STORIE DIMENTICATE

CAPITOLO 1

PRELUDIO

Prima della creazione c'era solo Nammu:un'entità astratta che si presentava come un infinito bianco,vuoto e senza forma.

Quest'entità era onnipotente,onnipresente e onnisciente.

In un momento dell'eternità Nammu prese forma.

I suoi contorni erano sbiaditi,come se fossero portati via da un vento invisibile.

Il volto era uguale a quello di una donna,con la pelle bianco latte.

C'erano due linee nere che andavano dall'inizio della fronte ai lati della bocca terminando in modo appuntito e passando sopra gli occhi azzurri.

La bocca aveva le labbra nere.

Intorno al suo viso c'era un ornamento d'oro che gli circondava il volto e sulla parte centrale della fronte scendeva una placca appuntita che arrivava nella zona delle sopracciglia.

Da questo ornamento partivano delle enormi corna di metallo viola che si ripiegavano verso l'alto e avevano linee d'oro.

Le corna di metallo erano larghe dalla testa fino all'attaccatura del collo al mento.

Malgrado fossero tanto larghe erano anche sottili e man mano che salivano la loro larghezza diminuiva fino a divenire sottile.

Sulla parte più alta delle corna erano legate a due lunghe lame ricurve verso l'alto,che superavano le corna stesse e terminavano lasciando un piccolo spazio nella parte sopra il centro della testa.

In cima le lame avevano una piccola punta,sulla parte in alto e nella parte in basso formavano un piccolo semicerchio d'oro che si collegava ad un altro cerchio d'oro che ricopriva l'intera zona superiore.

Sulle lunghe lame c'erano incisi dei simboli.

Sulla parte bassa delle corna e verso al parte alta delle corna c'erano due fermagli d'oro che collegavano due ali di metallo viola e linee dorate.

Il cerchio al suo interno aveva delle piccole punte azzurre che andavano verso il centro.

Il cerchio superiore era collegato ad un altro cerchio inferiore con quattro punte.

Anche sulle lunghe lame c'erano punte azzurre che andavano verso l'interno e la parte iniziale delle punte era d'oro.

Il collo era muscoloso e aveva due placche d'oro collegate all'elmo che scorrevano verso il basso erano appuntite.

Il corpo era coperto da un lungo abito viola che si muoveva da solo.

Le mani erano da donna,ma aveva lunghe unghie appuntite.

Sul petto aveva una placca di metallo bianco e con parti d'oro.

Dal vestito,sulla schiena,partivano quattro ali di luce bianca, che erano lunghe due metri.

Era seduto su un trono di pietra.

Altri due blocchi di pietra rettangolari erano sospesi sotto le braccia.

Il braccio destro era tenuto più in alto dell'altro e aveva la mano aperta con il palmo rivolto verso l'alto.

Sopra il palmo aveva un occhio di luce azzurra.

Nell'altra mano,un po' più bassa,aveva un bastone con il manico di metallo che era piegato,nella parte superiore a sinistra e nella parte inferiore a destra.

La parte superiore e inferiore erano d'oro e avevano,due teste,con il volto di metallo e l'elmo e ali d'oro.

Le due facce erano rivolte una in basso e una in alto,mentre le punte erano opposte.

Il volto sopra era angelico e la parte dorata aveva linee azzurre,mentre quello sotto era demoniaco e aveva delle linee rosse.

L'essere allargò le braccia e creò una moltitudine di nuvole che si perdevano a vista d'occhio e sopra di esse apparivano esseri di luce umanoidi e alcuni avevano due ali,altri quattro,infine alcuni non avevano ali.

Nammu apparve in una dimensione che era totalmente nera.

"Sia la luce."disse la divinità e ci fu il Big Bang che diede origine all'universo.

Nammu si muoveva al suo interno su un trono.

La personificazione dello spazio si chiamò Anu.

Il dio aveva capelli neri lunghi e barba nera lunga.

Il petto e le braccia erano scoperte,mentre dalla vita in poi iniziava una gonna nera,con sopra delle stelle.

La personificazione della Terra fu la dea Ki.

La dea aveva un elmo che aveva due corna che andavano verso l'alto.

Aveva lunghi capelli neri e un lungo vestito marrone ,con un'apertura tra le due gambe.

La Terra ed il cielo erano indistinti,finché non furono separati dal loro figlio,ossia la personificazione del vento e dell'atmosfera.

