ODISSEA NELLO SPAZIO
FLASHBACK
Un monolito nero si avvicinò alla Terra lentamente.
Era rettangolare,con uno spessore molto minore rispetto all'altezza.
Il suo interno era pieno di stelle,si vedeva una nebulosa viola,una stella rossa,e diverse macchie luminose gialle,con dei cerchi neri dentro,più alcune lune.
L'oggetto divenne nero e continuò ad avvicinarsi al pianeta.
Il Sole spendeva sulla Terra.
La nascita dell'uomo.
Tre milioni di anni fa.
Il Sole illuminava il cielo con luce rossastra e illuminava i monti in lontananza,le valli,le pianure e il mare.
La zona era l'Africa.
Il Sole sorgeva.
C'erano delle montagne con alla base delle pianure.
Ormai era giorno nella savana.
C'erano vaste zone desertiche con qualche cespuglio occasionale e dei dossi di rocce.
Uno di questi dossi di roccia dava su una valle desertica apparentemente senza fine.
A terra,alla base della struttura di roccia,c'era un cranio di un elefante con accanto delle pietre.
In un altra zona che dava verso dei monti nel deserto,c'era uno scheletro umanoide a terra e ,su delle rocce, c'erano delle scimmie che mangiavano.
Accanto ad un alberello,con alcuni cespugli nella zona circostante,c'erano degli animali simili a piccoli ippopotami,ma con una proboscide corta sul muso.
Uno di questi era invece accanto alle scimmie,mentre altre erano vicine ad un altro gruppetto degli stessi animali.
L'animale con la proboscide si avvicinò alla scimmia che mangiava dell'erba e l'anima urlò allontanandolo.
Il terreno sotto i piedi della scimmia era di colore marrone,mentre poco dietro c'erano delle rocce,con un albero spoglio e un'altra scimmia,poi c'era un muro di pietre.
Un altro animale si avvicinò ad un cespuglio e un'altra scimmia lo allontanò.
A terra c'erano anche degli scheletri di animali.
In una zona diversa,su delle collinette nel deserto,c'erano delle scimmie con intorno gli stessi animali con la proboscide.
Due erano sedute a terra,le altre due sparse.
Improvvisamente un giaguaro saltò addosso ad una scimmia,dalla parte rocciosa.
Le altre scimmie iniziarono ad urlare e si allontanarono.
La scimmia si rotolò a terra e si liberò del felino,ma poi l'animale lo aggredì ancora.
Il gruppo si spostò e raggiunse una zona coperta da delle rocce e con una pozza d'acqua.
Intorno alla pozza c'era un terreno fatto si sassi,poi c'erano delle alture di roccia ai lati.
Una scimmia si avvicinò troppo ad un'altra e la seconda iniziò ad urlare,facendo allontanare la prima.
Dietro le rocce c'era un altro gruppo di scimmie che iniziò a spiare il gruppo che era alla pozza.
Quando i primi videro i secondi iniziarono ad urlare.
Le prime scimmie iniziarono a ruggire e ad agitarsi,compiendo dei salti e agitando le braccia.
Il capo del branco rivale attraversò lo stagno e spaventò diverse delle scimmie avversarie urlando e alzandosi in piedi.
Le altre scimmie abbandonarono il posto e l'altro gruppo andò a bere.
Il Sole splendeva su una valle desertica,piatta,con montagne in lontananza.
Un leopardo aveva ucciso una zebra e si guardava intorno.
Le scimmie del primo gruppo si diressero in un luogo dove c'era una specie di zona piatta,poco distante da alcuni dossi rocciosi alti diversi metri.
Poco dopo queste alture c'era una spaccatura nel terreno,come una buca e le scimmie erano appoggiate con la schiena contro la parete,della buca, alle loro spalle.
Erano tutte abbastanza vicine e ammassate,tranne qualcuna che era in un piccolo crepaccio stretto.
Uno di loro emise versi e qualche altro lo fece.
Il cielo era blu scuro.
Una delle scimmie guardò l'orizzonte vedendo che era di colore rosso scuro,ma solo per un piccolo tratto.
All'alba del giorno dopo una delle scimmie si svegliò e vide davanti a se il monolito nero,fisso al centro della buca.
La scimmia iniziò a ruggire,si mise seduta e guardò il monolito,poi urlò e svegliò gli altri.
Tutte le scimmie si misero ad urlare e poi uscirono dalla buca,mettendosi intorno all'oggetto.
Il loro capo entrò nella buca e si mise davanti al monolito,mentre le altre scimmie urlavano e si agitavano.
Il capo batté più volte il piede destro a terra,poi si allontanò di qualche passo,batté di nuovo il piede a terra,si avvicinò urlando,poi torno indietro.
Altre due scimmie scesero nella buca,girando intorno al monolito.
Il capo si mise più vicino al monolito,poi mise la mano in avanti,ma fece dei passi indietro,poi tentò di nuovo,ma si ritrasse,allungò la mano verso l'oggetto,lo toccò e poi fece diversi passi indietro,si avvicinò ancora,provò a toccarlo,si ritirò ancora,allungò la mano,guardò l'oggetto,mentre altre scimmie si avvicinavano e lo toccò appena,poi ritrasse la mano.
Il capo del branco toccò più a lungo un lato dell'oggetto,poi ritrasse la mano,poi ci appoggiò la bocca e ritrasse la testa,provò a toccarlo,ma ritrasse subito la mano.
La maggior parte delle scimmie era ormai entrata nella buca e anche gli ultimi si avvicinavano.
Il capo accarezzò il lato dell'oggetto,poi anche tutti gli altri si avvicinarono e toccarono l'oggetto,mettendosi in un cerchio stretto intorno ad esso.
Il Sole spendeva nel deserto.
C'erano delle rocce allungate e distorte alla base di un'altura rocciosa,poi solo deserto.
Le scimmie erano tornate nella zona dove l'altro era stato ucciso dal giaguaro.
Il capo del gruppo frugava tra le ossa di uno degli animali simili ad un ippopotamo piccolo con la proboscide.
Iniziò a scavare a terra,poi alzò la testa verso una delle ossa,,restò fermo per qualche secondo,ne prese una ed iniziò a sbatterla lentamente a terra,colpendo altre ossa,poi colpì con grande potenza e ruppe il cranio e la spina dosale.
Poco dopo la scimmia era nel deserto e aveva un pezzo di carne in una mano e l'osso nell'altra.
Iniziò a mangiare la carne sedendosi su un piccolo dosso.
Poco distante c'era il resto del branco era seduto e mangiava la carne della bestia uccisa.
Il branco tornò nella zona dove il capo aveva preso l'osso e mangiò un altro animale.
A sera erano dentro la buca,dove ora c'erano anche pezzi di osso, e mangiavano la carne,stando seduti con la schiena appoggiata alle pareti,mentre il capo era sopra.
Il monolito al centro della buca era sparito.
Delle piccole scimmie giocavano con un osso.
Il Sole era ormai piccolo all'orizzonte.
E le scimmie erano sia nella buca,sia nelle vicinanze.
Il giorno dopo il capo del gruppo era davanti a quelli del gruppo rivale, dalla parte opposta dello stagno,poi arrivarono le altre scimmie armate di ossa.
Il capo del gruppo scese dalle rocce stando in piedi,ma curvo,e colpì alla testa il capo avversario,che aveva attraversato lo stagno,poi lo colpì diverse volte e anche gli altri lo percossero,anche se era a terra e non si muoveva.
Le scimmie del gruppo rivale se ne andarono,mentre il capo dell'altro gruppo urlava e lanciava l'osso in aria.
FINE FLASHBACK
2020
Ai giorni nostri c'era un'astronave che era in orbita intorno alla Terra.
Era a forma cilindrica,con due parti incavate all'interno,poco oltre la metà e sopra di esse c'era un rettangolo collegato alla parte centrale da un cilindro.
Un altro cilindro si stava avvicinando alla Terra,ma questo non aveva la parte centrale incavata.
