Notte di Natale
Titolo: Notte di Natale
Autore/data: Reoplano – 16/17 dicembre 2010
Beta-reader: Ida59
Tipologia: flash fic
Rating: per tutti
Genere: angst, introspettivo
Personaggi: Severus, Silente
Pairing: nessuno
Epoca: HP 7° anno
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Una richiesta si perde nel vento…
Nota: Storia scritta per l'8° turno del concorso "Lotta all'ultimo inchiostro" (.net/?t=40810614&st=330#entry296545332 ) del Magie Sinister Forum (.net/) sul tema "Un regalo di Natale, fatto o ricevuto da Severus".
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Notte di Natale
Notte di Natale.
Onde che s'infrangono rumorose contro gli scogli.
L'unico modo per notare la figura in nero, che si staglia sul promontorio, è di osservare attentamente il cielo: là, dove le stelle non compaiono, è possibile distinguere i contorni di un mantello, una testa dai lunghi capelli neri, un volto pallido che riflette a malapena la debole luce che proviene dal cielo confondendosi con la fioca luminosità delle stelle più lontane.
Piton, perché di lui si tratta, reca nella mano destra un fiore, un giglio bianco, la sinistra lasciata cadere lungo il fianco, come priva di vita.
Anche se lo volesse, cadere dalla cima della scogliera sarebbe impossibile: il vento respingerebbe chiunque ci provasse.
Un vento forte, teso, che agita i capelli di Piton come serpenti.
Con un gesto lento ma deciso la mano destra lancia il fiore nel mare spumeggiante.
Il vento si placa giusto il tempo di permettere al fiore di adagiarsi lento sull'acqua, e poi riprende, più forte e furioso che mai.
- Per te, amico mio, un dono…
Le parole si odono appena nell'ululare del vento.
- Per te, che non ho potuto piangere quando avrei voluto.
Un sospiro si perde nell'aria.
- Per te, che non avevi scelta, condannato a morte dall'anello maledetto.
Ora la voce si fa più forte:
- Anche Voldemort non ha scelta, malvagio senz'anima, crudele figura sempre più simile al suo amato serpente.
Il vento sembra cedere alla forza delle parole.
- Anch'io non ho avuto e non ho scelta, prigioniero degli errori del passato e costretto negli eventi del presente. Ma ti prego, Albus, ovunque tu sia…
Le mani di Piton si intrecciano, la voce si abbassa in un sussurro:
- Fammi anche tu un dono, aiutami a ritrovare la mia anima…
Se una risposta c'è, si pende nel vento.
Il mare continua ad esplodere sugli scogli, ma ora niente più si frappone tra gli occhi di chi guarda e le stelle.
La nera figura se n'è andata.
Incontro al destino.
