Prologo

–È proprio brava, non c'è che dire.
La giovane donna volteggiava sulla pista come se non avesse peso, il costume attillato rosso rubino che mandava sprazzi di luce. Sembrava sospesa tra il cielo e la terra, con gli occhi dalle lunghissime ciglia chiusi e i morbidi capelli castani che danzavano mentre alzava le braccia nella piroetta. Il pubblico diede in un applauso sfrenato.
–Già. Eleanor Croisset, la figlia del principe regnante di Dessin, è anche una famosa campionessa di pattinaggio artistico. Si è qualificata numerose volte per i mondiali ed ha già raccolto due argenti olimpici. Il campionato nazionale… be', inutile dire che lo vince ogni anno. Per il suo talento, naturalmente. Ma non è un mistero che qui tutti la adorano.
–Si è conquistata la stima del popolo.
–Si comporta molto poco da principessa. È alla mano, lavora come impiegata e non si preoccupa di uscire in strada senza scorta, ad esempio per comprare qualcosa, salutando la gente. Ha portato praticamente da sola la famiglia reale all'epoca moderna, dopo molti secoli in cui Dessin era rimasto bloccato in un regime molto duro, austero e tradizionale. Molti preferirebbero vedere lei sul trono, anziché suo fratello minore.
–E se il progetto in corso dovesse riuscire, è proprio quello che accadrà. Giusto?
–Giusto. La legge è stata approvata pochi giorni fa dal Parlamento. Se tutto va bene, i due paesi fratelli di Dessin e Lestin potrebbero finalmente uscire dalla loro faida di secoli e raggiungere una meritatissima pace e un governo stabile. Qualcosa che il popolo di entrambi ha atteso per anni.
–E noi siamo qui proprio per assicurarci che vada tutto in porto, non è vero?
La pattinatrice si reclinava verso terra come un grande uccello che pieghi le ali, slanciandosi poi ancora più in alto a ritmo col boato che dagli spalti accompagnava la musica. A un tratto lo stadio cadde in un religioso silenzio mentre iniziava la parte più difficile dell'esercizio. Tutti sembravano non avere occhi che per lei… compresi i due uomini elegantemente vestiti che osservavano la scena dal bordo della pista, il bianco in completo scuro e il nero in completo chiaro. Ma il tono del loro sguardo era ben più serio.
Nell'ultimo salto vorticante, la pietra fissata sul corpetto del costume mandò scintille ovunque, abbagliando.
–Direi che quello è proprio un bel pezzo di vetro.
–E non soltanto. I Cuori Gemelli, due rubini giganteschi ricavati dallo stesso blocco di minerale, sono il simbolo del principato di Dessin e del granducato di Lestin, tramandati di generazione in generazione da sette secoli. Il Cuore di Sinistra è in possesso di Henrik Rosenkaur, l'unico figlio del granduca di Lestin. La principessa esibisce il Cuore di Destra, il suo, soltanto nelle occasioni ufficiali e durante le gare, ed è anche per questo che ci sono tutte queste guardie in giro. Capirai che se qualcuno dovesse sottrarlo sarebbe un'enorme sciagura per il paese.
–Ornamento decisamente costoso per un'atleta.
L'altro annuì. –Ognuno dei rubini vale milioni di dollari. Pare che nel medioevo siano stati intagliati per celebrare l'amicizia fraterna dei due regni, governati da due fratelli che si erano spartiti equamente l'eredità del padre. Poi a un certo punto, nessuno sa perché, gli animi si sono inaspriti e le casate di Croisset e Rosenkaur sono diventate da gemelle nemiche. Le pietre si sono trasformate in pomi della discordia. Ognuno accusava l'altro di aver rubato la sua. La maggior parte delle guerre che si sono combattute a intervalli da allora, grandi e piccole, avevano come obiettivo conquistare le gemme e riunirle. Pare che secondo la leggenda, il giorno in cui accadrà sarà rivelato un enorme tesoro.
–M'immagino che questo avrà attirato ladri da tutto il mondo.
–Decine, forse centinaia. E tutti hanno fatto una brutta fine. Non si può dire se dessiniani e lestinesi odiassero più l'un l'altro o chi veniva dall'esterno a tentare d'intromettersi nella loro faida.