Il dio era seduto su una nuvola e teneva le gambe incrociate.

Aveva la pelle scura.

Le sopracciglia erano bianche e proseguivano per un metro oltre la testa essendo fatte anche di vento.

Infatti più si allontanavano dalla testa e più si facevano sbiadite e muovevano da sole come fossero vive.

Aveva dei baffi e una barba bianca.

La barba era come le sopracciglia e lo stesso valeva per i capelli bianchi.

In testa aveva un cappello di metallo nero.

Il cappello aveva una punta sulla parte centrale,che brillava di luce azzurra,terminante con una piccola sfera.

Intorno alla punta c'erano quattro punte ricurve sia verso l'esterno che,sulla parte finale,erano rivolte verso l'esterno.

Dall'elmo uscivano delle piccole scariche elettriche.

Il braccio destro del dio era scoperto insieme al pettorale,mentre il resto del corpo era coperto da un abito giallo.

Enlil tenne Ki per se e dal loro incesto nacque Enki,l'acqua.

Enki era quasi identico a Enlil,ma aveva la barba e i baffi neri che arrivavano all'altezza del petto.

L'elmo era rosso e il vestito azzurro.

Enki camminava sulle acque.

Il dio sentì una voce nella testa "Figlio mio.

Dirigiti a terra."

Il dio camminò verso terra e trovò la madre.

"Tu chi sei?"disse Enki.

"Tua madre."disse Ki.

La dea lo abbracciò.

Arrivarono in volo Anu e Enlil e toccarono terra con i piedi.

"Questo sono tuo tuo padre e mio marito."disse Ki.

Prima che il dio potesse dire qualcosa Ki guardò verso il mare "Chi è colei che aleggia sulle acque?"

Gli dei videro che Nammù era sospesa sul mare e si avvicinava a loro.

Atterrò sulla spiaggia poco dopo.

Gli dei si erano nascosti dietro delle rocce.

"Uscite pure."disse Nammu "Non abbiate paura,non mordo."

"Tu chi sei?"disse Anu.

"Io sono il morivo della tua esistenza."disse Nammu "Il motivo dell'esistenza dei tuoi compagni.

Il motivo per cui esiste tutto.

Sono la vostra dea."

"E per quale motivo ci hai fatti?"disse Enki.

"Perché voi rendiate la Terra migliore."disse Nammu afferrando il braccio di Enki.

"Non sento il tuo corpo."disse Enki.

"Io non ho corpo."disse Nammu "Chinati con me."

Il dio ubbidì e Nammu gli poggio la mano sul terreno.

"Da te,acqua,discenderanno tutti i viventi e tutti gli dei."disse Nammu rialzandosi.

Intorno alla mano del dio cominciò ad apparire della vegetazione,la prima del pianeta.

Enki si alzò e la vegetazione cominciò ad aumentare in modo incontrollato e cominciò a ricoprire la Terra.

Nammu allargò le braccia "Che la Terra si ricopra di vegetazione,di alberi e piante.

Ognuno della sua specie."

Il pianeta si ricoprì di vegetazione.

Giorni dopo gli dei fecero un piccolo altare di Terra.

"Perché non possiamo raffigurarti?"disse Enlil.

"Perché non voglio."disse Nammu "Non farete rappresentazioni della signora,dea vostra."

Nammu svanì e apparve sull'altare "Ora iniziate."

Gli dei si inginocchiarono e pregarono "Nammu,dacci la forza di badare a questo mondo,sia fatta la tua volontà e ti preghiamo di assisterci nel nostro cammino eterno."

Gli dei si allontanarono dal pianeta e si diressero verso altri mondi dove Nammu aveva creato forme di vita mortali.

Eoni passarono e ci furono estinzioni di massa sulla Terra,solo per iniziare da capo.

Nammu aveva stabilito diversi cicli di morte e rinascita.

In quei tempi nacque un'altra personificazione del cielo.

Il suo nome era Urano.

Come Anu si generò nel vuoto cosmico per via delle energie mistiche delle dimensioni superiori all'universo.

Aveva i capelli biondi a mezzo collo senza una riga definita.

Intorno alla fronte aveva una piccola corona d'oro.

Il suo volto non aveva barba ne baffi.

Il petto e la pancia erano scoperti.

