Titolo: Goodbye, Malfoy
Autore: eleblack90
Pairing: Harry/Draco
Rating: Verde
Prompt: You'll Pretend To Know That There's An End, That There's An End To This Begin (We only come out at night)
Conteggio Parole:879
Avvertenze: Scritta senza tenere conto del sesto e del settimo libro della Rowling.
Disclaimer: Harry, Draco e compagnia non appartengono a me ma a chi di diritto bla bla bla.
Tabella: Here
Note: Grazie alle mie beta Martu& Scarlet Angel!
"Il grande giorno è arrivato." annuncia Hermione, affiancandoti, e ostentando un sorriso raggiante nel tentativo di nascondere la tensione che invece le attanaglia lo stomaco. Tu ricambi, intenerito, e la inciti a stare tranquilla con una molle pacca sulla schiena e uno sguardo di amichevole rimprovero. Probabilmente si è rivolta a te perché ha paura che Ron la prenderebbe in giro, se solo osasse ammettere con lui di essere emozionata.
Con Ron, che non vede l'ora che questo giorno passi per iniziare a lavorare. Già ieri sera farneticava sulle audizioni indette dai Cannoni di Chudley per il nuovo campionato.
Il tuo sguardo si posa poi sulla tavolata dei Grifondoro, dove finisci per sederti, accanto a Ginny e davanti a Ron. Lei ti saluta con un bacio sulla guancia, passando il suo braccio sotto il tuo e mantenendoti stretto a sé, mentre si volta di nuovo verso Neville per continuare a parlare con lui.
Un sorso di succo di zucca, un morso a una fetta di pane tostato, e un'occhiata alla tavolata dei professori - che oggi ci sono tutti e sono vestiti particolarmente bene; ti senti un po' fuori posto e ti passi una mano tra i capelli, cercando inutilmente di domarli. Sono tanti piccoli gesti che hanno fatto parte della tua quotidianità per sette anni, senza che tu nemmeno te ne accorgessi.
Posi la fetta di pane sul piatto, fermandoti, e domandandoti se per caso non sia anche tu un po' emozionato per il 'grande giorno'. Cos'altro potrebbe essere quella stretta alla bocca dello stomaco che ti ha fatto persino passare la fame?
E che dire della confusione che improvvisamente ti prende quando Silente inizia a parlare? In realtà ti ha già detto in privato tutto quello che aveva da dirti, ma. Sai bene che il discorso della cerimonia di consegna dei MAGO è importante, va memorizzato, e tu ti eri ripromesso, che diamine, di serbarne ogni parola nel profondo del tuo essere, come guida per il mondo esterno. E adesso invece non riesci ad afferrarne nemmeno una, scivolano via prima che tu possa capire veramente cosa significano, come se Silente stesse parlando una lingua che conosci poco, o affatto.
Hermione applaude, commossa e convinta, mentre vicino a lei Ron lo fa con meno ardore, ma pur sempre allegro ed entusiasta della svolta che prenderanno le vostre vite.
Poi, finalmente, la tua vita smette di muoversi in flash forward e ritorni al consueto play, che ormai è soltanto un brusio di voci indistinte, è una macchia confusa di persone che si alzano dai loro posti per avviarsi fuori.
Un guizzo, in particolare, alla tua sinistra, attira la tua attenzione. Ti volti, e il guizzo si rivela essere un alto, biondo, pallido e ben vestito Draco Malfoy.
"Beh, Potter, è stato un piacere farti i dispetti per sette anni." dichiara, con una certa sfumatura commemorativa nella voce.
"Peccato che tu abbia finito per diventare monotono, verso la fine. Avevi iniziato bene, devo dire." alzi lo sguardo su di lui, dopo un attimo, mostrando un sorriso accattivante.
"Forse dovrei perfezionare la mia tecnica," risponde Draco sarcastico, e dal suo tono capisci benissimo che non ritenga affatto di doverlo fare "O forse sei tu che non sei in grado di comprendere le mie finezze."
Appunto.
Scuoti la testa divertito, mentre Draco schiude le labbra sui suoi denti bianchi, in un sorriso soddisfatto, e si aggiusta il colletto della camicia che è ormai libero di indossare al posto dell'uniforme. Dal suo sguardo e dalle sue parole sembra ancora un ragazzino. Ti chiedi come sia dentro, invece.
Se sia abbastanza forte da sopravvivere al mondo crudele che vi aspetta là fuori, o se invece potrà contare soltanto sulla campana di vetro che certo i suoi genitori gli erigeranno attorno.
Si incammina verso il grande portone della Sala Grande, percorrendo lo stretto corridoio che separa due delle quattro tavolate, senza aspettare alcuna replica da parte tua.
Tiger e Goyle lo seguono, trotterellando come se avessero ancora undici anni, rifugiandosi nella sua ombra sottile e sfuggente.
Sfuggente: rifletti sul vero significato di una parola che il tuo stesso pensiero ha prodotto. Malfoy non sarà mai più lontano da quei due ragazzi di quanto non lo sia ora.
Ti sembra addirittura che lui volteggi, irraggiungibile, verso il portone d'ingresso, e che loro siano troppo bassi, troppo goffi, troppo infimi per stare al suo passo. La differenza tra Draco e i due scagnozzi è talmente evidente; perché l'hai notata solo ora?
Ti volti pensieroso verso i tuoi compagni di Casa, che mangiucchiano e commentano il discorso del Preside. Quasi tutti.
"Goodbye, Malfoy," dice Ron, distinguendosi dalla massa. Solleva il calice in direzione della figura di Malfoy, e Dean accanto a lui lo imita, con altrettanto scherno. "Ci siamo liberati di te, finalmente!"
"Una spina nel fianco fino all'ultimo, eh, Harry?" scherza Dean, vuotando il calice come se contenesse dell'alcool.
Ginny, accucciata su di te, con la testa sulla tua spalla e una gamba contro le tue, si lascia scappare una risatina amara.
"E' un circolo vizioso. Lui offende Harry e Harry offende lui," borbotta "Non finirà mai."
E quelle parole ti colpiscono. Un po' non ci credi, un po' vuoi che sia così.
Sarete legati per sempre, indissolubilmente, e in fondo nemmeno ti dispiace come avresti immaginato.
