Piu di ogni altra cosa, Schroeder amava suonare il suo piano. Felicità era lui stare chino, ingobbito sul suo strumento troppo piccolo, quel piano giocattolo che lui, lui solo, trasformava in qualcosa di grandioso, fino a che la schiena non cominciava a dolere, facendo danzare le dita sui tasti bianchi e neri, ora rapidamente, come una tempesta estiva e ora più lente, come il delicato tocco della pioggia di primavera. Quando suonava nulla esisteva per Scroeder, nulla avrebbe potuto disturbarlo...tranne lei che sola osava interromperlo, che sola sapeva interromperlo.
Schroeder non amava altra musica all'infuori di quella di Beethoven. Se avesse avuto tempo di pensare al paradiso, tra una Per Elisa. e una Sonata al Chiaro di Luna, lo avrebbe immaginato al suono della sua musica: una Sinfonia per ognuno dei nove Cieli, dalla Prima in do maggiore alla Nona in re minore (e cosa è più adatto al Paradiso di un Inno alla Goia?). I suoi movimenti avrebbero dato il tempo e il ritmo agli Angeli del cielo che avrebbero cantato le lodi dell'Altissimo al suono dei suoi Concerti.
Schroeder assomigliava anche al suo eroe: come Beethoven, Schroeder era sordo. Ma non era la sua sordità dell'orecchio (come avrebbe potuto sopportare di non udire più il ritmo della sua felicità?), era una sordità del cuore. Il suo cuore risuonava solo di musica., di Bagatelle, Toccate e Fughe, Concerti, Movimenti e Sinfonie non c'era mai stato posto in esso per una voce che lo richiamasse ad altro, non c'era stato posto per la sua voce che solo per lui poteva suonare dolce.
Quando Lucy van Pelt dovette trasferirsi lontano, finalmente Schroeder udì. Egli sentì chiaramente che quella ragazza, noiosa e petulante che lo disturbava e lo interrompeva, che stava sempre lì sdraiata sul suo piano ad ascoltare, gli aveva parlato al cuore con un linguaggio diverso ma uguale a quello di Beethoven che solo per lui risuonava. Da quel giorno Schroeder, quando suonava Beethoven sentì la mancanza dell'altra metà del suo piano.
Non le ho nemmeno detto addio.
Cosa sarebbe il piano di Schroeder, senza Lucy van Pelt?