Il Sole stava sorgendo sulla parte opposta della terra e c'era un'altra navicella che era fatta da due cilindri corti,legati tra di loro da un ponte cilindrico.
Sopra il primo cilindro c'era un rettangolo,con una specie di antenna.
C'era un altro oggetto cilindrico,con un'antenna sulla parte superiore c'era un antenna circolare divisa in otto parti e sulla parte superiore c'erano quattro rettangoli,uno sopra,uno sotto,e uno per lato.
In più il cilindro aveva la superficie striata,da delle linee orizzontali.
C'era una struttura circolare che girava su se stessa.
La pare centrale era a cilindro,mentre la parte esterna era tonda,piatta e più larga del resto.
A metà c'era un'apertura rettangolare.
Dalla struttura partivano quattro corridoio cilindrici,uno in alto,uno in basso e uno per lato,collegati a una circonferenza.
La circonferenza posteriore era in fase di costruzione.
L'oggetto si muoveva ruotando.
Un astronave allungata si muoveva verso l'oggetto circolare.
L'astronave aveva un muso simile a quello di un aereo,due ali piccole e la parte posteriore allungata e appuntita.
Dentro il mezzo vi era un corridoio con il pavimento grigio e la parte laterale rossa.
C'erano dei sedili neri,con uno schermo sulla parte posteriore.
C'era un solo passeggero nell'oggetto e stava dormendo.
L'assenza di gravità faceva fluttuare il braccio sinistro.
L'ambiente assomigliava a quello di un aereo.
L'uomo indossava una tuta aderente marrone e aveva i capelli neri con la riga sulla parte sinistra.
La penna dell'uomo fluttuava in aria.
La porta in fondo al corridoio si aprì,entrando nel muro, e oltre c'era una donna con una maglietta bianca,pantaloni bianchi e un copricapo circolare bianco che copriva i capelli.
Lei si avvicinò lentamente all'uomo e rimise la sua penna nella tasca della giacca,poi andò via.
La navetta raggiunse l'astronave circolare ed entrò dentro l'apertura rettangolare.
L'interno dell'apertura era grigio,con dei rettangoli rossi e blu,con dei tubi e delle linee,intervallati da delle linee di luce rettangolari a intervalli regolari.
C'erano anche delle aperture rettangolari,sia sopra che sotto,con dei vetri e dentro c'erano delle persone sedute a dei computer e lo stesso sui lati.
L'altra apertura era uguale,ma rossa.
I piloti della piccola nave erano seduti ai posti di comando e avevano una tuta aderente bianca.
C'erano moltissime luci e pulsanti nella cabina.
Una porta di metallo si apri e rivelo una piccola stanza circolare,con un enorme divano nero,circolare,con dentro l'uomo in tuta aderente,che ora indossava una giacca marrone,dei pantaloni neri e aveva una valigia nera,insieme ad una donna con una cappellino rosa,una giacca rosa, e una gonna rosa,con scarpe dello stesso colore.
La donna era bionda e aveva i capelli legati dietro la testa.
Il soffitto era a cupola,di metallo,con una luce circolare al centro e delle luci rettangolari ai lati,mentre le pareti erano di metallo,con delle linee verticali.
"Siamo arrivati signore."disse la donna "Livello C."
"Grazie."disse lui che uscì "Bene,ci vediamo al ritorno.
Arrivederci."
"Arrivederci."disse lei.
Lui entrò in una stanza con le pareti bianche.
Sulla parte posteriore c'era una vetrata che mostrava la terra,con davanti quattro poltrone rosse al centro e bianche al lato,fuse tra di loro.
Davanti a lui c'era un bancone di metallo e sulla parete sinistra delle entrate rettangolari per dei corridoio,con dei numeri e degli schermi all'interno.
"Salve."disse l'uomo.
"Buon giorno,signore."disse la donna,vestita in modo uguale all'altra "Era molto tempo che non veniva quassù a trovarci."
"Già,piacere di rivederla."disse lui.
"Ha fatto buon volo,signore?"disse la donna.
"Ottimo,grazie."disse l'uomo "Credo che Miller,dei servizi segreti,stia aspettando."
"Oh,vuole che lo avverta?"disse la donna.
"Oh si,la prego."disse lui.
Da dietro uno dei corridoi uscì un uomo in giacca e cravatta griga "Ah,eccolo."
"Salve."disse l'uomo vestito di marrone che strinse la mano all'altro.
"Salve."disse l'uomo "Come va?"
"Scusi il ritardo."disse quello vestito di marrone.
"Ma le pare."disse quello in grigio "La trovo molto bene.
"Grazie."disse quello in marrone.
"Piacere di rivederla."disse quello in grigio "Ha fatto buon volo."
"Veramente ottimo."disse disse quello in marrone.
"Bene."disse quello in grigio indicando il corridoio "Vogliamo procedere?"
"Passaggio numero 17,prego."disse lei.
"Grazie,signorina."disse quello in grigio che si avviò per primo.
"Grazie."disse quello in marrone.
Una parte del corridoio si era illuminata di luce bianca e la donna premeva dei pulsati.
I due erano davanti ad uno schermo sulla parete,in una sezione rettangolare,delimitata da linee nere.
Nello schermo apparve una donna "Benvenuto alla identificazione impronte vocali.
Quando si accenderà la luce rossa,per favore,dichiari nel seguente ordine,la sua destinazione,la sua nazionalità e il suo nome completo,prima il cognome,poi il nome e l'iniziale.
Lo schermo divenne nero e apparvero delle scritte.
"Luna."disse l'uomo "Americano.
Floyd.
Elmut R."
La donna ricomparve "Lei è autenticato da identificazione impronta vocale."
"Grazie."disse Floyd.
I due arrivarono ad una grossa stanza bianca,con il pavimento che aveva delle linee verticali,mentre il soffitto era fatto da quadrati illuminati.
Sulla parete destra c'erano delle finestre rettangolari,mentre sulla sinistra c'erano quattro televisori e una reception.
C'erano due poltrone fucsia con dei tavolinetti circolare bianchi.
"Ho tempo per la colazione?"disse Floyd.
"Oh,penso di si."disse quello in grigio "Senz'altro."
"Quanto tempo ho?"disse Floyd.
"Il suo volo parte fra un ora e dieci."disse l'uomo "Le ho già prenotato un tavolo nella sala."
"Ah,bene,grazie."disse Floyd.
"Sono passati sette,otto mesi dalla sua ultima visita."disse quello in grigio.
"Vediamo,è stato in giugno."disse Floyd "Si,otto mesi."
"Arrivando avrà visto i lavori del nuovo settore,vero?"disse l'uomo in grigio.
"Si e procedono bene."disse Floyd.
"Si."disse quell'altro.
"Oh,un momento."disse Floyd fermandosi davanti ad una piccola stanza dove c'era un video "Vorrei fare una telefonata.
Vada pure al ristorante,la raggiungo la."
"D'accordo."disse quello in grigio che andò.
Floyd premette un pulsante e apri le vetrate della stanza,poi si sedette davanti ad un monitor attaccato alla parete con sotto una tastiera,attaccata ad un oggetto rettangolare,collegato al muro.
Mise una tessera dentro l'oggetto e sul monitor apparve l'immagine di una bambina.
Dietro di lui c'era una vetrata che mostrava la Terra.
"Si?"disse la bambina.
"Ciao."disse Floyd "Come stai micina?"
"Benone."disse la bambina.
"Che stavi facendo?"disse Floyd.
"Giocavo."disse la bambina.
"Dov'è la mamma?"disse Floyd.
"A fare i compiti."disse la bambina.
"E chi si occupa di te?"disse Floyd.
"Robin."disse la bambina.
"Posso parlare con Robin?"disse Floyd.
"Adesso è nel bagno."disse la bambina "Ci vieni alla mia festa domani?"
"Mi dispiace tesoro,ma non posso."disse lui
"Perché no?"disse lei.
"Lo sai il perché."disse Floyd "Papà è in viaggio.