Poco sotto la spalla sinistra aveva un fermaglio d'oro con al centro una cupola.

Il fermaglio teneva un piccolo mantello blu scuro.

La spalla destra era coperta da due placche d'oro.

Aveva un'altra placca d'oro a metà dei bicipiti e dal gomito in poi c'erano dei bracciali che lo coprivano fino alle mani.

I bracciali erano più larghi delle braccia.

La parte iniziale era d'oro,con ai lati due cupole di metallo,dal polso in poi erano di metallo.

Sopra il dorso delle mani c'era una cupola d'oro.

Le dita invece erano scoperte.

Nella mano sinistra aveva una lancia d'oro che aveva un cristallo appuntito, che emanava luce azzurra,sulla punta.

Poco sotto il cristallo c'era un'ala d'oro.

La parte finale della lancia aveva una sfera.

Dalla vita in poi partiva un lungo abito bianco e blu che era tenuto da una cintura di metallo e d'oro con una "U"gialla.

Dietro di lui apparve un cerchio azzurro con dentro tutti i segni zodiacali.

Molto tempo passò.

Il vento soffiava su un deserto di quel pianeta.

In principio la Terra era vuota perché nessuno la coltivava e nessuno la occupava.

Un'aquila volava nel cielo.

Forme di vita la abitavano in ogni ambiente.

Una lucertola camminava fra le crepe su un terreno desertico.

La luce del sole picchiava su un albero spoglio in quella vallata.

Le onde del mare si rompevano sulla spiaggia.

Uno scorpione camminava tra le dune nel deserto.

Ma la Terra non era sconosciuta.

Divinità e forme di vita intelligenti la abitavano.

Un carro trainato da due caproni stava solcando il cielo.

I caproni avevano dei fulmini che uscivano dai loro occhi.

Dal carro lq divinità saltò a terra e provocò un cratere.

Dal cratere uscì un dio.

Si chiamava Nabu.

Aveva un cappello simile a quello di Enki,ma più basso.

Aveva dei capelli molto lunghi e una lunga barba.

Indossava due tuniche una sopra l'altra.

Le braccia erano scoperte da metà bicipiti in poi e le gambe dal ginocchio in poi.

I piedi avevano dei sandali.

Sulla schiena aveva quattro ali piumate

Uscì dal cratere lentamente,guardando il deserto.

Poi cominciò a correre ad una velocità impercettibile per l'occhio umano.

Per gli dei era il loro mondo,ma per gli altri era una casa lontana da casa,importante per la loro vita.

Il dio si fermò in una vallata dove c'erano i dischi volanti delle loro creazioni che aspiravano pezzi di roccia dal terreno,tramite una bocca che si trovava sul lato inferiore del mezzo.

Il terreno aveva grosse buche circolari e sui lati c'erano delle caverne ben scavate.

I mortali sui dischi erano una vita molto evoluta e costretta a percorrere spazi immensi per soddisfare le loro necessità.

Il dio si avvicinò al bordo del cratere.

Sospesa tra le rocce volanti,a gambe incrociate,c'era un'altra divinità.

Si chiamava Nergal.

Aveva un elmo d'oro che copriva la testa e i lati dal volto.

Dall'elmo partivano due corna rivolte verso il basso.

Aveva una barba nera corta con dei baffi.

La sua pelle era viola.

Il petto e la pancia erano scoperti ed erano pieni di volti demoniaci che si muovevano.

Nella mano destra,aveva un pugnale dal manico giallo e una punta ondulata.

Indossava una tunica che copriva la parte destra sinistra del corpo e le gambe fino a metà polpacci.

Le estremità delle tunica erano nere,mentre il resto era rosso scarlatto con due cerchi neri.

Le mani avevano unghie nere appuntite e ricurve.

"La situazione è stabile."disse Nabu.

"Bene."disse Nergal "Allora Nabu,hai qualcos'altro da riferirmi?"

"No."disse lui "Nulla."

Nergal afferrò una piccola roccia che stava salendo verso l'alto.

Dopo averla guardata la frantumò.

Nella sua mano erano rimasti piccoli pezzi d'oro.

"Incredibile cosa stanno facendo per estrarre questo materiale."disse Nergal "Avremmo potuto risolvere i loro problemi con un semplice gesto.

Gli scavatori chiedono di parlarci,ma tu non ci sarai.

