Odio e desiderio

Voglio distruggere tutto quello che ti è caro

Non sapeva oltre dire più quando tutto questo fosse iniziato.
Non avrebbe potuto dire il motivo, e forse il motivo nemmeno lo conosceva.
Il significato si era ormai perso nel tempo.
Da quando la maledizione si era spezzata non c'era stato nessuno scampo e talvolta aveva il sospetto che non aveva l'intenzione di fuggire.
Non più.
La loro 'relazione' era insana,intossicante,paradossale
Durante i loro incontri sapeva che non c'era amore,almeno non da parte di lui.
Lui veniva per punire entrambi.
Per punire lei, che lui amava.
Per punire lui,che odiava.
Ricordava ancora la loro prima volta.
Lo aveva pregato di risparmiarla,di essere gentile con lei,di non farla soffrire ulteriormente.
Lui aveva sorriso sardonico e aveva chiesto il suo pagamento.
Il prezzo l'aveva pagato con il suo corpo,il suo orgoglio e forse si stava prendendo anche quello che rimaneva della sua anima.
Da allora aveva cominciato a venire regolarmente,durante un periodo quasi ogni giorno.
Ricordava quei giorni pieni di sesso e di imbarazzo.
Lui non si limitava a soddisfare le sue voglie;il partner doveva sottomettersi,gridare in estasi.
Sotto di lui madido di sudore con la schiena inarcata per meglio accogliere le spinte forti dell'amante,sentiva un piacere cosi acuto da sembrare dolore.
Era stato un periodo pazzo tra vergogna e lussuria.
Poi le visite, che erano diventate più desiderate che temute,diventarono meno frequenti.
Sapeva il perché;lui aveva raggiunto il suo scopo,era divenuto l'amante di lei.
Sapeva,ma aveva dovuto vedere con i suoi occhi.
Cosí una notte li spiò.
Lui non era più gentile con lei di quanto lo fosse con se stesso.
Anche con lei, lui dominava,incendiava il corpo della ragazza negandogli l'orgasmo,fino a quando lei non lo pregava.
Lei era bella e desiderabile,cosí diversa di quando lei si concedeva a lui.
'Ci tratta tutti e due allo stesso modo,per lui non siamo altro che giocattoli' pensò,ma quando il respiro affannato della ragazza si fece regolare e lui capì che si era addormentata,vide come l'uomo delicatamente le spostava i capelli dal volto,come la copriva per poi baciarla sulla fronte.
E se ancora avesse avuto qualche dubbio,anche quello sparì quando vide come lui guardava la ragazza,lo sguardo era cosí pieno d'amore che gli si strinse la gola.
'Io sono il giocattolo.L' nota discrepante che rovinava la melodia d'amore'
Ormai lui veniva di tanto in tanto quando lei era arrabbiata con lui e lui la puniva scopando il suo amante.
Era una questione di tempo fino a quando loro due avrebbero ammesso i loro sentimenti e si sarebbero riavvicinati definitivamente.
Nessuno avrebbe piú avuto bisogno di lui.
Non restava che aspettare e sperare che dopo ci sarebbe stato un posto per lui,con qualcuno,da qualche parte.

fine