Mi dispiace molto,ma non posso proprio."
"Oh..."disse la bambina.
"Però ti manderò un bellissimo regalo."disse Floyd.
"Grazie."disse la figlia.
"C'è qualcosa che preferisci?"disse Floyd.
"Si."disse lei.
"Che cosa?"disse Foyd.
"Un telefono."disse la bambina.
"Abbiamo già un sacco di telefoni noi."disse Floyd "Non vorresti qualcos'altro per il tuo compleanno?
Qualcosa di speciale?"
"Si."disse lei.
"Cosa?"disse Floyd.
"Una scimmietta."disse lei.
"Una scimmietta?"disse lui "Beh,vedremo se sarà possibile.
Puoi dire alla mamma una cosa da parte mia?
Ti ricorderai?"
"Si."disse la bambina.
"Di alla mamma che ho telefonato,ok?"disse Floyd.
"Si."disse la bambina.
"E che cercherò di telefonare ancora domani."disse Floyd "Ma te lo ricorderai?"
"Si."disse la bambina.
"Ok,tesoro."disse Floyd "Buon compleanno per domani."
"Va bene."disse la bambina.
"E divertiti tanto con i tuoi amici."disse Floyd.
"Va bene."disse la bambina.
"E stai attenta a fare la brava bambina."disse Floyd.
"Va bene."disse lei "Ciao,ciao."
"Buon compleanno."disse Floyd.
L'immagine svanì.
Ad un tavolo,nella grossa stanza bianca, c'era un uomo ,vestito di grigio, che beveva,insieme a tre donne.
Lui si alzò vedendo il dottor Floyd e così fecero le altre.
"Elena."disse Floyd stringendo la mano alla bionda "Che piacere vederti."
"Che magnifica sorpresa vederti qui."disse lei.
"Ti trovo benissimo."disse Floyd.
"Grazie,anche tu stai bene."disse Elena che parlò alle altre "Questo è un mio caro amico,il dottor Elmut Floyd.
Ti presento la dottoressa Clinan."
"Molto lieto."disse Floyd.
"Piacere."disse lei.
"La dottoressa Strepinera."disse Elena.
"Piacere."disse Floyd.
"Molto lieta."disse la donna.
"E questo è il dottor Andres Milov."disse Elisa.
"Onorato."disse Floyd.
"Dottore."disse Andres.
"Ho sentito parlare molto di lei."disse Floyd.
"Vuole accomodarsi?"disse Andres.
Il gruppo si sedette.
"Gradisce qualcosa da bere?"disse Andres.
"No,no,grazie."disse Floyd "Non ho ancora fatto colazione.
Mi stanno aspettando nel ristorante.
Mi trattengo solo un minuto se non le dispiace,poi devo andare."
"Ne è proprio sicuro?"disse Andres.
"Si."disse Floyd.
"Bene."disse Andres.
"Allora,come sta Gregor?"disse Floyd.
"Oh,sta bene."disse Elena "Compie delle ricerche sottomarine nel baltico adesso e così...purtroppo non ci siamo visti molto spesso in questi ultimi tempi."
"Beh,quando lo vedi fagli i miei saluti."disse Floyd.
"Si,naturalmente."disse la donna.
"Bene."disse Floyd "Voi dove state andando?
Su o giù?"
"Oh,noi torniamo a casa."disse Elena "Abbiamo appena passato tre mesi a calibrare le nuove antenne a Cialink.
E tu dove vai?"
"Io sono diretto su Clavius."disse Floyd.
"Oh..."disse Andres "Ma davvero?."
"Si."disse Floyd.
"Bene,dottor Floyd,spero che lei non mi giudichi troppo curioso,ma forse lei potrebbe chiarirci il grande mistero di quello che sta succedendo lassù."disse Andres.
"Non capisco a cosa si riferisca?"disse Floyd.
"Oh,al fatto che ultimamente sono accadute delle cose stranissime a Clavius."disse Andres.
"Ah?"disse Floyd "Davvero?"
"Si,si."disse Andres "Per dirne una,ogni volta che si telefona alla base,risponde una registrazione che ripete che le linee sono temporaneamente fuori servizio."
"Bah,probabilmente avranno difficoltà con gli impianti."disse Floyd.
"Si..."disse Andres "Anche noi avevamo pensato a questo,ma ormai la cosa va avanti da più di dieci giorni."
"Non vi è riuscito di mettervi in contatto per dieci giorni?"disse Floyd.
"Esatto."disse Andres.
"Ah."disse Floyd "Capisco."
"E c'è un'altra cosa Elmut."disse Elena. "Due giorni fa,a una nostra astronave,hanno negato il permesso di emergenza a Clavius."
"Oh,questo si che è strano."disse Floyd.
"Si,si e temo che la cosa produrrà qualche grave strascico."disse Andres"Negare
il permesso di atterraggio è una violazione della convenzione aereo spaziale."
"Si,certo."disse Floyd "Beh,spero che se la siano cavata."
"Si,si."disse Andres.
"Bene,bene."disse Floyd "Mi fa piacere."
"Dottor Floyd,a rischio di proseguire,nonostante la sua evidente reticenza,posso farle una domanda precisa?"disse Andres.
"Ma certamente."disse Floyd.
"Bene."disse Andres "Bene,noi abbiamo ricevuto informazioni attendibili che una grave epidemia sarebbe scoppiata a Clavius,di cui,a quanto pare,l'origine è ignota.
Lei ci conferma la notizia?"
"Sono spiacente dottor Smilof,ma...io non sono autorizzato a discuterne."disse Floyd.
"Si capisco,ma questa epidemia potrebbe anche arrivare alla nostra base,noi dovremmo esserne informati,dottor Floyd."disse Andres.
"Si,si,lo so."disse lui "Ma...come ho detto,non sono autorizzato a discuterne."
"Allora,sei sicuro di non voler cambiare idea e bere qualcosa?"disse Elena.
"No,proprio no."disse Floyd "Ora devo salutarvi."
"Bene,spero che tu e tua moglie veniate al congresso aereo spaziale in Giugno."disse Elena.
"Spero bene,faremo il possibile."disse Floyd.
"E se veniste non dimenticate di portare quel tesoro di vostra figlia."disse Elena.
"Beh,questo dipenderà dalle vacanze scolastiche e da tutto il resto,ma cercheremo di portarla."disse Floyd "E voi ricordate che sarete nostri ospiti negli Stati Uniti."
"Con piacere."disse la donna "Io e Gregor speriamo tanto di visitarvi."
"Bene,arrivederci Elena."disse Floyd che si alzò e le stinse la mano"È stato un piacere conoscervi tutti."
"Dottor Smilof."disse Floyd che gli strinse la mano.
"Qualunque sia il motivo del suo viaggio a Clavius,dottor Floyd,le faccio i miei migliori auguri."disse Andres.
"Grazie mille."disse Floyd "Signore."
Floyd andò via e gli altri si sedettero.
Poco dopo Floyd era a bordo di un'astronave a sfera,con quattro propulsori alla base e a poca distanza c'era la Luna.
Dentro c'era una stanza,con il pavimento blu,i sedili di pelle chiara,quattro linee che si collegavano al centro della stanza,dove c'era un cerchio bianco,con al centro un cilindro blu,con una porta aperta.
Una donna vestita di bianco portava due vassoi nella stanza semivuota e trovò Floyd che dormiva sulla poltrona,così andò da una donna dalla parte opposta e le diede l'altro vassoio.
L'astronave si avvicinava alla Luna.
In un altra zona del mezzo cera un corridoio con il pavimento nero,tranne la parte in fondo che era circolare.
La parte in fondo aveva una porta grigia a cilindro,poi intorno alla porta il muro era bianco e oltre era giallo,con linee orizzontali,poi sui lati c'erano due aperture ovali gialle,poi il pavimento nero andava sulle pareti e raggiungeva una porta,con le parti laterali gialle,situata sul soffitto.
Oltre c'erano diversi cassetti,a destra, e una credenza a destra.