–E ora a quanto pare finalmente chi voleva vedere le pietre riunite sarà accontentato.
–Esatto. La pace tra i due paesi sarà assicurata dal matrimonio del principe Henrik con la principessa Eleanor… e con la loro successiva ascesa al trono. I due regnanti hanno concordato di abdicare immediatamente dopo il matrimonio. Poiché la legge di Dessin non consentiva alle figlie femmine primogenite di ereditare, è stata appositamente modificata per quest'evento. Gli sposi si porteranno reciprocamente in dote i Cuori Gemelli, simboleggiando così la volontà profonda di unione dei due popoli. Dopodiché, avvieranno il processo per l'unificazione di questa terra in una sola nazione, così come era originariamente.
Il rosso gettò una nuova occhiata alla figura aggraziata che aveva terminato il suo esercizio e stava ringraziando il pubblico osannante con un profondo inchino. Probabilmente, gli venne da pensare, era la seconda più brava che avesse visto in vita sua. –Un matrimonio politico, eh? Alla signorina questo sta bene?
–È stata lei stessa a proporlo– rispose l'amico con un mezzo ghigno. –I due si sono visti solo poche volte in vita loro, dati i rapporti diplomatici tra i governi. Ma a quanto pare trovano l'idea tutt'altro che sgradita.
Il ghigno fu contraccambiato dall'altra parte. –Insomma sono salvi capra e cavoli, eh?
–Se tutto andrà come deve andare. La principessa partirà questa sera con il piroscafo reale per raggiungere la capitale di Lestin. I due paesi sono separati da uno stretto tratto di mare. Lo sposo verrà a prenderla a metà strada per darle l'accoglienza ufficiale. Puoi immaginarti però che non a tutti questo matrimonio e le trattative di pace vanno bene.
–Parli così in generale o hai in mente qualcuno?
–Non è un segreto. Tra quelli che non sono troppo contenti della soluzione c'è il principe cadetto di Dessin, Stephan Croisset, che non è affatto felice di essere stato soppiantato come erede al trono e ha cercato a più riprese di opporsi all'approvazione della nuova legge. E il comandante dell'esercito di Lestin, Marcel Cainemberg… è avanzato rapidamente in grado, posizione e prestigio proprio grazie al continuo stato di allarme del paese, e la pace minaccerebbe di nuocergli. Ed entrambi sono abbastanza potenti per poter prendere… provvedimenti.
–Sono informazioni sicure, o è soltanto qualcosa che gira nell'aria?
–Prove concrete non ne ho. Più che altro un presentimento. Ma soprattutto Cainemberg è noto per essersi spinto anche ad affari poco puliti pur di arrivare dov'è ora… ed ha conoscenze tra gruppi militaristi di ogni tipo. Anche sospetti.
–Quindi noi adesso accompagneremo Sua Altezza all'appuntamento col suo fidanzatino senza farci vedere e ci accerteremo che non ci siano incidenti, ho capito bene?
–È un'iniziativa personale. Nessuno ci ha chiesto di farlo… per cui ci limiteremo a seguire il piroscafo da lontano e tenerlo d'occhio, senza insospettire le guardie. Ho solo pensato che un po' di prudenza non guasta. Per questo abbiamo portato il nuovissimo hovercraft superleggero con funzione di decollo. Così, se dovesse capitare qualcosa…
–…che attacchino dall'alto o dal basso, saremo pronti. Proprio il tipo di missione adatto a noi due in squadra.
–Già.
–Be', a me sta benissimo. Anche perché così potrò guidare quel bel giocattolo! Non mi ci avevate ancora fatto mettere le mani sopra…
–Basta che non lo rompi. Il professore e il nostro meccanico l'hanno accudito come un pupo fino adesso. Se dovessimo riportarglielo ammaccato a causa della tua guida SPERICOLATA…
–Spericolato? Moi? Chi ti ha detto una cosa del genere? E poi, se si tratta di proteggere una bella ragazza, io do il MASSIMO.
–Proprio questo mi fa paura.
Lo spericolato rifilò allegramente una pacca sulle spalle all'amico, e ridendo entrambi si avviarono verso l'uscita.