Il tuo compito di portavoce non deve sbilanciarsi in favore di una posizione.

Quello spetta ai superiori.

Accennarono a qualcosa tempo fa,ma non ho molte informazioni al riguardo.

Lui guardò delle rocce dietro le quali c'erano due antenati dell'uomo:sembravano ancora molto scimmieschi per quanto riguarda il volto,ma avevano il corpo con meno peli e camminavano in piedi.

"Bene,bene."disse la Nergal "Abbiamo visite."

I due animali fuggirono.

"Forse sarà uno dei tanti incontri o forse sarà preso in considerazione."disse lui.

L'uomo preistorico corse nella sua caverna con il compagno.

Prese un pezzo di pietra appuntito e cominciò a disegnare ciò che aveva visto(chiaramente il disegno era molto approssimato).

"Comunque non credo tocchi a noi cambiare … ma ad altri."disse Nergal.

Sul fondo del cratere c'erano diverse gallerie così come sulle pareti.

C'era una scalinata che portava sul fondo.

Gli omini grigi erano li.

Uno di loro aveva in mano una barra e la puntava su un pezzo di roccia.

Uscì una luce e la roccia fu tagliata in due.

Nergal era sospeso in aria e all'improvvisò si lasciò cadere e atterrando fece delle crepe sul terreno.

Un gruppo di sei alieni si avvicinò al dio.

"Pensavamo che una situazione di stallo avrebbe migliorato le cose,ma registriamo lo stesso numero di decessi per via degli scavi."disse uno di loro.

"Non temete,le loro anime sono state portate nei regni non materiali."disse lui "Comunque vi avevamo consigliato di non procedere senza di noi."

"Non è una lamentela."disse l'omino.

Un altro alieno era in una caverna e la luce uscita dal suo cilindro fece sollevare da terra molte pietre d'oro che si attaccarono alla superficie dell'oggetto che volò verso l'astronave,entro in uno dei piccoli buchi circolari e ne uscì senza le pietre poco dopo.

"Quando abbiamo cominciato non avevamo pensato alla fatica,al caldo,al dolore e ai rischi costanti."disse l'omino al dio "La raccolta è importante per noi,ma ci serve qualcuno che lavori per noi.

Le altre creazioni chiedono lo stesso."

"Va bene,vedremo cosa si può fare."disse il dio con un tono imbarazzato"C'è un'idea che gira ultimamente tra le divinità.

Io non sono mai stato favorevole,ma ci sono stati ordini dall'alto.

L'ordine è partito e non può essere fermato.

Questo è il volere di Enki."

In un'altra zona del deserto c'era Enki.

Il dio ricordava ciò che era successo.

FLASHBACK

Enki era in un tempio e parlava con Nammu "Dio dell'acqua,creatore della vita sulla Terra,i mortali che lavorano qui soffrono.

Alzati dal tuo trono e crea per loro un sostituto."

FINE FLASHBACK

Nergal era sospeso nello spazio davanti alla Terra e stava parlando con il dio della luna Sin.

Aveva un cappello piatto,aveva una barba lunga e una tunica bianca.

Era seduto su un trono.

"I mortali si lamentano."disse Nergal.

"Lo so,stimo provvedendo."disse Sin "Ma i demoni ci ostacolano.

Tuttavia non ci dovrebbero essere ritardi.

Per quanto riguarda le loro richieste di prendere esemplari,gli sarà concesso."

"Vuoi dire che dal regno etereo è giunto il permesso?"disse la Nergal.

"Si,l'ominide potrà essere analizzato da loro."disse l'altro "Anche noi ci stiamo preparando."

"Allora ci siamo."disse la Nergal "La prima forma vivente che viene creata dagli dei su questo mondo."disse guardando la Terra.

Un oggetto di metallo di quattro metri,simile ad un uovo stava volando sul deserto e dopo poco si posò a pochi centimetri dal terreno,aprendo un grosso portellone.

Un ominide gli corse in contro,ma poi si fermò,camminò lentamente e vi entro.

Immediatamente il portale si chiuse e poi l'oggetto volò fuori dell'atmosfera terrestre,insieme a molti altri, verso una grossa astronave con dentro tre tipi diversi di alieni.

Il primo tipo erano gli omini grigi,il secondo esseri umanoidi dalla pelle a scaglie e l'ultimo tipo esseri simili ad insetti.