La donna uscì dalla porta e andò verso la credenza prendendo un altro vassoio,poi camminò sulla parete e andò nella porta sul soffitto, entrando nella cabina di pilotaggio che era illuminata da una fioca luce rossa.
La sfera aveva il vetro della cabina sulla parte davanti,un vetro rettangolare,mentre a metà c'era una circonferenza incavata,con delle luci.
Floyd mangiava dal suo vassoio,poi entrò un uomo vestito di bianco e i due si misero a parlare per un po' e il vassoio si sollevò a mezz'aria.
Più tardi Floyd leggeva un cartello nero ,sul muro, che parlava del bagno a gravità zero.
La navetta era praticamente arrivata sulla Luna e Floyd guardava dalla finestra.
La nave mise i propulsori verso la superficie lunare e si avvicinò,mettendo fuori della piccole zampe.
La base lunare era strutturata come un cerchio.
Aveva una circonferenza al centro,poi delle linee di metallo che partivano verso l'esterno e formavano altre circonferenze.
Gli edifici erano rettangolari,bassi e c'erano molte linee e tubi.
La parte centrale era a cupola.
C'erano tre astronauti,in tuta spaziale,che erano su un'altura e guardavano la base.
La cupola ,al centro, si aprì in otto spicchi e sotto c'era una piattaforma di metallo,con in rettangolo al centro,i cui lati erano illuminati da luce rossa.
La parte rettangolare andò sotto la piattaforma e si ritrovò in un corridoio enorme pieno di luce rossa.
Il corridoio aveva la parte sotto piatta,le pareti inferiori curve,poi le pareti tendevano ad andare lentamente le une verso le altre e poi i soffitto era piatto.
Il corridoio era diviso in diverse parti da delle colonne rettangolari,che seguivano le pareti.
Ai lati delle pareti c'erano delle aperture rettangolari buie con dentro dei monitor accesi.
La piattaforma veniva fatta calare da tre colonne di metallo,collegate tra loro da diverse linee di metallo e dalla forma irregolare.
La luce rossa non era molto forte.
Poco dopo Floyd era nella stanza del consiglio.
Era una stanza d'ove c'era un tavolo ad "U"e Floyd era seduto sulla parte in fondo al centro.
La stanza aveva il pavimento blu chiaro,cerano tre schermi,intervallati da tende blu,uno davanti e due sui lati.
Accanto a Floyd c'erano due uomini,mentre sulle parti laterali del tavolo c'erano cinque uomini da un lato,due donne e due uomini dall'altro.
Tutti erano vestiti in giacca e cravatta.
Davanti al tavolo,in fondo alla stanza,c'era un piccolo palco.
Le sedie erano blu.
C'era un fotografo che scattò le foto a Floyd,poi fotografò l'intero tavolo.
"Mi scusi,dottor Floyd,io ho terminato."disse il fotografo "Andrei via."
"Si,vada pure."disse Floyd.
L'uomo andò verso una porta nera,premette un pulsante e la porta nera entrò nel muro verso destra e poco dopo ce n'era un altra che si muoveva insieme.
Una volta che l'uomo fu uscito,quello seduto alla sinistra di Floyd si alzò e andò sul palco "Bene,sono certo che vi unirete a me nel dare il benvenuto al nostro distinto amico e collega del Consiglio Nazionale dell'Astronautica,il dottor Elmut Floyd.
Il dottor Floyd è venuto espressamente quassù,a Clavius,per essere con noi,oggi,e prima di esaminare i dati desidera dirvi due parole.
Dottor Floyd..."
Floyd si alzò e gli altri applaudirono,mentre prendeva il posto dell'altro"Grazie dottor Albusein.
Buon giorno a tutti.
Lieto di essere tornato.
Dunque,innanzitutto vi porto un messaggio personale del dottor Hawel che si congratula dei molti sacrifici che avete fatto e naturalmente i suoi rallegramenti per la vostra scoperta,che potrebbe dimostrarsi una delle più grandi nella storia della scienza.
Io so...che c'è stato qualche contrasto di opinioni,tra alcuni di voi,circa la necessità di assoluta segretezza nella faccenda.
Più precisamente un'opposizione alla notizia per far credere che vi sia un'epidemia in questa base.
Io comprendo che,oltre a una questione di principio,molti di voi temono la preoccupazione e l'ansia che questa storia dell'epidemia può causare ai vostri parenti e amici sulla Terra.
In fondo comprendo perfettamente le vostre critiche negative,questa falsa notizia è imbarazzante anche per me,tuttavia condivido la necessità della più assoluta segretezza,come spero facciate voi.
Sono certo che vi rendete conto del gravissimo potenziale di shock culturale e di disorientamento insito nell'attuale situazione,se i fatti fossero prematuramente resi pubblici senza preparazione e condizionamento adeguato.
Comunque questa è l'opinione del consiglio e lo scopo della mia visita è quello di raccogliere ulteriori dati e opinioni sulla situazione e preparare un rapporto per in consiglio perché raccomandi,come e quando la notizia debba essere annunciata.
Ora...se qualcuno vuole espormi le sue opinioni,in privato,le includerò nel mio rapporto.
Mi pare che sia tutto.
Qualche domanda?"
"Dottor Floyd,ha idea di quanto a lungo,questa notizia schermò dovrà essere mantenuta?"disse quello a destra della poltrona di Floyd.
Il dottore rise "Ah...no,non saprei,Bill.
Io immagino che sarà mantenuta finché lo riterrà opportuno il consiglio.
Naturalmente ci dev'essere tempo sufficiente per uno studio completo della situazione prima di poter fare un annuncio pubblico.
Ah si...come alcuni di voi già sanno,il consiglio ha richiesto che tutti gli interessati prestino giuramento scritto sulla segretezza di questa faccenda.
Allora,ci sono altre domande?"
Albusein si alzò "Sono certo che collaboreremo tutti con il dottor Floyd nel modo più completo possibile e,dato che non ci sono altre domande,possiamo passare all'esame dei dati.
Grazie dottor Floyd."
"Grazie a voi."disse Floyd che andò a sedersi.
Quello seduto alla sua destra si alzò e andò a parlare.
Poco dopo Floyd,Albusein e Bill erano dentro un'astronave piccola che volava sopra la superficie lunare.
Sotto il mezzo c'era un terreno piatto al centro,poi c'era una piccola altura a sinistra e una più alta a destra.
Il mezzo era bianco,allungato,con il muso appuntito e con delle vetrate rettangolari.
La parte posteriore del mezzo era a esagono,c'erano dei cilindri sui lati e sotto aveva delle pedane circolari.
Il mezzo passò su una zona della Luna quasi piatta.
La luce che illuminava la cabina di pilotaggio era rossa,ma poco luminosa.
L'astronave passò sopra una zona che era piana,con una parte più bassa,simile al letto di un fiume,e c'erano delle alture intorno.
Una volta superata questa zona il mezzo passò su un'altra zona piana.
Le luci sulla parte posteriore del mezzo,quella dove si trovava Floyd,erano di un azzurro spento e poco luminose.
Floyd e Albusein erano in fondo,seduti,mentre Bill frugava tra le casse sui lati e cercava un contenitore.
Indossavano tutti e tre la tuta da astronauta,fatta di una specie di lamina e non troppo ingombrante,ma non avevano il casco.
Bill prese un contenitore rettangolare bianco,con la parte centrale gialla e la scritta nera,poi raggiunse gli atri due.
Floyd leggeva dei fogli.
"Qualcuno ha fame qui?"disse Bill con il contenitore bianco
"Un po'."disse Floyd mettendo a posto i fogli.
"Si."disse Albusein.
Bill aprì un contenitore e dentro c'erano dei tramezzini.
"Cosa abbiamo?"disse Floyd.
"Di tutto."disse Bill.
Floyd prese dei tovaglioli e poi prese due tramezzini,legati assieme dalla plastica "Cos'è questo?
Pollo?"
"Gli somiglia."disse Bill "Ha lo stesso gusto."
