capiva perché provava questo per lui, ed era molto confusa.
Doflamingo le baciò il collo, facendo gemere Hancock, subito dopo la baciò. Hancock riuscì a distaccarsi dal bacio spingendolo con le mani, al massimo tre centimetri e non di più.
-Doflamingo non voglio. Per favore fermati!-Ma purtroppo il biondo era molto più forte di lei, come corporatura, non riusciva a toglierselo di dosso, anche se un po' non le dispiaceva, si accorse che poteva far leva con le gambe riuscendo così a liberarsi, lui, intuendo la sua mossa la lasciò, ma la riprese nuovamente per il polso, porgendosela davanti…
-Hancock, vedi, ho sempre voluto questo... una notte solo per noi due. Un'intera notte in cui io dirigo la sinfonia, che sei tu… io non voglio che finisca, quindi per favore, stai calma.- detto questo le baciò il collo…
-No, perché ti comporti così, stai fermo!-Doflamingo la spinse, non riuscendo a mantenersi in piedi Hancock cadde per terra. Hancock avrebbe potuto benissimo usare i suoi poteri ma sarebbero stati inutili, perché il biondo avrebbe usato anche il suo misterioso e pericoloso potere, e lei non voleva rischiare, e poi attaccandolo non lo avrebbe colpito, preferiva cavarsela con le sue stesse forze.
-Io… non capisco, perché ti comporti così Doflamingo?-
-Vuoi sapere il perché? Lo vuoi, non è vero? Non te lo dirò, renderò la cosa più divertente, quello che ho in mente ti piacerà-.
Le saltò addosso e gli strappò via la cinta della maglia rossa.
-Stai fermo!-
-Ma siccome tu insisti tanto, te lo dico lo stesso-Lui si avvicinò con il volto al suo ventre, arrossendo gli disse…
-Ti voglio Hancock-.
L'Imperatrice arrossì e rimase immobile, mentre Doflamingo indisturbato gli aprì le gambe, e finalmente si lasciò andare dal piacere di essere avvinghiata a lui, si fece anche toccare, ricambiando con dei gemiti soffocati, e a lui faceva piacere che finalmente si era abbandonata ai suoi tocchi.
Ma… anche se Hancock si era abbandonata al piacere c'era un pensiero fisso che la tormentava, non riusciva a capire quello che Doflamingo voleva da lei. Mentre lei pensava si accorse che la mano dell'altro prendeva un po' troppe libertà, vicino al suo linguine.
-Doflamingo, che fai?- gli chiese un po' agitata
-Non ti agitare- prese la sua gonna con tutte e due le mani, e la alzò lievemente, poi ci infilò la mano destra.
-Stai fermo! Non voglio- la interruppe rassicurandola
-Non ti preoccupare… sarò gentile-.
Doflamingo si tolse la maglia bianca, si avvicinò e gli abbassò un po' le spalle della camicetta, per non toglierla del tutto, ma scesero lo stesso, ora c'erano soltanto i lunghi capelli di lei che coprivano il suo seno, il biondo si avvicinò per poterla toccare ma Hancock si coprì e si allontanò bruscamente come se il suo tocco gli poteva far del male, lui preoccupato per il gesto gli sussurrò dolcemente…
-Non vuoi più?- e si avvicinò di più.Niente ridomandò…
-Hancock, su illuminami, ti ho fatto qualcosa?-Lei si coprì il volto con la mano destra e gli rispose…-Ci ho messo tanto per capirlo, ma adesso ne sono certa- Doflamingo la guardò con aria interrogativa.
-Tu stasera vuoi fare…l'amore con me. Vero-Hancock arrossì e per il biondo fu lo stesso, beh era vero quello che lei ha detto, lui desiderava ardentemente il suo corpo, la voleva! Adesso era lui a non capire perché lei si era distaccata in quel modo, dopo aver risposto ogni suo tocco con passione…
-Perché tu…- lo interruppe lei
-Io, non… no...-
-Non, cosa?- Hancock si avvicinò e gli sussurrò…
-Io non so nemmeno come si fa… queste cose sono nuove per me, e questa è la prima volta che mi lascio toccare da un uomo-.
Doflamingo certamente non poteva capire quello che provava lei, che per Hancock era strano agghindarsi in quel modo, per lui era semplicemente normale. Purtroppo non ci poteva fare niente, la voleva a tutti i costi, ormai era arrivato fino lì ed era pronto a continuare, perché quello che provava per lei era molto forte, ma non ne aveva il coraggio di dirglielo, era una cosa che ormai gli pesava già da molto tempo ed era pronto a mostrarli quello che provava per lei. Doflamingo si avvicinò a lei, ma Hancock si allontanò, lui si avvicinò ancora e la sdraiò facendo attenzione a non farla sbattere. Lei si copriva perché un po' si vergognava,
-Hancock non ti coprire, fatti guardare…-lei non si mosse, Doflamingo già non ce la faceva più era impaziente di volerlo fare, allora le saltò addosso tempestandola di baci, lei convinta, glie lo lasciò fare, anche se aveva un pochino di paura,
-Non avere paura Hancock io non ti farò mai e poi mai del male-
-Ok-.
Andarono avanti con baci appassionati accompagnati con dei piacevoli movimenti, lui pensava che questo era l'unico modo per far abituare Hancock ai suoi tocchi.
Entrambi erano al culmine dell'eccitazione, allora Doflamingo passò ai fatti, si tirò giù i pantaloni arancioni, e slacciò la sua gonna, fece penetrare molto lentamente il suo membro dentro di lei, in fine penetrò completamente.Sorridendo le disse…
-Posso?-
-Si Doflamingo-.
Lui incominciò a spingere Hancock sentì un leggero dolore, spinse di nuovo un po' più forte, e lei rilasciò un gemito soffocato. Doflamingo spinse ancora, ancora e ancora, Hancock si tenne stretta alle sue spalle e continuando a gemere, lui le andò incontro accarezzandole la schiena e le cosce, beandosi della visione del suo volto arrossato semi nascosto dai lunghi capelli corvini lucenti come seta.
Doflamingo mise le mani sui fianchi per guidarla all'orgasmo che giunse alcuni istanti più tardi, incredibilmente intenso, quasi violento.
Si fermò un momento, voleva dirle quello che provava per lei…
-Hancock ti amo- lei sorpresa arrossì, le venne quasi da piangere per la gioia, sorrise
-Anch'io ti amo Doflamingo-
-Voglio che tu sia solo mia-.
Hancock sentì un piacere acuto e inebriante, liberando gemiti sempre più forti, nelle sue orecchie risuonava il roco lamento di Doflamingo e percepiva il suo seme bollente scorrere fluido dentro di lei.
Quando la magia finì Hancock si addormentò, il biondo la coprì con la sua maglia e si rimise i pantaloni.
Alla fine anche lui si addormentò, ovviamente… vicino a lei.