Un terzo tipo era simile ad un uomo con i capelli biondi lunghi e una tuta adetrente.

L'ominide fu posto su una specie di tavolo metallico mentre una voce si udiva nella navetta.

"Finalmente,un esemplare."disse la voce "Tenteremo di servirci di una cavia.

Per studiarli."

Un alieno rettile si avvicinò alla cavia "Ho sentito che gli dei vogliono dargli una nuova forma.

Io preferisco studiare le cose che posso capire.

Da quanto so comprenderanno ed eseguiranno gli ordini.

Hanno migliaia di campioni … per cui confidano … di avere un'alta possibilità … di successo."

Enki era in una foresta ed era seduto su una roccia.

Arrivò la dea Ki "Come sta andando?"

"I miei incantesimi non producono buoni risultati."disse Enki "Ad esempio il novanta tre non riesce a stare eretto,nel centocinquantacinque ha i tendini degli arti sono in sovra-tensione.

Il duecentodiciotto ha la pelle che presenta danni.

Il trecentouno ha arti non sviluppati.

Il numero trecentosettantasei ha disfunzione riproduttiva.

Il il quattrocentoventidue non chiude le mani.

Molti non hanno la cassa toracica sviluppata … e altri hanno perso l'uso delle gambe.

Ho aumentato la forza magica,ma devo fare molto di più."

"Lascia che lei ti aiuti."disse Ki.

In quel momento apparve Nammu che aveva una forma diversa.

I contorni erano ancora sbiaditi,ma il corpo intangibile era nero lucente e semiliquido.

Non aveva nessun abito.

La testa era di donna con lunghi capelli che erano sempre mossi,come dal vento,verso sinistra,mentre gli occhi,senza pupilla, erano incandescenti.

Il collo era da donna,il petto da maschio e privo di capezzoli.

Le braccia erano da donna e con le unghie leggermente appuntite.

La pancia e le gambe erano da donna,ma non aveva l'ombelico,ne organi riproduttivi.

Gli dei si inginocchiarono.

"Grande madre,Nammu."disse Enki.

"La magia non riesce perché non potete dargli a scintilla divina che è in me."disse Nammu "Tentate ora."

I due dei si misero uno a destra e uno a sinistra.

Enki allungò la mano verso Ki e lei fece lo stesso.

Dalla mano di lui uscì un getto d'acqua e dall'altra un getto di terra.

I due flussi si incontrarono e formarono una statua di fango.

Nammu si avvicinò e fece uscire dai suoi occhi e dalla sua bocca,un raggio azzurro.

La statua si trasformò in uomo.

Anu era in un tempio e parlava con Enlil.

"Ti ho convocato per una faccenda di estrema importanza."disse Anu.

"Sono prono ,padre."disse Enlil.

"Da quando siamo stati creati,abbiamo sempre avuto un'ombra su di noi."disse Anu "Ora è il momenti di dire basta."

"Non capisco."disse Enlil.

"Dobbiamo liberarci."disse Anu.

"Liberarci da cosa?"disse Enlil

"Dal culto di Nammu."disse Anu.

Nammu voltò di scatto la testa verso le montagna su cui era il tempio.

Enlil era scosso "Cosa?

Padre..."

"Sono stufo di inginocchiarmi ai piedi di una divinità gelosa!"disse Anu.

"…ma come pensi di…?"disse Enlil.

"Intendo abbandonare il culto."disse Anu "Noi siamo dei.

Abbiamo creato una città nell'aldilà dove porteremo le anime dei mortali dopo la morte.

Non abbiamo bisogno di una divinità da pregare."

"Comunque dobbiamo convocare tutti gli dei per una cosa simile."disse Enlil.

"Falsi dei."disse Nammu.

I corpi degli ibridi morti venivano trasportati da due esseri simili ad insetti e gettati in una camera quadrata che poi veniva chiusa con una grata da cui uscì una luce gialla.

Nammu aveva prodotto esseri simili agli uomini di oggi ma con la pelle scura,sia un uomo che una donna.

"Differiscono dagli dei per il colore della pelle,ma i signori della realtà saranno comprensivi."disse un rettiliano nell'astronave"Anche i re d'avorio,le divinità altre, si sono pronunciati e hanno detto che saranno diversi dalle bestie."

"Sarà unico."disse la voce "Sara solo.

Devono insegnargli l'arte della sopravvivenza."