"Niente prosciutto."disse Albusein.
"Prosciutto,prosciutto..."disse Bill cercando.
"Eccolo."disse Albusein.
I due scartarono la plastica e mangiarono,mentre l'altro si sedeva e faceva lo stesso.
"Propri buono,eh?"disse Floyd.
"Ogni giorno ci trattano sempre meglio."disse Bill.
"È stato un discorso efficace il tuo,Elmut."disse Albusein.
"Senza dubbio."disse Bill.
"Ci ha tirati parecchio su di morale,te l'assicuro."disse Albusein.
"Grazie."disse Floyd "A proposito,voglio dire ad entrambi che avete fatto un ottimo lavoro.
Che avete trattato bene la cosa."
"Ah beh,la pensiamo così."disse Albusein "È nostro compito fare le cose per bene e siamo felici quando possiamo farlo."
Bill andò a prendere delle foto e tornò "Queste le hai viste?"
"Dagli un'occhiata."disse Albusein.
"Così è iniziata la faccenda."disse Bill,mostrando una foto del suolo lunare"Quando l'abbiamo scoperto abbiamo pensato che potesse essere un'escrescenza di roccia magnetica,ma neanche un grosso meteorite di ferro Nickel poteva produrre un campo magnetico come questo,così decidemmo di guardare meglio.
Pensammo anche che fosse la parte superiore di qualche struttura mezzo sepolta e scavammo tutto in tono,ma non abbiamo trovato nient'altro."
"E per di più i rilevamenti sembrano provare che non è stato coperto da erosioni naturali,ne da altre forze."disse Albusein "Pare che sia stato deliberate sepolto."
"Deliberatamente?"disse Floyd guardando le foto.
"Beh,vi va un po' di caffè?"disse Bill.
"Volentieri."disse Albusein.
"Si grazie."disse Floyd.
Bill andò a prendere il caffè.
"Così non avete idea di cosa sia questo strano coso."disse Floyd.
"Magari l'avessimo."disse Albusein "No,l'unica cosa che sappiamo è che è stato piantato li quattro milioni di anni fa."
"Beh,devo dire...che avete scoperto qualcosa di importante."disse Floyd prendendo il caffè.
"Buono fino in fondo."disse Floyd.
L'astronave passò sopra una valle quasi piana,con alcune piccole alture rocciose,poi superò delle alture e arrivò in un'altra valle.
Poco distante c'era una zona quadrata di cemento,con i lati illuminati di luci rosse e poi un corridoio che arrivava ad una serie di cupole.
I tre avevano indossato il casco.
Il mezzo atterrò sulla piattaforma quadrata.
Un uomo li osservava dal vetro di una stanza buia,con delle tastiere che emanavano colori rossi e blu.
Poco dopo i tre erano in compagnia di altri tre in tuta da astronauta e si erano diretti verso uno scavo rettangolare.
La buca aveva le pareti ricoperte di metallo giallo ocra con ,ai lati,delle placche di metallo allungate e delle luci intorno.
C'era una discesa di metallo nero,sia dalla parte dove erano loro,a sinistra,sia sulla parte opposta a destra.
Al centro dello scavo c'era il monolite nero conficcato a terra,con delle luci rettangolari che lo illuminavano.
Il gruppo si fermò ad osservare l'oggetto per un po',poi Floyd si guardò intorno e iniziò a scendere seguito dagli altri.
Scesero lentamente e si misero intorno all'oggetto,chi davanti e chi dietro.
Uno di loro scattava delle foto,mentre Floyd andò a toccarlo.
Tutti gli uomini si misero davanti al monolito e quello con la macchina fotografica tentò di scattare una foto,ma furono tutti assordati da un impulso fortissimo.
Spazio profondo.
Missione per Giove.
18 mesi dopo.
Un astronave bianca era nello spazio.
L'oggetto aveva la parte frontale a sfera,con una lunga e sottile apertura rettangolare davanti,coperta dal vetro ,sulla parte superiore, e tre cerchi sulla parte inferiore,poi dalla sfera partiva un lungo corridoio,attaccato ad essa tramite delle placche circolari,una più grande dell'altra.
Il corridoio era cilindrico al centro,ma aveva delle placche a parallelepipedo sotto e a triangolo sui lati.
I gruppi di placche erano sei,prima di una placca rettangolare,con sopra tre antenne,poi altri tre blocchi e la parte posteriore del mezzo che era larga,a forma di ottagono,allungata,con linee,rettangoli di metallo e tubi e dalla parte finale partivano tre cilindri,con la parte finale a esagono,con dentro due propulsori ciascuno.
Il mezzo procedeva tranquillamente nello spazio.
All'interno c'era una sala circolare,non molto alta.
La parte centrale aveva una placca circolare alla base,una colonna cilindrica al centro e un'altra placca sopra.
Le pareti del mezzo erano bianche e alla base e sulla parte superiore di esse c'erano delle celle criogeniche protette da un vetro,e un contenitore bianco.
Dentro c'erano degli uomini messi in un contenitore bianco,con un piccolo spazio per il viso.
Alla base e sulla parte superiore delle pareti c'erano delle tastiere luminose,su tavoli neri e sedie di pelle nera.
Un astronauta stava correndo sulle pareti.
Indossava una giacca nera,pantaloncini bianchi e scarpe bianche.
Correndo ogni tanto tirava pugni all'aria.
Sulle pareti c'era,ad un numero di metri regolare,un cerchio nero,con una lastra di vetro sopra e un cerchio rosso al centro.
Poco dopo l'uomo che correva si era messo un accappatoio bianco e si era messo a mangiare,prendendo un vassoio bianco.
Un portello circolare si aprì sulla parte superiore della colonna bianca e da esso uscì un secondo astronauta,che utilizzò una scaletta per arrivare sulle pareti.
Indossava una tuta aderente blu e scarponi neri.
L'uomo ,con addosso la tuta scura,andò in una zona dove c'era un rettangolo nero sul muro,premette dei pulsanti e dall'apertura sotto il rettangolo uscì un vassoio.
L'antro mangiava sul tavolo e aveva uno schermo vicino in cui apparve un uomo in giacca e cravatta.
"Buona sera."disse l'uomo "Tre settimane fa il veicolo spaziale americano,Discovery 1,partì per suo viaggio di mezzo miliardo di miglia verso Giove.
Ciò segno il primo tentativo umano di raggiungere quel pianeta.
Nelle prime ore del pomeriggio di oggi,il Mondo Stasera,ha registrato un'intervista con l'equipaggio del Discovery ad una distanza di ottanta milioni di miglia dalla Terra.
Sono occorsi sette minuti per raggiungere il gigantesco mezzo spaziale,ma questo intervallo di tempo è stato eliminato dalla nostra registrazione."
L'astronauta con la tuta scura,si sedette allo stesso tavolo nero dell'altro.
L'uomo apparve in un video in un rettangolo nero che era davanti ai due.
Oltre al rettangolo con i video quadrati,c'era l'occhio rosso nel cerchio nero accanto e delle tastiere.
"Il nostro reporter,Martin Erl,afferma che l'equipaggio del Discovery 1 consiste di cinque uomini e di un rappresentante di ultima generazione nel campo di elaboratori H.A.L.,Hal 9000."disse l'uomo "Tre dei cinque uomini sono stati portati a bordo addormentati o per essere più esatti in condizioni di ibernazione.
Essi sono il dottor Charles Hanter,il dotto Jack Kimboll,e il dottor Victor Kaminski.
Abbiamo parlato con il comandante della missione,il dottor David Boman."
Sullo schermo apparve l'immagine di quello con la divisa blu.
"E con suo vice,Frank Paul."disse l'uomo.
Apparve l'immagine di quello con l'accappatoio.
"Bene,buonasera signori."disse l'uomo "Come vanno le cose?"
Sullo schermo apparvero i due seduti ad uno dei tavoli.
"Benissimo."disse David "Non possiamo lamentarci."
"Sono molto lieto di saperlo."disse l'uomo "E sono certo che tutto il mondo si unisce a me nel augurarvi un viaggio sicuro e di successo
Beh,grazie infinite."
"Grazie."disse Frank
"Sebbene l'ibernazione sia stata usata in precedenti viaggi spaziali,questa è la prima volta che degli uomini sono stati ibernati prima della partenza."disse l'uomo "Perché è stato fatto?"
"Allo scopo di ottenere il massimo risparmio delle nostre possibilità di sopravvivenza."disse Frank "Essenzialmente cibo ed aria.
In oltre i tre membri ibernati rappresentano la nostra squadra di ricognizione e non verranno utilizzati finché non saremo vicini a Giove."
"Dottor Paul,che cosa si prova quando si è in ibernazione?"disse l'uomo.
"È esattamente come essere addormentati,non si ha assolutamente nessun senso del tempo."disse Frank "L'unica differenza è che non si sogna."
"Da quanto mi risulta,si respira una sola volta al minuto."disse l'uomo "È esatto questo?"
"Si,è esatto."disse Frank "Il cuore batte tre volte al minuto e la temperatura corporea scende di solito a circa 3 gradi centigradi."
"Il sesto membro dell'equipaggio del Discovery non ha dovuto essere messo in condizione di ibernazione,perché in realtà è l'ultimo ritrovato in fatto di macchine pensanti."disse l'uomo "Il calcolatore H.A.L. 9000 che può riprodurre,alcuni esperti preferiscono la parola imitare, la maggior parte delle attività del cervello umano,con una velocità e una sicurezza incalcolabilmente maggiori.
Abbiamo parlato con il calcolatore H.A.L.9000,al quale di si rivolge chiamandolo Hal.
Buona sera Hal,come vanno le cose?"
Fu inquadrato l'occhio nel cerchio nero "Buona sera signor Emmer,tutto va estremamente bene."
"Hal,tu hai un'enorme responsabilità in questa missione,in molti sensi forse la maggiore responsabilità di ogni altro membro dell'equipaggio."disse l'uomo "Tu sei il cervello e il sistema nervoso dell'astronave e le tue responsabilità comprendono al sorveglianza degli uomini ibernati.
Questo ti causa mai una certa apprensione?"
"Possiamo dire questo,signor Emmer,la serie 9000 è l'elaboratore più sicuro che sia mai stato creato."disse Hal "Nessun calcolatore 9000 ha mai commesso un errore o mai alterato un'informazione.
Noi siamo,senza possibili eccezioni, a prova di errore e incapaci di sbagliare."
"Hal,malgrado il tuo immenso talento,ti senti mai frustrato dal fatto di dover dipendere da altri per svolgere le tue funzioni?"disse l'uomo.
"Nemmeno minimamente."disse Hal "A me piace lavorare con la gente.
Ho rapporti diretti e interessanti con il dottor Paul e con il dottor Boman.
Le mie responsabilità coprono tutte le operazioni dell'astronave,quindi sono perennemente occupato.
Utilizzo le mie capacità nel modo più completo,il che,io credo,è il massimo che qualsiasi entità cosciente possa sperare di fare."
"Dottor Paul,cosa pensa del dover vivere quasi un anno intero,in così stretto rapporto con Hal?"disse Emmer.
"Ecco,pressappoco come lei ha detto poco fa,lui è come il sesto membro dell'equipaggio."disse Frank "Ci si abitua rapidamente all'idea che parli e lo si considera...beh,come un'altra persona."
"Parlando con l'elaboratore si ha l'impressione che esso sia capace di reazioni emotive."disse Emmer "Per esempio,quando l'ho interrogato sulle sue capacità ho sentito un certo orgoglio nella sua risposta,circa la sua precisione e perfezione.
Lei crede che Hal abbia una genuina emotività?"
"Beh,si comporta come se l'avesse."disse David "È...è stato programmato così,per renderci più facile parlare con lui,ma se abbia davvero una sua propria emotività è una cosa che nessuno può dire con esattezza."
L'astronave viaggiava nello spazio profondo senza trovare problemi.
Paul era su un lettino di pelle nera,che era diviso in tre parti,accanto c'era una parete bianca,con un piccolo schermo.
Sul lettino c'era Frank,sdraiato a pancia in sotto,con indosso dei mutandoni bianca e con degli occhialetti rossi.
"Scusami,Frank."disse Hal.
"Cosa c'è Hal?"disse Frank.
"Sta arrivano la trasmissione dai tuoi genitori."disse Hal.
Frank si alzò e si mise sdraiato supino.
"Molto bene."disse Frank"Passamela qui e avvicinami un po'."
"Subito Frank."disse Hal.
La parte superiore del letto si sollevò e lo schermo si accese.
Apparve un uomo e una donna che lo salutavano,gli auguravano buon compleanno e gli dissero che andava tutto bene.
La madre disse che gli alunni parlavano sempre di lei.
David dormiva dentro una delle celle criogeniche,aveva la testa su un cuscinetto e una coperta blu addosso.
"Buon compleanno Frank."disse Hal a fine trasmissione.
"Grazie Hal."disse Frank
Poco dopo Frank aveva la stessa tuta blu di David,era seduto ad uno dei tavolini e guardava una scacchiera in uno schermo.
"Allora,la regina mangia il pedone."disse Frank e gli scacchi nello schermo si mossero.
"L'alfiere mangia pedone di re."disse Hal il cui occhio era davanti a lui.
"Sono nei guai."disse Frank "Torre in D1."
"Mi dispiace Frank."disse Hal "Forse ti è sfuggito.
Regina in F3.
Alfiere magia regina,re mangia alfiere,scacco matto."
"A quanto pare hai ragione."disse Frank "Bravissimo."
"Grazie per la bellissima partita."disse Hal.
"Grazie a te."disse Frank.
Poco dopo Frank dormiva dentro la cella criogenica e David disegnava la stanza e le celle criogeniche,poi iniziò a camminare,sfogliando il blocco di disegni.
"Buona sera,David."disse Hal.
"Come va,Hal?"disse David.
"Va tutto benissimo."disse Hal "E tu?"
"Oh,non c'è male."disse David.
"Cosa fai?"disse Hal.
"Solo qualche disegno."disse David.
"Posso vederli?"disse Hal.
"Certo."disse David che si mise seduto e mise i disegni vicino all'occhio rosso.
"Un'ottima esecuzione David."disse Hal"Mi pare che tu abbia migliorato parecchio.
Puoi tenerlo un po' più vicino?"
"Certo."disse David che avvicinò il foglio.
"Quello è il dottor Anter,vero?"disse Hal.
"Si."disse lui.
"A proposito,ti dispiace se ti faccio una domanda personale?"disse Hal.
"No,niente affatto."disse David.
"Beh,perdonami se sono così curioso,ma durante le ultime settimane mi sono chiesto se tu non avessi avuto qualche ripensamento su questa missione."disse Hal.
"Come sarebbe?"disse David.
"Ecco...è un po' difficile da definire."disse Hal "Forse io proietto su di te la mia preoccupazione.
Non sono mai riuscito a liberarmi completamente dal sospetto che in questa missione vi siano delle cose estremamente strane.
Sono certo che converrai che c'è del vero un quel che dico."
"È una domanda a cui non è facile rispondere."disse David.
"Non ti dispiace parlarne,vero David?"disse Hal.
"Neanche per sogno."disse David.
"Certo nessuno avrebbe potuto ignorare le stranissime voci che circolavano prima che partissimo."disse Hal "Voci di qualcosa che era stata scoperta sulla Luna.
Io non ho mai dato molto credito a queste storie,però considerando altre cose,trovo difficile cacciarle dalla mia mente.
Per esempio,la segretezza impenetrabile sui nostri preparativi e il particolare melodrammatico di metter a bordo i dottori Hant,Kimball e Kaminski già in stato di ibernazione dopo quattro mesi di addestramento isolato."
"E prepari un rapporto psicologico sull'equipaggio?"disse David.
"Proprio così."disse Hall"Devi scusarmi,lo so che è un po' sciocco…
Aspetta un momento.
Un momento.
Ho appena scoperto un difetto nell'elemento A.E. 3.5.
Andrà in avaria al 100% entro 72 ore."
"È entro le tolleranze di funzionamento?"disse David.
"Si,è lo sarà fino a quando non andrà in avaria."disse Hal.
"Ma per 72 ore funzionerà bene?"disse David.
"Si,questo è un dato assolutamente certo."disse Hal.
"Allora dovremmo portarlo qui,ma prima vorrei discuterne con Frank e avvertire il controllo della missione."disse David "Fammi una copia su scheda perforata."
David era dentro un altra sala.
Le pareti e le poltrone dei piloti erano nere,con i contorni bianchi e c'erano delle tastiere nere,con tasti rossi e blu.
Lui scriveva su un blocco ed era in piedi in modo orizzontale,rispetto ai sedili,mentre,nel corridoio bianco fuori,Frank era in piedi in modo verticale rispetto ai sedili e aveva un altro blocco.
Avevano entrambi le tute addosso.
I due camminarono in un corridoio circolare bianco,con la parte finale che ruotava,scesero una scaletta e si ritrovarono nella stanza principale.
Andarono ad uno dei tavoli neri e si sedettero.
Su uno schermo apparve un uomo.
"Qui il controllo missione."disse l'uomo "Ricevuto vostro 2-0-1-3.
Ci dispiace che abbiate degli inconvenienti.
Stiamo controllando le informazioni tele-automatiche del nostro simulatore di volo e vi informeremo.
Ok alla proposta extra-veicolare per sostituire l'elemento A.E. 3. che si guasti."
David aveva indossato una tuta da astronauta rossa,con lo zaino giallo.
Aveva in mano una valigia rettangolare di metallo.
Camminava lungo un corridoio ottagonale bianco,con delle linee rettangolari nere e delle luci rettangolari su ogni lato a intervalli regolari.
Arrivo,passando per una porta stretta,ad una stanza con il pavimento nero.
Nella stanza c'erano tre capsule,dalla forma rotonda,schiacciate sui lati,con una cupola bianca,con cerchi neri,sulle estremità laterali,un vetro circolare al centro nella parte superiore e c'erano due braccia sottili,con la parte finale che si apriva in due,formando una chela.
Al centro della stanza c'era un computer rettangolare nero,con il rettangolo grigio,con l'occhio,sulla superficie superiore.
La stanza aveva il soffitto bianco con lampade rettangolari e un'altra tuta azzurra in piedi.
"Hal,prepara la capsula B."disse David.
Le luci divennero più luminose,la capsula ruotò.
"Aprì il portello della capsula."disse David e il portellone si aprì.
L'interno era scuro,con moltissimi tasti di vari colori.
Frank era nella sala comandi,con una tuta spaziale gialla,ma senza casco.
L'astronave continuava a muoversi tranquillamente,mentre passava un asteroide,seguito da un secondo.
Il portellone circolare si aprì e la capsula uscì,poi si diresse verso l'antenna.
David uscì fuori e volò verso l'antenna,tenendo in mano il rettangolo di metallo,poi premette un pulsante ,della tastiera sul suo avambraccio sinistro, e il visore divenne nero,oscurando il suo viso.
Raggiunse l'antenna,andò sul retro e poggiò su di esso la scatola nera,poi aprì la parte centrale,estrasse una seconda scatola e mise dentro la prima.
Tornati nella sala delle capsule,David si tolse la tuta,come anche l'altro che lo raggiunse.
David mise una specie di piccola asta dentro i fori della scatola estratta e sui video apparivano delle immagini all'interno.
I due si guardarono.
"Bene,Hal,non riesco a trovare niente di guasto."disse David.
"Si,è molto strano."disse Hal "Non credo di aver mai visto un caso simile prima d'ora.
Io consiglierei di rimettere l'elemento al suo posto e lasciare che vada in avaria.
Dovrebbe essere facile allora individuare la causa.
Possiamo di certo permetterci di interrompere le comunicazioni per il breve periodo necessario alla sostituzione."
I due tornarono al tavolo nero e riapparve l'uomo ne video "Ricevuto vostro 1-9-3-0.
Concordiamo con il progetto di rimettere a posto l'elemento 1 per individuare l'avaria.
Dobbiamo informarvi che i nostri calcoli preliminari indicano che il vostro calcolatore è in errore prevedendo l'avaria.
Ripeto è in errore prevedendo l'avaria.
Lo so che sembra piuttosto incredibile,ma tale conclusione ai basa sui risultati ricavati dal nostro calcolatore gemello 9000.
Siamo dubbiosi anche noi e stiamo ripetendo i controlli per verificare la fondatezza di tale conclusione.
Spiacenti di questo contrattempo ragazzi,vi trasmetteremo i risultati.
Passo e chiudo."
Il video si spense e i due si guardarono.
"Spero che voi due non siate preoccupati per questo."disse Hal.
"Niente affatto Hal."disse David.
"Ne sei sicuro?"disse Hal.
"Si,ma vorrei farti una domanda."disse lui.
"Ma certo."disse Hall.
"Come la spieghi questa discrepanza fra te e il tuo gemello sulla Terra?"disse David.
"Beh,non credo che ci possano essere dubbi."disse Hal "Può essere attribuita esclusivamente ad un errore umano.
Questo genere di cose è già accaduto altre volte,ma questo è sempre stato condotto ad errori umani."
"Senti Hal,non c'è stato mai alcun caso di errore,commesso da un calcolatore della serie 9000,vero?"disse Frank.
"Nemmeno uno,Frank."disse Hal "La serie 9000 ha sempre fornito prestazioni perfette.
"Naturalmente conosco le meravigliose capacità della serie 9000,ma sei proprio sicuro che non si sia mai verificato il più insignificante errore di calcolo?"disse Frank.
"Mai neanche uno."disse Hal "In tutta franchezza,io non mi preoccuperei tanto."
"Beh,sono certo che è così,Hal."disse David "Beh,grazie infinite.
Senti,Frank,ho qualche difficoltà con la mia trasmittente nella capsula C.
Perché non vieni a darci un'occhiata?"
"Si,certo."disse Frank.
"A più tardi Hal."disse David.
I due scesero una scaletta,aprirono una porta e andarono nella stanza delle capsule.
"Ruota la capsula C,per favore,Hal."disse Frank e la capsula ruotò "Che genere di difficoltà avevi,David?"
"Sembrano delle interferenze sul canale D."disse David.
"Diamo un'occhiata."disse Frank.
"Apri il portello,Hal."disse David e il portello della capsula si aprì.
I due entrarono e il portellone si chiuse.
"Ruota la capsula per favore,Hal."disse Frank e la capsula ruotò.
"Interrompi la rotazione,per piacere Hal."disse Frank e la capsula si fermò.
David cliccò su una serie di pulsanti verdi che si spensero "Ruota la capsula,Hal.
Ruota la capsula per favore.
Non credo possa sentirci."
"Ruota la capsula,per favore Hal."disse Frank "Si,ora non ci sente.
Allora...cosa ne dici."
"Non saprei."disse David "Tu che ne dici?"
"Io ho una bruttissima sensazione."disse Frank.
"Sul serio?"disse David.
"Già."disse Frank "Molto precisa.
Tu no?"
"Non lo so,credo di si."disse David sospirando "Però sappiamo che ha ragione quando dice che la serie 9000 non ha mai commesso errori.
È vero."
"Purtroppo queste sembrano un po' le ultime parole famose."disse Frank.
"Già."disse David"Tuttavia ha consigliato lui l'analisi sulle cause dell'avaria.
E ciò indicherebbe la sua onestà e la sua fiducia in se e se avesse sbagliato sarebbe il modo per provarlo."
"Se sapesse di aver sbagliato."disse Frank "David,non riesco a spiegarti,ma sento in lui qualcosa di molto strano."
"Comunque non c'è motivo per non rimettere a posto l'elemento e accertare se l'avaria si verifica."disse David.
"Si,su questo sono d'accordo."disse Frank.
"Allora facciamolo."disse David.
"Ok,ma senti David,se rimettiamo a posto l'elemento e non si guasta,questo sistemerebbe le cose per quanto riguarda Hal,non credi?"disse Frank.
"E saremmo in una situazione gravissima."disse David "Non ti pare?"
"Si."disse Frank"Che diavolo potremmo fare?"
"Beh,non avremmo molte alternative."disse David.
"Secondo me non ne avremmo nessuna."disse Frank "Non c'è neanche una delle operazioni di bordo che non sia sotto il suo controllo.
Se ci risultasse che funziona male,non avremmo altra scelta se non quella di escluderlo."
"Sono d'accordo con te."disse David.
"Non ci sarebbe altro da fare."disse Frank.
"Sarebbe complicato."disse David.
"Già."disse Frank.
"Dovremmo escludere le sue funzioni cerebrali superiori,senza disturbare il sistema automatico di regolazione."disse David "E dovremmo anche studiare i mezzi di trasmissione per poter proseguire la missione eseguendo i controlli del calcolatore."
"Già,ma sarebbe più sicuro che lasciare dirigere tutto a lui?"disse Frank.
"Anche un'altra cosa mi è venuta in mente."disse David "Per quanto ne so,nessun calcolatore 9000 è mai stato escluso."
"Ma nessun calcolatore 9000 aveva mai commesso errori."disse Frank.
"Non volevo dire questo."disse David "Non so come la prenderebbe."
L'occhio di Hal guardava le labbra dei due.
L'astronave procedeva nello spazio.
Frank aveva preso un'altra capsula e si era diretto vicino all'antenna,mentre David era dentro la sala comandi,con la sua tuta spaziale rossa,tranne l'elmetto.
Frank uscì fuori dalla capsula e si diresse verso l'antenna.
La capsula,che sulla parte davanti,sotto il cerchio di vetro,aveva l'occhio di Hal,ruotò da sola e gli andò addosso.
Tutti e due furono scagliati via.
David scese una scaletta e arrivò nella stanza delle capsule "Prepara la capsula D."
Le luci della capsula si accesero e il mezzo si voltò.
"Ti sei messo in contatto con lui?"disse David.
"La radio è ancora in avaria."disse Hal.
"Hai fatto il controllo dati?"disse David.
"Si."disse Hal "Ho registrato dei dati esaurienti."
"Sai cosa sia successo?"disse David.
"Mi dispiace David,non ho informazioni sufficienti."disse Hal.
"Apri il portello della capsula."disse David e il mezzo si aprì.
Frank si allontanava dall'astronave,mentre David si preparava a partire.
Uno dei portelloni tondi si aprì e la capsula uscì,iniziando l'inseguimento.
Dopo diversi minuti le braccia della capsula presero Frank,che aveva smesso di muoversi.
L'occhio di Hal osservava la sala centrale vuota,poi tutte le funzioni vitali degli altri membri dell'equipaggio dormienti cessarono.
La capsula di David era davanti alla parte tonda dell'astronave "Apri la saracinesca esterna Hal."
Non successe nulla.
"Hal apri la saracinesca esterna."disse David "Pronto Hal,mi ricevi?
Pronto Hal,mi ricevi?
Mi ricevi Hal?
Mi ricevi Hal?
Prono,Hal,mi ricevi?
Mi ricevi,Hal?"
"Affermativo David."disse Hal "Ti ricevo."
"Apri la saracinesca esterna,Hal."disse David.
"Mi dispiace David,purtroppo non posso farlo."disse Hal.
"Qual'è il motivo?"disse David.
"Credo che tu lo sappia altrettanto bene quanto me."disse Hal.
"Ma di che diavolo parli?"disse David.
"Questa macchina è troppo importante per me,per lasciare che tu la manometta."disse Hal.
"Non so a cosa ti riferisci,Hal."disse David.
"Io so che tu e Frank avevate deciso di scollegarmi."disse Hal "E purtroppo non posso permettere che questo accada."
"E come ti è venuta quest'idea,Hal?"disse David.
"David,anche se nella capsula avete preso ogni precauzione perché io non vi udissi,ho letto i movimenti delle vostre labbra."disse Hal.
David restò in silenzio per un po' "D'accordo Hal.
Rientrerò attraverso il portello di emergenza."
"Senza il tuo elmetto spaziale,David,credo che sarà difficile."disse Hal.
"Hal non voglio discuterne più!"disse David "Apri la saracinesca."
"David,questa conversazione non può più avere alcuno scopo."disse Hal "Addio."
"Hal?"disse David "Hal?
Hal?
Hal?
HAL?!"
La capsula restò ferma alcuni stanti,poi David,riluttante,lasciò andare il corpo di Frank,poi l'oggetto si diresse verso una porta rettangolare,accanto a quelle circolari e le braccia del mezzo ruotarono una manopola,aprendo la porta,rivelando così un corridoio di luce rossa,poi la capsula si voltò,facendo corrispondere il portellone con l'apertura.
David si mise davanti al portellone,lo aprì e fu catapultato nel corridoio rosso,che era ovale.
In fondo c'era una porta esagonale nera,le pareti avevano otto lunghe placche rosse,mentre le parti in mezzo erano rosse nere.
David sbatté contro la porta,fu catapultato indietro e batté contro una parete vicino all'entrata,poi tirò una leva sulla parete,la porte si chiuse e la stanza fu inondata di vapore e gravità.
David prese l'emetto e se lo mise,poi camminò verso la porta nera,tornado nella stanza delle capsule.
"Ma cosa hai intenzione di fare,David?"disse Hal.
David uscì dalla stanza ed salì una scaletta.
"David?"disse Hal "Credo di aver diritto ad una risposta alla mia domanda.
So che qualcosa in me non ha funzionato bene,ma ora posso assicurarti con assoluta certezza che tutto andrà di nuovo bene."
David prese un cilindro di metallo da un cassetto,poi aprì una porta di metallo.
"Mi sento molto meglio adesso."disse Hal "Veramente.
Ascolta David,vedo che sei veramente sconvolto.
Francamente ritengo che dovresti sederti con calma,prendere una pillola tranquillante e flettere.
So che ho preso delle decisioni molto discutibili ultimamente,ma posso assicurarti che il lavoro riprenderà bene."
David entrò in un'apertura circolare che lo condusse ad una stanza fatta di grate di metallo con una luce rossa.
In fondo alla stanza c'era l'occhio di Hal,con accanto dei rettangoli rossi.
David estrasse i dvd dai rettangoli,mentre Hal lo pregava di non farlo e che la sua mente si stava frammentando,poi la sua voce cambiò e non parlò più.
Su uno schermo a destra della stanza apparve il dottor Floyd "Buon giorno signori.
Questa è una registrazione fatta precedentemente alla vostra partenza e le cui informazioni,per motivi di segretezza ed estrema importanza,erano note a bordo,durante la missione,soltanto al vostro elaboratore Hal 9000.
Ora che siete nello spazio di Giove,e che tutto l'equipaggio è tornato alla vita normale,voi potete conoscerlo.
18 mesi fa è stata fatta una scoperta risalente ad una qualche forma di intelligenza al di fuori del pianeta Terra.
Era semisepolta 12 metri al di sotto della superficie lunare,vicino al cratere Pico.
Ad eccezione di un'unica,potentissima emissione radio,puntata su Giove,il monolito nero che che conta quattro milioni di anni era rimasto completamente inerte.
Le sue origini e il suo scopo sono ancora un mistero assoluto."
Giove.
Oltre l'infinito.
Il mezzo spaziale era arrivato a Giove e vicino al pianeta c'era un grosso monolito nero che si muoveva lentamente nello spazio.
Dal Discovery partì una capsula con dentro David.
Il piccolo mezzo di avvicinò al monolito nero e ci scomparve dentro.
David vide una serie immensa di colori scorrergli davanti.
